Fregherà a nessuno saperlo ma a me questo disco non ha detto granchè (e, dopo averlo ascoltato tempo fa, l'ho anche ripreso di recente per vedere se il tempo trascorso fosse stato galantuomo con questo album ma -no- non fa per me e sicuramente è un mio difetto).
Ma al di là di questo.... non sono assolutamente d'accordo nel dipingerlo come album non-folk, non-cantautorale.
Ci sono -è vero- pezzi pop e synthpop ma la prevalenza mi pare che l'abbiano gli episodi acustici, orchestrali, tradizionali (e, per inciso, sono quelli che mi hanno convinto di più).
Poi magari sbaglio, eh.
beh folk non lo è di sicuro. se mi trovi qualcosa di folk boh. cantautorale visto che la definizione è più sfumata magari si, ma non in senso ortodosso.
A distanza di quasi un mese , voglio puntualizzare il mio pensiero. Nel frattempo mi sono riascoltato per bene il disco di cui si parla (e tutto sommato nel frattempo "mi è cresciuto": non è fra i miei preferiti dell'anno ma non è affatto disprezzabile).
Credo quindi che ci si debba intendere sul concetto di folk.
Questo non è un disco folk in senso stretto, è comunque un disco che ha profonde (e positive, secondo me) radici nella musica popolare.
Insomma: ho usato (my fault!) la parola folk come un sinonimo di popolare, mentre i due concetti sono ben distinti.
Detto questo, io rintraccio elementi popolari in molti pezzi: l'armonium (che suona quasi come un organetto) presente in Darlings e Trust me, le linee melodiche delle stesse Darlings e Trust me come anche di Fade Away (in particolare nel ritornello) o Silencer, il cantato di Memorial (prima che parta la suite orchestrale), la melodia tutta di Slowly (prima che parta il tunz tunz che mi richiama -curiosamente- la italo disco).
E, ripeto, queste per me sono le cose migliori del disco perchè le parti più elettroniche mi lasciano un po' indifferente.
Poi, per carità, si fa per ragionare: io questo disco l'ho "vissuto" così.....