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Mike Nichols (1931 - 2014)


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10 replies to this topic

#1 Tom

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Inviato 20 novembre 2014 - 20:25

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POPOLARE

1966 Chi ha paura di Virginia Woolf? (Who's Afraid of Virginia Woolf?)

The-Men-talking-outside.jpg

 

 

1967 Il laureato (The Graduate)

vague-visages-the-conversation-the-gradu

 

 

1970 Comma 22 (Catch-22)

catch22-nakedyossarian.jpg

 

 

1971 Conoscenza carnale (Carnal Knowledge)

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Ok, poi non ha più fatto niente di così lontanamente significativo, anzi ha girato anche parecchie fetecchie, ma trovatemene un altro che ne ha sparati quattro così uno dietro l'altro. Per il cinema americano (e quindi mondiale) c'è stato un prima e un dopo Mike Nichols, per quanto riguarda il sesso, la libertà del linguaggio, il mostrabile dello squallore borghese.

 

Se guardate una commedia o un drammatico state guardando un film che deve qualcosa a questi film.


  • 10

#2 BillyBudapest

    Enciclopedista

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Inviato 20 novembre 2014 - 21:50

Quello con il delfino che deve uccidere il presidente è il migliore.


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#3 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 21 novembre 2014 - 00:29

andrà sempre ringraziato anche per Natalie Portman in Closer :*

 

NATPORTMAN-CLOSER-GIF.gif


  • 2

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#4 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 22 novembre 2014 - 03:27

Closer però è terribile...
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#5 Tom

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Inviato 22 novembre 2014 - 09:27

Closer però è terribile...

 

Terribile no, molto più banalotto di quello che pretendeva di essere sì.

Quando uscì ricordo parecchie recensioni che parlavano di un Nichols tornato agli antichi splendori. Quando lo vidi (al netto del fantasmagorico culo di Natalie Portman) ci rimasi abbastanza male. Che oggi venga considerato come uno dei suoi film più significativi (l'altro giorno nei TG se non erano immagini tratte da Il laureato erano immagini di Closer) è un perfetto sintomo della sindrome "Allevi è il nuovo Mozart" ben descritta recentemente da Man.


  • 1

#6 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 22 novembre 2014 - 09:59

Io, invece, è un film che boccio totalmente, anche perché è addirittura già invecchiato malissimo (d'altra parte nasceva già datato). Dispiace dirlo ma è il classico film che vuole sembrare giovane a tutti i costi ammiccando all'erotismo sfrenato dei giorni nostri, ma chiaramente concepito da una fantasia ormai fuori dalla realtà. Parlare di sesso esplicito negli anni 2000 quando ormai non è raro vedere scene hard in un film non pornografico, sai che provocazione. Poi, boh, i personaggi davvero appartengono ad una classe sociale che non esiste, impossibile immedesimarsi. Ed è un film ricattatorio: faccio dire cose sconce a personaggi famosi, troppo facile far parlar di se così.

 

Però a parte questo Nichols è un grande, non facciamo anche noi i Mollica del caso soffermandoci sull'inutile Closer.


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#7 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 novembre 2014 - 13:18

L'unico motivo per vedere Closer come già sottolineato è Natalie Portman così come l'unico motivo per vedere Wolf era Michelle Pfeiffer.

Certo che di film mediocri il nostro ne ha fatti parecchi, anzi penso che l'ultimo suo film veramente valido sia Silkwood dell'84 (anche li successivo Frenesie Militari che aveva a disposizione un grande Christopher Walken non era male però) poi è veramente calato di brutto.

Ho sentito parlar bene del suo ultimo film, La Guerra di Charlie Wilson ma devo ancora vederlo.


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#8 Tom

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Inviato 22 novembre 2014 - 14:43

Certo che di film mediocri il nostro ne ha fatti parecchi, anzi penso che gli l'ultimi suoi film veramente validi siano Silkwood dell'84 e li successivo Frenesie Militari che aveva a disposizione un grande Christopher Walken poi è veramente calato di brutto.


A parte l'irraggiungibile poker iniziale a me piace parecchio anche il suo sesto film, la commedia Due uomini e una dote, sicuramente non un capolavoro ma con il trio scompisciante Jack Nicholson, Warren Beatty, Stockard Channing.
 
thefortune-01.jpg

La scena in cui Nicholson racconta dei "materassini per i topini" (ovvero gli assorbenti femminili) mi fa morire. Per altro dopo questo per quasi dieci anni abbandonò il cinema immagino a favore del teatro.

I suoi film degli anni 80 sono dignitose marchette al servizio degli attori, roba da prima serata di Canale 5 e via: "Silkwood", "Heartburn", "Cartoline dall'inferno", "Una donna in carriera" (che credo sia stato il suo più grande successo commerciale dopo Il laureato, comunque un film che nel bene e nel male segnò un'epoca quando uscì, eppure l'ho visto citato pochissimo in questi giorni: la memoria breve del cinema si sta ulteriormente accorciando?). "Frenesie militari" non l'ho mai visto.

Dai 90 in poi il crollo, a cominciare da quella ciofeca di "Wolf", dove, come già dimostrato con "Il giorno del delfino", si rivela del tutto incapace nel cinema di genere.


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#9 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 22 novembre 2014 - 17:32

Tre uomini e una dote mi manca, quindi non saprei dire.

Silkwood però me lo ricordo ben superiore ai film successivi e come un robusto film di denuncia con un'efficace ambientazione operaia e personaggi tutt'altro che stereotipati come la protagonista sindacalista ex alcolizzata, l'amica lesbica e il boyfriend proletario dal cuore d'oro ben serviti dalla Streep, Cher e Kurt Russel.


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#10 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 20 maggio 2020 - 13:02

Ieri mi sono visto l’ultimo di Nichols, La guerra di Charlie Wilson: una roba parecchio imbarazzante, devo dire. Non perché sia scritto e diretto male, tutt’altro, anzi ha pure uno stuolo di attori mica da ridere, ma per la maniera del tutto faziosa con cui ricostruisce l’intervento della CIA in Afghanistan negli anni ottanta. Trattandosi di Nichols all’inizio ero convinto fosse una commedia satirica, com’era nelle sue corde, e invece no, si prende maledettamente sul serio e ricostruisce questa pagina poco edificante della storia USA nel modo più retorico e filo-americano possibile, una roba alla Rambo 3 (il messaggio è: i russi sono i cattivi mentre gli americani anche quando sbagliano sono sempre mossi da alti ideali). Trattandosi del regista di Comma 22 la cosa mi ha lasciato abbastanza basito.


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#11 Tom

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Inviato 20 maggio 2020 - 13:13

Io qualche giorno fa ho visto i primi dieci minuti del film sui delfini ed era un inizio pazzesco: onirico, cool, tesissimo. Roba da perfetto film da paranoia post-Watergate. Avevo sonno e sono andato a dormire, ma mi e' venuta la voglia di rivederlo: anche se il resto del film fosse figo 1/3 di quell'inizio sarebbe comunque da rivalutare. Tra l'altro credo di aver abbondantemente sovrapposto ai pochi ricordi del film quella vecchia storia di Martin Mystere che ci si ispirava, l'unica storia brutta scritta da Castelli negli anni 80.

 

Prima pero' voglio recuperare The Fortune / Due uomini e una dote, di cui parlavo qui sopra, dopo che l'ho visto citare dai Coen come uno dei loro film preferiti.


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