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American Sniper (Eastwood, 2015)


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123 replies to this topic

#101 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 24 febbraio 2015 - 08:16

visto, infine.

è un film senza guida, ossia, terribilmente convenzionale la parte iniziale con il riassunto della sua vita da cane che si prende cura degli altri, davvero una cosa senza anima, non per quel che dice, ma per come lo dice; ben fatta la parte di lui che spara, insomma si vede procedere la nevrosi che la guerra provoca, lui sarà anche pronto a rispondere a Dio per ogni pallottola sparata, ma non a se stesso. Abortito il finale, perchè lo snaturanento dell'uomo soldato è appena accennato, il film non ha il coraggio di dire che l'eroe di guerra alla fine la guerra la vive come un dovere assurdo e la storia viene troncata in fretta. Anche qui un finale impacchettato male e velocemente, cosa vuole dire? BoH!

 Film sbagliato, ma ammetto che sia fascinoso nelle parti di puro duello fra cecchino e arma e vittima e tensione dell'attesa, dove il tempo sparisce, tutto si fa metafisico, peccato che duri poco, che non insista su quello, forse nell'urgenza di seguire una sceneggiatura banale banale senza fatica. Non importa se questo film sia un film reazionario, fammelo anche reazionario, ma fammelo bene


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#102 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 11 marzo 2015 - 12:12

Con 337 milioni di dollari incassati diventa ufficialmente il film campione di incassi USA del 2014, davanti a Hunger Games : Il canto della rivolta - Parte 1, Guardiani della Galassia e Captain America: The Winter Soldier.
Mica male per un regista ottantacinquenne...  :)


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#103 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 11 marzo 2015 - 17:17

arriverà ai 350 circa.

 

imparagonabile il successo in patria (e in Italia...) rispetto a quello in altri paesi esteri


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#104 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 11 marzo 2015 - 17:43

E' un film che lascia un profondo ribrezzo per l'umanità. Fin qui tutto bene (si fa per dire), ma irrita il modo convenzionale in cui Eastwood l'ha girato. Inoltre, francamente, il protagonista non mi ha ispirato nessuna forma di simpatia, se non prima di prendere le armi. Sarà un limite mio... E poi è inconcludente, e senza veri colpi di scena. Insomma, il piacere nel vederlo è stato per me nullo.


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#105 maurox

    ฉันรักเธ

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Inviato 11 marzo 2015 - 22:25

E' un film che lascia un profondo ribrezzo per l'umanità. Fin qui tutto bene (si fa per dire), ma irrita il modo convenzionale in cui Eastwood l'ha girato. Inoltre, francamente, il protagonista non mi ha ispirato nessuna forma di simpatia, se non prima di prendere le armi. Sarà un limite mio... E poi è inconcludente, e senza veri colpi di scena. Insomma, il piacere nel vederlo è stato per me nullo.

Concordo, davvero poca roba...


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#106 unkle

    you fucking people make me sick

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Inviato 13 marzo 2015 - 13:07

è fisiologico, alterna filmoni a filmetti, capolavori a roba insulsa, film buoni a roba da "cassetta", American Sniper non è malaccio ma non rientra nella sua grande filmografia, Invictus e Hereafter sono film abbastanza confusi, Flags of your Fathers così così, Debito di Sangue senza infamia e senza lode, Space Cowboys :facepalm: , Potere Assoluto meh, La Recluta boh, robetta...


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#107 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 13 marzo 2015 - 13:13

il 90% dei film che citi per me sono favolosi, altrochè


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#108 redeifiordi

    Roadie

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Inviato 15 marzo 2015 - 10:25

Non ho intenzione di fare una recensione perchè utenti molto più competenti e capaci di me si sono già espressi, quindi mi limiterò a riportare le mie opinioni un po' caotiche. Il film non mi ha convinto a fondo ma non l'ho trovato nemmeno brutto, secondo me Clint è partito con parecchie buone intenzioni senza però essere in grado di seguire un'idea coerente. Voleva essere un documentario? Troppo sentimentalismo. Voleva essere un esaltazione del God Bless America? Troppo controverso e insicuro il protagonista, troppo scontato il suo affondare nell'incubo post-missione e troppo subitanea e spiccia la sua risurrezione. Voleva essere un film contro la guerra? Troppo machismo. Alla fine, quello che lo tiene su sono la fotografia (volendo credere che la rappresentazione fosse realistica e aderente alla realtà) e alcune citazioni western che, da suo vecchio fan, non mi sono dispiaciute (il duello tra "pistoleri", anche se a quel punto, sbragare per sbragare, mi sarebbe piaciuto che quando erano sui tetti si fossero sparati contemporaneamente ;D e l'assalto a fort Alamo finale. Per me, un film da sufficienza piena, anzi pienissima, e nulla più. Come diceva bene qualcuno, sarebbe interessante, per chi ne ha voglia (e io non sono tra quelli) leggere il libro.

La scena che mi ha incuriosito maggiormente è stata quella in cui

SPOILER DI POCO CONTO

Buggles confessa di aver comprato l'anello di fidanzamento in Iraq perchè costa meno, e quella successiva in cui, già in ospedale, confida di averlo acquistato in patria con l'aiuto del futuro suocero. Ma cazzo, un Seals (google) guadagna 40.000 dollari all'anno, non era in grado di comprare da solo un bell'anello? Non voglio fare ironia, mi chiedo se c'era qualche messaggio nascosto perchè, aldilà della sospensione dell'incredulità, il discorso era veramente inverosimile

FINE SPOILER.

disclaimer: tutto quanto sopra riportato è rigorosamente IMHO.


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#109 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 30 aprile 2015 - 09:11

Recuperato ieri.

E’ un gran film American Sniper, potente, viscerale, senza compromessi

Personalmente avevo molto apprezzato anche Jersey Boys ma con questo film Eastwood a quasi 85 anni e dopo alcune prove onestamente sotto tono, si conferma come uno dei registi più vitali e interessanti della scena americana.

Dopo un prologo veloce ed asciutto ma di grande importanza, l’opera si risolve praticamente in un’alternanza continua tra le missioni sempre più adrenaliniche e i mesti ritorni a casa del protagonista ma lungi dall’essere un limite si rivela al contrario una delle scelte più azzeccate di un film che riesce a spiegare e scandagliare, come e  meglio della Bigelow di The Hurt Locker, la dipendenza dalla guerra e dall’azione degli uomini coinvolti con una descrizione del  cameratismo maschile vista tutta dall' interno e per questo quanto mai efficace e illuminante.

Ma è nelle scene d’azione geometriche, perfette, chirurgiche  anche quanto diventano caotiche che Eastwood da il meglio di sé, il modo in cui riesce a far “respirare”anche i passaggi più tesi e adrenalinici ha veramente del miracoloso, segno di una padronanza e di una perizia tecnica ormai perfette.

I i giovani registi dovrebbero andarlo a vedere con il taccuino e prendere appunti, anche perché  tenere in piedi senza flessioni un film di più di due ore che a conti fatti è solo una lunga ripetizione non è da tutti e se a volte lo fa con espedienti magari un po’ grossolani come la sfida tra Kyle e il misterioso cecchino siriano (che si risolverà comunque in una delle scene migliori del film) direi che la cosa è assolutamente scusabile e comprensibile.

L’unico momento in cui il vecchio Clint perde qualche  colpo è semmai nella rappresentazione della svenevole mogliettina interpretata da  Sienna Miller ma per contrapposizione trova uno dei suoi punti di forza nella prova  di Bradley Cooper, di grande spessore mimetico e soprattutto emotivo.

Per me è di gran lunga il miglior Eastwood degli ultimi anni,

Voto: 8/10

 

Detto questo mi sembra inevitabile affrontare anche la parte politica, storica e ideologica del film.

Si tratta infatti e piuttosto chiaramente (non so come alcuni utenti abbiano potuto parlare di ambiguità, forse hanno visto un altro film) di un’opera di propaganda della destra USA ed un film totalmente e ottusamente americanocentrico.

La visione di Eastwood è infatti grossolana, monolitica, senza alcun tentennamento o riflessione: gli Usa sono i buoni e gli iracheni sono i cattivi in una rappresentazione manichea che non viene mai messa in dubbio nel corso dell’intero film che non solo non prende in considerazione ma proprio non contempla minimamente  il punto di vista e  le possibili ragioni del nemico.

E’ infatti veramente risibile la contrapposizione tra  soldati americani tutti bravi, buoni, sensibili, altruisti e supercompetenti (nel corso del film non commettono un errore e non provocano una perdita civile che sia una, anzi si prodigano nell’evitarle, “non sparate c’è troppa gente” dice una dei comandanti della base ai marines assediati e anche le uccisioni di Kyle sono tutte giustificate e necessarie) e arabi invariabilmente brutti, sporchi e cattivi con tratti di ferocia parossistica, che cospirano e imbrogliano senza sosta, trapanano il cervello di un ragazzino,  mandano a morire i propri figli (che differenza con l’amorevole famigliola del nostro eroe!! ), addirittura conservano teste di nemici morti nel frigorifero di un ristorante, metti caso che siano pure cannibali.

E se nel film c’è una blanda condanna della guerra essa è legata esclusivamente all’eroico sacrificio di tanti bravi giovani americani con una retorica insistente (ed efficacissima per carità) sui “nostri ragazzi” .

Bisogna dare atto a Eastwood di non barare e di esporre le sue idee e la sua visone senza reticenze e furbi cerchiobottismi ma per quanto mi riguarda da questo punto di vista rimane un film assolutamente e totalmente riprovevole e aberrante.


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#110 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 30 aprile 2015 - 09:39

Americanocentrica va bene, ma nel senso che fa emergere una cattiva conduzione della guerra da parte degli americani e quindi la loro responsabilità. Sembra che il nemico lo conoscano poco. io ho avuto più questa sensazione


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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#111 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 30 aprile 2015 - 09:50

Sinceramente non mi sembra che nel film ci siano particolari critiche in questo senso anzi i soldati americani e i loro comandanti vengono descritti come competenti ed eroici mentre il nemico più o meno come il corrispettivo umano delle cavallette di Starship Troopers.

Io penso che se non lo avesse diretto Eastwood si sarebbe accettata senza problemi la sua evidente componente propagandistica filoamericana, ma evidentemente qui in Italia vige ancora la vecchia idea che un grande regista non può essere dichiaratamente di destra e allora dobbiamo assistere a un sacco di arrampicate sugli specchi per trovare improbabili alibi a un signore di 85 anni che mi sembra abbia esposto legittimamente e senza problemi le sue idee sull'argomento.


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#112 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 30 aprile 2015 - 09:57

vabbè, il personaggio di Kyle non poteva non piacere a Clint. E' una specie di monumento al senso del dovere! però c'è una nota stonata che percorre tutto il film a partire dal fatto che quest'uomo sembra il più solo del mondo (mi spiego: pensate al contratto "se ci azzecchi sei un eroe ma se sbagli vai a finire davati ai giudici",  le azioni di guerra sembra si svolgano nel caos, non si capisce chi comanda, il sistema dei turni sembra più deleterio che benefico).

A me è sembrato di leggere una sorta di esortazione all'America a proteggere questi figli che, pur generosi, sono poi sopraffatti dalla complessità della realtà

 

non l'ho trovato un grande film come Kristofferson, ma la lettura "reazionaria" non mi convice

mi quoto perchè non saprei dirlo diversamente.

Abbiamo visto due film diversi :)


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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#113 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 30 aprile 2015 - 10:09

Io invece l'ho trovato un grande film anche se il suo messaggio e l'ideologia che lo sottende non mi piace minimamente.


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#114 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 30 aprile 2015 - 10:19

ohi, va che è piaciuto anche a me. ma non più della Bigelow


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#115 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 30 aprile 2015 - 10:21

Sinceramente non mi sembra che nel film ci siano particolari critiche in questo senso anzi i soldati americani e i loro comandanti vengono descritti come competenti ed eroici mentre il nemico più o meno come il corrispettivo umano delle cavallette di Starship Troopers


Andiamo, non è quello il nucleo tematico del film. Intanto tutti i film hollywoodiani, e in particolare modo quelli bellici, sono 'americanocentrici', nel senso che sposano esclusivamente il punto di vista americano e mai quello del nemico. Pure Il cacciatore e Platoon sono americanocentrici, visto che parlano anche loro sempre e solo di soldati americani e mai del milione di morti vietnamiti.
Chiarito questo, è anche evidente che a Eastwood, che per inciso ha pure condannato l’intervento americano in Iraq, il punto di vista iracheno sulla questione interessava poco o niente (tanto che il nemico è difatti inquadrato perlopiù dal mirino del fucile). Il suo film è il semplice ritratto di un personaggio, nella fattispecie un eroe di guerra pluridecorato, di cui ne mostra la fondamentale stortura degli assunti (le cinghiate del padre per farlo diventare un 'cane da pastore'), poi la progressiva alienazione e infine una sorta di 'pace armata' che lascia sgomenti (lui che gioca per finta con la pistola con moglie e figli e poi viene ucciso sul serio al poligono da uno che stava aiutando). E’ questa la ricercata ambiguità del film, il resto dei discorsi lasciamolo a Michael Moore...
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#116 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 30 aprile 2015 - 10:55

Io sinceramente non vedo tutte ste ambiguità nel film, ne vedo particolari critiche alla in realtà piuttosto ambigua figura di Kyle e il paragone con Platoon e Il Cacciatore (fermo restando che ho trovato American Sniper superiore al primo e ovviamente inferiore al secondo) lascia un po' il tempo che trova in quanto le psicologie di quei film sono molto più sfumate e la condanna della guerra molto più evidente.

Poi va beh, a me Michael Moore ha sempre fatto pena anche quando vinceva le palme d'ora a Cannes quindi trovo l'associazione con le sue idee abbastanza offensiva ma ciò non toglie che il film di Clint sia un' opera di propaganda repubblicana, cosa che pur non piacendomi non mi crea comunque alcun problema come non  mi ha creato problemi quando si è messo parlare con la sedia per sostenere McCain.


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#117 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 30 aprile 2015 - 13:29

Che poi a dirla tutta io trovo anche molto divertente che Eastwood dopo essere stato accolto nel salotto buono dai critici (specialmente quelli italiani, c'è gente che l'ha addirittura assurto a guida spirituale asd ) mandi tutto in malora rispolverando il suo vecchio e indomito spirito reazionario e prendendoli metaforicamente a calci in culo.


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#118 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 30 aprile 2015 - 14:42

però sul tema Eastwood e Americani de guera prenderei in rifermento il dittico Flags/Letters from iwo jima molto più personali di American Sniper 


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#119 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 aprile 2015 - 15:07

In che senso personali?
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#120 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 30 aprile 2015 - 15:45

In che senso personali?

 

Come visione.Sono tendenzialmente d'accordo con chi dice che dopo Gran Torino si sia un po' ritirato a fare il semplice esecutore di lusso.


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
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"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


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#121 piersa

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Inviato 30 aprile 2015 - 15:55

Ma infatti lui si era messo comodo nella bara ;)
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#122 Noah

    pivello

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Inviato 30 aprile 2015 - 15:55

Stavo per scriverlo io.

In che senso personali?

 

Eastwood abitualmente sceglie una sceneggiatura che gli piace e la filma così com'è, senza storyboard, velocemente e con pochi ripensamenti.

In tal senso non è mai stato altro che un (buon) esecutore. :-)


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#123 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 30 aprile 2015 - 16:31

Non direi, proprio il fatto che produca i suoi film sin dagli anni settanta, scelga le sceneggiature e le giri alla sua maniera (che è ben nota e troppo lunga da spiegare qui) ne fa di fatto un autore, anche quando gira film meno sentiti come gli è capitato spesso ultimamente.

Del resto il suo tocco mi sembra riconoscibilissimo così come quello di uno Spielberg o di un De Palma e di altri registi che raramente si scrivono i film che dirigono.


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#124 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 01 giugno 2015 - 06:40

La visione di Eastwood è infatti grossolana, monolitica, senza alcun tentennamento o riflessione: gli Usa sono i buoni e gli iracheni sono i cattivi in una rappresentazione manichea che non viene mai messa in dubbio nel corso dell’intero film che non solo non prende in considerazione ma proprio non contempla minimamente  il punto di vista e  le possibili ragioni del nemico.

 

 

è la visione di Kyle non di Eastwood ( o forse sì, ma il punto è che non è l'ideologia di questo film). è un biopic sempre addosso al protagonista, dove è mostrata solo la sua prospettiva; la domanda che si pone è: qual'è il percorso che conduce un essere umano a diventare un simile fascistone? Si può discutere sul fatto che questa impostazione sia o meno intrinsecamente reazionaria, ma è un errore confondere il racconto con il suo oggetto; per lo stesso motivo non ritengo Whiplash un inno all'arrivismo riccardone.

 

Le storture del modo americano ci sono, ma sono limitate   quello che Kyle può vedere: bambini che si picchiano a sangue, padri con la cinghia, soldati vigliacchi , famiglie trascurate, lui stesso parte uccidendo donna e bambino. Il suo è uno schema di pensiero molto semplice dove lui è il cane pastore e "deve rispondere a Dio per ogni colpo sparato", le ragioni dei lupi e delle pecore non gli interessano, per loro prova solo disprezzo (i primi piani a stringere sulla sua faccia quando sente i discorsi dei compagni). Il film deve mostrare immagini che corroborano questa sua visione manichea, non quelle che potrebbero metterla in dubbio. In guerra il soldato assiste a orrori impossibili nella realtà civile ed è naturalmente a proiettare tutto in direzione del nemico per dargli un senso e darsi uno scopo, divenendo un'arma non pensante. Poi ok, si poteva evitare il bambino trapanato, è una scena sicuramente eccessiva, ma pur sempre funzionale.

 

Poi boh, forse sono io troppo chiuso che nel soldato merregano non riesco a vederci niente di positivo o giustificabile, ma non mi pare propio un personaggio che cerca l'immedesimazione e l'empatia con lo spettatore, anzi pare sempre molto distante, freddo, quasi assente.


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