Qualche piccola prima impressione a caldo, mi sembra bello(issimo), ma non vorrei sopravvalutarlo per soddisfare le enormi aspettative che nutrivo e non rimanerne deluso, visto che era uno dei dischi che attendevo maggiormente.
Grande predominanza dei synth che riempiono lo spettro sonoro che si è fatto più vario con elementi synth pop ed elettronica direttamente dai primi 90 come nel sorprendente finale. Sfumature dreamy ed oniriche che mi hanno ricordato qualcosa dei Mew e qualche sprazzo psichedelico.
Così per divertimento
One great song and i could change the world
Decidono di iniziare col botto subito, il pezzo da 90 ma anche 100 sparato immediatamente e che fa capire un certo grado di maturità, cambiamento e sviluppo nella proposta musicale, che qui sfiora quasi il prog (?) con gli incastri di chitarra con quel gran riffozzo a cambiare ritmo e tastiere, e l'andamento mutevole e cangiante.
To my brother
Altro pezzo uscito in anteprima e che si conosceva già, un gran bel pezzo synth pop con echi madchesteriani.
Green Conduit
Qui arriva un'altra piccola sorpresa con uno svolgimento psych indie folk pop con la chitarra acustica ad accompagnare una bella melodia e poi d'improvviso l'esplosione finale psichedelica con tastiere celestiali e space sparate nel cielo.
Heavenly moment
Questa molto sognante, nel ritornello mi ricorda molto i Mew oltre che per il falsetto anche per lo sviluppo melodico, poi nelle strofe si discosta un po'
Nemaste
Altro gran pezzo. Synthpoppissimo, trascinante, solare e aperto che potrebbe tranquillamente passare in radio dappertutto, ma che ovviamente rimarrà confinato in 4 mura.
Is there anybody out there
La pinkfloydiana nel titolo (e basta) devo ancora inquadrarla, boh carina
Forever Spacemen
Come può suggerire già il titolo, un pezzo psych pop con un intermezzo psichedelico spaziale ed atmosferico, da cui poi parte una parte più ritmata, anche questo pezzo presenta variazioni nel suo corso.
Grand Affection
Qui si esce direttamente dagli anni 80 con quel synth, altro gran pezzo da 90 come si era potuto verificare.
Imagination
Qua ci sento qualche influenza soul, filtrano con l'electro r'n'b sempre con le tastiere protagoniste e la chitarra che si inserisce a contrappuntare ed arricchire.
Laniakea
All'inizio sembra svilupparsi sulla stessa linea di Green conduit, poi si apre un ritornello mantra corale che potrebbe essere cantato a squarciagola nei concerti.
Fueiho boogie
Il gran finale, il pezzo più lungo che sfora gli 8 minuti. Parte teso, un po' oscuro e veloce, si apre in brevi sprazzi celestiali e poi riparte con un riff di chitarra ripetuto e si va. Mi sembra quasi big beat con richiami rave, in un continuo e sfavillante evolversi e cambiare con tastieroni a mille e gran ritmica. Nel finale lampi di acid e drum'n'bass per una chiusura bomba.
Devo ascoltarlo altre volte per apprezzarlo al meglio e coglierne le varie sfumature. Hanno alzato il tiro comunque, introducendo elementi nuovi e variando la proposta. Vediamo come va