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Whiplash (Chazelle, 2015)


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81 replies to this topic

#1 paloz

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Inviato 06 gennaio 2015 - 00:47

whiplash%2Bposter%2B2014.jpg

 

titolo alternativo

HOLY. FUCKIN'. SHIT.

 

Cos'è l'ultimo film vincitore al Sundance? Un invito al massacro, una storia di vendetta, di opportunismo e di scelte davvero difficili. Arriva a rendere scontata la regola del "farsi il culo" e ci trascina nel sangue e nel sudore autentici, che purtuttavia sembrano non bastare.

E' un meccanismo che si concede alcune banalità di sceneggiatura per disattenderle subito, rinvigorendo ad ogni passaggio la più pura tensione, per il solo gusto di tenerci lì - non sulla poltrona, ma sul palcoscenico, a sentirci un po' male anche noi. Chi suona o ha provato a suonare uno strumento sa la fatica, la rabbia e lo sconforto che ci sono dietro e riviverli non sarà una passeggiata, emotivamente parlando.

Fin qui, relativamente al cinema, il groppo in gola (quasi i conati) e la tachicardia erano per me un'iperbole, delle coloriture per rendere un'idea. Qui sono un fatto. E la musica c'entra poco o niente, non avrete nemmeno il tempo di ascoltarla: è l'anelito al concetto di perfezione, oltre la quale si può scorgere il genio e la libertà dagli schemi.

Un talent movie amaro dal quale è difficile trarre una morale: vale la pena spendersi fino a rimetterci la salute, la vita sentimentale e la dignità? Fin dove è una questione di obiettivi e dopo d'orgoglio?

Non credo si tratti di un capo d'opera, ma sul momento non riesco a ricordare un altro film che faccia del ritmo, e dunque dell'adrenalina, uno strumento così efficace. E' un brivido primordiale.


  • 6

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#2 neuro

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Inviato 06 gennaio 2015 - 07:08

A Torino non sono riuscito ad entrare in sala a vederli maledizionalllammmmerda. Si trova in streaming o da scaricare?
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#3 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 06 gennaio 2015 - 09:10

E' come Rocky, ma con la batteria al posto del pugilato. Comunque, grandioso. E J.K. Simmons ha già l'Oscar in tasca


  • 1

#4 paloz

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Inviato 06 gennaio 2015 - 10:05

A Torino non sono riuscito ad entrare in sala a vederli maledizionalllammmmerda. Si trova in streaming o da scaricare?

---

 

Finalmente sì.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

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#5 sfos

    utente unisalento

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Inviato 06 gennaio 2015 - 16:39

Clamoroso.
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"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#6 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 07 gennaio 2015 - 23:28

Bello ma mi sembrava scemo stu tizio che sbatteva le bacchette asd
  • 0

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#7 lasa

    mainstream Star

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Inviato 08 gennaio 2015 - 00:24

Aiuto. Film vietato ai cardiopatici.

 

Bellissimo.


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#8 reese

    moriremo

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Inviato 09 gennaio 2015 - 12:36

non so, mi ha fatto molto ridere in vari punti (principalmente quelli in teoria piu' intensi), con la parodia del sergente hartman di full metal jacket in versione satana che avrebbe stracciato qualsiasi rap battle nel mondo, sbraitando insulti improbabili per un'ora nell'impassibilita' generale. mi e' parso un videogioco (tipo scott pilgrim), con l'eroe che deve superare livelli sempre piu' difficili a guitar (drums) hero. molto sui binari, praticamente solo due personaggi che si fanno i dispetti e poi si amano (perche' amano la vera musica!) davanti al resto del cast completamente disinteressato o lobotomizzato. molto, troppo indulgente la regia, non poche cadute di stile – e.g. i primissimi piani con i sorrisoni finali per confermare che si', alla fine ne e' valsa la pena. il discorso sul perche' lui e' l'incarnazione del diavolo altro momento quasi da parodia con il ragazzo ad annuire seriamente a cose difficili da prendere sul serio. tra l'altro impressionante la dieta di integratori che fa andrew, la voglio.


  • 4

#9 vegeta851

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Inviato 20 gennaio 2015 - 10:03

sull'onda delle cinque nomination all'Oscar lo fanno uscire anche da noi, il 12 febbraio, distribuito da Warner


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#10 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 20 gennaio 2015 - 10:08

Ritmo spaziale, bisogna ricordarsi di respirare, ma la retorica militaresca che se non insulti e fai star male gli studenti o non fai spruzzare il sangue mentre suoni non sei nessuno mi ha un po' rotto il cazzo.


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#11 neuro

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Inviato 20 gennaio 2015 - 11:33

Secondo me un bel film e belle interpretazioni. La questione chiave è la motivazione. Il desiderio di sacrificare tutto per un valore più alto non è per forza legato alla religione e al terrorismo ma si trova persino in un batterista jazz

 

Poi in tre (tre!) punti ho indovinato esattamente quello che stava per succedere (visto che seguiva lo schema classico del film sportivo) quindi mi sono un pò cascate le palle.

 

Però complessivamente bello e poi CARAVAN! Cazzo a Caravan non ci si può non emozionare.


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#12 debaser

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Inviato 20 gennaio 2015 - 11:55

non so, mi ha fatto molto ridere in vari punti (principalmente quelli in teoria piu' intensi), con la parodia del sergente hartman di full metal jacket in versione satana che avrebbe stracciato qualsiasi rap battle nel mondo, sbraitando insulti improbabili per un'ora nell'impassibilita' generale. mi e' parso un videogioco (tipo scott pilgrim), con l'eroe che deve superare livelli sempre piu' difficili a guitar (drums) hero. molto sui binari, praticamente solo due personaggi che si fanno i dispetti e poi si amano (perche' amano la vera musica!) davanti al resto del cast completamente disinteressato o lobotomizzato. molto, troppo indulgente la regia, non poche cadute di stile – e.g. i primissimi piani con i sorrisoni finali per confermare che si', alla fine ne e' valsa la pena. il discorso sul perche' lui e' l'incarnazione del diavolo altro momento quasi da parodia con il ragazzo ad annuire seriamente a cose difficili da prendere sul serio. tra l'altro impressionante la dieta di integratori che fa andrew, la voglio.

 

ma la retorica militaresca che se non insulti e fai star male gli studenti o non fai spruzzare il sangue mentre suoni non sei nessuno mi ha un po' rotto il cazzo.

 
 
You’ve mentioned that J.K. Simmons’ character, Terrence Fletcher, is based off of someone you actually knew. Does that person know this movie exists?
No. It was loosely based on a conductor I had who is dead.
Do you think he would have liked this or hated this?
He’d probably see it as a tribute to the spirit of his band. It’s funny some people see it as a condemnation of a certain kind of music education. And then other people see it as a celebration of it. It’s very funny, the polar opposite reactions.
Which one do you lean towards?
More condemnation. But, also, I didn’t want to make a didactic kind of film. It’s easy to show terrible people’s behavior on screen and we all just kind of nod and go, “Isn’t that terrible.” It’s more interesting when you can show terrible behavior in the interest of something good.
 
 
Where do you think these two go after this movie ends? They had a moment at the end of the film, but I feel these two will always hate each other.
I think so. I think it’s definitely a fleeting thing. I think there’s a certain amount of damage that will always have been done. Fletcher will always think he won and Andrew will be a sad, empty shell of a person and will die in his 30s of a drug overdose. I have a very dark view of where it goes.
That should have been a postscript at the end of the movie, “And at 30, he dies of a drug overdose.”
That would be great, right before the credits, “Oh, by the way.” It’s a post credit thing, like the Marvel movies. It’s his funeral.
 
asd
 


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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#13 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 20 gennaio 2015 - 12:04

No ma il mio problema è col soggetto, non con il "messaggio". Comunque sì sarebbe stato carino finirla così asd


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#14 strafanich

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Inviato 20 gennaio 2015 - 12:07

http://www.newyorker...zz-right-movies
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#15 debaser

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Inviato 20 gennaio 2015 - 12:35

ma il film non parla di jazz, dai.


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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#16 strafanich

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Inviato 20 gennaio 2015 - 13:58

ma il film non parla di jazz, dai.

Beh oddio il dialogo al bar fra i due in realtà parla esattamente di jazz.
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#17 William Blake

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Inviato 20 gennaio 2015 - 16:58

dai, promosso. è duro nel tratteggiare la psicologia ossessionata del protagonista stronzetto e invasato, ed è carina l'idea di dare al "Whiplash" le fattezze del film sportivo. peccato che questo meccanismo finisca per risucchiarne la trama, che diventa un pretesto per gli scontri con il "coach" J.K. Simmons fino alla suicida resa dei conti finale. buono, ma assai sopravvalutato*
 
 
* intendo il saluto unanime della critica anglosassone (96% Rotten Tomatoes) 

  • 3
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#18 Jack DiSpade

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Inviato 02 febbraio 2015 - 11:13

Mi è piaciuto ma non troppo. Scorre bene e son belli i montaggi-concerto, ma molto retorico e a tratti scontato. Spiegoni ciclici e moralina sempre dietro l'angolo, anche se il sottofondo jazz aiuta a digerire il tutto.
  • 0

#19 paloz

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Inviato 02 febbraio 2015 - 14:28

L'unico problema del film è che parla del jazz sbagliato, quello che secondo me non ha un'anima e se devi suonarlo alla perfezione altrimenti sei fuori vuol dire che non è jazz.


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#20 William Blake

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Inviato 12 febbraio 2015 - 12:12

Memorabile per capacità di mimesi cinematico-musicale, "Whiplash" è discutibile nel far trionfare acriticamente la vanità del virtuosismo, in una catarsi volta a intercettare il bisogno di identificazione dello spettatore con un modello vincente

 

la-locandina-di-whiplash.jpg

http://www.ondacinem...h_chazelle.html


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#21 debaser

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Inviato 12 febbraio 2015 - 12:20

è davvero così didascalica, chiarissima la posizione di Chazelle? tutto quel discorsino finale nella recensione non mi piace granché, ma pazienza.


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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#22 SteSan

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Inviato 12 febbraio 2015 - 14:43

 

Where do you think these two go after this movie ends? They had a moment at the end of the film, but I feel these two will always hate each other.
I think so. I think it’s definitely a fleeting thing. I think there’s a certain amount of damage that will always have been done. Fletcher will always think he won and Andrew will be a sad, empty shell of a person and will die in his 30s of a drug overdose. I have a very dark view of where it goes.

asd
 

 

Che il regista non parteggi per Andrew e che non lo veda come un "modello vincente" è chiaro (e ci mancherebbe pure il contrario): il problema è che il finale piazza una sequenza sbalorditiva di 15 minuti dove Andrew si prende la sua rivincita e incassa un trionfo. E per giunta quella sequenza segue linearmente quella del bar, dove il discorso di Fletcher è fatto proprio da Andrew.

Non mi interessa che Chazelle in un'intervista la butta in caciara e dice che Andrew secondo lui morirà di overdose. Lo doveva dire nel film, dove invece ha detto esattamente il contrario. E l'ha fatto per dare al pubblico una soluzione vincente e avere successo.


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#23 vegeta851

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Inviato 12 febbraio 2015 - 14:45

Per me no, anzi il film è molto ambiguo e non è che il finale sia celebrativo o trionfante, ma potrebbe anzi mostrarci la nascita di un nuovo "mostro" alla pari di Flectcher


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#24 paloz

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Inviato 12 febbraio 2015 - 14:50

A seconda dei punti di vista e della propria indole può essere visto anche in un unico senso (elogiativo o dispregiativo), ma personalmente - come dissi già nel primo post - l'ho trovato un film molto ambiguo nella sua presunta morale. Lo spettatore dovrebbe elaborare una sua sintesi dei "pro e contro" nella condotta di Andrew e comprendere dove apporre i giusti limiti alle proprie ambizioni.


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#25 debaser

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Inviato 12 febbraio 2015 - 15:08

>> l'ha fatto per dare al pubblico una soluzione vincente 

 

Io non ci ho visto sto trionfo assoluto nel finale -- se non personale, come rivincita verso il maestro. E' un vincente? Sono due invasati, persi nei loro vaneggiamenti. Un ricongiungimento, almeno temporaneo; qualcosa di più, non saprei.

 

Loro sorridono: tu hai sentito l'applauso del pubblico alla fine del pezzo? Io no.   :shifty:


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#26 SteSan

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Inviato 12 febbraio 2015 - 15:45

non è che il finale sia celebrativo o trionfante, ma potrebbe anzi mostrarci la nascita di un nuovo "mostro" alla pari di Flectcher

 

Che il finale potrebbe preludere alla nascita di un nuovo mostro: assolutamente vero; che (per rispondere anche a Debaser) non ci sia l'applauso, è altrettanto un dato di fatto.

Ciò non toglie che il finale è e rimane trionfante.

Io il finale lo leggo come la dimostrazione che (sia pure sono entrambi "mostri") Fletcher ha trovato il suo nuovo Charlie Parker: Andrew torna in scena e piazza lì un assolo da paura. I due continueranno a odiarsi, ma Fletcher, dopo l'iniziale sbigottimento, è esaltato dalla reazione di Andrew, da quell'assolo. Più chiaro non si può.

Tra l'altro c'è qualcosa di inverosimile.

Come è inverosimile tutta la sequenza dell'incidente d'auto.

 

Ma poi insomma, dice bene chi sottolinea che il jazz più autentico non è perfezione matematica, anzi l'esatto contrario.

Che poi esista anche questo tipo di jazz non ne dubito (non sono un esperto), ma certamente il jazz è sregolatezza, improvvisazione, jam session... Questo semplicemente per dire che il film per me si esaurisce davvero nell'esercizio di stile. Però dovendo raccontare un a storia, prende una strada più controversa di quello che appare. Le interviste di Chazelle mi paiono riflettere, nella loro vaghezza rispetto alla monoliticità del film, che il suo interesse stava tutto nell'esibizione.


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#27 vegeta851

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Inviato 12 febbraio 2015 - 16:04

 

Ma poi insomma, dice bene chi sottolinea che il jazz più autentico non è perfezione matematica, anzi l'esatto contrario.

Che poi esista anche questo tipo di jazz non ne dubito (non sono un esperto), ma certamente il jazz è sregolatezza, improvvisazione, jam session...

 

e forse il protagonista nel finale non fa finalmente "jazz"?


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#28 Jack DiSpade

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Inviato 12 febbraio 2015 - 17:34

Che il finale sia trionfante è vero, se uno si massacra di rullanti alla fine riesce (giustamente) a guadagnarsi la gloria. Lui ottiene quello che voleva (diventa Charlie Parker), la sua ossessione lo porta a un effimero momento di gioia. Io in questo non ci vedo nulla di strano, mi sarebbe sembrata più falsa la tesi che talento e dedizione non portano a nulla. Il discorso morale del film è anche troppo esplicito, ma almeno è ambiguo.
 

 

e forse il protagonista nel finale non fa finalmente "jazz"?

 

Anche questa è una teoria interessante, non mi intendo di jazz ma mi pare reggere: lui alla fine esce dagli schemi e si esibisce al di fuori del protocollo.


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#29 SteSan

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Inviato 12 febbraio 2015 - 18:22

Che il finale sia trionfante è vero, se uno si massacra di rullanti alla fine riesce (giustamente) a guadagnarsi la gloria. Lui ottiene quello che voleva (diventa Charlie Parker), la sua ossessione lo porta a un effimero momento di gioia. Io in questo non ci vedo nulla di strano, mi sarebbe sembrata più falsa la tesi che talento e dedizione non portano a nulla. Il discorso morale del film è anche troppo esplicito, ma almeno è ambiguo.
 

 
e forse il protagonista nel finale non fa finalmente "jazz"?

Anche questa è una teoria interessante, non mi intendo di jazz ma mi pare reggere: lui alla fine esce dagli schemi e si esibisce al di fuori del protocollo.

Concordo. Esce dagli schemi ma la sostanza non cambia.
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#30 neuro

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Inviato 13 febbraio 2015 - 09:40

dunque

 

tutti i film del mondo prevedono XY che si è dedicato alla carriera e poi scopre che avrebbe fatto meglio a dedicarsi alla famiglia e all'amore

 

memore della bellissima lettera di Einstein in cui dice a moglie e figlio di NON raggiungerlo nella città dove si trova perchè sta sviluppando la teoria della relatività e non vuole gente tra i coglioni, io ho salutato con gioia la conversazione in cui il protagonista molla la ragazza

 

inoltre, nel mondo moderno l'opzione è tra soldi/carriera e famiglia, qua sono scartati entrambi: SE NON SEI CAPACE ENTRA IN UNA ROCK BAND (e fai soldi a palate che col jazz non vedrai mai)

 

in nome della bellezza di fare bene il proprio lavoro il che vuol dire farsi il culo sui tempi al microsecondo prima di azzardare una improvvisazione - il che vale per tutte le arti umane in cui puoi sbizzarrirti solo se le basi le sai davvero

 

insomma per me il "messaggio" è il punto di forza del film (insieme alle interpretazioni)

 

quello che non mi è piaciuto e per cui lo considero un film (molto) buono e non un capolavoro sono i clichè narrativi in cui scade:

 

Spoiler

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#31 SteSan

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Inviato 13 febbraio 2015 - 20:41

Alberto - senza entrare nel merito delle questioni sociali/morali/ecc che tocchi (che comunque, anche se non sono d'accordo su tutto, sono idee assolutamente valide) - dico solamente che il terzo dei tuoi 3 cliché narrativi che non ti sono piaciuti (e sono d'accordissimo anche sui primi 2) non è semplicemente un cliché narrativo ma è banalmente il "messaggio" che emerge dal film.

Mi dispiace, non do credito a Chezelle e non gli attribuisco la profondità di tutte le valide sfumature che tu ci trovi e leggi come scrivi quale suo "messaggio".

Per me è assai più semplice: il giovane ha fatto un film di esecuzione, un film tutto centrato sulla scommessa originale, vinta alla grande, di fare un film su un soggetto di musica jazz come fosse un film sportivo, centrato sulla classica contrapposizione tra maestro e allievo che fanno scintille, e soprattutto girato divinamente come fosse la composizione jazz che gli dà il titolo.

Dovendo però dare al tutto una direzione, un senso, ha scelto di far convergere il tutto nel finale, cioè nel terzo dei tuoi spoiler, che per me è l'unico "messaggio". Ma secondo me non ci crede davvero (come scrivo nella recensione, non è forse del tutto consapevole delle implicazioni), il che spiega anche come nelle interviste dice il contrario di quello che dice con il finale del film. Però che non ci creda davvero mi interessa poco (cioè la sua personale opinione, fondata tra l'altro sul suo vissuto): con il film ha detto altro. Per furbizia e mietere consensi (perché il film così "funziona" - c'è poco da dire, lo ammetto - anche se è un funzionamento facile e furbo).


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#32 William Blake

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Inviato 13 febbraio 2015 - 21:26

più che altro direi che il film funziona (e molto bene) finché martella col ritmo, ma quando deve mettere in scena la storia del protagonista (perché, purtroppo, ha un aggancio narrativo molto forte, sarebbe stato più funzionale un film totalmente scompaginato dall'ossessione) inizia ad andare fuori giri dall'esageratissima scena dell'incidente in poi. il resto è pura accademia del film sportivo/agonistico...

 

per rispondere al riferimento sulla mancanza degli applausi alla fine: il film non si conclude sulla fine del brano, perché l'esibizione - di fatto - continua dopo l'assolo del protagonista.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#33 SteSan

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Inviato 13 febbraio 2015 - 21:34

Giuseppe, per come la vedo, hai detto efficacemente in 4 righe quello che intendevo io subito sopra (in molte più righe) ;).

 

Sulla scena dell'incidente: oltre che esageratamente inverosimile (persino nella tempistica, il che - considerata l'importanza dei "tempi" nel film - è particolarmente grave) è ai limiti del ridicolo involontario.


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#34 William Blake

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Inviato 13 febbraio 2015 - 21:38

della scena dell'incidente non ho parlato nella recensione ma oltre che esageratamente inverosimile (persino nella tempistica, il che - considerata l'importanza dei "tempi" nel film - è particolarmente grave) è ai limiti del ridicolo involontario.

 

anche il finale è costruito ad arte per la catarsi del protagonista: e non c'è nulla di male, "Whiplash" alla fine non giunge semplicemente a una vittoria, ma c'arriva passando dai sacrifici e dal sangue. per me comunque rimane un buon film ma non da "osanna", come è capitato in America, dove però questa mentalità penso sia molto più apprezzata.

tornando al finale, mi pare un po' out of character che Fletcher, altrettanto ossessionato dal successo e dalla perfezione, sputtani una sua esibizione per mera vendetta... però appunto è una piccola forzatura necessaria a quel momento in cui si ritrovano uniti in virtù della musica 


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#35 SteSan

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Inviato 13 febbraio 2015 - 21:46

assolutamente d'accordo anche sull'out of character...

E soprattutto sono d'accordo sul fatto che in America "questa mentalità sia molto più apprezzata".


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#36 SteSan

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Inviato 13 febbraio 2015 - 21:48

Ah, tra l'altro la scena dell'incidente è telefonata. L'incidente lo intuisci dall'ultima inquadratura (sul tachimetro che schizza) della precedente corsa in auto; quando si rimette al volante, prevedi l'incidente.


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#37 Gabrisimpson

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Inviato 15 febbraio 2015 - 14:23

Ma non dovrebbe essere in giro nelle sale? Non lo trovo da nessuna parte, solo in un cinema a milano.


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#38 vandiemen

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Inviato 16 febbraio 2015 - 12:17

Sono d'accordo con molte delle cose dette:

- è un film giocato tutto sui muscoli, dove il rigore, l'abnegazione e la determinazione dei protagonisti prevalgono sull'arte e sulla gioia di esprimere arte (il "Divertiamoci" pronunciato da Fletcher un paio di volte lo rende estremamente evidente). E la cosa è ancora più stridente se si pensa che viene fatta emergere in un campo della musica come il jazz, teoricamente meno soggetta a vincoli e al rigore formale.

- è un film debole in alcuni tratti, sia a livello di sceneggiatura (l'incidente su tutti, ma anche l'invito di Fletcher a partecipare al festival jazz) che di approfondimento dei personaggi (il protagonista, certo, ma anche suo padre).

 

Detto questo, è un film che ti tira dentro dal primo all'ultimo minuto e che mi ha conquistato.


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#39 ucca

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Inviato 16 febbraio 2015 - 12:38

Sono d'accordo con molte delle cose dette:

- è un film giocato tutto sui muscoli, dove il rigore, l'abnegazione e la determinazione dei protagonisti prevalgono sull'arte e sulla gioia di esprimere arte (il "Divertiamoci" pronunciato da Fletcher un paio di volte lo rende estremamente evidente). E la cosa è ancora più stridente se si pensa che viene fatta emergere in un campo della musica come il jazz, teoricamente meno soggetta a vincoli e al rigore formale.

- è un film debole in alcuni tratti, sia a livello di sceneggiatura (l'incidente su tutti, ma anche l'invito di Fletcher a partecipare al festival jazz) che di approfondimento dei personaggi (il protagonista, certo, ma anche suo padre).

 

Detto questo, è un film che ti tira dentro dal primo all'ultimo minuto e che mi ha conquistato.

 

si molto coinvolgente, mi sono divertito. certo attendibile quanto rocky..anzi direi proprio che è la sua versione jazz.

ci mancava solo che alla fine gridasse "adriaaanaaaaa". In generale, è vero che la musica è anche tigna. quindi ci sta,

soprattutto quando si parla di musicisti/esecutori e non di artisti.


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#40 100000

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Inviato 21 febbraio 2015 - 17:25

Visto ieri sera e boh, sarà che tornavo da Berlino, ma com'è prevedibile e americano (sinonimi?).

Sì tiene la tensione fino a quando non ti accorgi che puoi prevedere scena per scena quel che succederà, visto che non ci sono personaggi ma stereotipi in scena, compresi i due protagonisti. All'inizio pensavo che l'insegnante fosse una parodia voluta del sergente di FMJ. Poi ok fa tifare per lo squilibrato, il discorso sul ne vale la pena, cercare qualcosa di meglio, ma tutto davvero abbozzato su una linea di pensiero "alla morte" fra il ridicolo e il boh.

Si fa vedere eh, però sarà che avevo negli occhi ben altri film (e non per un discorso di qualità eh), sarà che mi aspettavo di più, ma alla fine meh.


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#41 Farzan

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Inviato 21 febbraio 2015 - 19:55

Perfettamente d'accordo con 10000, è un film da italia1, tiene tutti attaccati e si lascia vedere, non è un film da critica
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#42 neuro

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Inviato 21 febbraio 2015 - 23:14

Perfettamente d'accordo con 10000, è un film da italia1, tiene tutti attaccati e si lascia vedere, non è un film da critica

 

secondo me è un bel film che usa in più punti trucchi da film di italia 1

 

PS

Amo il tuo avatar, me lo son scaricato per guardarmelo senza dover passare dal tuo profilo ogni volta sennò mi prendevi per uno stalker


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apri apri, apri tutto!

#43 lazlotoz

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Inviato 25 febbraio 2015 - 09:53

Gran bel filmetto. 

Nel suo essere una cosa da poco fa tutto abbastanza bene e non cede in toto alle tipiche bassezze del genere. Ad esempio la storia con la ragazza viene risolta in tre scene, forse quattro e non ci frantuma i maroni con inutilità varie, anche la parte familiare.

Certo lo schema su-giù-su che è la base dell'85% dei film (messo in spoiler da neuro) è proprio da bignamino.

 

Va detto però che il ritmo è ottimo, le musiche pure. E anche una buona idea che un film con una tale ambientazione sia musicale per quasi l'intera durata presenti gente che suona. Come dire, si concede ma non troppo a essere una roba per tutti i gusti.

 

Il finale, checché se ne dica, è proprio la rivincita. Sì, non c'è l'applauso del pubblico, ma non cambia di molto. Vero che Daniel LaRusso usa la tecnica della gru e atterra Johnny... ma qui non siamo così distanti.

 

Detto questo, è un ottimo intrattenimento.


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#44 vandiemen

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Inviato 26 febbraio 2015 - 12:50

http://www.internazi...damien-chazelle

 

Analisi del film fatta semplicemente per maledire "il sistema" americano.

Onestamente, mi sembra molto forzata rispetto a quello che ho visto.

Condivido l'opinione di chi dice che Chazelle non prende posizione rispetto al modello del "farcela/vincere ad ogni costo".


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#45 SteSan

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Inviato 26 febbraio 2015 - 22:40

http://www.internazi...damien-chazelle
 
Chazelle non prende posizione rispetto al modello del "farcela/vincere ad ogni costo".


Be' insomma...
La mia l'ho detta nella recensione e sul finale sono d'accordo con Lazlotoz. Chazelle più che non prendere posizione s'incarta, perché non gli interessa altro che fare il suo bel film a orologeria; però con quel finale una posizione la prende. Ed è quantomeno ambigua.
Poi Fofi più che un'analisi esprime un'opinione e più che di film fa discorsi socio politici.
Però su "Million dollar baby" fa un'osservazione semplice eppure notevole: non ci avevo mai pensato ma è proprio così secondo me. Ma io Eastwood non lo sopporto; chiedo venia.
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#46 paloz

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Inviato 27 febbraio 2015 - 12:42

Fa un po' tristezza leggere vecchi critici che valutano i film rimarcando che sono "di destra o di sinistra".


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#47 William Blake

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Inviato 27 febbraio 2015 - 12:44

Fa un po' tristezza leggere vecchi critici che valutano i film rimarcando che sono "di destra o di sinistra".

 

le analisi di Fofi però le ricordo sempre di questo tenore. forse ultimamente si è radicalizzato, non so...


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#48 Tom

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Inviato 27 febbraio 2015 - 13:35

Mah, io l'ho trovato un film intriso proprio di ideologia ultrareazionaria e quindi mi sembrano altrettanto ridicoli i discorsi sul film "che non prende posizione" (come fosse possibile, poi). Come si fa a negare una presa di posizione talmente netta solo per via dell'ambiguità dei personaggi e del loro destino? Ambiguità per altro assolutamente basica se si voleva avere uno straccio di stori(ell)a da raccontare.

A quel punto qualsiasi film in cui il protagonista non è il santino di un'ideologia diventa un film "che non prende posizione"?

 

Via, il "messaggio" del film non potrebbe essere più chiaro: il metodo è quello giusto. Punto.

Se poi il maestro è uno psicopatico e l'allievo gli va dietro è solo perché il mondo gira per il verso sbagliato, ma non è mai messo in dubbio che loro sono gli spartani puri e virili in un mondo di ateniesi recchioni e corrotti, i forti che perseverano fino al masochismo in un mondo di deboli che rinunciano (la mammoletta suicida) o non capiscono (la femmina). 

 

Detto ciò, film curioso, che sicuramente non annoia. Un film Riccardone su dei Riccardoni che ha l’originalità di mettere al centro della storia uno strumento cinematograficamente poco o per nulla sfruttato come la batteria, adattando di conseguenza stile e montaggio.

Con un altro strumento, tipo una più convenzionale chitarra, sarebbe risaltata la ridicolaggine di questa visione ginnico-muscolare della musica.


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#49 SteSan

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Inviato 27 febbraio 2015 - 21:41

Fa un po' tristezza leggere vecchi critici che valutano i film rimarcando che sono "di destra o di sinistra".

 
le analisi di Fofi però le ricordo sempre di questo tenore. forse ultimamente si è radicalizzato, non so...


Non so adesso ultimamente...però in generale Fofi si è smussato. Negli anni '60 e '70 la sua critica militante era estrema. Liquidò "i racconti di Canterbury" di Pasolini in un rigo dicendo che era "senza senso e senza sesso" (!).
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#50 paloz

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Inviato 27 febbraio 2015 - 21:43

Film sui riccardoni ok, ma in sé il film poteva esserlo tecnicamente molto di più. Un virtuosismo di regia troppo accentuato lo avrebbe forse fatto diventare stucchevole e stereotipato, mentre credo che la sua efficacia stia nel mantenere i piedi per terra quasi tutto il tempo, concentrando tutto sulla tensione intrinseca della vicenda (sappiamo tutti cosa si sente nel momento di una prova decisiva e lo sconforto di non riuscire a raggiungere un obiettivo prefissato).
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