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Sólstafir - Ótta (2014)


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4 replies to this topic

#1 Operación Puerto

    Dr. Eufemiano Fuentes

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Inviato 21 novembre 2014 - 18:01

solstafir.jpg

 

 

I Sólstafir sono in giro da circa 20 anni e questo è il loro quinto LP; è anche l'unico che abbia mai ascoltato, a parte qualcosina dai vecchi album cercato su youtube.

Si potrebbero liquidare come "il classico gruppo nordico che parte dal metal estremo e col tempo passa a fare cose più atmosferiche", che è un genere che non mi appassiona; in realtà li ho trovati molto più interessanti del previsto.

Tre canzoni su otto (Middegi, Non e in parte Dagmal) sono ancora metal senza molti fronzoli, belle tirate ma secondo me non hanno molto da dire.

Più interessante quello che succede negli altri cinque pezzi; solitamente il problema con molti gruppi di questo genere è che lasciano l'idea di fare semplicemente metal annacquato: abbassiamo la distorsione delle chitarre, depotenziamo il suono della batteria, magari aggiungiamo qualche arpeggino a caso, olè. Qui invece le parti atmosferiche e le sfuriate sono miscelate in modo più convincente: voce ancora potente (non growl o scream eh), muri di chitarroni sludge e batteria massiccia completano perfettamente la parte orchestrale, fatta di archi e occasionalmente pianoforte.

 

Li dedichiamo a chi non si è ancora rotto le balle di post-metal, soft/loud e Scandinavia ashd

 


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#2 Guest_praXis_*

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Inviato 21 novembre 2014 - 19:35

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#3 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 24 novembre 2014 - 00:42

Se ci capitava durante la battle, facile che attingevamo da stu Ótta, anche per sopperire alla mancanza di brani in lingua per la scandy

 

Il brano linkato si lascia ascoltare, però si, sonorità un po' abusate (anche se ho sentito solo il brano linkato, ma temo sia l'apice del disco se l'hai postato asd), anche se il finale in crescendo non è affatto male.


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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#4 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 24 novembre 2014 - 15:11

cliff,ma soprattutto contiene cartolinismo?


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#5 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 02 dicembre 2014 - 14:45

Non mi pare sia stato recensito.

 

Comunque io l'ho trovato piuttosto sconfortante. Di livello amatoriale, questi mi sembra non abbiano assolutamente idea di quel che vogliono/possono fare, cambiano "genere" ogni 5 minuti senza esser convincente in nessuno, se azzeccano una melodia è per puro caso. Se ci aggiungi che dura un'eternità, un vero disastro.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)





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