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Mia Madre (Moretti, 2015)


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138 replies to this topic

#101 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 26 aprile 2015 - 19:42

Dio che odio quella faccina.
Addà passà a nuttata, non vedo l'ora che sia il 2 maggio con la pioggia di adesso a Torino, post derby, che si porterà via
Fofi
L'internazionale
Moretti
Buy
E perché no pure l'emoticon down
Cordialità, a tempi nigliori

 
A tempi nigliori, senz'altro :P Possibilmente senza mettere i down in mezzo, grazie.
Hai qualcuno, come il sottoscritto, che ha dei cari che ne sono affetti o è il solito parlare a cazzo, pulitino e correttino? Giusto per capire, eh.
  • -1

#102 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 26 aprile 2015 - 19:44

E grazie al cazzo, comunque
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#103 Claudio

    I am what I play

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Inviato 26 aprile 2015 - 20:12

 

 

Dio che odio quella faccina.
Addà passà a nuttata, non vedo l'ora che sia il 2 maggio con la pioggia di adesso a Torino, post derby, che si porterà via
Fofi
L'internazionale
Moretti
Buy
E perché no pure l'emoticon down
Cordialità, a tempi nigliori

 
A tempi nigliori, senz'altro :P Possibilmente senza mettere i down in mezzo, grazie.
Hai qualcuno, come il sottoscritto, che ha dei cari che ne sono affetti o è il solito parlare a cazzo, pulitino e correttino? Giusto per capire, eh.

 

Ho degli amici down, e in generale mi dà fastidio l'equazione down = scemo. Spesso i down sono molto meno scemi di noi.


  • 0

#104 Ortodosso

    baby even the losers

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Inviato 26 aprile 2015 - 21:09

 ripeto, anche Woody Allen usa sempre quelle 5 strade di Manhattan

 

ma che cazzo dici?

 

la mia idiosincrasia smisurata per i cliché

 

per fortuna.


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#105 Claudio

    I am what I play

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Inviato 26 aprile 2015 - 21:42

 

 ripeto, anche Woody Allen usa sempre quelle 5 strade di Manhattan

 

ma che cazzo dici?

 

la mia idiosincrasia smisurata per i cliché

 

per fortuna.

 

Mah, anche tu ormai sei diventato un cliché quando hai questi raptus di immotivata aggressività verso di me. Diciamo che quantomeno è una buona tradizione forumistica da preservare, a quanto pare, a tutti i costi, e in quanto tale la rispetto.

Mi riferivo comunque a quegli scorci tipici di Manhattan che ricorrono sempre nei film di Woody Allen e sui quali organizzano perfino dei tour appositi.


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#106 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 26 aprile 2015 - 21:44

Dio che odio quella faccina.
Addà passà a nuttata, non vedo l'ora che sia il 2 maggio con la pioggia di adesso a Torino, post derby, che si porterà via
Fofi
L'internazionale
Moretti
Buy
E perché no pure l'emoticon down
Cordialità, a tempi nigliori


A tempi nigliori, senz'altro :P Possibilmente senza mettere i down in mezzo, grazie.
Hai qualcuno, come il sottoscritto, che ha dei cari che ne sono affetti o è il solito parlare a cazzo, pulitino e correttino? Giusto per capire, eh.

Ho degli amici down, e in generale mi dà fastidio l'equazione down = scemo. Spesso i down sono molto meno scemi di noi.
grazie per queste perle di saggezza, mi mancavano in effetti. Dopo gli amici froci, gli amici down.
per fortuna sei contro i cliché...
Facciamo che chiuderla?
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#107 Claudio

    I am what I play

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Inviato 26 aprile 2015 - 21:47

 

 

 

 

Dio che odio quella faccina.
Addà passà a nuttata, non vedo l'ora che sia il 2 maggio con la pioggia di adesso a Torino, post derby, che si porterà via
Fofi
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Moretti
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E perché no pure l'emoticon down
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A tempi nigliori, senz'altro :P Possibilmente senza mettere i down in mezzo, grazie.
Hai qualcuno, come il sottoscritto, che ha dei cari che ne sono affetti o è il solito parlare a cazzo, pulitino e correttino? Giusto per capire, eh.
 
Ho degli amici down, e in generale mi dà fastidio l'equazione down = scemo. Spesso i down sono molto meno scemi di noi.
grazie per queste perle di saggezza, mi mancavano in effetti. Dopo gli amici froci, gli amici down.
per fortuna sei cobtrobi cliché...
Facciamo che chiuderla?

 

 

Guarda, sei tu che dici "faccina down" intendendo faccina da stupido (e anche questa equazione down = scemo è in effetti un bel cliché).

Il resto lo fai da te (inclusi gli amici down che hai citato tu per primo). A me dispiace vederli trattare come persone di serie B, tutto qua.


  • 0

#108 Ortodosso

    baby even the losers

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Inviato 26 aprile 2015 - 21:57

 

 

 ripeto, anche Woody Allen usa sempre quelle 5 strade di Manhattan

 

ma che cazzo dici?

 

la mia idiosincrasia smisurata per i cliché

 

per fortuna.

 

Mah, anche tu ormai sei diventato un cliché quando hai questi raptus di immotivata aggressività verso di me. Diciamo che quantomeno è una buona tradizione forumistica da preservare, a quanto pare, a tutti i costi, e in quanto tale la rispetto.

Mi riferivo comunque a quegli scorci tipici di Manhattan che ricorrono sempre nei film di Woody Allen e sui quali organizzano perfino dei tour appositi.

 

 

"Woody Allen usa sempre le stesse 5 strade di Manhattan" quindi son diventati gli scorci tipici di Manhattan?


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#109 Claudio

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Inviato 26 aprile 2015 - 22:23

 

 

 

 ripeto, anche Woody Allen usa sempre quelle 5 strade di Manhattan

 

ma che cazzo dici?

 

la mia idiosincrasia smisurata per i cliché

 

per fortuna.

 

Mah, anche tu ormai sei diventato un cliché quando hai questi raptus di immotivata aggressività verso di me. Diciamo che quantomeno è una buona tradizione forumistica da preservare, a quanto pare, a tutti i costi, e in quanto tale la rispetto.

Mi riferivo comunque a quegli scorci tipici di Manhattan che ricorrono sempre nei film di Woody Allen e sui quali organizzano perfino dei tour appositi.

 

 

"Woody Allen usa sempre le stesse 5 strade di Manhattan" quindi son diventati gli scorci tipici di Manhattan?

 

No, sono scorci tipici di Manhattan che Woody Allen usa spesso. Insomma, era per dire che a mio parere si può fare cinema "universale" anche se si resta fortemente legati ai luoghi di una città o addirittura a una zona di una città.


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#110 tiresia

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Inviato 27 aprile 2015 - 07:53

 ma se diretta da Piccioni (come nello stupendo Fuori dal Mondo) fa la sua bella figura.

 

ricordo quando si fecero, qui sul forum, le classifiche dei migliori 10 film, decennio per decennio, anni fa, io misi Fuori dal mondo come primo per gli anni 90, credo che quel film sia un gioiellino sottovalutato terribilmente :)


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#111 pooneil

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Inviato 27 aprile 2015 - 07:57

Per non parlare di La vita che vorrei! Lentissssssimo ma incredibilmente accattivante.


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#112 Mr Repetto

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Inviato 29 aprile 2015 - 09:29

Non è un film sempre credibile, non so se è solo una questione di scelta stilistica o anche un limite di Moretti.

 Il personaggio così visibilmente fragile della Buy è difficile da immaginare in un ruolo in cui serve grande polso, come quello di una regista. Sembra più una parte della personalità di Moretti, che con ogni probabilità sul lavoro dovrà essere compensata da una parte più razionale e pragmatica  (diciamo simile a quella che mette in mostra il fratello).

Ma non sembra che la "sospensione dell'incredulità" interessi più di tanto: è un film che cerca di scavare molto più nel profondo, con una pesantezza a volte davvero difficile da sostenere, ma mai gratuita come mi era invece parso, a volte, ne "La stanza del figlio". In questa pesantezza cosmica, credo che Moretti riesca  a cogliere alcune caratteristiche delle diverse età della vita  con un misto di iper-lucidità e poesia che mi hanno spesso  lasciato di sasso.

Credo che in tante bellissime considerazioni che ho letto in questo thread, non ne sia stata sottolineata a sufficienza una: quanto è bruttina Margherita Buy, a 53 anni già conciata così. A parte gli scherzi, volevo dire la prova di attrice secondo me davvero stupefacente di Giulia Lazzarini, che riesce a farti vedere il mondo con gli occhi della vecchiaia e della morte imminente. Per me è la cosa più straordinaria di questo film, e oserei dire una delle più straordinarie che ho visto al cinema.


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#113 selva

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Inviato 01 maggio 2015 - 10:04

Ho trovato interessante questo pezzo che riflette sulla tematica della doppia perdita, quella del lavoro e quella della madre.

 

Mi ritrovo nel mezzo, nel senso che il film mi è piaciuto ma lo considero una spanna sotto il caimano e habemus papam  (soprattutto il secondo, il migliore del lotto) che vanno a formare una sorta di immaginaria trilogia sull'inafferrabilità del reale e le sue infiltrazioni con lo spettacolo: cinematografico-politico nel caimano; teatrale in habemus papam; di nuovo cinematografico in mia madre. In un certo senso questo trittico sembra mirare ad un'indagine sulla disgregazione istituzionale attraverso il filtro delle performance artistiche ma, guardando attentamente, quest'ultimo film supera la mera rappresentazione della perdita del famigliare (e fa bene visto che Moretti ha già girato La stanza del figlio) ma anche quella del film che deve girare margherita. Il disorientamento, che nel Caimano e in Habemus Papam formava il nucleo centrale del racconto, qui diventa talmente profondo da far passare in secondo piano anche il lavoro registico di Margherita. L'unico momento di realtà pare essere quello del ballo di turturro con la troupe o della madre-professoressa che in gita balla con gli studenti (o i prelati che ballano in Habemus papam). Uno svincolamento dalle posizioni sociali, un defilarsi rispetto alle finzioni quotidiane. Sicuramente si tratta di uno slittamento abissale se pensiamo al moretti di aprile o a quello di caro diario

 

 

 

Ma quel Mario dello striscione che Margherita osserva fuori dall'ospedale è Monicelli?  


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#114 Infinite dest

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Inviato 04 maggio 2015 - 09:30

Devo schierarmi con Piero, stavolta (purtroppo?). Non andrò a vederlo, e non avrò a dolermene, immagino: il mio problema con costui non è tanto l'autoreferenzilità/autobiografismo/narcisismo, ma la sua idea di cinema = la sua non-idea di cinema: il mezzo espressivo, deprivato di ogni tensione narrativa - per non parlare di ambizioni dinamiche, estetiche e quant'altro, cioè di tutto ciò che ha reso il cinema una forma d'arte figurativa con pari dignità di tutte le altre - è svilito e asservito al linguaggio, all'iter discorsivo che se in principio poteva avere una sua forma di intrigante originalità (derivata, comunque, anche se Bianca è un gioiello), sul lungo (una intera carriera) ha il fiato corto, vortica concentricamente e asfitticamente intorno allo stesso ombelico.

Una narrazione piana e sempre, in fondo, uguale a sè stessa sembra escludere ogni altra soluzione, ogni altro azzardo o affondo drammatico - come in Almodovar, magari, che parimenti a Piero non piace, ma siamo comunque su un altro pianeta, parlando di madri (ne La stanza del figlio ci aveva anche provato, ma con risultati anche grotteschi, se vogliamo: non è il suo campo da gioco, suvvia.)

 

Non mi meraviglia però che Moretti abbia il suo zoccolo duro di pervicace ammirazione: detto senza cattiveria, posso tranquillamente capire che lo stuporoso incedere del suo non-cinema, la struttura dei dialoghi, il reiterare all'infinito i perchè e i percome di un'anima inquieta (sedicente: la sua) di fronte alle vicende della vita (la sua) possa generare una forma di dolce dipendenza oppiacea, come un buon anestetico.


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#115 Ronald Regaz

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Inviato 04 maggio 2015 - 14:22

agevolo il parere del bravo critico letterario e non solo M. Marchesini

 

http://www.ilfoglio....briche_c216.htm

 

che ne pensate?

 

(a parte quel "Meta-Nanni" di cui non si può che pensar bene)


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#116 Mr Repetto

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Inviato 05 maggio 2015 - 19:50

Devo schierarmi con Piero, stavolta (purtroppo?). Non andrò a vederlo, e non avrò a dolermene, immagino: il mio problema con costui non è tanto l'autoreferenzilità/autobiografismo/narcisismo, ma la sua idea di cinema = la sua non-idea di cinema: il mezzo espressivo, deprivato di ogni tensione narrativa - per non parlare di ambizioni dinamiche, estetiche e quant'altro, cioè di tutto ciò che ha reso il cinema una forma d'arte figurativa con pari dignità di tutte le altre - è svilito e asservito al linguaggio, all'iter discorsivo che se in principio poteva avere una sua forma di intrigante originalità (derivata, comunque, anche se Bianca è un gioiello), sul lungo (una intera carriera) ha il fiato corto, vortica concentricamente e asfitticamente intorno allo stesso ombelico.
Una narrazione piana e sempre, in fondo, uguale a sè stessa sembra escludere ogni altra soluzione, ogni altro azzardo o affondo drammatico - come in Almodovar, magari, che parimenti a Piero non piace, ma siamo comunque su un altro pianeta, parlando di madri (ne La stanza del figlio ci aveva anche provato, ma con risultati anche grotteschi, se vogliamo: non è il suo campo da gioco, suvvia.)

Non mi meraviglia però che Moretti abbia il suo zoccolo duro di pervicace ammirazione: detto senza cattiveria, posso tranquillamente capire che lo stuporoso incedere del suo non-cinema, la struttura dei dialoghi, il reiterare all'infinito i perchè e i percome di un'anima inquieta (sedicente: la sua) di fronte alle vicende della vita (la sua) possa generare una forma di dolce dipendenza oppiacea, come un buon anestetico.

Interessante. Io tutti questi difetti del cinema e perfino della personalità di Moretti non è che non li veda. Ma non credo che si tratti di "pervicace ammirazione": al Caimano ero tentato di uscire, per esempio (e per fortuna che non l'ho fatto, visto l'ultimo strepitoso quarto d'ora).
In definitiva, capisco benissimo a chi dà troppo fastidio sopportare Moretti e non ci vuole andare, ma QUESTA volta mi spiace per loro, perchè è un po' buttare il bambino con l'acqua sporca.
  • 1

#117 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 06 maggio 2015 - 08:55

 

Devo schierarmi con Piero, stavolta (purtroppo?). Non andrò a vederlo, e non avrò a dolermene, immagino: il mio problema con costui non è tanto l'autoreferenzilità/autobiografismo/narcisismo, ma la sua idea di cinema = la sua non-idea di cinema: il mezzo espressivo, deprivato di ogni tensione narrativa - per non parlare di ambizioni dinamiche, estetiche e quant'altro, cioè di tutto ciò che ha reso il cinema una forma d'arte figurativa con pari dignità di tutte le altre - è svilito e asservito al linguaggio, all'iter discorsivo che se in principio poteva avere una sua forma di intrigante originalità (derivata, comunque, anche se Bianca è un gioiello), sul lungo (una intera carriera) ha il fiato corto, vortica concentricamente e asfitticamente intorno allo stesso ombelico.
Una narrazione piana e sempre, in fondo, uguale a sè stessa sembra escludere ogni altra soluzione, ogni altro azzardo o affondo drammatico - come in Almodovar, magari, che parimenti a Piero non piace, ma siamo comunque su un altro pianeta, parlando di madri (ne La stanza del figlio ci aveva anche provato, ma con risultati anche grotteschi, se vogliamo: non è il suo campo da gioco, suvvia.)

Non mi meraviglia però che Moretti abbia il suo zoccolo duro di pervicace ammirazione: detto senza cattiveria, posso tranquillamente capire che lo stuporoso incedere del suo non-cinema, la struttura dei dialoghi, il reiterare all'infinito i perchè e i percome di un'anima inquieta (sedicente: la sua) di fronte alle vicende della vita (la sua) possa generare una forma di dolce dipendenza oppiacea, come un buon anestetico.

Interessante. Io tutti questi difetti del cinema e perfino della personalità di Moretti non è che non li veda. Ma non credo che si tratti di "pervicace ammirazione": al Caimano ero tentato di uscire, per esempio (e per fortuna che non l'ho fatto, visto l'ultimo strepitoso quarto d'ora).
In definitiva, capisco benissimo a chi dà troppo fastidio sopportare Moretti e non ci vuole andare, ma QUESTA volta mi spiace per loro, perchè è un po' buttare il bambino con l'acqua sporca.

 

Mica ho detto che non lo vedrò, ho detto che non andrò

Ergo non ci spendo soldi (che è quello che intendeva anche  Piero, suppongo). Anche la mia compagna lo detesta (ma per i motivi sbagliati asd), quindi è più semplice. Ovviamente, se è un gran film (evento improbabile, ma non impossibile) tornerò qui e mi aspergerò il capo di cenere


  • 1

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#118 StuntmanMike

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Inviato 08 maggio 2015 - 11:39

Miglior Moretti da Caro diario, un film\crepuscolo a lato del personaggio Apicella. Meriterebbe la Palma d'oro solo per la scena della mensa.

 

Mia_madre_John_Turturro_foto_dal_film_5_


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Quello che se ne fotte dei punti sulla patente.

#119 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 09 maggio 2015 - 07:27

Bello. Moretti continua l'esplorazione del lutto familiare e del distacco dalla lotta politica (solo una favola da raccontare senza troppa convinzione come il film che Margherita dirige), ma non rinuncia a far ridere questa volta. Che liberazione poi vedere un film italiano così impeccabile da un punto di vista formale: montaggio, fotografia, direzione d'attori e sceneggiatura ottimi.
  • 2

#120 ravel

    mon cœur est rouge

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Inviato 12 maggio 2015 - 15:28

Ho apprezzato quasi tutti i film di Moretti, e lo considero un grande autore.

Trovo per lo più ridicolo il novanta per cento delle critiche che gli vengono mosse (che poi in realtà da quarant'anni è sempre la stessa, e praticamente una soltanto), ma questo film non mi ha detto granché.

 

Non è certo brutto, né mal fatto, non ci sono mai scivolate nel cattivo gusto o in modalità espressive antiestetiche (cosa che la delicatezza del tema avrebbe facilmente consentito), ma a parte un paio di momenti dove si vede la straordinaria capacità di sintesi emotiva che lo caratterizza (di solito) per il resto rimane un film un po' inutile e calligrafico.

 

E stavolta, se qualcuno se ne uscisse col solito truismo "eh... Moretti fa i film sui casi suoi... Gli muore la madre e lui ci fa il film sopra... " farei un po' fatica a difenderlo.

 

Repetto (mi pare) ha detto una cosa che penso da sempre e che non dice mai nessuno, cioè ha sottolineato (anche se un po' en passant) la capacità lirica di Moretti, che è forse la sua caratteristica che apprezzo di più.
Be', dove però essa dovrebbe manifestarsi in maniera diretta (qui, o nella Stanza del figlio) secondo me fallisce.

Mentre riemerge quando la poesia diventa "comunicazione indiretta" (cioè pressoché in tutti gli altri film).

 

Questo è purtopppo dimenticabile.


  • 2

«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)

 

Moriremotuttista


#121 Claudio

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Inviato 17 maggio 2015 - 11:01

Intanto trionfo a Cannes, con oltre dieci minuti di applausi e finanche lacrime morettiane.


  • 1

#122 SteSan

    Classic Rocker

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Inviato 19 maggio 2015 - 00:46

E sta a vede che non fa il bis come Dardenne o Haneke.
  • 0

To overlook


#123 Tom

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Inviato 19 giugno 2015 - 11:24

Visto.

 

Scusate, poi magari recupero, ma in questo momento non ho voglia di leggere 7 pagine arretrate, quindi perdonate se ripeto un concetto magari già tirato fuori: ma non sembra un film d'addio al cinema? 

Il parallelo tra la morte della madre, con tutto il carico di non-senso che si porta dietro ogni vita che si spegne, e la perdita di senso del fare cinema (per altro "civile" e "impegnato"), mi pare abbastanza definitivo e senza sbocchi. Pure il personaggio stanco e ultra-dimesso di Moretti che alla fine da le dimissioni mi pare un messaggio abbastanza limpido.

Ma anche il personaggio di Turturro: Moretti ha sempre odiato un certo modo istrionico di recitare e di fare cinema tipicamente [italo-]americano (non condivido manco per il cazzo, ma era un punto di vista legittimo), eppure qui il personaggio di Turturro ne esce in qualche modo "vincente", nella sua cialtroneria è comunque l'unico personaggio del film vivo e vitale, l'unico che fa ridere lo spettatore e che fa cinema, in tutti i sensi. Se non una dichiarazione di resa da parte di Moretti, quantomeno un attestato di vittoria per gli "avversari". 

 

Naturalmente Moretti non è nuovo a questo pessimismo, e un certo senso di sfiducia sul cinema, sul comunicare, sull'agire in generale c'è sempre stato in molti suoi film, ma qui mi pare tutto piuttosto marcato, sfiduciato e senza rabbia. 

Non credo che andrà in pensione, è ancora giovane... ma non mi stupirei troppissimo se succedesse.  

 

Sul film in sé, senza alcun dubbio e di gran lunga il New Moretti 2000s più lucido e quadrato.

 

Mezzo film lo fa Giulia Lazzarini, semplicemente straordinaria. La parte del malato è la più facile per un attore e quindi la più facile da cannare strafacendo, ma lei sa commuovere con asciutezza e una classe fuori dal tempo. A riprova che oggi in Italia gli unici attori dotati di reale charme sono di una certa età e provengono dal teatro (vedi anche Servillo). 

Al di là del fatto che avendo perso pochi anni fa anch'io mia madre (purtroppo in modo meno sereno che nel film) e quindi molte scene mi sono sembrate fin troppo familiari, c'è un altro dato autobiografico che mi ha commosso: la Lazzarini era tra le narratrici dei "Raccontastorie", quindi associo la sua inconfondibile voce a cose ascoltate infinte volte quando ero bambino. Meraviglie tipo questa...

 

 


  • 2

#124 Claudio

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Inviato 19 giugno 2015 - 14:30

Mezzo film lo fa Giulia Lazzarini, semplicemente straordinaria. La parte del malato è la più facile per un attore e quindi la più facile da cannare strafacendo, ma lei sa commuovere con asciutezza e una classe fuori dal tempo. A riprova che oggi in Italia gli unici attori dotati di reale charme sono di una certa età e provengono dal teatro (vedi anche Servillo).

 

Concordo in pieno. E anche la tesi dell'addio al cinema in effetti è suggestiva, non credo che sia vero, però, almeno stando a quello che ha detto lui anche nella conferenza stampa successiva al film.


  • 0

#125 Jack DiSpade

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Inviato 29 settembre 2015 - 18:49

Visto oggi, e con questo completo la trilogia de l'armata italiana a Cannes. Per me il migliore dei tre e oserei dire anche il migliore di Moretti. Mi stupisco che nessuno abbia menzionato le gag di Turturro, che mi hanno fatto scompisciare. è un film serissimo che riesce anche a far ridere (e meglio di tanti film comici), almeno fino a 2/3 della durata.


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#126 Infinite dest

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Inviato 17 gennaio 2017 - 11:34

Visto (Sky) e faccio - parzialmente - ammenda come promesso. Mi è piaciuto, al netto della mia idiosincrasia per lui, per questo tipo di cinema, per la Buy* e le solite sciatterie nelle riprese (meno del solito, devo dire).

Va bene, si regge quasi interamente su un Turturro strepitoso al pari della Lazzarini, ma come crossover tra Otto e mezzo e Haneke ce lo possiamo far bastare.

 

*Concordo sulle critiche al suo valore attoriale, è come se si dicesse che un calciatore è un campione perchè fa delle bellissime rimesse laterali


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#127 Claudio

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Inviato 17 gennaio 2017 - 14:14

*Concordo sulle critiche al suo valore attoriale, è come se si dicesse che un calciatore è un campione perchè fa delle bellissime rimesse laterali

 

Ma perché? Semmai mi pare un po' prigioniera suo malgrado di un ruolo (ad esempio, aveva dato prova di buona qualità anche comiche in "Maledetto il giorno che t'ho incontrato") ma quel ruolo mi pare lo sappia fare tutto e bene.


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#128 Infinite dest

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Inviato 17 gennaio 2017 - 14:20

E io che ho detto? asd

Per un attore/attrice è un limite perpetuare (anche se bene, vedi esempio) una sola sfumatura. Non è più giovanissima, se ha altre doti farebbe bene a esternarle, secondo me (magari non è colpa sua se le propongono gli stessi ruoli)

Aggiungo: con un'altra attrice - tipo la Bruni Tedeschi, per dire - forse il film riusciva ancor meglio. Ma se a Nanni piaceva lei, amen


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

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Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#129 Claudio

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Inviato 17 gennaio 2017 - 14:27

Guarda che però la colpa è dei registi che incastrano un'attrice sempre nella stessa parte. Io ne ho sentite parecchie lamentarsi del dover fare sempre lo stesso tipo di ruolo, forse anche perché in Italia i protagonisti sono quasi sempre maschi, così come i registi, e in più c'è una certa tendenza a ricalcare un modello collaudato (Virzì con la Bruni Tedeschi è una buona eccezione, in effetti).


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#130 ucca

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Inviato 17 gennaio 2017 - 14:41

Mi avete convinto, lo guardo. Moretti mi ha fregato in tutte le precedenti occasioni, cioè ho cominciato a pagare un biglietto per vedere i suoi film a partire dalla stanza del figlio, che mi ha letteralmente disgustato (in particolare il trauma di lui che ciuccia le tette alla Morante non l'ho mai superato). Dopo quel film per famiglie francesi è andato in calando con quella cazzata su Berlusconi (imbarazzante anche nel non prevedere assolutamente il futuro, cioè non capire il presente..) e un altro film piatto e inutile sul Papa. Non saprei definirli altrimenti, tanto era creativo e spontaneo il suo cinema fino a Caro Diario tanto è stato pesante, scolastico sia nella recitazione che nella regia (da fiction) tutto ciò che ha fatto dopo. Mi vedrò anche questo, con qualche pregiudizio. 


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#131 pooneil

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Inviato 17 gennaio 2017 - 14:44

Bruni Tedeschi <3, ovvio che ogni film migliori con lei

 

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#132 ucca

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Inviato 17 gennaio 2017 - 14:46

lei è bellissima e con gli anni è migliorata.


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#133 Infinite dest

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Inviato 17 gennaio 2017 - 14:54

Guarda che però la colpa è dei registi che incastrano un'attrice sempre nella stessa parte. Io ne ho sentite parecchie lamentarsi del dover fare sempre lo stesso tipo di ruolo, forse anche perché in Italia i protagonisti sono quasi sempre maschi, così come i registi, e in più c'è una certa tendenza a ricalcare un modello collaudato (Virzì con la Bruni Tedeschi è una buona eccezione, in effetti).

Si, più che dei registi direi degli sceneggiatori (nel caso in questione credo coincidano) La stessa cosa accade anche alla Morante, grandissima attrice che scivola spesso nel clichè. D'altronde bisogna pur campare


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

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Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#134 Seattle Sound

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Inviato 17 gennaio 2017 - 15:24

 

Guarda che però la colpa è dei registi che incastrano un'attrice sempre nella stessa parte. Io ne ho sentite parecchie lamentarsi del dover fare sempre lo stesso tipo di ruolo, forse anche perché in Italia i protagonisti sono quasi sempre maschi, così come i registi, e in più c'è una certa tendenza a ricalcare un modello collaudato (Virzì con la Bruni Tedeschi è una buona eccezione, in effetti).

 La stessa cosa accade anche alla Morante, grandissima attrice che scivola spesso nel clichè. D'altronde bisogna pur campare

 

 

inaspettatamente col clichè ci gioco con autoironia in una puntata di Boris

 

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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#135 Infinite dest

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Inviato 17 gennaio 2017 - 15:34

lei è bellissima e con gli anni è migliorata.

 

decisamente


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#136 ucca

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Inviato 18 gennaio 2017 - 13:46

 

Guarda che però la colpa è dei registi che incastrano un'attrice sempre nella stessa parte. Io ne ho sentite parecchie lamentarsi del dover fare sempre lo stesso tipo di ruolo, forse anche perché in Italia i protagonisti sono quasi sempre maschi, così come i registi, e in più c'è una certa tendenza a ricalcare un modello collaudato (Virzì con la Bruni Tedeschi è una buona eccezione, in effetti).

Si, più che dei registi direi degli sceneggiatori (nel caso in questione credo coincidano) La stessa cosa accade anche alla Morante, grandissima attrice che scivola spesso nel clichè. D'altronde bisogna pur campare

 

 

Scusa volevo metterti un meno, è una cagna. Mi ricordo in particolare un film di Pupi Avati cioè l'orrendo Nascondiglio dove recitava che manco Accorsi (l'uomo che corre a perdifiato).

Lei ha la particolarità che oltre a non gestire bene la respirazione (ansima pure lei) non riesce nemmeno a pronunciare le parole che escono un pò si e un pò no. Poi si, bella donna. 


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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


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Inviato 18 gennaio 2017 - 13:48

Ti porgo l'occasione per farlo - menarmi - perchè la Morante invece è proprio brava. Poi possiamo parlare della limitatezza del cinema italiano, se vuoi, ma definire cagna la Morante onestamente anche no, dai.


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

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#138 solaris

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Inviato 23 dicembre 2018 - 00:56

Visto solo oggi, alla fine mi è piaciuto (il tema difficilmente può lasciar indifferenti) ma quanto gli si perdona sul fronte della sciatteria formale. Con la scusa della quotidianità (così borghese e carina poi, per Dio!) si sfiora la fiction Rai. Certi personaggi sono davvero abbozzati e caricaturali, per non parlar di molti dialoghi e della scrittura/regia del meta-film (non capisco se voluta o meno, ma per il tempo che occupa nella pellicola risulta imbarazzante). Vista l'accoglienza universale non capisco se sono io a non capire queste scelte, sempre che lo siano.


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#139 An Absent Friend

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  • LocationFuori della storia e in abito borghese

Inviato 24 dicembre 2018 - 10:16

Direi che la sciatteria è sempre stata una caratteristica del suo cinema da prendere o lasciare; è anche vero che solo nei film migliori (almeno Bianca La messa è finita) contribuisce attivamente al risultato (soprattutto, corrisponde al deserto e all'aridità interiori di personaggi e ambiente).


  • 0

 

Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 





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