(Scusate la retorica stantia, è per essere più chiaro - so anche he questo non è stato un "caso unico", anzi.)
Marquez ha violato una regola neanche troppo "tacita" delle competizioni - in generale. Tutto il resto dei discorsi è fuori fuoco se non si pone l'accento su questo sintomo di scarsissima cultura sportiva. (E non è come un biscotto ai gironi del mondiale, dove ne guadagnano entrambi - e di cui per me nessuno dovrebbe risentirsi.)
E per me è proprio il contrario del "voler vincere a tutti i costi": così se ne va quel legame che si crea tra sportivi nel loro individualismo, in questo modo lo sport non aiuta più ad accettare differenze, a superare idiosincrasie.
Di questi miliardari con le moto non me ne frega niente, eh? sia chiaro, solo che se insegnassi qualche sport a dei bambini due domande gliele farei su "cosa ne pensano".
Condivido in pieno. Il vero problema qui è Marquez, ed il suo comportamento anti-sportivo, ignobile, quasi folle per un pilota (ancor più per un presunto campione, nonchè già campione del mondo). Non Lorenzo, che è un altro grandissimo pilota ed ha meritato il titolo, non Rossi, che a posteriori ha detto quel che ha detto a ragion veduta, non gli spagnoli nè gli italiani. Solo Marquez. E prima delle ultime gare non avevo assolutamente nulla contro di lui, anzi lo ammiravo, come tanti, in quanto nuovo e talentuosissimo fuoriclasse del motociclismo.