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[Cyclo]

Prima di tutto: Ibeyi si pronuncia uguale uguale al noto sito (abbastanza in declino) di aste on line.

Ve lo dico con certezza perchè ho sentito la pronuncia delle due ragazze in un'intervista radiofonica. 

 

Si sta parlando, per chi sapesse poco o nulla di questa nuova proposta, di un duo composto da due gemelle francesi di origine cubana -diciannovenni-, figlie di un percussionista che faceva parte dei "Buena Vista".

 

E' uscita su Ondarock la rece di Mattia Villa al primo lavoro su lunga durata delle due ragazze (http://www.ondarock....ibeyi_ibeyi.htm) che spiega sicuramente meglio di come potrei fare io il mondo e le influenze musicali a cui questo album attinge.

 

Sicuramente, se si pensa alla XL, viene in mente che si tratta della casa discografica di Twigs ma FKA con le Ibeyi c'entra abbastanza poco.

Personalmente, non avendo ascoltato tutto l'album ma solo 5/6 tracce, sono rimasto impressionato dal mélange di riferimenti che ho trovato in questa musica: un po' di Africa, un po' di jazz, un po' di elettronica, forse un po' di blues e spiritual e poi chissà quante altre cose.

 

Insomma: si sta parlando di una proposta molto interessante e non vedo l'ora di completare l'ascolto anche se (stando a quanto scrive Mattia), non tutti i pezzi dell'album sono "messi a fuoco" e qua e là si sente l'immaturità delle due autrici.

 

Per intanto, raccomando un paio di pezzi giusto per un assaggio.

 

 

[bELLE ELLEish]

I suoni mi piacciono, anche il modo in cui vengono usate le lingue, anche se mi aspettavo qualcosa di più "pieno" e "forte" per quanto riguarda rispettivamente gli arrangiamenti e la ritmica.

Canzone preferita per ora forse Stranger/Lover.

 

Magari, Cyclo, potresti trovare delle assonanze e analogie con Estère (l'ho scoperta da XL e le Ibeyi pubblicano per XL Recordings più la generazione multiculturale se vogliamo). Un po' più allegra, forse anche semplice.

[Ɲ●†]

un po' fovea hex (bene!), un po' bjork (malissimo!), un po' elettronico, un po' etnico, un po' troppo paraculo.

[Cyclo]

I suoni mi piacciono, anche il modo in cui vengono usate le lingue, anche se mi aspettavo qualcosa di più "pieno" e "forte" per quanto riguarda rispettivamente gli arrangiamenti e la ritmica.

Canzone preferita per ora forse Stranger/Lover.

 

Magari, Cyclo, potresti trovare delle assonanze e analogie con Estère (l'ho scoperta da XL e le Ibeyi pubblicano per XL Recordings più la generazione multiculturale se vogliamo). Un po' più allegra, forse anche semplice.

 

Ti ringrazio per il suggerimento; appena possibile ci metto un orecchio.

Riguardo la semplicità, non conosco Estère, ma riguardo le Ibeyi ti posso dire che mi c'è voluto qualche ascolto prima di assimilare quei 5/6 pezzi che ho conosciuto.

 

un po' fovea hex (bene!), un po' bjork (malissimo!), un po' elettronico, un po' etnico, un po' troppo paraculo.

 

E'un dubbio che ho avuto anch'io ma credo che il rischio di ritrovarsi di fronte ad operazioni paracule (e per così dire, costruite a tavolino) sia molto presente, sempre e comunque.

Sicuramente nel mondo del mainstream ma anche quello "alternativo" o "indie" (scritto con tutte le virgolette del caso ).

 

Per cui, alla mia età e dopo aver passato i miei bei periodi di "integralismo musicale", non mi pongo più tante domande se la musica che ascolto è "vera" o "sincera".

Se mi piace, mi piace.

Se non mi piace, cambio stazione (o canale, o video, o quel che vuoi te...).

[Jikhan]

Mi piace molto, nonostante la definizione "mainstream" mi spaventi non poco. Per ora mi sembra un debutto in cui le parti paracule sono circostritte e non ancora fuse con le cose più interessanti. Ovviamente dico che ben presto, a seconda dell'andamento di questo album, le intuizioni più limpide e sincere verranno fagocitate dalla patinatura e dal mood tipico della XL, ma per ora credo sia un buon prodotto. Forse ancora disgiunto nel suo interno, ma conoscendo come vanno queste operazioni, me lo godo così com'è ora, non prevedendo niente di buono per il futuro. Salto senza dubbio alcuni pezzi, ma sentire Intro mi ha colpito non poco. Spero riesscano a sviluppare il loro lato più "roots" senza piegarlo alla necessità di diventare poppissime iperprodotte e supercostruite...

[Met85]

provo a interpretare il vostro "paraculo" in un'altra ottica. Essendo loro giovani e molto "dentro" la musica attuale (rappresentata anche da XL ovviamente), credo che più che volontà di essere piacione a tutti i costi, sia una sorta di voglia di suonare moderne e non essere ostracizzate come musica in qualche modo etnica. Che poi questa decisione abbia comportato la realizzazione di pezzi non proprio memorabili è fuor di dubbio. Il disco è molto discontinuo e alla lunga si skippa qualcosa, ma è un pegno che si può pagare ancora.

 

Spero riesscano a sviluppare il loro lato più "roots" senza piegarlo alla necessità di diventare poppissime iperprodotte e supercostruite...

 

questa è esattamente anche la mia conclusione. Ed è secondo me vincolata dal successo di questo disco: meglio va e più potere e sicurezza avranno nella realizzazione del secondo.

[Cyclo]

Ho trovato nel Tubo un bel live in cui le due sorelle fanno tutto da sè: cantano, suonano piano e percussioni, spingono bottoni e presentano la loro musica indicando il loro legame non solo ideale con la cultura Yoruba.

L'elettronica non è invadente perchè le ragazze creano un'atmosfera molto raccolta e "centrata" sulle loro armonie vocali.

 

Filmato molto interessante di cui consiglio visione ed ascolto e loro due sono decisamente brave: anche alla luce di quanto visto anch'io concordo con le conclusioni di Jikhan e Met.

 

EDIT: il video originale è sparito da Youtube, lo sostituisco con l'esibizione presso KEXP, che è valida lo stesso.

 

Messaggio modificato da Cyclo il 02 dicembre 2015 - 11:32

[Cyclo]

In sede di "ripassone di fine anno", ho riascoltato ieri con piacere il disco delle Ibeyi.

 

Nonostante i molti difetti, anche a distanza di qualche mese dall'ultimo ascolto precedente, posso confermare che si tratta di un lavoro molto interessante: le ragazze sono giovanissime e dovranno necessariamente "tarare" meglio la loro proposta musicale per non rischiare di dissipare le loro qualità, ma questo è un lavoro estremamente toccante ed intimo dove sono gli affetti familiari ed il ricordo per chi non c'è più a dominare.

 

In questo trovo una stranissima assonanza con l'ultimo di Sufjan Stevens.

 

Poi, vabbè, ci sono anche delle belle canzoni dove si parla di amore e di sensualità.

 

Da un paio di mesi è uscito il nuovo video, fatto per la notevole Stranger/Lover (forse la "punta" più puramente pop dell'album): godetevelo.

 

 

In definitiva: un bel lavoro.

Forse non da mettere nella Top 10 di fine anno, ma da prendere sicuramente in considerazione come uno dei migliori debutti del 2015.

[Cyclo]

Sono usciti due pezzi in vista del nuovo album (la data è il prossimo 29) delle due ragazze franco-cubane, il secondo dei quali col featuring dell'acclamato Kamasi Washington.

Però, onestamente non mi dicono granchè.

Sono cambiato io così tanto da non apprezzare più quello che mi piaceva anche due anni fa? Oppure questi pezzi sono davvero un po' rimasticati come sembra a me? 

Ogni commento è apprezzato.

 

 

[Damy]

C'ho provato ai tempi e ci riprovo ora perché lo stile sarebbe più o meno tutta roba che fa per me, ma il parere rimane sempre uguale: sono solamente due cagnette vuote e pretenziose. Sorry

[Cyclo]

sono solamente due cagnette vuote e pretenziose. 

Ma poverine!!!  

[xone89]

A me piacciono, però in effetti queste nuove sono abbastanza impalpabili, specie la prima, e sembra mancare quella maturazione stilistico/compositiva che gli servirebbe per alzare il tiro rispetto al bel disco d'esordio...