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Automata (Ibanez, 2015)


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9 replies to this topic

#1 William Blake

    Titolista ufficiale

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 26 febbraio 2015 - 14:14

2044. Il pianeta è desertificato e gli esseri umani vivono asserragliati nelle poche città sopravvissute, dipendendo dai robot "Pilgrim" per la sopravvivenza. Ma che succede se i robot iniziano ad evolvere?
Un onesto b-movie che regala qualche soddisfazione agli amanti del genere

locandina_automata.jpg

 

http://www.ondacinem...ata_ibanez.html

 

 


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#2 Paraponzipò

    Groupie

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Inviato 01 marzo 2015 - 09:30

Mi ha portato un amico a vederlo ieri sera, ma mi è sembrato davvero misera cosa.

Tutto già molto visto e molto sentito, e davvero basta solo guardare il trailer per capire che è Ghost in the shell. Cosa che peraltro si ha modo di sottolineare durante tutto il corso del film finché

 

Spoiler

 

Il film stesso non fornisce alcuna innovazione stilistica, né scenografica (che se poi la gente ha robot domestici in casa che costano un occhio della testa e ecografie fai da te mi pare altamente probabile che non disponga neanche di un sistema di raccolta rifiuti che pensi perlomeno a relegare la spazzatura al deserto, visto che l'igiene è una condizione di sopravvivenza primaria. Ma è chiaro, la volontà è di rendere sempre la solita idea di società decadente, buia, degradata e piovosa  in linea con un'ambientazione cyberpunk che regge pochissimo), il corpo centrale è monotono e in certi punti diventa perfino noioso, la sceneggiatura discutibilissima.

 

Sono veramente poche le cose valevoli di questo film, ma non valgono la sufficienza per come la vedo io.


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#3 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 01 marzo 2015 - 13:03

Confermo tutto ciò scritto nel post poco sopra: fantascienza stracca, già vista, noiosa, che potrebbe, forse, convincere solo i fan integerrimi. La confezione nonostante il budget ristretto c'è pure, le prime sequenze ricotruiscono con precisione un futuro distopico e post-apocalittico. Ma poi la sceneggiatura si sfalda tra personaggi senza nessun interesse, e un "complotto" governativo dalle motivazioni non troppo chiare. Appassionarsi quindi diventa molto difficile, anche perchè ogni idea sembra la fotocopia di qualcos'altro già fatto, e meglio, in precedenza (su tutti i film di Neil Blomkamp e "Io Robot")


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#4 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 02 marzo 2015 - 15:17

Signori, c'è di molto peggio; il film ha i suoi limiti, ma si lascia guardare bene. lo sfoggio del mondo fantascientifico della intro sarà anche stereotipa e poco coerente, ma considerando anche il budget è realizzata molto bene, e cmq il film non ci si sofferma più di tanto. Poi sarà che amo il genere, ma qualcuno prova a fare fantascienza un po' meno blockbusteristica apprezzo sempre. Riporto il commento a caldo che feci su "Il film che ho visto":
 

 

Piaciuto anche a me. All'inizio me pareva un Blade Runner dei poveri, dopo, fortunatamente, muta di segno verso atmosfere à la Fallout LasVegas, con scenari agorafobici e fotografia iperluminosa che evita di virare in giallo, pregio non da poco di questi tempi.

I temi abbastanza triti, ma sfruttati bene. Mi è piaciuto molto il fatto che l'"adamo robotico" non sia stato creato a guisa antropomorfa, divergendo dall'insensato cliché. Ritmo un po' soporifero, qualche scena di azione non avrebbe guastato, dato che tanto nel finale la butta cmq nella caciara della sparatoria (geniale l'effetto sonoro con cui "futurizzano" dei normalissimi fucili); a volte un po' melassoso e un po' trito anche nello script.

 


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#5 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 02 marzo 2015 - 22:41

Non punge, non è acuto, approfitta del fatto che gli appassionati del genere sono disposti a chiudere un occhio pur di entrare in quei mondi, ma quoto durissimo Jack sulla fotografia iperluminosa non virata, vero (unico?) punto di forza / peculiarità del film.


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#6 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 03 marzo 2015 - 07:54

Jack, grazie, io voglio andarlo a vedere ecco, mi hai dato speranza


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#7 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 04 marzo 2015 - 01:18

così mi fai sentire in colpa se poi non ti piace ashd  non è 2001 eh... diciamo che mi trovo col 6,5 di neuro. C'è anche da dire che dopo le pubblicità del mulino è impossibile guardare banderas con gli stessi occhi


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#8 Paraponzipò

    Groupie

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Inviato 04 marzo 2015 - 08:32

beh dai, qua è rasato, non sembra neanche troppo lo stesso


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#9 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 04 marzo 2015 - 08:54

Ma a me è piaciuto per ben due terzi, al netto delle incongruenze. Trovare una storia originale credo sia complicato, questo film mischia Asimov, in maniera enormemente migliore rispetto a Io robot, e ghost in the shell è vero, ma lo fa abbastanza bene senza grandi sbavature per un bel pezzo. Il protagonista è un uomo depresso, ma non solo e schiacciato chissà da quale passato tragico, anzi con una prospettiva di vita virtualmente felice e che però egli rifiuta: lui si scontrerà con l’accidente degli automi artificiali che vogliono auto conservarsi e che vogliono avere un futuro e riprodursi più di quanto egli stesso non voglia. Questa è una bella idea. L’inizio è brillante, bei titoli di testa, bello il procedere dei temi del film (l’automa che si protegge di fronte alla pistola, gli umani che fanno scempio della vita proprio perché posseggono il libero arbitrio), fino alla prima parte nel deserto secondo me è un buon prodotto, poi, da una parte non è chiaro più chi siano gli inseguitori, ma soprattutto la sceneggiatura non sa gestire bene il climax creato e lo scontro finale fra macchine e uomini.

Interessante la prima creatura degli automi, uno scarafaggio praticamente, l’unica cosa che prolifera in un mondo che sta morendo a causa delle radiazioni, l’unica forma di vita che resiste e su cui plasmano la loro creatura. Certo non si capisce lo scatto fra vita artificiale e vita piena, credo che non avrebbero saputo come giustificarla e non si giustifica neppure il secondo balzo evolutivo: la soppressione del primo protocollo. Curioso il mettere insieme il genere fantascienza con il western.


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#10 solaris

    Simmetriade.

  • Redattore OndaRock
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Inviato 04 marzo 2015 - 09:02

Ma a me è piaciuto...

 

 

Brava, - ubuntu e + times new roman (o graziati in genere).


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