Bellissimo album. Non proprio un ascolto quotidiano visti i temi, ma uno di quei dischi che riversano torrenti di musica e si rivelano ad ogni ascolto. Altri cantanti renderebbero la cosa insopportabile, ma Almond riesce a rendere bello e umano tutto quello che fa.
L'avevo già scritto ma vi rigiro il dito nella piaga: sono stato a quel concerto alla Royal Festival Hall accennato nella recensione dove Almond ha riproposto tutto T&T dal vivo con un ensemble di 18 elementi o giù di lì; un concerto davvero unico, sembrava di stare a teatro a guardare una tragedia romantica, lui in formissima e pubblico davvero emozionato (c'era gente che sapeva tutte le parole a memoria). Poi sul finale sul palco è salito Antony, hanno cantato insieme. Una serata incredibile.
comunque una cosa te la vorrei chiedere. in che senso Marc Almond è un artista mainstream?
Secondo me si riferisce al fatto che ai tempi dell'incisione di T&T Almond era una delle popstar più famose d'Inghilterra perché i Soft Cell avevano fatto veramente il botto oltre ogni previsione (Tainted Love è uno dei singoli più venduti della storia in Uk). Certamente l'attitudine e la poetica di Almond è tutto tranne che mainstream, ma quando un pezzo fa veramente successo il pubblico finisce con l'identificarti a quel modo, e la casa discografica vorrebbe fartelo replicare, non certo vederti pubblicare un doppio vinile sul suicidio come T&T.
Accadde la stessa cosa a Jimmy Somerville nell'86, un successo enorme per uno che in realtà aveva a cuore temi tutt'altro che popular (anche se la musica era orecchiabile). Recentemente Gotye mi sembra il nuovo outsider, catapultato in vetta alle chart con una canzone che manco voleva inserire nell'album