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Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto


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91 replies to this topic

#51 Guest_Incidente_*

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Inviato 15 novembre 2008 - 10:29

Salve, vorrei chiedere un consiglio a voi appassionati, che avete letto tutto il romanzo! Ho trovato in casa "Sodoma e Gomorra", uno dei volumi che compongono quest'opera di Proust. Secondo voi, è possibile leggerlo come se fosse un romanzo separato dal resto dell'opera? O per capirlo devo leggermi anche i precedenti volumi?


Si può fare, ma sappi che è come andare in moschea a Baghdad e dire all'aiatollah, o a chiunque altro, che Allah è un maiale.
Anche leggerti il bignamino della recherche è più dignitoso. No vabbè forse ho esagerato.
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#52 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 15 novembre 2008 - 11:15

Si può fare, ma sappi che è come andare in moschea a Baghdad e dire all'aiatollah, o a chiunque altro, che Allah è un maiale.
Anche leggerti il bignamino della recherche è più dignitoso. No vabbè forse ho esagerato.


Mi sa che per il momento lo terrò in sospeso...  asd
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#53 Guest_Incidente_*

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Inviato 15 novembre 2008 - 11:47

Bravo. Hai capito.

Ti faccio un esempio madeleinesiano. I ragù alla bolognese per essere buono deve avere tutti gli ingredienti, messi al momento giusto, ma soprattutto deve bollire 5 ore (o di più, che i Bolognesi mi correggano).
Ci vuole tempo e dedizione per gustare un'autentico ragù.
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#54 paloz

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Inviato 15 novembre 2008 - 11:47

Credo che sarebbe una gran vaccata. Comunque complimenti per il nickname..
Io nel frattempo ho finito il primo capitolo di "Dalla parte di Swann"! (mica poco eh..)
Che capolavoro ragazzi.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#55 paloz

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Inviato 15 novembre 2008 - 11:54

Incy, quell'avatar l'è propri bròtt.
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#56 Guest_Incidente_*

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Inviato 15 novembre 2008 - 11:56

Credo che sarebbe una gran vaccata. Comunque complimenti per il nickname..
Io nel frattempo ho finito il primo capitolo di "Dalla parte di Swann"! (mica poco eh..)
Che capolavoro ragazzi.



Ma poi non dimenticatevi che è suddiviso in volumi per ragioni esclusivamente editoriali.
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#57 paloz

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Inviato 15 novembre 2008 - 12:17


Credo che sarebbe una gran vaccata. Comunque complimenti per il nickname..
Io nel frattempo ho finito il primo capitolo di "Dalla parte di Swann"! (mica poco eh..)
Che capolavoro ragazzi.



Ma poi non dimenticatevi che è suddiviso in volumi per ragioni esclusivamente editoriali.


Mica parlo a caso.
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#58 Greed

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Inviato 15 novembre 2008 - 15:03

Ma poi non dimenticatevi che è suddiviso in volumi per ragioni esclusivamente editoriali.


Ma per fortuna. Se non fosse stato diviso forse non l'avrei mai iniziato forse ;D
Sai com'è, dire un romanzo di 3200 pagine, o dire 7 romanzi da 450, non è uguale.
Un romanzo da 3200 pagine mette un pochino di timore.
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#59 Guest_Incidente_*

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Inviato 15 novembre 2008 - 15:15


Ma poi non dimenticatevi che è suddiviso in volumi per ragioni esclusivamente editoriali.


Ma per fortuna. Se non fosse stato diviso forse non l'avrei mai iniziato forse ;D
Sai com'è, dire un romanzo di 3200 pagine, o dire 7 romanzi da 450, non è uguale.
Un romanzo da 3200 pagine mette un pochino di timore.


Hai perfettamente ragione, ma io ho fatto quella precisazione solo per far capire che l'ordine nella lettura dell'opera proustiana è quasi necessario.
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#60 Greed

    round control to major troll

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Inviato 15 novembre 2008 - 16:56

Io invece confermo che è NECESSARIO. Ho comprato l'edizione della Newton Compton sono due libroni enormi. Neanche a dirlo ho sbagliato e sono partito dal librone numero due, proprio con Sodoma e Gomorra.
Quando me ne sono accorto e ho preso in mano "Dalla parte di Swann" è andata molto meglio, anche se ero ancora impreparato a leggere frasi così lunghe e mi ci perdevo dentro a volte.  ;D
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#61 paloz

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Inviato 15 novembre 2008 - 17:26

Anch'io ho l'edizione Newton. Io quella casa editrice la venero!
Però io non avrei mai fatto un errore così grossolano, visto che medito dei giorni interi prima di iniziare un libro, specie se di tale portata.
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#62 Guest_Incidente_*

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Inviato 15 novembre 2008 - 17:28

Anch'io ho l'edizione Newton. Io quella casa editrice la venero!
Però io non avrei mai fatto un errore così grossolano, visto che medito dei giorni interi prima di iniziare un libro, specie se di tale portata.



Certe cose meritano i Meridiani.
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#63 Greed

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Inviato 15 novembre 2008 - 17:42

Anch'io ho l'edizione Newton. Io quella casa editrice la venero!


Lo so, ti ho dato dei pareri su quell'edizione qualche pagina fa.  ;D

Certe cose meritano i Meridiani.


Inesperienza e mancanza di dindini. Pensa che i 25 euro per comprare l'edizione economica li ho chiesti a mia mamma  ;D
Però con i meridiani collezione alla fine avevi 4 volumi a 50 euro.
Ma nei Meridiani, a parte l'aspetto formale, la sostanza (traduzione, note, prefazioni ecc..) è effettivamente migliore?
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#64 Guest_Incidente_*

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Inviato 15 novembre 2008 - 18:12

Dipende dai libri. A volte si, a volte no.
Le traduzioni migliori solitamente le ho trovate con Einaudi piuttosto che con i meridiani. Le prefazioni dei meridiani però sono inarrivabile secondo me, ad esempio quelle di Fernanda Pivano ai volumi di Hemingway mi hanno imbambolato.

Però la sezione classici della mia libreria è tutta meridiani, esteticamente è una favola.


P.S. I meridiani cui tu alludi sono i meridiani collezione, quelli che danno in edicola, i meridiani veri e propri costano circa 50 euro a volume. (tra i meridiani collezione e i meridiani veri e propri però la differenza è solo materiale e non formale).

Comunque alla fin fine l'edizione in cui si possiede qualcosa conta proprio poco. Conterebbe tanto invece leggere tutto in lingua originale, ma almeno per me questo è un limite insormontabile.
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#65 paloz

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Inviato 15 novembre 2008 - 18:14

Io compro solo ed esclusivamente i Meridiani "minori", cioè quelli a 12,90.
50 euro per un libricino non li spendo, e non li spenderò mai.
La cultura non deve avere un costo così alto. E la Newton è la sola editrice che ha capito questa cosa.
E per questo la amo.
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#66 Greed

    round control to major troll

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Inviato 15 novembre 2008 - 18:33

[quote]P.S. I meridiani cui tu alludi sono i meridiani collezione, quelli che danno in edicola, i meridiani veri e propri costano circa 50 euro a volume. (tra i meridiani collezione e i meridiani veri e propri però la differenza è solo materiale e non formale).[/quote]
[quote]Però con i meridiani collezione alla fine avevi 4 volumi a 50 euro.[quote]

Comunque i meridiani collezione a volte sono convenienti. Ad esempio se vuoi i racconti di Kafka ti conviene prendere il meridiano collezione, che in 12,90 mi sembra li metta tutti.

[quote]La cultura non deve avere un costo così alto. E la Newton è la sola editrice che ha capito questa cosa.
E per questo la amo.[/quote]
C'è stato un periodo in cui in una libreria TUTTI i libri della Newton costavano 3,90... :-*
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#67 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 11 dicembre 2010 - 12:46

Dalla parte di Swann, pubblicato nel 1914, è il primo volume della Ricerca. Utilizzando un linguaggio raffinato e ricercato, il protagonista si immerge in un universo costruito dai ricordi e dalle sensazioni della sua infanzia e della sua adolescenza. Ritrova l??affetto tenero e morboso verso la mamma, il microcosmo di Combray, con le passeggiate dalla parte di Swann o dalla parte dei Guermates, la sua passione sfrenata per l??arte e la scoperta del primo amore. Come una parentesi, in mezzo a tutti questi ricordi, si apre un romanzo nel romanzo, Un amore di Swann, che narra la storia d??amore tra Charles Swann e Odette. Per quanto mi riguarda, dopo un approccio molto difficoltoso, una volta entrato in sintonia con lo stile dell??autore, ho apprezzato moltissimo questa prima parte dell??opera, che considero notevolissima. Ovviamente, non credo che riuscirò a terminare in tempi brevi Alla ricerca del tempo perduto, ma credo che poco alla volta dovrei farcela!   
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#68 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 15 maggio 2011 - 17:06

All'ombra delle fanciulle in fiore, pubblicato nel 1919, ci descrive l'innamoramento del protagonista per due ragazzine, Gilberte ed Albertine, ma oltre a questo, è una riflessione sulla complessità dei rapporti tra realtà e fantasia. Momenti significativi (e deludenti) di questa riflessione sono la sua partecipazione allo spettacolo teatrale "Phèdre", dove recita la celebre attrice Berma, la conoscenza del suo scrittore preferito Bergotte, e la differenza tra la Balbec selvaggia che aveva sognato e quella mondana che la realtà gli presenta davanti agli occhi.
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#69 Guest_ale_*

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Inviato 15 maggio 2011 - 17:13

io sono da anni fermo al secondo volume: proprio non so in quale secolo incomincerò il terzo.
necessita di un impegno non solo intellettuale, ma anche fisico/esistenziale che un lettore di narrativa così poco accanito come me, difficilmente riuscirà a donare.
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#70 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 15 maggio 2011 - 17:37

Indubbiamente è un'opera molto impegnativa, e per evitare di scoppiare inserisco tra un libro e l'altro varie letture.
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#71 Rover

    hjdjlalkjaz

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Inviato 15 maggio 2011 - 17:39

Indubbiamente è un'opera molto impegnativa, e per evitare di scoppiare inserisco tra un libro e l'altro varie letture.

Anche io faccio così, ho finito da poco il 4 volume, in ogni caso è un'opera senza dubbio immensa
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#72 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 26 febbraio 2012 - 13:03

I Guermantes è il terzo volume della "Ricerca", pubblicato nel 1920-1921. I Guermantes rappresentano per Proust quel mondo aristocratico inaccessibile nel quale può entrare soltanto attraverso le sue fantasticherie, quell'universo attraente e misterioso che però è lontano anni luce dalla sua esperienza "terrestre". Ma ecco che, nel momento in cui si avvicina a questa realtà quasi ultraterrena, ricorre quel processo di conoscenza e conseguente disillusione, che ha già caratterizzato a più riprese la sua vita. Quel mondo tanto esaltato dalla sua fantasia non si rivelerà superiore, dal punto di vista morale e culturale, rispetto ad altri mondi più accessibili.
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#73 Paz

    Roadie

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Inviato 05 marzo 2012 - 21:37

Io sono fermo ormai da un annetto al sesto volume, La fugitive. Non che non mi piacesse (amo molto Proust), ma il caso ha voluto che iniziassi a leggerlo in concomitanza con la fine di una relazione piuttosto importante, e davvero in quei momenti è un libro da non aprire: non riuscivo a finire una pagina senza contorcermi... Il problema di Proust in questi casi è che è troppo acuto, ti fa scoprire nuove dimensioni del dolore, e in certi momenti sei costretto a dire "no, grazie". Da allora non l'ho più ripreso in mano.
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« Ohne Musik wäre das Leben ein Irrtum » (F. Nietzsche, Götzen-Dämmerung, 1888, cap. I, af. 33).

#74 simon

    Scaruffiano

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Inviato 05 marzo 2012 - 21:40

lo lessi in età giovanile, ma vi posso assicurare che ha curato come un miele taumaturgico le ferite dell'anima. in soldoni proust ci dice che noi siamo interni al Tempo (o viceversa), e che solo l'Arte ci potrà salvare da un destino crudele; recuperare il passato come un diamante perduto nell'oceano atlantico, riportarlo alla luce che comunque non brilla più come un tempo: questo è stato Proust.
  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#75 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 05 marzo 2012 - 23:25

Ok, qualche giorno fa (complice gli sconti) l'ho comprato, edizione mondadori.

E' in bella mostra sulla mia libreria.

Paura.
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#76 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 05 marzo 2012 - 23:38

Alla ricerca del tempo per leggerlo... :D
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#77 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 20 gennaio 2013 - 14:51

Sodoma e Gomorra, pubblicato originariamente in due parti, la prima nel 1921 e la seconda nel 1922, è l'ultimo volume non postumo della "Recherche". Il tema centrale e dominante, come si può facilmente intuire dal titolo, è quello dell'omosessualità, sia maschile che femminile. Per tutta la durata del romanzo, il protagonista si trova immerso in una realtà dove si susseguono rivelazioni illuminanti, scoperte sorprendenti, intuizioni inquietanti, tutte ruotanti attorno al tema centrale.
  • 1

#78 ArchieFisher

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Inviato 20 gennaio 2013 - 21:17

Di fatto anche la Prigioniera è "non postumo", Proust aveva già finito di correggere il dattiloscritto e l'aveva già rispedito all'editore un mesetto prima di morire.

Come già scritto a marzo 2012 ho comprato (e nel frattempo finito di leggere) l'edizione mondadori.
Esteticamente è molto bella ma, avendo sbirciato altre edizioni, sono rimasto piuttosto deluso di due cose:

1: le note sono praticamente inesistenti (vado a memoria, ma credo siano meno di 4 o 5 per libro), secondo me ce ne voleva almeno 10 volte tanto, perché tanti particolari o riferimenti non si capiscono senza spiegazione.

2: la parte critica è molto carente dal punto di vista filologico, e questo sarebbe stato necessario soprattutto per quanto riguarda gli ultimi due volumi (quelli pubblicati dopo la Prigioniera di cui sopra); ho dovuto integrare leggendomi qualche saggio indipendente (o la parte critica di altre versioni che ho trovato in biblioteca).
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#79 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 03 giugno 2013 - 20:40

La prigioniera (La prisonnière), pubblicato nel 1923, ruota attorno al tema dominante della gelosia. Questo sentimento, così profondamente presente nei rapporti di coppia, viene analizzato analiticamente, come se Proust si fosse cimentato nella redazione di un trattato "scientifico" sul tema. E più in generale, la gelosia rappresenta una faccia di quella medaglia che è il suo rapporto con Albertine, visto che quando viene placata subentra la noia, e di conseguenza la voglia di evasione. Gelosia e noia, due sentimenti estremi che si toccano, e che causano all'autore un continuo malessere. E poi splendide pagine sull'arte, sui rapporti umani, morti eccellenti ed un finale shock.
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#80 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 04 giugno 2013 - 07:33

Visto che s'è parlato spesso di edizioni della Ricerca, per me le italiane migliori sono quelle Einaudi, collana Scrittori tradotti da scrittori. Ci sono anche varie traduzioni dello stesso tomo, infatti la versione completa dovrebbe essere in quattordici volumi, o qualcosa del genere. Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

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Un vero nome.


#81 auslöschung

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Inviato 04 giugno 2013 - 08:06

sei sicuro / lo giuri? a memoria, in quella collana, io ricordo solo la classica du côté de chez swann della ginzburg. e, per dire, non ricordo neanche i vari neri, caproni, fortini, bonfantini (autori da autori) che hanno tradotto il resto della recherche per einaudi. dimmi di più.
  • 1

#82 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 04 giugno 2013 - 16:05

sei sicuro / lo giuri?

No asd infatti hai ragione tu. Di quella collana c'è solo la Ginzburg; sbagliando, mi riferivo agli ET classici. Colpa mia che l'ho sempre considerata un po' il proseguimento dello stesso progetto. Ciao ;)
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E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

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#83 auslöschung

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Inviato 04 giugno 2013 - 16:13

capito! il numero dei volumi (15), però, non era legato a varie traduzioni dello stesso tomo, ma a varie divisioni degli originali.
per la NUE uscì in sette; addirittura in tre, poi, per i millenni e recentemente credo l'abbiano pubblicato in un unico volume.
(sempre la curatela bongiovanni bertini + autori che traducono altri autori un po' ciascuno, dico)
  • 0

#84 sfos

    utente unisalento

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Inviato 04 giugno 2013 - 16:24

Io ho letto l'edizione in 15 volumi. 7 mesi di lettura indimenticabile.
  • 0
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#85 auslöschung

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Inviato 04 giugno 2013 - 16:44

trivia.
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#86 Greed

    round control to major troll

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Inviato 04 giugno 2013 - 19:59

trivia.


Perché soffermarsi su simili dettagli se tanto noi modesti lettori non possiamo apprezzare le finezze del genio di Proust?
"Chi rilegge queste pagine dopo esser giunto alla fine del Temps retrouvé capisce, se ha avuto
occhi per vedere (e soprattutto se ha letto le mie note)"

A parte il mio essere Jerry Polemica, comunque, grazie dell'articolo, in fondo è stata una lettura interessante, e comunque Alberto Beretta Anguissola -desumo- è un grande proustiano (uso appositamente l'aggettivo perché mi fa ridere, sembra una cosa a metà tra prussiano e ruffiano).
  • 0

#87 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 05 giugno 2013 - 10:58

capito! il numero dei volumi (15), però, non era legato a varie traduzioni dello stesso tomo, ma a varie divisioni degli originali.
per la NUE uscì in sette; addirittura in tre, poi, per i millenni e recentemente credo l'abbiano pubblicato in un unico volume.
(sempre la curatela bongiovanni bertini + autori che traducono altri autori un po' ciascuno, dico)

Sì, volevo dirlo spiegandomi da cani asd Interessante, l'articolo. Ciao ;)
  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

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#88 ArchieFisher

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Inviato 25 ottobre 2013 - 09:06

Sto leggendo la sceneggiatura di Harold Pinter per il film mai fatto sulla Recherche.
E' un'eccellente sintesi di 3000 pagine in 100 (sarebbero 180 ma sono scritte larghiiiiiiissime) ed è anche una delle cose più intense che abbia mai letto.

vado OT, consigli su Pinter?
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#89 Reynard

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Inviato 25 ottobre 2013 - 09:09

Sto leggendo la sceneggiatura di Harold Pinter per il film mai fatto sulla Recherche.
E' un'eccellente sintesi di 3000 pagine in 100 (sarebbero 180 ma sono scritte larghiiiiiiissime) ed è anche una delle cose più intense che abbia mai letto.

vado OT, consigli su Pinter?

Ci dovrebbe essere un Einaudi in due volumi che raccoglie il suo teatro (per esserci c'è, visto che l'ho letto, non ricordo se è Einaudi), come peschi peschi bene.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#90 Peel Slowly And See

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Inviato 30 novembre 2013 - 18:27

La fuggitiva (La fugitive) o Albertine scomparsa (Albertine disparue), pubblicato postumo nel 1925, è il sesto volume della Recherche. Il tema della gelosia, in questo caso retrospettiva, è bilanciato dall'oblio, che rimane l'unico rimedio per superare i grandi dolori dell'anima. Un altro tema del romanzo, è il cambiamento radicale che avviene nelle gerarchie sociali, con due matrimoni che consentono a due donne di scalare i piani alti della nobiltà. Queste unioni, certificando la parabola discendente dell'aristocrazia, danno il senso di un'epoca che sta per chiudersi definitivamente.
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#91 Peel Slowly And See

    Roadie

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Inviato 15 febbraio 2014 - 23:51

Il tempo ritrovato (Le temps retrouvé), pubblicato nel 1927, è l'ultimo volume della Recherche. E' la chiusura del cerchio, l'atto finale di quella costruzione letteraria che il narratore paragona alla costruzione di una cattedrale. Ma soprattutto, è la definitiva presa di coscienza di una vocazione inseguita per tutta la durata dell'opera. L'illuminazione avviene durante un ricevimento, e si sviluppa in una riflessione chiarificatrice. Il tempo ha invecchiato tutti, e sembra una forza inesorabile, impossibile da contrastare. Ma grazie alla memoria involontaria, il passato può rivivere nella sua essenza più pura. E lo scrittore, attraverso la sua opera d'arte, può sfidare l'azione distruttrice del tempo, consegnando ai posteri uno strumento che possa aiutare a comprendere la realtà più profonda.
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#92 sfos

    utente unisalento

  • Redattore OndaRock
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Inviato 16 marzo 2014 - 09:56

https://lareviewofbo...s-los-angeles/#
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"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."




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