"The Magic Whip" è già disponibile in pre-ordine sulle principali piattaforme online, e in differenti formati. Quelli fisici saranno quattro: una versione in CD con la stampa dell'artwork (in vendita a 24 euro), una in vinile, sempre con la stampa dell'artwork (36 euro), una - quella standard - comprensiva del solo CD (11 euro e 90), e una in doppio vinile (23 euro e 99). Completano l'offerta le due versione digitali, una standard (12 euro e 99) e una comprensiva della stampa dell'artwork (24 euro). Tutti i prezzo fanno riferimento allo store ufficiale della band inglese.
Chi pre-ordinerà una copia - di qualsiasi tipo, e a partire dal prossimo lunedì 23 febbraio - dell'album presso Amazon riceverà un codice che darà accesso a una prevendita anticipata di 71 ore per l'unica data annunciata ad oggi dai Blur, quella del prossimo 20 giugno a Londra, in occasione del concerto che il gruppo terrà nel centralissimo Hyde Park nell'ambito della rassegna British Summer Time.
Descritto dalla stessa band come un "un album dal sapore cittadino, come le cose che ha fatto David Bowie a Berlino", il disco (prodotto dal collaboratore di lunga data Stephen Street) è nato dopo la scintilla scoccata proprio a Hong Kong tre anni fa. "Pensavamo solo a tenerci occupati qualche giorno dopo la cancellazione di qualche concerto. Era giusto per jammare un po'", ha spiegato Coxon: "Invece...". "Alla fine dell'ultimo concerto che abbiamo fatto davvero pensavo che i Blur fossero finiti", gli ha fatto eco Damon Albarn: "Pensavo: 'Non torneremo più a suonare se non con un disco nuovo...'". E infatti: "Registrare 'The Magic Whip' non ci è costata alcuna fatica", ha proseguito il frontman, "E' stato completamente naturale. Non c'è nulla di bucolico in questo album: è stato registrato in una grande città, è un disco 'cittadino' nel vero senso della parola".
Sempre secondo quanto riferito da gruppo oggi durante l'incontro con la stampa, l'album verrà promosso con un tour i cui dettagli non sono ancora stati rivelati: "Abbiamo un live set completamente nuovo del quale siamo entusiasti", ha spiegato sempre Albarn, "Ci sarà ancora più musica di prima. E i grandi classici non mancheranno...".
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