Il Lavoro Migliore
#151
Inviato 01 settembre 2015 - 10:10
http://www.roars.it/...ti-sconosciuti/
Secondo Feltri, in buona sostanza, le lauree umanistiche (es. scienze della comunicazione) sono da evitare come la peste. Purtroppo però i dati sembrano non confermare.
Sullo sfondo il problema dei problemi: ma è tutto monetizzabile? Oppure esiste un mondo in cui una sola variabile influisce sul risultato?
Per quanto mi riguarda, è come parlare dell'effetto serra. Posso trovare lavoro (se è quello il mio interesse) studiando qualsiasi cosa.
Certo se studio chimica in italia tanto futuro non c'è. Ma è molto fastidioso l'accanimento sulle lauree umanistiche, che invece a mio avviso sono del tutto "neutre", rispetto al lavoro. Più ti specializzi, più rischi. Più rimani sul vago, più trovare lavoro dipende altre capacità che hai, per esempio quelle relazionali.
Una persona con un'ottima intelligenza sociale, capacità logica e predisposizione all'apprendimento, un lavoro lo trova. Sarebbe invece da approfondire il tema della formazione per chi il lavoro già ce l'ha. Secondo me in Italia si fa malissimo sta cosa, non viene proprio valorizzata (un sacco di aziende non usano per dire i fondi interprofessionali, cioè regalano soldi allo stato).
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#153
Inviato 01 settembre 2015 - 10:24
sono al tie break
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#154
Inviato 01 settembre 2015 - 11:34
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#155
Inviato 01 settembre 2015 - 16:57
Ma ovviamente no. Io invece gioco a tennis coi miei sottoposti perdendo secco (ma uno è cresciuto giocando in Kansas con JACK SOCK).
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
#157
Inviato 01 settembre 2015 - 20:14
#158
Inviato 01 settembre 2015 - 20:25
gioco a tennis coi miei sottoposti
Sei diventato un feudatario ormai. Un feudatario parvenu, peraltro.
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#159
Inviato 01 settembre 2015 - 20:43
Parvenue, ti correggo. Mi consolo pensandoci quando sono alle 3 di mattina su uno stracristo di modello che non converge.
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
#160
Inviato 01 settembre 2015 - 21:21
#161
Inviato 01 settembre 2015 - 22:08
l'importante è che faccia serve&volley. Meglio se a prescindere.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#162
Inviato 02 settembre 2015 - 08:56
Ahah come fantozzi a biliardo con il megadirettore
eh, ma in America funziona al contrario, ti caccia se non lo batti
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#163
Inviato 02 settembre 2015 - 16:48
#164
Inviato 22 ottobre 2015 - 16:24
(Ma il topic non dovrebbe stare in Altro?)
#165
Inviato 22 ottobre 2015 - 20:41
Dunque.
Oggetto del post: cambiare lavoro (o meglio, cambiare ditta)
Lavoro nel settore del recupero/smaltimento rifiuti. Uno dei pochi settori in crescita del paese, considerato il giro di affari portato dall'aumento (continuo ogni anno) della differenziata.
Lavoro (purtroppo) per una coop che ha l'appalto di un ufficio presso un impianto della più grossa azienda della regione nel settore.
La stessa mansione per un dipendente interno di quella azienda prevede una retribuzione quasi doppia di quella che spetta a me (oltre a questo, fino a 15 anni fa chi aveva cominciato in questo ruolo di solito saliva di grado dopo anni), ma ormai la politica è questa, esternalizzare. I responsabili dell'ufficio vogliono delle persone intercambiabili, e non gente "insostituibile", o comunque che fa di più degli altri.
Il mio quindi è un lavoro da impiegato d'ordine, quasi esclusivamente esecutivo. Abbastanza impegnativo considerati i ritmi (in certi momenti mi sento come Gianmaria Volonté, peccato non lavorare a cottimo), ma non ci vogliono grosse skill, in soldoni si fa data entry su 2-3 software che probabilmente vengono usati dappertutto nel settore e stampa/archiviazione/verifica registri.
Comunque è una mansione che mi piace, e in cui sono particolarmente bravo (non che ci voglia poi molto, nel senso che vorrei dimostrare le mie qualità avendo qualche responsabilità, e non semplicemente dimezzando i tempi in cui si può fare bene una cosa).
Dopo 2 anni di TD da marzo mi faranno il TI, è sicuro. Le prospettive però rimangono poche, anche solo di un miglioramento nella retribuzione, che non è così drammaticamente bassa, però nella stessa coop avevo cominciato con un portierato e prendevo uguale (cosa ridicola perché sono passato da lavoro effettivo 10% livello capra, a 95% livello medio).
Ora: non essendomi mai trovato nella situazione non so quali possano essere i limiti del guardarsi attorno, considerato che ho accesso a liste di centinaia di impianti della nazione in cui è previsto il mio ruolo (sono anche propenso a trasferirmi, il mio feudo è in vendita e qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna).
A parte ipotetiche posizioni aperte sul web per quel ruolo, ho comunque pensato di restringere la ricerca a quegli impianti della zona con cui ho un contatto, ancor meglio se diretto.
In particolare ci sono due ditte più piccole, padronali diciamo, i cui capi mi conoscono un poco, dato che a volte si fanno vedere dalle mie parti. Un paio di autisti di queste ditte (il mio lavoro mi porta ad avere dei fan dato che con la mia efficienza gli evito delle attese) mi hanno direttamente invitato a propormi da loro, e probabilmente hanno già fatto il mio nome internamente.
Forse sono anche fin troppo timoroso, colloqui del genere in nazioni serie magari sono all'ordine del giorno...quindi come muovermi anche per allargare la ricerca?
#166
Inviato 22 ottobre 2015 - 20:59
Embryo è il tuo uomo.
qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
#167
Inviato 22 ottobre 2015 - 21:03
mi assume? sono pronto a tornare al sud.
#168
Inviato 22 ottobre 2015 - 21:07
tornare al sud.
Il lieto fine <3.
Siamo vittime di una trovata retorica.
#169
Inviato 22 ottobre 2015 - 22:30
Perché "qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna"?
Ho un colloquio a Bologna la settimana prossima, non fatemi questi scherzi
#170
Inviato 22 ottobre 2015 - 23:34
Perché "qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna"?
Ho un colloquio a Bologna la settimana prossima, non fatemi questi scherzi
vuoi anticipare marz alla libreria?
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#171
Inviato 23 ottobre 2015 - 06:30
#172
Inviato 23 ottobre 2015 - 08:01
Perché "qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna"?
Ho un colloquio a Bologna la settimana prossima, non fatemi questi scherzi
vuoi anticipare marz alla libreria?
Mi basterebbe riuscire a trovare un altro impiego entro il 2035 per anticipare marz, mi sa
#173
Inviato 23 ottobre 2015 - 08:05
eremo con l'orticello e le capre.
manfry ma difatti pensavo facessi così, ti vedevo lanciato e motivato
#174
Inviato 23 ottobre 2015 - 08:21
il lavoro migliore è dove si ride e si scherza coi colleghi, ma pure dove si condividono i problemi e se ne parla
dove sto adesso davvero mi sti divertendo una cifra, anche perchè essendo estremamente in forma sono pure un rottoinculo che dice le cose che pensa e prendo pure in giro anche il capo della azienda: un toscanaccio di merda che ho deciso tra colleghi sarà oggetto di pestaggio il prima possibile
in effetti sono l'operaio modello, quello che spinge il gruppo di lavoro a rompere il cazzo ai superiori, a non stare zitti, a recriminare, a tirare fuori il cazzo se necessario
PDO
PDO
PDO
questo il mio motto
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#175
Inviato 23 ottobre 2015 - 08:36
Perché "qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna"?
Ho un colloquio a Bologna la settimana prossima, non fatemi questi scherzi
vuoi anticipare marz alla libreria?
Ma si è saputo che libreria è così ci vado a rubare?
#176
Inviato 23 ottobre 2015 - 08:39
#177
Inviato 23 ottobre 2015 - 08:40
Perché "qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna"?
Ho un colloquio a Bologna la settimana prossima, non fatemi questi scherzi
vuoi anticipare marz alla libreria?
Ma si è saputo che libreria è così ci vado a rubare?
Gli ho chiesto l'altro giorno come va con il lavoro alla libreria, ma non mi ha più risposto
#178
Inviato 23 ottobre 2015 - 09:16
...
sei stato convocato in sala riunioni.
#179
Inviato 23 ottobre 2015 - 10:08
Dunque.
Oggetto del post: cambiare lavoro (o meglio, cambiare ditta)
Lavoro nel settore del recupero/smaltimento rifiuti. Uno dei pochi settori in crescita del paese, considerato il giro di affari portato dall'aumento (continuo ogni anno) della differenziata.
Lavoro (purtroppo) per una coop che ha l'appalto di un ufficio presso un impianto della più grossa azienda della regione nel settore.
La stessa mansione per un dipendente interno di quella azienda prevede una retribuzione quasi doppia di quella che spetta a me (oltre a questo, fino a 15 anni fa chi aveva cominciato in questo ruolo di solito saliva di grado dopo anni), ma ormai la politica è questa, esternalizzare. I responsabili dell'ufficio vogliono delle persone intercambiabili, e non gente "insostituibile", o comunque che fa di più degli altri.
Il mio quindi è un lavoro da impiegato d'ordine, quasi esclusivamente esecutivo. Abbastanza impegnativo considerati i ritmi (in certi momenti mi sento come Gianmaria Volonté, peccato non lavorare a cottimo), ma non ci vogliono grosse skill, in soldoni si fa data entry su 2-3 software che probabilmente vengono usati dappertutto nel settore e stampa/archiviazione/verifica registri.
Comunque è una mansione che mi piace, e in cui sono particolarmente bravo (non che ci voglia poi molto, nel senso che vorrei dimostrare le mie qualità avendo qualche responsabilità, e non semplicemente dimezzando i tempi in cui si può fare bene una cosa).
Dopo 2 anni di TD da marzo mi faranno il TI, è sicuro. Le prospettive però rimangono poche, anche solo di un miglioramento nella retribuzione, che non è così drammaticamente bassa, però nella stessa coop avevo cominciato con un portierato e prendevo uguale (cosa ridicola perché sono passato da lavoro effettivo 10% livello capra, a 95% livello medio).
Ora: non essendomi mai trovato nella situazione non so quali possano essere i limiti del guardarsi attorno, considerato che ho accesso a liste di centinaia di impianti della nazione in cui è previsto il mio ruolo (sono anche propenso a trasferirmi, il mio feudo è in vendita e qualsiasi luogo è migliore del centro di Bologna).
A parte ipotetiche posizioni aperte sul web per quel ruolo, ho comunque pensato di restringere la ricerca a quegli impianti della zona con cui ho un contatto, ancor meglio se diretto.
In particolare ci sono due ditte più piccole, padronali diciamo, i cui capi mi conoscono un poco, dato che a volte si fanno vedere dalle mie parti. Un paio di autisti di queste ditte (il mio lavoro mi porta ad avere dei fan dato che con la mia efficienza gli evito delle attese) mi hanno direttamente invitato a propormi da loro, e probabilmente hanno già fatto il mio nome internamente.
Forse sono anche fin troppo timoroso, colloqui del genere in nazioni serie magari sono all'ordine del giorno...quindi come muovermi anche per allargare la ricerca?
Questa cosa dell'esternalizzare un servizio pagando al lavoratore di turno una frazione di quanto pagheresti un dipendente è un po' la piaga del mercato del lavoro italiano. Sostanzialmente, si basa sul seguente assunto: c'è sempre un disperato in cerca di lavoro dietro la porta, pronto a prendere il tuo posto, anche a costo di percepire meno. Le cooperative, come struttura societaria, si prestano particolarmente a questa barbarie. Ovviamente, il fatto che tu prenda su per giù la metà rispetto ad un dipendente interno non vuol dire che all'azienda committente il tuo lavoro costi la metà. Una parte della differenza serve a foraggiare chi nelle cooperative non fa un cazzo, ovvero i soci, peraltro con un rischio imprenditoriale pari allo zero, perché la legislazione consente loro ogni tipo di scappatoia possibile e immaginabile*.
Faccio due esempi e chiudo la premessa. Mia moglie ha lavorato per anni per una cooperativa che gestiva dei servizi educativi all'interno di strutture del Tribunale dei Minori. Facendo il doppio del lavoro e percependo neanche la metà rispetto ai dipendenti statali (a tempo indeterminato, intoccabili), con turni allucinanti e in un ambiente che ti lascio solo immaginare. Negli ultimi anni, come se non bastasse, tra un contratto anomalo e l'altro, hanno anche smesso di pagarla. Ha intrapreso una causa di lavoro che non è praticamente neanche cominciata, dopo più di un anno e un paio di rinvii il giudice non credo abbia neanche aperto il faldone. Altri colleghi avevano cominciato a far causa prima, sono già alla fase esecutiva di sentenze che non potevano essere diverse (in pratica lavoravano senza essere pagati), ma continuano a non vedere un euro. Perché le cooperative si possono permettere di non pagare, lasciando i conti strategicamente in zona fido, e di continuare a vincere appalti per servizi che dovrebbe in realtà erogare lo Stato. Ovviamente allo Stato non costa molto meno che assumere direttamente, ma questo è un bel modo per dare soldi ad amici o per fare tornare soldi nelle tasche di qualche politico*.
Mia madre, fisioterapista, ha lavorato per servizi a domicilio a persone impossibilitate a raggiungere i presidi ospedalieri, pur potendo vantare i requisiti - per patologia e reddito - per accedere a servizi gratuiti. Servizi esternalizzati a cooperative, ad un tot per accesso, e messi in pratica da personale specializzato dietro un compenso pari a circa metà di quella cifra. Con l'altra metà, la cooperativa (che praticamente faceva le telefonate e poco altro) ha allargato i propri interessi, ha investito in beni immobili e non, per poi lasciare i dipendenti senza soldi "perché la Regione non paga". Non sto qui a dire di che logorio fisico e mentale si tratti. Metteteci pure spese e rischi di doversi muovere con mezzi propri. Mia madre ha raggiunto un "accordo" rinunciando a quasi metà dei soldi del duemilatredici. Quelli dell'anno scorso non li ha mai visti e dubito possa vederli in futuro, sempre per i motivi di cui sopra.
Tutto questo - mi scuso per la logorrea - per consigliarti di scappare a gambe levate. La cosa più probabile è che ti chiedano di elevare i tuoi standard lavorativi, senza ritoccare i benefit, facendoti pesare la storia del tempo indeterminato. Per fortuna, non ti stanno sbattendo in mezzo ad una strada: credo che tu abbia la facoltà di mandare il tuo curriculum a quante più aziende della zona (e non) conosci, pur continuando a lavorare per la tua attuale cooperativa, sempre che qualche cavillo contrattuale te lo impedisca (ma non credo). Se hai rapporti diretti meglio ancora. Chi è imprenditore nel settore tende ad apprezzare l'operatività e l'esperienza. Conoscendo alcuni dipendenti, dovresti pure farti un'idea di quale azienda possa essere affidabile o meno, in termini di pagamento, ambiente di lavoro e tutto il resto. Tra l'altro, la maggior parte di queste aziende opera lontano dai centri cittadini. Ti trovi una sistemazione a metà strada e scappi pure dal centro cittadino che ti angoscia.
Ti sconsiglio, però, di tornare in terronia. Sempre che tu non abbia una conoscenza diretta ed esaustiva dell'ambiente lavorativo in cui vai a cacciarti. La maggior parte delle aziende che opera nel settore lavora male. E nella posizione in cui ti troveresti, non potresti fare più di tanto per migliorare le cose.
* Se a qualcuno dovesse interessare, potrei anche schematizzare il meccanismo. Guarderete al mondo del lavoro con ottica diversa. Un'epifania, tipo quella di Fantozzi dopo aver conosciuto il giovane Folagra.
At this range, I'm a real Frederick Zoller.
La birra è un perfetto scenario da sovrappopolazione: metti una manciata di organismi in uno spazio chiuso con più carboidrati di quanti ne abbiano mai visti e guardali sterminarsi con gli scarti che producono - nel caso specifico, anidride carbonica e alcol. E poi, alla salute!
#180
Inviato 23 ottobre 2015 - 12:17
è un po' quello che è successo a me.
L'azienda, molto grande e con migliaia di dipendenti, si ritrova un calo importante e mette in cassa integrazione. Il settore però in cui lavoro io però, rende (e di brutto) salvando così tutto l'ambaradan. Ma non si può assumere direttamente nessuno, addirittura (ma è una notizia dell'RSU non ci metto le mani sul fuoco) non può più fare direttamente nemmeno gli apprendistato.
Quindi, dopo anni a cercare soluzioni alternative, entrano in gioco delle agenzie interinali che si prendono quelli che erano già li, come il sottoscritto, contrattualizzandoli e allineando tutte le scadenze di tutti nello stesso periodo. Sembrava che dovesse succedere qualcosa...
Invece pian piano contrattualizzeranno tutti a TI, ma a farlo sarà l'agenzia interinale.
E io, perchè ho rotto i coglioni e perchè sono esternalizzato rispetto ai miei colleghi in un'azienda cliente, ho ottenuto di non avere quello che invece hanno quasi tutti gli altri e che secondo me invalida totalmente il contratto stesso: qualora l'azienda non voglia più tale dipendente, perchè sarebbe un esubero dopo l'aver perso un appalto, l'agenzia ti potrà lasciare bellamente a casa a grattarti la minchia. E quindi che contratto a TI è?
#181
Inviato 23 ottobre 2015 - 19:00
La cosa più probabile è che ti chiedano di elevare i tuoi standard lavorativi, senza ritoccare i benefit, facendoti pesare la storia del tempo indeterminato. Per fortuna, non ti stanno sbattendo in mezzo ad una strada
condivido nel complesso ciò che dici, comunque la mia è una coop piccola, alcuni soci fondatori fanno il mio stesso mestiere (non con la mia busta di sicuro). Possibile che mi chiederanno di diventare socio a mia volta, con una modifica ad hoc della paga per coprire il contributo da socio.
Gli standard elevati in pratica li ho stabiliti io con un paio di altri miei colleghi; più di così c'è solo lavorare quantitativamente di più (difatti uno di questi miei colleghi si è trovato in alcuni casi a fare: 6-12 e 13-20 in due posti diversi per alcuni giorni, senza alcun supplemento di stipendio, io al posto suo li avrei mandati a quel paese).
Non trovassi altro comunque prima della scadenza cercherei di trattare, anche se probabilmente a loro non frega poi molto che sia tra i migliori: gli conviene avere gente che si impegna un po' meno (non sia mai richiedano una postazione in più perché il lavoro non viene finito) ma che si fa sfruttare di più (altra collega con dei problemi di salute (è pur sempre una coop B) e con un altro lavoro: ha fatto a volte 6-11; 12-18 sempre in due posti + lavoro notturno da un'altra parte).
Ah, oggi ho parlato col boss di una di quelle ditte più piccole: sta cercando una donna
#182
Inviato 26 novembre 2015 - 20:48
“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani - UU)
#183
Inviato 26 novembre 2015 - 23:58
Questa cosa dell'esternalizzare un servizio pagando al lavoratore di turno una frazione di quanto pagheresti un dipendente è un po' la piaga del mercato del lavoro italiano. Sostanzialmente, si basa sul seguente assunto: c'è sempre un disperato in cerca di lavoro dietro la porta, pronto a prendere il tuo posto, anche a costo di percepire meno. Le cooperative, come struttura societaria, si prestano particolarmente a questa barbarie. Ovviamente, il fatto che tu prenda su per giù la metà rispetto ad un dipendente interno non vuol dire che all'azienda committente il tuo lavoro costi la metà. Una parte della differenza serve a foraggiare chi nelle cooperative non fa un cazzo, ovvero i soci, peraltro con un rischio imprenditoriale pari allo zero, perché la legislazione consente loro ogni tipo di scappatoia possibile e immaginabile*.
Faccio due esempi e chiudo la premessa. Mia moglie ha lavorato per anni per una cooperativa che gestiva dei servizi educativi all'interno di strutture del Tribunale dei Minori. Facendo il doppio del lavoro e percependo neanche la metà rispetto ai dipendenti statali (a tempo indeterminato, intoccabili), con turni allucinanti e in un ambiente che ti lascio solo immaginare. Negli ultimi anni, come se non bastasse, tra un contratto anomalo e l'altro, hanno anche smesso di pagarla. Ha intrapreso una causa di lavoro che non è praticamente neanche cominciata, dopo più di un anno e un paio di rinvii il giudice non credo abbia neanche aperto il faldone. Altri colleghi avevano cominciato a far causa prima, sono già alla fase esecutiva di sentenze che non potevano essere diverse (in pratica lavoravano senza essere pagati), ma continuano a non vedere un euro. Perché le cooperative si possono permettere di non pagare, lasciando i conti strategicamente in zona fido, e di continuare a vincere appalti per servizi che dovrebbe in realtà erogare lo Stato. Ovviamente allo Stato non costa molto meno che assumere direttamente, ma questo è un bel modo per dare soldi ad amici o per fare tornare soldi nelle tasche di qualche politico*.
Mia madre, fisioterapista, ha lavorato per servizi a domicilio a persone impossibilitate a raggiungere i presidi ospedalieri, pur potendo vantare i requisiti - per patologia e reddito - per accedere a servizi gratuiti. Servizi esternalizzati a cooperative, ad un tot per accesso, e messi in pratica da personale specializzato dietro un compenso pari a circa metà di quella cifra. Con l'altra metà, la cooperativa (che praticamente faceva le telefonate e poco altro) ha allargato i propri interessi, ha investito in beni immobili e non, per poi lasciare i dipendenti senza soldi "perché la Regione non paga". Non sto qui a dire di che logorio fisico e mentale si tratti. Metteteci pure spese e rischi di doversi muovere con mezzi propri. Mia madre ha raggiunto un "accordo" rinunciando a quasi metà dei soldi del duemilatredici. Quelli dell'anno scorso non li ha mai visti e dubito possa vederli in futuro, sempre per i motivi di cui sopra.
Tutto questo - mi scuso per la logorrea - per consigliarti di scappare a gambe levate. La cosa più probabile è che ti chiedano di elevare i tuoi standard lavorativi, senza ritoccare i benefit, facendoti pesare la storia del tempo indeterminato. Per fortuna, non ti stanno sbattendo in mezzo ad una strada: credo che tu abbia la facoltà di mandare il tuo curriculum a quante più aziende della zona (e non) conosci, pur continuando a lavorare per la tua attuale cooperativa, sempre che qualche cavillo contrattuale te lo impedisca (ma non credo). Se hai rapporti diretti meglio ancora. Chi è imprenditore nel settore tende ad apprezzare l'operatività e l'esperienza. Conoscendo alcuni dipendenti, dovresti pure farti un'idea di quale azienda possa essere affidabile o meno, in termini di pagamento, ambiente di lavoro e tutto il resto. Tra l'altro, la maggior parte di queste aziende opera lontano dai centri cittadini. Ti trovi una sistemazione a metà strada e scappi pure dal centro cittadino che ti angoscia.
Ti sconsiglio, però, di tornare in terronia. Sempre che tu non abbia una conoscenza diretta ed esaustiva dell'ambiente lavorativo in cui vai a cacciarti. La maggior parte delle aziende che opera nel settore lavora male. E nella posizione in cui ti troveresti, non potresti fare più di tanto per migliorare le cose.
* Se a qualcuno dovesse interessare, potrei anche schematizzare il meccanismo. Guarderete al mondo del lavoro con ottica diversa. Un'epifania, tipo quella di Fantozzi dopo aver conosciuto il giovane Folagra.
Napalm.
#184
Inviato 27 novembre 2015 - 10:19
Come mi commentate queste frasi del Ministro del Lavoro Poletti?
Prendere 110 e lode a 28 anni non serve a un fico, è meglio prendere 97 a 21. Così un giovane dimostra che in tre anni ha bruciato tutto e voleva arrivare. In Italia abbiamo un problema gigantesco: è il tempo. Perché i nostri giovani arrivano al mercato del lavoro in gravissimo ritardo. Quasi tutti quelli che incontro mi dicono che si trovano a competere con ragazzi di altre nazioni che hanno sei anni meno di loro e fare la gara con chi ha sei anni di tempo in più diventa durissimo. Se si gira in tondo per prendere mezzo voto in più si butta via del tempo che vale molto molto di più di quel mezzo voto. Noi in Italia abbiamo in testa il voto, non serve a niente
http://www.ilpost.it...ti-lavoro-voto/
Io mi sono sentito tirato un po' in ballo: a marzo prenderò (in ritardo) la triennale, e l'università potrebbe riaprire le iscrizioni per la magistrale, che però a quel punto comincerei dal secondo semestre del primo anno, quindi in ritardo anche lì (di due esami). La mia idea era quella di iniziare direttamente a settembre 2016 così da farmi la mia carriera per bene e prendere un bel voto, però boh, laurearmi 6 mesi/un anno dopo per il voto non so quanto sia una buona idea...
#185
Inviato 27 novembre 2015 - 10:38
Poletti mi dà l'orticaria ma mi pare dica una banalità.
Jet: posto che il voto conta poco in generale, se fai la magistrale il voto della triennale non se lo inculano nemmeno i parenti stretti.
Corri, prendi la laurea, e il tempo e soldi che hai risparmiato investili in 6 mesi di viaggio - magari a perfezionare un paio di lingue - che saranno probabilmente più formativi dei 5/6 anni precedenti.
#187
Inviato 27 novembre 2015 - 10:55
Jet: posto che il voto conta poco in generale, se fai la magistrale il voto della triennale non se lo inculano nemmeno i parenti stretti.
Corri, prendi la laurea, e il tempo e soldi che hai risparmiato investili in 6 mesi di viaggio - magari a perfezionare un paio di lingue - che saranno probabilmente più formativi dei 5/6 anni precedenti.
Aspe' non ti ho capito : quindi mi consigli di cominciare a marzo la magistrale? Perché la mia idea era di laurearmi ora e farmi 6 mesi di esperienza (viaggio/stage o quel che sarà), e cominciare poi la magistrale l'anno prossimo.
#188
Inviato 27 novembre 2015 - 10:55
Io mi sono sentito tirato un po' in ballo: a marzo prenderò (in ritardo) la triennale, e l'università potrebbe riaprire le iscrizioni per la magistrale, che però a quel punto comincerei dal secondo semestre del primo anno, quindi in ritardo anche lì (di due esami). La mia idea era quella di iniziare direttamente a settembre 2016 così da farmi la mia carriera per bene e prendere un bel voto, però boh, laurearmi 6 mesi/un anno dopo per il voto non so quanto sia una buona idea...
Non c'è dubbio: con 6 mesi in meno il lavoro si rapporterà con te pressapoco così.
Oggi, come mai prima d'ora e come sempre, ancora più forte, rifiutiamo il lavoro - di merda.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
#189
Inviato 27 novembre 2015 - 11:01
poi per il noleggio dell'unicorno rivolgiti a lassie
;-)
#190
Inviato 27 novembre 2015 - 11:14
Jet: posto che il voto conta poco in generale, se fai la magistrale il voto della triennale non se lo inculano nemmeno i parenti stretti.
Corri, prendi la laurea, e il tempo e soldi che hai risparmiato investili in 6 mesi di viaggio - magari a perfezionare un paio di lingue - che saranno probabilmente più formativi dei 5/6 anni precedenti.
Aspe' non ti ho capito : quindi mi consigli di cominciare a marzo la magistrale? Perché la mia idea era di laurearmi ora e farmi 6 mesi di esperienza (viaggio/stage o quel che sarà), e cominciare poi la magistrale l'anno prossimo.
Avevo letto velocemente pardon, pensavo il tempo in più ti servisse per chiudere meglio la triennale. non ad aspettare per l'iscrizione alla magistrale da inizio anno. Boh: se il tempo che avanza nell'attesa hai modo di investirlo in qualcosa vai con Dio e fatti il viaggio/altro. Diversamente anticipa che i due esami potresti anche riuscire a recuperarli senza malus.
#191
Inviato 27 novembre 2015 - 11:18
mah, le frasi di Poletti le diceva anche un mio prof di filosofia morale. Contando che il 18 lo danno anche se non hai letto i libri, in pratica consigliava di laurearsi senza fare mai un cazzo tanto è uguale:
1) chi è dotato sarà bravo anche leggendo mezza volta e andando a lezione e continuerà la carriera in università
2) tutti gli altri stanno solo perdendo tempo, quel che conta è quello che fai quando hai finito (cioè tutt'altro)
(io ovviamente ho preso 110 e lode in 7 anni, perché essendo tonto volevo capire quello che cazzo studiavo )
#192
Inviato 27 novembre 2015 - 11:23
(io ovviamente ho preso 110 e lode in 7 anni, perché essendo tonto volevo capire quello che cazzo studiavo )
beh però poi hai avuto la testa adatta per ascoltare i droni
#193
Inviato 27 novembre 2015 - 11:25
mah, le frasi di Poletti le diceva anche un mio prof di filosofia morale. Contando che il 18 lo danno anche se non hai letto i libri, in pratica consigliava di laurearsi senza fare mai un cazzo tanto è uguale:
1) chi è dotato sarà bravo anche leggendo mezza volta e andando a lezione e continuerà la carriera in università
2) tutti gli altri stanno solo perdendo tempo, quel che conta è quello che fai quando hai finito (cioè tutt'altro)
(io ovviamente ho preso 110 e lode in 7 anni, perché essendo tonto volevo capire quello che cazzo studiavo )
Quindi tu pensi che in 2 anni di lavoro avresti imparato meno della differenza tra quanto hai imparato per prendere 110 e quello che avresti imparato per prendere solo 100?
#194
Inviato 27 novembre 2015 - 11:31
Jet: posto che il voto conta poco in generale,
Dipende da quello che devi fare. Quello della magistrale in certe situazioni conta. Ci sono aziende che sotto un certo voto non ti fanno il colloquio. Certo se poi prendi 110 a 30 anni non te lo fanno lo stesso. E poi il dottorato se uno vuole fare ricerca, i concorsi pubblici, etc. Purtroppo conta eccome.
Statisticamente parlando, non lo so.
#195
Inviato 27 novembre 2015 - 12:11
mah, le frasi di Poletti le diceva anche un mio prof di filosofia morale. Contando che il 18 lo danno anche se non hai letto i libri, in pratica consigliava di laurearsi senza fare mai un cazzo tanto è uguale:
1) chi è dotato sarà bravo anche leggendo mezza volta e andando a lezione e continuerà la carriera in università
2) tutti gli altri stanno solo perdendo tempo, quel che conta è quello che fai quando hai finito (cioè tutt'altro)
(io ovviamente ho preso 110 e lode in 7 anni, perché essendo tonto volevo capire quello che cazzo studiavo )
Quindi tu pensi che in 2 anni di lavoro avresti imparato meno della differenza tra quanto hai imparato per prendere 110 e quello che avresti imparato per prendere solo 100?
Ehm, per le altre facoltà ti darei ragione, a filosofia il discorso ha poco senso
#196
Inviato 27 novembre 2015 - 19:59
Purtroppo Poletti dice la verità, ma doveva assumere toni meno brutali, visto che la situazione che abbiamo ereditato, comunque, non è unicamente colpa degli studenti ritardatari.
La mia generazione (cioè i trentenni di oggi) è stata allevata da una che il posto fisso lo ha avuto a 24 anni e in molti casi grazie all'intervento dello Stato, e al momento in cui si è affacciata all'università, negli anni immediatamente precedenti la crisi economica, non era minimamente preparata a quello che era lì per avvenire.
Io mi sento colpito dall'affermazione perché ho finito gli studi a 28 anni, anche se per ragioni un po' differenti (bocciato un anno a scuola e ho tentato la carriera militare prima di iscrivermi all'università) ed effettivamente ho riscontrato personalmente le difficoltà di cui parla il ministro.
La mia teoria però è che le sue dichiarazioni andrebbero incanalate in alcuni settori: laurearsi tardi in Medicina è abbastanza comune, ma in linea di massima non è un problema perché le prospettive lavorative rimangono piuttosto ampie; un diploma all'alberghiero o una laurea in Lingua oggi sono più richiesti di altri titoli, e così via.
E' semplicemente accaduto che un gran numero di campi lavorativi che in passato solitamente si aprivano per determinati corsi di studi oggi si rivelano sostanzialmente inagibili.
Questo è uno scenario che molti della mia età non potevano prevedere all'epoca, compreso me, che scelsi scienze politiche perché da 22enne ero ancora ingenuamente convinto che il nostro paese fosse o potesse acquisire valori moderni e socialdemocratici come nei paesi anglosassoni.
E' poi vero che laurearsi tardi costituisce un handicap molto difficile da colmare, ma non si pone mai abbastanza l'accento sulla qualità di chi deve valutare i percorsi professionali dei candidati, in molti casi (basta dare un'occhiata qui http://www.repubblic...listagisti.it/)persone che non sono minimamente all'altezza del loro compito.
#197
Inviato 27 novembre 2015 - 20:12
Inoltre questo di Poletti mi sembra più che altro un modo di scaricare il barile per giustificare il fallimento del suo progetto di integrazione al lavoro, che sta riscuotendo un enorme numero di denunce e ricorsi in tutta Italia.
#198
Inviato 27 novembre 2015 - 20:47
Poletti ha ragione, ma dice a) una banalità b) descrive un tradeoff che non si presenta praticamente mai c) non accompagna con un allineamento degli incentivi al risultato sperato.
a) mi sembra palese
b) C'è una relazione inversa, non diretta, tra tempo che ci si mette a laurearsi e voto di laurea. In altre parole: il voto medio del ventottenne è più basso di quello del ventitreenne. Quindi il vero problema sono gli incentivi / la motivazione.
c) sei cose che il governo può fare ORA per migliorare questo gap italiano:
- frequenza obbligatoria
- eliminazione di appelli tutto l'anno, specialmente a settembre-ottobre-novembre. Rimangono solo gli appelli alla fine del corso.
- aumentare il numero dei corsi / delle università a numero chiuso, determinati dalle esigenze del mercato del lavoro
- aumentare le tasse universitarie (se paghi cinquanta euro al mese, che te frega di metterci un anno in più)
- impossibilità di rifiutare il voto (una perversione solo italiana)
- eliminare il 3+2 (che di fatto è un 5).
Qualsiasi mix di queste innalzerebbe di moltissimo il rapporto laureati/iscritti (attualmente al 55% contro l'80% dei Paesi normali), abbasserebbe l'età di laurea, innalzerebbe la % di laureati che dopo sei mesi lavorano.
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
#199
Inviato 27 novembre 2015 - 21:08
- frequenza obbligatoria
- eliminazione di appelli tutto l'anno, specialmente a settembre-ottobre-novembre. Rimangono solo gli appelli alla fine del corso.
- aumentare il numero dei corsi / delle università a numero chiuso, determinati dalle esigenze del mercato del lavoro
- aumentare le tasse universitarie (se paghi cinquanta euro al mese, che te frega di metterci un anno in più)
- impossibilità di rifiutare il voto (una perversione solo italiana)
- eliminare il 3+2 (che di fatto è un 5).
Sono d'accordissimo su quelle grassettate, la prima invece puoi approfondire? Come aiuterebbe?
Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.
#200
Inviato 27 novembre 2015 - 21:16
Togliendo di torno il mito che si può lavorare, poi leggere quattro tomi di notte e andare a fare l'esame. La gran parte dei laureandi alla Peo Colombo è gente che in università ci sta una volta ogni morte di papa.
È abbastanza ovvio che la possibilità di laurearsi/laurearsi in corso sia funzione di quanto spesso stai fisicamente in università (io quando ho smesso di andarci non ho dato un esame uno in 18 mesi). Renderlo chiaro dall'inizio è anche un ostacolo ulteriore che evita quelli che "non so che cazzo fare, intanto mi iscrivo all'università per rimandare la scelta": se fai l'università devi andare, se no non stai facendo l'università.
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Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
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