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Russia, Ucraina & Est Europa In Generale


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5937 replies to this topic

#451 Sandor

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Inviato 22 febbraio 2022 - 21:34

Sarà una mia impressione ma gli USA fanno un gran tifo per la guerra .
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#452 Abe

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Inviato 22 febbraio 2022 - 22:03

Strano, solitamente sono tranquilli.
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#453 bosforo

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Inviato 22 febbraio 2022 - 22:20

La memetica sta per subire una spinta accelerazionista, verremo sepolti di meme cringissimi, tiktok e altre cagate finché sarà impossibile separare la verità dalla finzione. Ad un tratto una pioggia di missili termobarici ci annienterà e diremo 'lol rekt'

Elementi di clown world si sono gia' visti nella seconda guerra del Karabakh (i titktok coi crimini di guerra). Se c'e' una guerra con la Russia, il paese piu' memetico e post-tutto al mondo, sara' un balzo nell'iperspazio; non siamo assolutamente pronti.

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  • 1

#454 ucca

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Inviato 22 febbraio 2022 - 22:37

Strano, solitamente sono tranquilli.


Intanto un obiettivo è raggiunto, attenuare la dipendenza europea dal gas russo. Per quanto ci riguarda sai il cazzo che ce ne frega, possiamo scavare e trovarlo domani il gas oppure il nucleare in soli 20 anni è prontissimo.

https://www.ilfattoq...a-kiev/6502559/

Nel frattempo da noi il Pd sembra l'ufficio stampa di Biden, gli unici a frenare sulle sanzioni sono quel venduto di Prodi, lega e forza Italia. Molti di voi non vivono in Italia, lo so. Ma temo che la nostra furiosa ripresa sia già finita.
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#455 Ortodosso

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Inviato 22 febbraio 2022 - 23:32

*
POPOLARE

oppure il nucleare in soli 20 anni è prontissimo.

 

Era bello pronto da mo', poi nel 1987 i tuoi antenati hanno fatto campagna per chiudere tutto, i risultati li vediamo (vedete) adesso in bolletta.


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voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112


#456 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 07:19

Geniale, magari potrebbero aggiungere sotto anche Washington.


Un bel villaggio della Nazione Nacotchtank, abitato da veri Americani prima che quei territori venissero invas... OPS!
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L'amour physique
Est sans issue

#457 Mr Repetto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:10

oppure il nucleare in soli 20 anni è prontissimo.

 
Era bello pronto da mo', poi nel 1987 i tuoi antenati hanno fatto campagna per chiudere tutto, i risultati li vediamo (vedete) adesso in bolletta.
Non ho capito ma ucca è verde o rossobruno? Forse una nuova specie, il neroverde, come il Sassuolo.
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#458 ucca

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:18

Sempre votato Verdi. Comunque Ortodosso ha ragione e se avessero diritto di voto solo gli utenti di vota la trippa il PD sarebbe al 87% e avremmo un paese viriile con le centrali nucleari sotto casa di chi è rimasto in Italia. Purtroppo il mondo è cosi privo di eroismo che ci tocca parlare con Putin, anche di corsa. 


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#459 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:20

se avessero diritto di voto solo gli utenti di vota la trippa il PD sarebbe al 87%

 

Io non ne sono così sicuro sai :D


  • 1

#460 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:23

 

se avessero diritto di voto solo gli utenti di vota la trippa il PD sarebbe al 87%

 

Io non ne sono così sicuro sai :D

 

Se avessero diritto di voto solo gli utenti di vota la trippa in questo momento ci sarebbe Civati capo del mondo, non scherziamo.


  • 0

Statisticamente parlando, non lo so.


#461 bosforo

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:29

Sarebbero gli ultimi anni dell'imperatrice Bonino dopo la landslide della Rosa nel Pugno 2006
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#462 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:31

Se avessero diritto di voto solo gli utenti di vota la trippa in questo momento ci sarebbe Civati capo del mondo, non scherziamo.

Schermata-2022-02-23-alle-09-05-40.png


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#463 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:36

 

Se avessero diritto di voto solo gli utenti di vota la trippa in questo momento ci sarebbe Civati capo del mondo, non scherziamo.

Schermata-2022-02-23-alle-09-05-40.png

 

 

 

Ma che minchia è cagliaripad.it  asd

 

Per me fissarsi sulla questione nucleare sì/nucleare no è abbastanza futile, a quel referendum mai e poi mai sarei andato a votare, perché dal punto di vista economico e quindi anche industriale ed energetico c'è da capire cosa vogliamo essere e come andare avanti, bisogna avercela una strategia industriale, e quella la decide la classe dirigente cercando di capire che tipo di paese si trova a dirigere. La Germania per esempio ha deciso di disfarsene da anni e sta terminando il suo compito: https://tg24.sky.it/...chiude-centrali

 

Dire nucleare no e poi non fare nient'altro che abbia un peso dal punto di vista energetico (se non cercare di essere amici della Russia) è chiaramente un suicidio.

 

Certo con governi che cambiano con cadenza annuale e 100mila leaderini che si fanno la guerra una strategia a livello nazionale è difficile avercela.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#464 Kim Il-sung

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:38

Se si votasse solo qui dentro l'imperatore sarebbe

giannino-giornalista-economico-tempi-jpg


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#465 Mr Repetto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:50

Strano, solitamente sono tranquilli.

Intanto un obiettivo è raggiunto, attenuare la dipendenza europea dal gas russo. Per quanto ci riguarda sai il cazzo che ce ne frega, possiamo scavare e trovarlo domani il gas oppure il nucleare in soli 20 anni è prontissimo. https://www.ilfattoq...a-kiev/6502559/
Nel frattempo da noi il Pd sembra l'ufficio stampa di Biden, gli unici a frenare sulle sanzioni sono quel venduto di Prodi, lega e forza Italia. Molti di voi non vivono in Italia, lo so. Ma temo che la nostra furiosa ripresa sia già finita.
Ovvio che gli Stati Uniti hanno un livello di interdipendenza con la Russia che non è minimamente paragonabile a quello di dell’Europa, a cominciare dalla Germania, la cui industria dipende dal gas russo (ma pure la nostra un bel po’ e comunque i prezzi impazziscono in tutta Europa). Mettici anche che la guerra non la vuole fare nessuno ed eccoci qua a pensare una cosa cinica e immorale quale lasciare che della gente che, a differenza degli iracheni, vuole davvero essere parte del nostro mondo, venga lasciata a se stessa. Per me questonon è un attacco all’Ucraina ma al nostro mondo, e non capisco davvero chi sostiene che questo attacco sia fallito.
Vedo in giro versioni secondo le quali sarebbe una vittoria tattica di Putin ma una sconfitta strategica perchè ha rivitalizzato la NATO o il concetto di una difesa comune europea, o ancora di più perchè non riuscirà a difendere il principio di sfera di influenza russa allargata ai vecchi Paesi del Patto di Varsavia.
A me pare che intanto se ha rivitalizzato NATO e difesa UE lo ha fatto umiliandole e dimostrandone la debolezza e le divisioni, senza nemmeno una battaglia, ha diviso l’Ucraina, si è conquistato il diritto di sedersi a un tavolo di trattative per sancirne quanto meno la neutralità, magari estendondola ad altri Paesi confinanti con la Russia. Non credo che abbia mai avuto realisticamente in mente di poter tornare ad un assetto crollato più di 30 anni fa, ma già il fatto che possa sostenere principi del genere dovrebbe credo suscitare ben altre risposte. Se non farà l’azzardo di un’invasione su larga scala, che può cambiare tutto, mi chiedo cosa avrebbe potuto ottenere più di così sul fronte interno e internazionale. A me pare che per tempismo e calcolata spregiudicatezza per ora sia stato quasi geniale, ovviamente dal punto di vista dei suoi obiettivi.
Quanto a noi, una wake up call, peraltro l’ennesima, non equivale purtroppo a cogliere l’opportunità, anche politica, di un maggiore impegno e coesione militare. Potrebbero continuare a prevalere interessi economici di breve periodo, specie considerando che in molti Paesi, con il nostro in primissima linea, i partiti più popolari non vedono Putin come un nemico ideologico ma come un modello.
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#466 bosforo

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:51

Se si votasse solo qui dentro l'imperatore sarebbe
giannino-giornalista-economico-tempi-jpg


In una tesissima chiamata col Cremlino:

"Таци мисерабиле!"
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#467 Kim Il-sung

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Inviato 23 febbraio 2022 - 08:58

 i partiti più popolari non vedono Putin come un nemico ideologico ma come un modello importante finanziatore.

 


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#468 Mr Repetto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 09:06

i partiti più popolari non vedono Putin come un nemico ideologico ma come un modello importante finanziatore.

Ecco, ma secondo voi un DiBBa dice così perché prende i soldi da Putin? Secondo me no. Lo dice perché Putin piace ai suoi potenziali elottori. Indipendentemente dal fatto che prend(er)a finanziamenti direttamente o indirettamente dalla Russia.
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#469 ucca

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Inviato 23 febbraio 2022 - 09:15

 

 

Strano, solitamente sono tranquilli.

Intanto un obiettivo è raggiunto, attenuare la dipendenza europea dal gas russo. Per quanto ci riguarda sai il cazzo che ce ne frega, possiamo scavare e trovarlo domani il gas oppure il nucleare in soli 20 anni è prontissimo. https://www.ilfattoq...a-kiev/6502559/
Nel frattempo da noi il Pd sembra l'ufficio stampa di Biden, gli unici a frenare sulle sanzioni sono quel venduto di Prodi, lega e forza Italia. Molti di voi non vivono in Italia, lo so. Ma temo che la nostra furiosa ripresa sia già finita.
Ovvio che gli Stati Uniti hanno un livello di interdipendenza con la Russia che non è minimamente paragonabile a quello di dell’Europa, a cominciare dalla Germania, la cui industria dipende dal gas russo (ma pure la nostra un bel po’ e comunque i prezzi impazziscono in tutta Europa). Mettici anche che la guerra non la vuole fare nessuno ed eccoci qua a pensare una cosa cinica e immorale quale lasciare che della gente che, a differenza degli iracheni, vuole davvero essere parte del nostro mondo, venga lasciata a se stessa. Per me questonon è un attacco all’Ucraina ma al nostro mondo, e non capisco davvero chi sostiene che questo attacco sia fallito.
Vedo in giro versioni secondo le quali sarebbe una vittoria tattica di Putin ma una sconfitta strategica perchè ha rivitalizzato la NATO o il concetto di una difesa comune europea, o ancora di più perchè non riuscirà a difendere il principio di sfera di influenza russa allargata ai vecchi Paesi del Patto di Varsavia.
A me pare che intanto se ha rivitalizzato NATO e difesa UE lo ha fatto umiliandole e dimostrandone la debolezza e le divisioni, senza nemmeno una battaglia, ha diviso l’Ucraina, si è conquistato il diritto di sedersi a un tavolo di trattative per sancirne quanto meno la neutralità, magari estendondola ad altri Paesi confinanti con la Russia. Non credo che abbia mai avuto realisticamente in mente di poter tornare ad un assetto crollato più di 30 anni fa, ma già il fatto che possa sostenere principi del genere dovrebbe credo suscitare ben altre risposte. Se non farà l’azzardo di un’invasione su larga scala, che può cambiare tutto, mi chiedo cosa avrebbe potuto ottenere più di così sul fronte interno e internazionale. A me pare che per tempismo e calcolata spregiudicatezza per ora sia stato quasi geniale, ovviamente dal punto di vista dei suoi obiettivi.
Quanto a noi, una wake up call, peraltro l’ennesima, non equivale purtroppo a cogliere l’opportunità, anche politica, di un maggiore impegno e coesione militare. Potrebbero continuare a prevalere interessi economici di breve periodo, specie considerando che in molti Paesi, con il nostro in primissima linea, i partiti più popolari non vedono Putin come un nemico ideologico ma come un modello.

 

 

Putin magari sarà il modello della Meloni, ma alla fine nessuno dei due contendenti (intendo anche l'ucraiana) mi sembra un modello di nulla. Ognuno, compresi noi non solo USA e Russia, ha però i suoi cinici interessi. Noi abbiamo un problema di tenuta del sistema, la cui autonomia è molto limitata. Il 40% del gas che consumiamo è russo. Cosa pensiamo di fare, sostituirlo con il gas americano? Ci conviene o ci conviene fare un accordo più stabile con Putin? Al momento siamo nel panico totale in attesa che gli altri decidano che fare, mi sembra. Solo che tempo non ne abbiamo.  


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#470 bosforo

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Inviato 23 febbraio 2022 - 09:25

Sulla conversione di Manlio Di Stefano

https://www.ilfoglio...tefano-3720770/
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#471 Mr Repetto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 11:27

Putin magari sarà il modello della Meloni, ma alla fine nessuno dei due contendenti (intendo anche l'ucraiana) mi sembra un modello di nulla. Ognuno, compresi noi non solo USA e Russia, ha però i suoi cinici interessi. Noi abbiamo un problema di tenuta del sistema, la cui autonomia è molto limitata. Il 40% del gas che consumiamo è russo. Cosa pensiamo di fare, sostituirlo con il gas americano? Ci conviene o ci conviene fare un accordo più stabile con Putin? Al momento siamo nel panico totale in attesa che gli altri decidano che fare, mi sembra. Solo che tempo non ne abbiamo.

Noi non siamo così in emergenza per ora. L’inverno sta per finire e abbiamo fonti molto più diversificate di tanti Paesi. Il punto è che se si alza il prezzo di una commodity su mercati molto interconnessi come quelli europei, si alza per tutti. Non possiamo nemmeno bloccare le esportazioni con molta leggerezza. Il prossimo inverno i prezzi possono aumentare così tanto da farsi sentire sull’inflazione in maniera ancora più pesante. In un anno si può  solo far venire più gas con le navi, ma la capacità di rigassificazione rimane quella ed è già in  parte utilizzata.
Per il futuro, chiaro che tutti ne approfittano per cercare di avere un po’ di finanziamenti (in certi casi ormai insperati) a segmenti di filiera ampiamente in perdita dal giorno dopo in cui questa situazione dovesse risolversi: dall’estrazione di gas offshore, ad eventuale costruzione di asset di cui nessun fondamentale ti dice che c’è bisogno e che rimarrebbero sottoutilizzate o in perdita per anni (altri rigassificatori, altri stoccaggi etc..). Ovviamente nessuno li costrusce senza garanzie sui ricavi, che, traduco, vuol dire nuove componenti sulle bollette. E anche quando gli investimenti vengono fatti a mercato ma sbagliati, ci sono innumerevoli modi con cui le aziende si inventano dei motivi per farsi sussidiare è il regolatore poi cede. Ma è già molto meglio.
Quindi, per me, calma e nuovi asset solo se chi li costruisce si prende il rischio mercato come fatto per il TAP. Questo per me deve valere anche per qualsiasi asset e tecnologia, a partire dal nucleare micro o macro, tranne, al limite, alcune tecnologie nuove in cui si crede, ma solo fino alla fase di sviluppo che precede quella industriale su larga scala. Però poi se qualcuno presenta progetti sostenibili a mercato e l’Emiliano di turno si mette di mezzo perché vuole taglieggiare l’Italia con la scusa di salvare gli ulivi secolari, bisogna passargli metaforicamente sopra con le ruspe perchè ste cazzate non ce le possiamo più permettere.


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#472 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 23 febbraio 2022 - 11:41

Con tutto il rispetto mi sembra che vivi un po' nel mondo delle favole eh, vediamo come si evolveranno le cose ma a metterla giù dura per l'Europa a livello energetico sarà un bagno di sangue, per altro importiamo anche un bel po' di petrolio dalla Russia.


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#473 Bara dei pupi_

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Inviato 23 febbraio 2022 - 11:43

Se si votasse solo qui dentro l'imperatore sarebbe
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Forse è meglio il Civas

Così vestito nemmeno in cartoleria lo farei lavorare
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 PANCAROTTO +  KUEDO = PERFEZIONE


#474 Mr Repetto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 12:01

Con tutto il rispetto mi sembra che vivi un po' nel mondo delle favole eh, vediamo come si evolveranno le cose ma a metterla giù dura per l'Europa a livello energetico sarà un bagno di sangue, per altro importiamo anche un bel po' di petrolio dalla Russia.

non ho capito il significato di questa frase. A "metterla giù dura a livello energetico" cosa vuol dire? 

Vuoi dire, "se la mettiamo giù dura a Putin, per l'Europa sarà un bagno di sangue". E' quello che ho scritto. Dico solo che non bisogna cedere a chi ne approfitta per farsi finanziare progetti miliardari che non migliorano le bollette ma le peggiorano. Perchè questo è quello che succede sistematicamente in Italia, te lo posso assicurare. Come ti posso assicurare che per chi invece ha dei progetti che non chiedono un euro di finanziamenti pubblici, la vita è troppo difficile.


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#475 ucca

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Inviato 23 febbraio 2022 - 12:08

Con tutto il rispetto mi sembra che vivi un po' nel mondo delle favole eh, vediamo come si evolveranno le cose ma a metterla giù dura per l'Europa a livello energetico sarà un bagno di sangue, per altro importiamo anche un bel po' di petrolio dalla Russia.

 

non solo, ho letto tra l'altro che anche gli USA ne importano. Non lo sapevo. Terzo paese ad esportare petrolio dopo Canada e Messico (quota del 7%). Dal 2000, anno di insediamento di putin siamo passati da 72.000 barili a 540.000. 

 

https://sicurezzaint...mentano-del-78/


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#476 Mr Repetto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 12:55

 

Con tutto il rispetto mi sembra che vivi un po' nel mondo delle favole eh, vediamo come si evolveranno le cose ma a metterla giù dura per l'Europa a livello energetico sarà un bagno di sangue, per altro importiamo anche un bel po' di petrolio dalla Russia.

 

non solo, ho letto tra l'altro che anche gli USA ne importano. Non lo sapevo. Terzo paese ad esportare petrolio dopo Canada e Messico (quota del 7%). Dal 2000, anno di insediamento di putin siamo passati da 72.000 barili a 540.000. 

 

https://sicurezzaint...mentano-del-78/

 

Sono mercati molto diversi. Il petrolio arriva  molto  di più via nave, è un mercato globale ed è molto meno concentrato tra i Paesi esportatori. Quello del gas è un mercato regionale perchè l'importazione fatta per lo più via tubo, e non è esattamente facile costruire nuovi gasdotti.

La Russia rimane il primo esportatore di petrolio in Europa anche se non certo in Italia,  quindi un impatto la crisi ucraina ce l'ha, ma non è stato, e probabilmente non sarà, paragonabile con quello sul mercato gas.  Il prezzo del petrolio è aumentato del 50% rispetto a prima del Covid, quello del gas in Europa si è quadruplicato.


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#477 corrigan

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Inviato 23 febbraio 2022 - 13:26


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#478 ucca

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Inviato 23 febbraio 2022 - 13:38

Intanto come al solito grandissimo Corrado Guzzanti

https://www.google.c...to-2012668.html

Sono morto dal ridere quando ha detto che alla fine basterà farci portare il gas dall'altra parte dell'oceano e la dipendenza dalla Russia è finita. Geniale dai e brava la Rai a riprenderselo.
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#479 Garga Charrua

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Inviato 23 febbraio 2022 - 13:50

Intanto come al solito grandissimo Corrado Guzzanti

https://www.google.c...to-2012668.html

Sono morto dal ridere quando ha detto che alla fine basterà farci portare il gas dall'altra parte dell'oceano e la dipendenza dalla Russia è finita. Geniale dai e brava la Rai a riprenderselo.

 

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#480 Feynman

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Inviato 23 febbraio 2022 - 13:53

 

soul crew.

Si poteva giocare a fare una tombola. I primi che mi vengono in testa:

- La NATO non è un'alleanza difensiva
- Un fallimento NATO peggio della Yugoslavia
- Le sanzioni getteranno benzina sulle fiamme
- Si torni a MINSK2
- Gli ucraini sono dei nazi
- Mappa dell'Ucraina con la Crimea russa
- Share di video di RT
- I baltici smettano di essere così aggressivi
- L'Ucraina è sempre stata una provincia russa

Ecc.

 

 

 

Ma non c'e' bisogno di correre con l'immaginazione, facilito qua con estratti un po' sparsi:

 

 

1)

Nubi di guerra si addensano sull’Ucraina.

La NATO sta accelerando un imponente dispiegamento di uomini e mezzi militari nell’Europa dell’Est. Il tentativo di allargamento dell’Alleanza Atlantica sempre più a Est si scontra con gli interessi della Russia e sta producendo enormi tensioni.

Con questa politica di espansione a Est, NATO e UE non hanno nessuna remora a sostenere il governo dell’Ucraina di cui fanno parte forze dichiaratamente naziste e che sta da anni tentando la pulizia etnica nel Donbass. Così per la politica sempre più guerrafondaia di UE e NATO gli aggrediti diventano aggressori.

E le nubi stavolta potrebbero portare una vera e propria tempesta

2)

NO ALLA GUERRA!
FUORI L’EUROPA DELLA NATO, FUORI LA NATO DALL’EUROPA!
L’accelerazione degli eventi delle ultime 24 ore fa sì che i venti di guerra sull’Ucraina soffino ancor più forti di prima.
Dopo settimane di provocazioni da parte di Biden, della NATO e del governo ucraino, la decisione della Russia di riconoscere l’indipendenza delle Repubblica Popolari di Donetsk e di Lugansk è arrivata a valle di un discorso di Putin improntato al più bieco nazionalismo.
Il revisionismo storico del presidente russo si è concentrato sul concetto di un’Ucraina mera invenzione di Lenin e dei bolscevichi: una ricostruzione falsa storicamente e inaccettabile politicamente, perché l’URSS è stato il primo vero tentativo di sconfiggere il nazionalismo, di riconoscere il diritto all’autodeterminazione dei popoli – anche e soprattutto quelli di “casa propria” – e di affermare la convivenza e la parità tra di essi. Non a caso dopo la sua fine in Europa è ricomparso un feroce nazionalismo, spesso su base etnica, su cui hanno soffiato USA, UE e NATO e che ha già condotto a sanguinose guerre, come quella nella ex Jugoslavia.
LA NATO COME FATTORE DI GUERRA E NON DI PACE
Oggi media e politici spiegano gli eventi solo sulla base dei piani di “Vlad il pazzo”; tuttavia, la verità è che la responsabilità non ricade esclusivamente su Russia e Ucraina.
Il conflitto è frutto del fallimento delle politiche implementate da trent’anni a questa parte, a partire dal crollo dell’URSS. Uno dei fattori chiave è stato l’espansionismo della stessa NATO che, spingendo sulla leva dell’espansionismo a Est, e inglobando di volta in volta i Paesi dell’Europa orientale – fino ad arrivare alla possibilità che Kiev entri nell’Alleanza Atlantica, ha innescato la spirale che viviamo in queste settimane.
Non dimentichiamo che le truppe ucraine, delle quali fanno parte milizie dichiaratamente nazifasciste (vedi il tristemente noto Battaglione Azov) hanno ripreso la guerra con l’obiettivo di riconquistare quei territori con chiari propositi di “ucrainizzazione” delle regioni, con relativa espulsione/eliminazione della popolazione russofona.
Anziché funzionare da dispositivo di pace, la NATO ha sempre funzionato come un’alleanza militarista che metteva e mette a repentaglio la pace nel mondo. 
LE REAZIONI
Biden ha annunciato in conferenza stampa nuove sanzioni contro la Russia. E anche lo spostamento di truppe nei Paesi Baltici, considerando la mossa di Putin come l’“inizio di un’invasione”. A ruota il Consiglio Europeo ha formulato sanzioni contro Mosca, in particolare contro i 321 membri della Duma che hanno sostenuto il riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche di Lugansk e Donetsk e contro chiunque abbia giocato un ruolo in tale provvedimento. La Germania, intanto, ha dichiarato che il Nord Stream 2, il gasdotto che dalla Russia porterebbe gas direttamente in Germania, aggirando l’Ucraina, è sospeso. Boris Johnson, ha annunciato 500 milioni di sterline di aiuti a Kiev e sanzioni finanziarie contro la Russia, mentre i laburisti applaudono e i Tories chiedono una no-fly zone sull’Ucraina.
Si illude, però, chi crede che il complesso delle reazioni dei Paesi Occidentali possa aiutare a costruire un clima di pace. Non lo farà, così come non ha aiutato il continuo invio di armamenti all’Ucraina, intensificatosi nelle ultime settimane.
Ciò che serve è un processo di de-militarizzazione e di intenso lavoro diplomatico. A esser ripensato dovrebbe essere non solo il rapporto tra Russia e Ucraina, ma l’intero sistema di sicurezza europeo e internazionale, che segue schemi da Guerra Fredda col rischio di un costante conflitto, con tutto ciò che ne può conseguire in termini di morte e distruzione.
Anche questo, infatti, è in gioco in queste ore. L’espansione della NATO all’Ucraina stessa è anche una mossa degli USA per impedire ogni autonomia dell’Europa, gli accordi energetici con la Russia, quelli della Belt Road (via della seta) con la Cina.
Il nemico del complesso industriale e militare USA è un mondo multipolare. Un’Europa davvero indipendente dagli USA sarebbe uno degli attori di questo mondo multipolare, ma la funzione della NATO è  impedire simili scenari.
Il riconoscimento dei confini e dei diritti dei popoli e la fine dei grandi blocchi militari, un mondo davvero multipolare senza nessun paese che pretenda di dettare le regole e giudicare tutti gli altri, sono la condizione dello sviluppo economico e della pace.
CHE RUOLO GIOCA L’ITALIA?
Alle ore 16:00 di mercoledì 23 febbraio il Ministro degli Esteri Di Maio finalmente riferirà sul conflitto in Parlamento. In queste settimane il governo e la politica italiana sono scomparsi nella crisi, salvo allinearsi servilmente agli USA da una parte e dall’altra operare sottobanco per mantenere gli approvvigionamenti di gas russo. È la miseria di una classe politica che nell’ultimo anno è tornata a definirsi con stupido orgoglio “atlantista”, cioè fanatica di una UE subalterna (e non semplice alleata) a USA e NATO: l’esatto contrario di ciò che serve al Paese e all’Europa.
Bisogna respingere ogni isteria bellicista, ogni propaganda di guerra come quella di gran parte dei mass media del nostro paese.
Oggi più che mai bisogna rivendicare la pace e accordi di pace che fermino l’escalation verso la terza guerra mondiale.
Potere al Popolo esprime sostegno e solidarietà alle popolazioni del Donbass colpite dalla guerra e chiede prima di tutto un immediato cessate il fuoco.
Al posto delle sanzioni si indica una conferenza internazionale e si apra un vero negoziato per un trattato di sicurezza europea con la Russia e per gettare le basi verso un nuovo sistema di relazioni internazionali.
Si metta fine all’invio di armi e militari ai confini dell’Ucraina, l’Italia si rifiuti di inviare truppe lungo il confine, adeguandosi ai diktat della NATO.
Si riducano le spese militari e si dia il via allo scioglimento della NATO.
No alle sanzioni e alla Guerra,
Fuori la NATO dall’Europa, fuori l’Europa dalla NATO.
 
3)
 
LA NATO NON È UN FATTORE DI PACE, MA UN FATTORE DI GUERRA! 
Più di 200 persone al Presidio organizzato sabato davanti alla NATO 
Sabato una vasta rete di realtà politiche, sociali e sindacali, da Potere al Popolo e Casera Decide a Dema, dall’Ex OPG “Je so’ pazzo” e Laboratorio Mille Piani all’USB, passando per gli Studenti Autorganizzati Campani, il Movimento Migranti e le reti pacifiste provenienti da tutta la Campania, hanno costruito una giornata mobilitazione contro la guerra che si sta prefigurando in Ucraina. Il presidio si è svolto davanti alla base NATO di Lago Patria (NA) alle ore 11:00, e ha visto la partecipazione di più di 200 persone.
A tal proposito, i portavoce nazionali di Potere al Popolo, Marta Collot e Giuliano Granato, hanno dichiarato: “La NATO è il maggiore fattore di destabilizzazione a livello internazionale. Non è fattore di pace ma fattore di guerra. Chiedere che la NATO venga sciolta come alleanza militare significa contribuire veramente alla pace del mondo. In queste ore infatti si discute di un ulteriore invio di truppe italiane verso i paesi dell’Est Europa. Significa contribuire alla militarizzazione del confine ucraino, significa contribuire alla guerra. L’Italia deve rifiutarsi, per promuovere veramente la pace”
“Mentre i popoli europei vedono aumentare le bollette, il costo della vita, l’inflazione anche su beni di prima necessità, e diminuire i salari, l’offerta di servizi pubblici e la qualità della vita”, hanno dichiarato tutti gli organizzatori del presidio, “gli Stati Uniti, la NATO, l’UE, ricominciano a parlare di sanzioni, di attacchi, di invasioni… L’intero continente è ancora una volta attraversato da preparativi bellici. Si diffondono fake news che servono a far abituare i cittadini a questa eventualità. Ancora una volta gli Stati Uniti spingono sui loro alleati per allargare la NATO e concludere così l’accerchiamento della Russia. Perché gli USA e la NATO devono guidare il mondo e mantenere ovunque il predominio dei capitali occidentali”.
“Anche il nostro Paese è dentro fino al collo in questa corsa militarista”, ricordano le reti campane “non solo perché un eventuale nuovo contingente sul fronte orientale si andrebbe a sommare ai 400 uomini già dispiegati tra Lettonia e Romania. Ma perché queste operazioni, l’adesione alla NATO, le spese militari vengono sostenute dalle nostre tasse, dallo sforzo di milioni di lavoratrici e lavoratori che in queste avventure hanno solo da rimetterci”

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Without examples, without models, I began to believe voices in my head – that I was a freak, that I am broken, that there is something wrong with me, that I will never be lovable… Years later I find the courage to admit that I am transgender and this doesn’t mean that I am unlovable… So that this world that we imagine in this room might be used to gain access to other rooms, to other worlds previously unimaginable.”

#481 Feynman

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Inviato 23 febbraio 2022 - 14:04

Commentiamo i passaggi piu' memorabili:

 

Il revisionismo storico del presidente russo si è concentrato sul concetto di un’Ucraina mera invenzione di Lenin e dei bolscevichi: una ricostruzione falsa storicamente e inaccettabile politicamente, perché l’URSS è stato il primo vero tentativo di sconfiggere il nazionalismo, di riconoscere il diritto all’autodeterminazione dei popoli

 

 

1968 Prague Spring

https://en.wikipedia...i/Prague_Spring

 

 

 

Anche il nostro Paese è dentro fino al collo in questa corsa militarista”, ricordano le reti campane “non solo perché un eventuale nuovo contingente sul fronte orientale si andrebbe a sommare ai 400 uomini già dispiegati tra Lettonia e Romania. Ma perché queste operazioni, l’adesione alla NATO, le spese militari vengono sostenute dalle nostre tasse, dallo sforzo di milioni di lavoratrici e lavoratori che in queste avventure hanno solo da rimetterci”

 

Urca, i russi se la starano facendo sotto ora che ci sono piu' quasi 1400 militari italiani, e' una minaccia inaccettabile, l'invasione italiana della russa e' vicina.


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#482 Feynman

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Inviato 23 febbraio 2022 - 14:08

Sempre votato Verdi. Comunque Ortodosso ha ragione e se avessero diritto di voto solo gli utenti di vota la trippa il PD sarebbe al 87% e avremmo un paese viriile con le centrali nucleari sotto casa di chi è rimasto in Italia. Purtroppo il mondo è cosi privo di eroismo che ci tocca parlare con Putin, anche di corsa. 

 

Le centrali nucleari ce le abbiamo sotto casa, visto che confiniamo con Francia e Svizzera. SIamo per altro fortunati che la Francia ha deciso di costruirne di piu', cosi' saremo dipendenti da loro e non dalla MadrePatriaRussia.


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#483 Garga Charrua

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Inviato 23 febbraio 2022 - 14:35

Commentiamo i passaggi piu' memorabili:

 

Il revisionismo storico del presidente russo si è concentrato sul concetto di un’Ucraina mera invenzione di Lenin e dei bolscevichi: una ricostruzione falsa storicamente e inaccettabile politicamente, perché l’URSS è stato il primo vero tentativo di sconfiggere il nazionalismo, di riconoscere il diritto all’autodeterminazione dei popoli

 

 

1968 Prague Spring

https://en.wikipedia...i/Prague_Spring

 

 

 

 

Consiglio la lettura della lettera di Lenin ai contadini e operai di Ucraina del 1919, così magari evitiamo di tagliare la storia con l'accetta e facilonerie varie (quelle possiamo lasciarle a Putin).

 

 

 

 

Intanto, quel vecchio cane di Kissinger dice la sua:

 

https://www.washingt...60b9_story.html

 

Public discussion on Ukraine is all about confrontation. But do we know where we are going? In my life, I have seen four wars begun with great enthusiasm and public support, all of which we did not know how to end and from three of which we withdrew unilaterally. The test of policy is how it ends, not how it begins.
 
Far too often the Ukrainian issue is posed as a showdown: whether Ukraine joins the East or the West. But if Ukraine is to survive and thrive, it must not be either side’s outpost against the other — it should function as a bridge between them.
 
Russia must accept that to try to force Ukraine into a satellite status, and thereby move Russia’s borders again, would doom Moscow to repeat its history of self-fulfilling cycles of reciprocal pressures with Europe and the United States.
 
The West must understand that, to Russia, Ukraine can never be just a foreign country. Russian history began in what was called Kievan-Rus. The Russian religion spread from there. Ukraine has been part of Russia for centuries, and their histories were intertwined before then. Some of the most important battles for Russian freedom, starting with the Battle of Poltava in 1709 , were fought on Ukrainian soil. The Black Sea Fleet — Russia’s means of projecting power in the Mediterranean — is based by long-term lease in Sevastopol, in Crimea. Even such famed dissidents as Aleksandr Solzhenitsyn and Joseph Brodsky insisted that Ukraine was an integral part of Russian history and, indeed, of Russia.
 
The European Union must recognize that its bureaucratic dilatoriness and subordination of the strategic element to domestic politics in negotiating Ukraine’s relationship to Europe contributed to turning a negotiation into a crisis. Foreign policy is the art of establishing priorities.
 
The Ukrainians are the decisive element. They live in a country with a complex history and a polyglot composition. The Western part was incorporated into the Soviet Union in 1939 , when Stalin and Hitler divided up the spoils. Crimea, 60 percent of whose population is Russian , became part of Ukraine only in 1954 , when Nikita Khrushchev, a Ukrainian by birth, awarded it as part of the 300th-year celebration of a Russian agreement with the Cossacks. The west is largely Catholic; the east largely Russian Orthodox. The west speaks Ukrainian; the east speaks mostly Russian. Any attempt by one wing of Ukraine to dominate the other — as has been the pattern — would lead eventually to civil war or break up. To treat Ukraine as part of an East-West confrontation would scuttle for decades any prospect to bring Russia and the West — especially Russia and Europe — into a cooperative international system.
 
Ukraine has been independent for only 23 years; it had previously been under some kind of foreign rule since the 14th century. Not surprisingly, its leaders have not learned the art of compromise, even less of historical perspective. The politics of post-independence Ukraine clearly demonstrates that the root of the problem lies in efforts by Ukrainian politicians to impose their will on recalcitrant parts of the country, first by one faction, then by the other. That is the essence of the conflict between Viktor Yanu­kovych and his principal political rival, Yulia Tymo­shenko. They represent the two wings of Ukraine and have not been willing to share power. A wise U.S. policy toward Ukraine would seek a way for the two parts of the country to cooperate with each other. We should seek reconciliation, not the domination of a faction.
 
Russia and the West, and least of all the various factions in Ukraine, have not acted on this principle. Each has made the situation worse. Russia would not be able to impose a military solution without isolating itself at a time when many of its borders are already precarious. For the West, the demonization of Vladimir Putin is not a policy; it is an alibi for the absence of one.
 
Putin should come to realize that, whatever his grievances, a policy of military impositions would produce another Cold War. For its part, the United States needs to avoid treating Russia as an aberrant to be patiently taught rules of conduct established by Washington. Putin is a serious strategist — on the premises of Russian history. Understanding U.S. values and psychology are not his strong suits. Nor has understanding Russian history and psychology been a strong point of U.S. policymakers.
 
Leaders of all sides should return to examining outcomes, not compete in posturing. Here is my notion of an outcome compatible with the values and security interests of all sides:
 
1. Ukraine should have the right to choose freely its economic and political associations, including with Europe.
 
2. Ukraine should not join NATO, a position I took seven years ago, when it last came up.
 
3. Ukraine should be free to create any government compatible with the expressed will of its people. Wise Ukrainian leaders would then opt for a policy of reconciliation between the various parts of their country. Internationally, they should pursue a posture comparable to that of Finland. That nation leaves no doubt about its fierce independence and cooperates with the West in most fields but carefully avoids institutional hostility toward Russia.
 
4. It is incompatible with the rules of the existing world order for Russia to annex Crimea. But it should be possible to put Crimea’s relationship to Ukraine on a less fraught basis. To that end, Russia would recognize Ukraine’s sovereignty over Crimea. Ukraine should reinforce Crimea’s autonomy in elections held in the presence of international observers. The process would include removing any ambiguities about the status of the Black Sea Fleet at Sevastopol.
 
These are principles, not prescriptions. People familiar with the region will know that not all of them will be palatable to all parties. The test is not absolute satisfaction but balanced dissatisfaction. If some solution based on these or comparable elements is not achieved, the drift toward confrontation will accelerate. The time for that will come soon enough.

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"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#484 Kim Il-sung

    Enciclopedista

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Inviato 23 febbraio 2022 - 14:52

Ogni volta che sento nominare Kissinger torno a scoprire che è ancora vivo.
Tutte le volte con la stessa sorpresa della prima volta.
 


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#485 bosforo

    ¬`¬`

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Inviato 23 febbraio 2022 - 15:01

Morto.

 

https://twitter.com/...452674929180672

 

NAOMI CHOMSKY (che sia quella con cui chattava simon?)

L'UCRANIA


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#486 ucca

    CRM

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Inviato 23 febbraio 2022 - 15:26

Ahahahaha
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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#487 .Cyclo

    Utente obsoleto

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Inviato 23 febbraio 2022 - 15:45

Ogni volta che sento nominare Kissinger torno a scoprire che è ancora vivo.

 

E' ancora vivo, ma quei pensieri li ha scritti a Marzo 2014, non oggi.


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#488 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 23 febbraio 2022 - 15:46

 

Ogni volta che sento nominare Kissinger torno a scoprire che è ancora vivo.

 

E' ancora vivo, ma quei pensieri li ha scritti a Marzo 2014, non oggi.

 

 

Cristo, come ho fatto a non accorgermene? Ora mi sparo.  :(


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#489 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 23 febbraio 2022 - 17:40

Vale la pena riportare questo commento di Thomas Friedman (che per quanto ricordi non mi pare certo una colombella). Ho controllato ed è di due giorni fa  asd
 
 
This Is Putin’s War. But America and NATO Aren’t Innocent Bystanders.
 
 
When a major conflict like Ukraine breaks out, journalists always ask themselves: “Where should I station myself?” Kyiv? Moscow? Munich? Washington? In this case, my answer is none of these. The only place to be for understanding this war is inside Russian President Vladimir Putin’s head. Putin is the most powerful, unchecked Russian leader since Stalin, and the timing of this war is a product of his ambitions, strategies and grievances.
 
But, with all of that said, America is not entirely innocent of fueling his fires.
 
How so? Putin views Ukraine’s ambition to leave his sphere of influence as both a strategic loss and a personal and national humiliation. In his speech on Monday, Putin literally said Ukraine has no claim to independence, but is instead an integral part of Russia — its people are “connected with us by blood, family ties.” Which is why Putin’s onslaught against Ukraine’s freely elected government feels like the geopolitical equivalent of an honor killing.
 
Putin is basically saying to Ukrainians (more of whom want to join the European Union than NATO): “You fell in love with the wrong guy. You will not run off with either NATO or the E.U. And if I have to club your government to death and drag you back home, I will.”
 
This is ugly, visceral stuff. Nevertheless, there is a back story here that is relevant. Putin’s attachment to Ukraine is not just mystical nationalism.
 
In my view, there are two huge logs fueling this fire. The first log was the ill-considered decision by the U.S. in the 1990s to expand NATO after — indeed, despite — the collapse of the Soviet Union.
 
And the second and far bigger log is how Putin cynically exploited NATO’s expansion closer to Russia’s borders to rally Russians to his side to cover for his huge failure of leadership. Putin has utterly failed to build Russia into an economic model that would actually attract its neighbors, not repel them, and inspire its most talented people to want to stay, not get in line for visas to the West.
 
We need to look at both of these logs. Most Americans paid scant attention to the expansion of NATO in the late 1990s and early 2000s to countries in Eastern and Central Europe like Poland, Hungary, the Czech Republic, Latvia, Lithuania and Estonia, all of which had been part of the former Soviet Union or its sphere of influence. It was no mystery why these nations would want to be part of an alliance that obligated the U.S. to come to their defense in the event of an attack by Russia, the rump successor to the Soviet Union.
 
The mystery was why the U.S. — which throughout the Cold War dreamed that Russia might one day have a democratic revolution and a leader who, however haltingly, would try to make Russia into a democracy and join the West — would choose to quickly push NATO into Russia’s face when it was weak.
 
A very small group of officials and policy wonks at that time, myself included, asked that same question, but we were drowned out.
 
The most important, and sole, voice at the top of the Clinton administration asking that question was none other than the defense secretary, Bill Perry. Recalling that moment years later, Perry in 2016 told a conference of The Guardian newspaper:
 
“In the last few years, most of the blame can be pointed at the actions that Putin has taken. But in the early years I have to say that the United States deserves much of the blame. Our first action that really set us off in a bad direction was when NATO started to expand, bringing in Eastern European nations, some of them bordering Russia.
 
“At that time, we were working closely with Russia and they were beginning to get used to the idea that NATO could be a friend rather than an enemy … but they were very uncomfortable about having NATO right up on their border and they made a strong appeal for us not to go ahead with that.”
 
On May 2, 1998, immediately after the Senate ratified NATO expansion, I called George Kennan, the architect of America’s successful containment of the Soviet Union. Having joined the State Department in 1926 and served as U.S. ambassador to Moscow in 1952, Kennan was arguably America’s greatest expert on Russia. Though 94 at the time and frail of voice, he was sharp of mind when I asked for his opinion of NATO expansion.
 
I am going to share Kennan’s whole answer:
 
“I think it is the beginning of a new cold war. I think the Russians will gradually react quite adversely and it will affect their policies. I think it is a tragic mistake. There was no reason for this whatsoever. No one was threatening anybody else. This expansion would make the founding fathers of this country turn over in their graves.
 
“We have signed up to protect a whole series of countries, even though we have neither the resources nor the intention to do so in any serious way. [NATO expansion] was simply a lighthearted action by a Senate that has no real interest in foreign affairs. What bothers me is how superficial and ill informed the whole Senate debate was. I was particularly bothered by the references to Russia as a country dying to attack Western Europe.
 
“Don’t people understand? Our differences in the Cold War were with the Soviet Communist regime. And now we are turning our backs on the very people who mounted the greatest bloodless revolution in history to remove that Soviet regime. And Russia’s democracy is as far advanced, if not farther, as any of these countries we’ve just signed up to defend from Russia. Of course there is going to be a bad reaction from Russia, and then [the NATO expanders] will say that we always told you that is how the Russians are — but this is just wrong.”
 
It’s EXACTLY what has happened.
 
To be sure, post-Cold War Russia evolving into a liberal system — the way post-World War II Germany and Japan did — was hardly a sure thing. Indeed, given Russia’s scant experience with democracy, it was a long shot. But some of us then thought it was a long shot worth trying, because even a less-than-democratic Russia — if it had been included rather than excluded from a new European security order — might have had much less interest or incentive in menacing its neighbors.
 
Of course, none of this justifies Putin’s dismemberment of Ukraine. During Putin’s first two terms as president — from 2000 to 2008 — he occasionally grumbled about NATO expansion but did little more. Oil prices were high then, as was Putin’s domestic popularity, because he was presiding over the soaring growth of Russian personal incomes after a decade of painful restructuring and impoverishment following the collapse of communism.
 
But across the last decade, as Russia’s economy stagnated, Putin either had to go for deeper economic reforms, which might have weakened his top-down control, or double down on his corrupt crony capitalist kleptocracy. He chose the latter, explained Leon Aron, a Russia expert at the American Enterprise Institute and the author of “Yeltsin: A Revolutionary Life,” who is now writing a book about the future of Putin’s Russia. And to both cover and distract from that choice, Putin shifted the basis of his popularity from “being the distributor of Russia’s newfound wealth and an economic reformer to the defender of the motherland,” Aron said.
 
And right when Putin opted for domestic political reasons to become a nationalist avenger and a permanent “wartime president,” as Aron put it, what was waiting there for him to grasp onto was the most emotive threat to rally the Russian people behind him: “The low-hanging fruit of NATO expansion.”
 
And he has dined out on it ever since, even though he knows that NATO has no plans to expand to include Ukraine.
 
Countries and leaders usually react to humiliation in one of two ways — aggression or introspection. After China experienced what it called a “century of humiliation” from the West, it responded under Deng Xiaoping by essentially saying: “We’ll show you. We’ll beat you at your own game.”
 
When Putin felt humiliated by the West after the collapse of the Soviet Union and the expansion of NATO, he responded: “I’ll show you. I’ll beat up Ukraine.”
 
Yes, it’s all more complicated than that, but my point is this: This is Putin’s war. He’s a bad leader for Russia and its neighbors. But America and NATO are not just innocent bystanders in his evolution.

 


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#490 Feynman

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Inviato 23 febbraio 2022 - 19:31

 

Commentiamo i passaggi piu' memorabili:

 

Il revisionismo storico del presidente russo si è concentrato sul concetto di un’Ucraina mera invenzione di Lenin e dei bolscevichi: una ricostruzione falsa storicamente e inaccettabile politicamente, perché l’URSS è stato il primo vero tentativo di sconfiggere il nazionalismo, di riconoscere il diritto all’autodeterminazione dei popoli

 

 

1968 Prague Spring

https://en.wikipedia...i/Prague_Spring

 

 

 

 

Consiglio la lettura della lettera di Lenin ai contadini e operai di Ucraina del 1919, così magari evitiamo di tagliare la storia con l'accetta e facilonerie varie (quelle possiamo lasciarle a Putin).

 

 

 

 

Non ho capito cosa intendi. Pero' specifico quello che intendevo io: sostenere che l'urss sia stato un tentativo di riconoscere il diritto all'autodeterminazione dei popoli, quando nel momento in cui qualcuno prova ad intrapendere un percorso diverso tu lo invadi dalla sera alla mattina con 200k soldati, suona un po' strano ecco.


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#491 atlas

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Inviato 24 febbraio 2022 - 03:14

riunione d'emergenza del concilio di sicurezza delle nazioni unite. la presidenza di turno questo mese tocca...alla russia. surreale. 


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il faut se radicaliser. 


#492 corrigan

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Inviato 24 febbraio 2022 - 03:41

esplosioni a Kiev circa 5 minuti fa, è cominciata.


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「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#493 corrigan

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Inviato 24 febbraio 2022 - 03:48

Michael Kofman 3 giorni fa su Foreign Affairs:

 

Russia’s Shock and Awe: Why Moscow Would Use Overwhelming Force Against Ukraine

 

Spoiler

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#494 corrigan

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Inviato 24 febbraio 2022 - 03:54

spero non si faccia l'errore di permettere a guerriglieri ucraini di organizzarsi in Polonia, perché a quel punto si entra davvero in territori inesplorati da 60 anni a questa parte.


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#495 Farzan

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Inviato 24 febbraio 2022 - 04:27

Terribile. Come può questa roba durare poche settimane? Degenererà per forza
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#496 atlas

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Inviato 24 febbraio 2022 - 04:40

io non capisco davvero quale possa essere l'end game e cosa ci sia da guadagnare: annetti l'ucraina e ti ritrovi circondato dalla nato peggio di prima, la trasformi in uno stato fantoccio e comunque ti sei alienato il resto del mondo (proprio quando la nato stava perdendo importanza). non capisco nemmeno da dove venga la confidenza, visto che l'economia russa è in uno stato pietoso, a meno che non ci sia un intrallazzo con la cina. incomprensibile anche la retorica delirante e totalmente distaccata dalla realtà degli ultimi giorni, e la cosa più assurda è che putin non mi sembra goda di un consenso alla stalin o hitler, ai russi non potrebbe fregar di meno dell'ucraina o della gloria del vecchio impero russo.


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il faut se radicaliser. 


#497 corrigan

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Inviato 24 febbraio 2022 - 04:54

io non capisco davvero quale possa essere l'end game e cosa ci sia da guadagnare: annetti l'ucraina e ti ritrovi circondato dalla nato peggio di prima, la trasformi in uno stato fantoccio e comunque ti sei alienato il resto del mondo (proprio quando la nato stava perdendo importanza). non capisco nemmeno da dove venga la confidenza, visto che l'economia russa è in uno stato pietoso, a meno che non ci sia un intrallazzo con la cina. incomprensibile anche la retorica delirante e totalmente distaccata dalla realtà degli ultimi giorni, e la cosa più assurda è che putin non mi sembra goda di un consenso alla stalin o hitler, ai russi non potrebbe fregar di meno dell'ucraina o della gloria del vecchio impero russo.

-venti anni al potere

-due anni isolato da tutti (fino all'inizio di questa crisi viveva in un bunker, tutti, ministri inclusi, erano costretti a farsi due settimane di quarantena prima di vederlo)

-mancanza di pesi e contrappesi nel sistema politico

-incapacità e disinteresse di capire gli ucraini dal dopo 2014

-paranoia (in minima parte giustificata) che un'Ucraina trasformata in una democrazia funzionante avrebbe avuto sulla Russiasul suo regime

-riguardo sopra: questa crisi segue la trasformazione del paese da regime ibrido a regime autoritario negli ultimi due anni 

 

oicofobia e narcisismo intellettuale porta invece troppa gente dalle nostre parti a concentrarsi sull'espansionismo NATO. è un problema reale, ma nel farlo si tende a de-enfatizzare il fatto che sia stato strumentalizzato, ingigantito e razionalizzato come pretesto per un'operazione che ha a che fare con motivi interni, anzi personalistici. 


  • 2

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#498 Farzan

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Inviato 24 febbraio 2022 - 06:07

io non capisco davvero quale possa essere l'end game e cosa ci sia da guadagnare: annetti l'ucraina e ti ritrovi circondato dalla nato peggio di prima, la trasformi in uno stato fantoccio e comunque ti sei alienato il resto del mondo (proprio quando la nato stava perdendo importanza). non capisco nemmeno da dove venga la confidenza, visto che l'economia russa è in uno stato pietoso, a meno che non ci sia un intrallazzo con la cina. incomprensibile anche la retorica delirante e totalmente distaccata dalla realtà degli ultimi giorni, e la cosa più assurda è che putin non mi sembra goda di un consenso alla stalin o hitler, ai russi non potrebbe fregar di meno dell'ucraina o della gloria del vecchio impero russo.

-venti anni al potere
-due anni isolato da tutti (fino all'inizio di questa crisi viveva in un bunker, tutti, ministri inclusi, erano costretti a farsi due settimane di quarantena prima di vederlo)
-mancanza di pesi e contrappesi nel sistema politico
-incapacità e disinteresse di capire gli ucraini dal dopo 2014
-paranoia (in minima parte giustificata) che un'Ucraina trasformata in una democrazia funzionante avrebbe avuto sulla Russiasul suo regime
-riguardo sopra: questa crisi segue la trasformazione del paese da regime ibrido a regime autoritario negli ultimi due anni 
 
oicofobia e narcisismo intellettuale porta invece troppa gente dalle nostre parti a concentrarsi sull'espansionismo NATO. è un problema reale, ma nel farlo si tende a de-enfatizzare il fatto che sia stato strumentalizzato, ingigantito e razionalizzato come pretesto per un'operazione che ha a che fare con motivi interni, anzi personalistici.
Cioè stai dicendo che è impazzito / stiamo osservando le decisioni di un folle?
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#499 corrigan

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Inviato 24 febbraio 2022 - 06:13

 

Cioè stai dicendo che è impazzito / stiamo osservando le decisioni di un folle?

 

no, non credo sia pazzo, c'è una logica ben precisa. ha preso decisioni gravissime sulla base di pregiudizi, all'interno di un contesto che non gli ha posto i necessari contrappesi, basato su informazioni distorte. non serve essere pazzi.


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#500 oblomov

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Inviato 24 febbraio 2022 - 07:01

Cioè dopo la crisi del 2008 e il covid noi ottantini ci becchiamo la WW3?

Corry, quindi ora gli lasceremo l’ucraina, imporremo sanzioni che rimanderanno la russia indietro di 20 anni e poi? I paesi baltici, la polonia e la romania diventeranno di fatto una frontiera militarizzata tra due blocchi come negli anni 60?
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.




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