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Kayo Dot | Maudlin Of The Well | Toby Driver


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#1 paloz

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Inviato 21 ottobre 2014 - 09:49

Apro il topic perché l'ultimo specifico sembra risalire a "Blue Lambency Downward" e non m va di infilare sempre tutto altrove.

 

L'occasione è la pubblicazione di un disco controverso a nome Kayo Dot, appena un anno dopo il mattonazzo "Hubardo", che già aveva degli elementi stridenti e non era proprio una cosa misurata.

Penso di poter dire che "Coffins On Io" non somiglia a nulla di quanto pubblicato sinora da Toby Driver & co. Purtroppo, però, sembra anche una discreta cagata, abbastanza tragico a livello di scrittura e per molti versi insopportabile dal punto di vista musicale, con un cantato in bilico tra pop e progressive difficilmente digeribile.

 

kayo-dot-coffins-on-io.jpg

 

 

Io e wago l'abbiamo già ascoltato, chi altro?

 

Se non vi va, comunque, parliamo dei KD e degli altri progetti in generale, il topic serve a questo.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#2 unkle

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Inviato 21 ottobre 2014 - 11:26

per quanto pesante, strabordante e logorroico, molto meglio Hubardo di quest'ultimo lavoro che non saprei neanche come descrivere. Forse semplicemente noioso.


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#3 paloz

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Inviato 21 ottobre 2014 - 12:59

per quanto pesante, strabordante e logorroico, molto meglio Hubardo di quest'ultimo lavoro che non saprei neanche come descrivere. Forse semplicemente noioso.

---

 

Fosse solo noioso avrei detto "vabé, stavolta Toby non c'ha preso". E magari avrei comunque trovato spunti di interesse, visto che è un musicista che apprezzo.

Questo "Coffins On Io" mi sembra proprio la cagata indifendibile: è un concept ispirato al noir futurista degli anni '80, ha un suono ben definito ma assolutamente estraneo ai canoni stilistici dei Kayo Dot sinora. Suona come una band qualunque di neo-prog edulcorato, molto distaccato e senza sospensioni tonali che smuovano un po' le carte in tavola. Il sassofono ottantiano dell'ultimo brano mi ha dato il colpo di grazia.

Dei KD mi è sempre piaciuta l'imprendibilità dell'orchestrazione, i cambi di tonalità disorientanti; composizioni che brancolano nel buio e sanno di non-finito, ma pensate e suonate con estrema cura e credendoci. Questo ultimo album è imprevedibile solo in relazione ai precedenti, mentre non riserva una sorpresa che sia una: o meglio un'unica, enorme brutta sorpresa.


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#4 wago

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Inviato 21 ottobre 2014 - 15:25

Sto rimettendo su i dischi dei Kayo Dot proprio in questi giorni, spinto più che dalla nuova uscita dalla totale stralunatezza del personaggio e del suo processo creativo (stiamo parlando di uno che sostiene di prendere le melodie dal "piano astrale") e dalle analogie tra queste stramberie e quelle professate dagli altri miei idoli del momento, i Secret Chiefs 3.

 

Ho atteso questo "Coffins on Io" con curiosità e interesse, visto il paventato "cambio di registro": al primo ascolto, però, ne sono rimasto molto deluso.
I primi brani sono una ciofeca, senza appello. Non concordo col giudizio di Paloz: non è vero che suonano come "un qualsiasi gruppo neoprog". Suonano diversi, più smorti prima come suoni che come scelte compositive. Toby Driver sostiene di essersi ispirato a Vangelis e capisco il riferimento: hanno un carattere ambientale e astratto, al tempo stesso emotivo e distaccato. Ciò non toglie che non stiano insieme, e non riescano a trasmettere alcunché. Peccato, perché alcuni synthazzi, soprattutto quelli che fanno la parte del basso, mi piacciono parecchio e mi sembrano usati in modo acuto e non banale.

Verso la fine del disco, invece, un pezzo come "The Assassination of Adam" non mi sembra aggiungere molto al repertorio classico della band, portandone anzi il consolidato stile avant-metal in una direzione più che mai lineare. Mi è sembrato un episodio riuscito, ma interlocutorio: molto in contrasto con la "svolta" tanto sponsorizzata per il disco.

Risentendo, infine, sono rimasto stregato da "Library Subterranean". È senz'altro il brano più riuscito del disco, quello che riesce a sposare il nuovo corso elettro/ambientale di Driver con la sua consueta passione per i suoni graffianti, dissonanti, metallici in una maniera tutta sua. Fin dall'attacco della parte ritmica si presenta come un pezzo assieme diretto e contortissimo, impossibile da ricondurre a un singolo genere musicale e davvero "non sentito" per la capacità di contrastare trame elettroniche, colate di noise ed eco, e linee melodiche forse poco memorabili, ma funzionali all'atmosfera del pezzo. Procedendo temi e mood mutano, si entra in una sezione poliritmica che sembra portare i Meshuggah o i King Crimson in orbita tra le lune di Giove. Il risultato è una cosa misteriosa, "cattiva" e affascinante. Non vale certo per salvare l'intero disco, ma a mio avviso dà un senso a questa nuova strada e mi fa sperare che per il futuro ci siano ancora possibilità prospere. Stiamo a vedere.


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#5 solaris

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Inviato 21 ottobre 2014 - 15:38

Diavolo, retro-noir-futurista, piano astrale e vangelis, persino una bella cover, ero già sold, peccato dite sia un porcatone :/


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#6 wago

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Inviato 21 ottobre 2014 - 15:45

Avevo pensato di proportelo. Per me, al di là del fatto che il disco non stia piacendo a noi fan di vecchia data, il limite maggiore (mettendomi nei tuoi panni) è che resta un disco con un impianto sonoro non trascurabilmente progressivo e metallico. La prova comunque la farei, lo sai benissimo che se una cosa agli altri non piace a te può tranquillamente fare impazzire, per i gusti balordi che c'hai :P


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#7 solaris

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Inviato 21 ottobre 2014 - 15:47

sono già pronto a sperticarmi in lodi  asd

 

come si chiama la Giovata che me la cerco?

 

 

prog e metal assieme c'è un rischio maialata defcon 1, sarà mica davvero una roba alla tool?


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#8 paloz

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Inviato 21 ottobre 2014 - 15:49

Boh wago, di (neo-)progressive qualcosa c'è, di metallico quasi nulla direi. Ha un che di riccardone, semmai.


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#9 wago

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Inviato 21 ottobre 2014 - 15:50

Library Subterranean?

Per me ti piacciono di più le precedenti: parti con "The Mortality of Doves", per dire.


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#10 wago

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Inviato 21 ottobre 2014 - 15:51

Boh wago, di (neo-)progressive qualcosa c'è, di metallico quasi nulla direi. Ha un che di riccardone, semmai.

Lo dici perché sei abituato ai suoni metallici, e qua ce ne sono pochi (peraltro "in stile Driver", che è una specie tutta particolare). Però i suonaccioni cattivi ci sono, ben dosati, e se uno è allergico molto probabilmente l'accesso di istamina gli parte lo stesso.

 

 

 

sarà mica davvero una roba alla tool?

No, direi che non c'entrano nulla. In comune c'è giusto il gusto esotericheggiante.


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#11 softnoize

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Inviato 22 ottobre 2014 - 20:12

Ammazza, un fronte così unito e compatto di negatività non l'ho mai visto qua sul forum asd
Ai riferimenti già fatti ne butto lì un altro paio: la prima traccia mi ha ricordato subito Rygg negli ultimi Ulver (escludendo Messe chiaramente) mentre da Longtime (lei soprattutto) in poi ci sento tantissimo i KC fine ’70 (e oltre), soprattutto la voce.
Appoggio poi anch'io il neoprog: Library Subterranean sembra un pezzo degli IQ, e ancora di più Offramp (le tastiere finali mi ricordano distintamente un pezzo preciso di qualcuno di quel tipo lì, ho rovistato tutto l'ipod per 20 minuti in cerca di quella canzone ma non mi viene).
A parte l'ultima, neanch'io ho avvertito tutta questa atmosfera noir futurista anni '80 (perchè girarci intorno: atmosfera blade runner, tanto cosa vorrà mai dire). Ma appunto io col sax ho dei grandissimi problemi personali perchè mi banalizza tantissimo tutto, non ci posso fare niente.

MA

(Unkle metto anch'io la pausa drammatica)

Mi è piaciuto. Scusate ma sì, mi è piaciuto. Riconosco che sia a tratti poppaccio proggarolo bello dozzinale e che poco abbia a che fare con la sofisticatezza sperimentale avantprog metallara degli altri, ma alla fine i brani girano bene, finalmente non c'è pesantezza, l'atmosfera è quella lì, certo un po' plastificata però tentata, e va beh dai, è un bel disco con pezzi che funzionano e ora ho anche voglia di risentirlo. Io lo promuovo senza alcun pentimento.
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#12 solaris

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Inviato 22 ottobre 2014 - 21:05

Library Subterranean?

Per me ti piacciono di più le precedenti: parti con "The Mortality of Doves", per dire.

 

È tutto un disastro, una riccardonata fatta e finita :(


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#13 paloz

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Inviato 22 ottobre 2014 - 22:24

Che ti prende aries? Prima te ne esci che la cover è bella (santiddio), poi che il disco non ti piace nonostante sia effettivamente brutto. Cosa sei diventato? ashd


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#14 wago

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Inviato 22 ottobre 2014 - 22:37

 

 

Mi è piaciuto. Scusate ma sì, mi è piaciuto. Riconosco che sia a tratti poppaccio proggarolo bello dozzinale e che poco abbia a che fare con la sofisticatezza sperimentale avantprog metallara degli altri, ma alla fine i brani girano bene, finalmente non c'è pesantezza, l'atmosfera è quella lì, certo un po' plastificata però tentata, e va beh dai, è un bel disco con pezzi che funzionano e ora ho anche voglia di risentirlo. Io lo promuovo senza alcun pentimento. 

Ma non è vero dai. Ok, potrà esserti piaciuto ma è evidente che ti è piaciuto per i motivi sbagliati :)
Lo sperimentalismo c'è, c'è ancora la componente avantprog - non in tutti i brani ma c'è - e non è assolutamente vero che si tratta di "pop dozzinale", proggarolo o meno che sia. Insomma, anche i pezzi cantanti, con tutto che ci sono i clean vocal ecc., pop proprio non riesco a vederli. Non solo perché come pezzi pop proprio non funzionano, ma anche perché l'orizzonte non mi sembra proprio quello. Se proprio devo pensare a un parallelismo coi neoprogger, mi saltano in mente i Gazpacho che tanto "pop" non trovo siano (escludendo il fatto che mi fanno abbastanza schifo, e tutto sommato sto disco mi pare meglio).
"Dozzinali" men che meno dai, si può discutere se Driver sia riusciuto o meno nel suo intento ma direi che l'intento è chiaro e non è quello di adeguarsi a un qualche stile preesistente. Mi pare che la volontà di fare qualcosa di nuovo sia molto chiara, e non si possa imputare di non averlo fatto. Semmai il problema è che questo qualcosa di nuovo tanto riuscito non è.


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#15 solaris

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Inviato 22 ottobre 2014 - 22:44

Che ti prende aries? Prima te ne esci che la cover è bella (santiddio), poi che il disco non ti piace nonostante sia effettivamente brutto. Cosa sei diventato? ashd

 

Non ti piace la cover? Devi farne di strada, bimbo... :D

L'album, boh, ho sentito 2 tracce da soundcloud, la coda di Library nemmeno m'è dispiaciuta, ma è la noia e il cliché, speravo in qualcosa d'oscuro davvero. Ma dove l'han visto Vangelis poi?


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#16 wago

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Inviato 22 ottobre 2014 - 22:50

Sarà che sto diventando vecchio e bollito, visto che sembra sia l'unico a non ritrovare tutti sti cliché nel disco. Anzi direi proprio che il problema è quello di tentare strade nuove e indedite, ma le strade nuove non sono granché buone.

 

ps. Anche a me la copertina piace molto molto. Riuscisse il disco a reggerne l'immaginario, sarebbe l'uscita dell'anno e forse non solo.


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#17 solaris

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Inviato 22 ottobre 2014 - 22:59

È inusuale per un disco prog, ma non fa che adottare cliché da altri generi mantenendo le costruzioni e i topoi soliti del genere sotto (le rullatine dispari che si stoppano e tutti i riempitivi del repertorio). Il cantato pure è insostenibile, non fa nulla per sembrare "astrale", è il solito col filtrino applicato.


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#18 softnoize

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Inviato 22 ottobre 2014 - 23:00

Mi è piaciuto. Scusate ma sì, mi è piaciuto. Riconosco che sia a tratti poppaccio proggarolo bello dozzinale e che poco abbia a che fare con la sofisticatezza sperimentale avantprog metallara degli altri, ma alla fine i brani girano bene, finalmente non c'è pesantezza, l'atmosfera è quella lì, certo un po' plastificata però tentata, e va beh dai, è un bel disco con pezzi che funzionano e ora ho anche voglia di risentirlo. Io lo promuovo senza alcun pentimento. [/size]

Ma non è vero dai. Ok, potrà esserti piaciuto ma è evidente che ti è piaciuto per i motivi sbagliati :)
Lo sperimentalismo c'è, c'è ancora la componente avantprog - non in tutti i brani ma c'è - e non è assolutamente vero che si tratta di "pop dozzinale", proggarolo o meno che sia. Insomma, anche i pezzi cantanti, con tutto che ci sono i clean vocal ecc., pop proprio non riesco a vederli. Non solo perché come pezzi pop proprio non funzionano, ma anche perché l'orizzonte non mi sembra proprio quello. Se proprio devo pensare a un parallelismo coi neoprogger, mi saltano in mente i Gazpacho che tanto "pop" non trovo siano (escludendo il fatto che mi fanno abbastanza schifo, e tutto sommato sto disco mi pare meglio).
"Dozzinali" men che meno dai, si può discutere se Driver sia riusciuto o meno nel suo intento ma direi che l'intento è chiaro e non è quello di adeguarsi a un qualche stile preesistente. Mi pare che la volontà di fare qualcosa di nuovo sia molto chiara, e non si possa imputare di non averlo fatto. Semmai il problema è che questo qualcosa di nuovo tanto riuscito non è.
Secondo me invece c'è una bella vena pop. Il primo pezzo mi è restato in testa come un singolo puttanpop e alla fine della traccia già l'avevo masticata e digerita, ha un ritornello molto facile e gli arrangiamenti mi sanno di quel prog facilone tardo e slavato. L'ultima (insieme fan 22 min) è una lagna ammiccante da notturno anni '80 - ripropongo colonna da film porno, dozzinalissima a mio vedere, però anche quella più in tema (oh, il tema se lo son scelto loro). Longtime invece mi ricorda molto, come dicevo, qualcuno di quei pezzi melodici dei KC tipo Matte Kudasai.
Ma in generale io non ho affatto la sensazione di qualcosa di innovativo, punto fermo in realtà di tutto il resto della loro produzione. Sono convinto che ci fosse l'intento, e dall'ambizione del progetto se ne ha la certezza, ma i risultati non riesco molto a vederli. Che poi è soggettività pura questa, possiamo parlarne ma dubito approderemmo a una conclusione asd
Comunque insisto nel dire che a me, dati pro e contro, non è dispiaciuto.

È inusuale per un disco prog, ma non fa che adottare cliché da altri generi mantenendo le costruzioni e i topoi soliti del genere sotto (le rullatine dispari che si stoppano e tutti i riempitivi del repertorio). Il cantato pure è insostenibile, non fa nulla per sembrare "astrale", è il solito col filtrino applicato.

Visto dove volevano andare a parare, mi sarebbe piaciuto moltissimo un cantato sommesso e bello vellutato stile bark psychosis / hood.
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#19 Malex76

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Inviato 23 ottobre 2014 - 06:41

Ho letto le vostre critiche con interesse. A me è un album che fa semplicemente impazzire. Oscuro ma accessibile, relativamente intricato ma con melodie che ti si stampano in testa. Per me davvero un'ottima uscita ai livelli di "Blue Lambency...".
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#20 wago

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Inviato 23 ottobre 2014 - 14:20

Comunque dopo un po' di ascolti ho parzialmente rivisto la mia posizione. Non è un capolavoro, continuo a trovarlo deludente rispetto alle premesse, ma è affascinante. Alcuni pezzi sono ottimi - tra i migliori nella produzione della band, altri funzionano solo a metà ma sanno comunque suggestionare. Credo che le potenzialità di Driver anche rispetto a questo tipo di suoni siano maggiori ma non posso dirmi del tutto insoddisfatto del risultato. Nel complesso, lo trovo meglio di diverse altre cose loro, e un disco che vale la pena ascoltare.


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#21 paloz

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Inviato 23 ottobre 2014 - 14:24

Gli darò un'altra chance ma dubito che rivedrò la mia posizione. L'ho trovato sconfortante, di quelle cose che forse sarebbe meglio non aver sentito.

Ma invece i Maudlin of the Well che fine hanno fatto? Io credo di aver ascoltato solo "Part the Second" che però mi piaceva assai, qualcuno li ha approfonditi e me ne parla?


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#22 paloz

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Inviato 24 ottobre 2014 - 13:01

Ok dai, al secondo ascolto comincio a vedere la luce. Cioè, se non altro ho percepito il filo conduttore del disco e notato i vari layer dei musicisti apprezzando il lavoro che c'è dietro (roba altamente professionale, ma non è una novità).

"Library Subterranean" è il meglio, ma era ovvio: se al terzo minuto parte lo strumentale avant-progghe con il tastierone cattivo e il tempo dispari sbavoso vinci facile - si fa per dire. Anche il primo pezzo ci sta più di altri.

Alla fin fine le cose che mi ammorbano di più sono forse due: il cantante e il fatto che un disco così sia stato comunque rilasciato a nome Kayo Dot, mentre evidentemente è qualcosa d'altro rispetto a blabla. Ho superato persino la sassofonite, va' come mi evolvo.

 

 

COMUNQUE

 

quest'anno era uscita un'altra cosa di Toby assieme a Timba Harris e Russell Greenberg, "Ichneumonidae".

 

Toby_Driver_-_Ichneumonidae_cover_139956

 

Recensione

 

che a me, per dire, piaceva di più.

La recensione spiega bene la genesi del disco ma parla molto poco di quel che c'è dentro. Sono passati alcuni mesi dall'ultima volta che l'ho sentito: l'atmosfera richiamava molto, secondo me, il minimalismo di Morton Feldman mescolato a toni spettrali(sti, tipo Haas) - per via della viola di Harris. Disco interamente scritto, è un trio molto interessante ma l'ascolto richiede attenzione e il fatidico "momento giusto". Dura mezz'oretta, provateci.


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#23 wago

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Inviato 24 ottobre 2014 - 14:15

Ma si chiama Timba o Timb?
È lo stesso dei SC3, no?

 

Ps. non sapevo dell'uscita: metto su.


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#24 paloz

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Inviato 30 gennaio 2015 - 22:02

Ecco, ascoltare un album come Dowsing Anemone With Copper Tongue, secondo me, aiuta a ricordarci perché Driver è uno dei protagonisti assoluti della nuova avanguardia "rock". Lo sviluppo su tempi dilatati non è un pretesto, ma è al servizio di un'atmosfera dark-psichedelica che davvero ci parla, una drammaturgia dove chitarra e batteria hanno una voce dal peso realmente significativo e danno la direzione a tutto l'impianto - i tocchi di classe cameristici si sprecano. Con l'inconfondibile cifra dei primi Kayo Dot, quei cambi di tonalità e di tempo che fanno l'effetto di una camminata in cui ogni passo è disagevole e incerto, dove nulla è "definitivo" ma a suo modo perfettamente coerente. Una chiarezza d'idee che forse non si è del tutto persa per strada, che ha trascinato Driver verso lidi sempre diversi ma molto meno d'effetto.


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#25 corrigan

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Inviato 13 febbraio 2016 - 12:25

Ho ripreso dopo un primo approccio fallimentare l'anno scorso Coffins on Io, bello bello. Probabilmente mi aiuta il fatto che non me ne frega nulla dei progetti precedenti di Driver, dei quali non ho sentito nemmeno una nota.

E' vero che un disco con molti difetti, questo si'. La seconda meta' di Offramp Cycle e' inutile anche se non fastidiosa (ma la prima spacca, sembrano i Japan sotto steroidi), Library ha una progressione metallosa abbastanza brutta e Adam e' un pastrocchio industrial, ma #1, #3 e #6 sono gran pezzi, opener e closer in particolare.


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「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#26 paloz

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Inviato 13 febbraio 2016 - 12:29

Io ho atteso un annetto buono prima di tornarci su e ora mi sembra il momento giusto per decidere se mi piace almeno un po'.


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#27 Emiliano

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Inviato 04 gennaio 2017 - 21:22

Cosa ne pensate dell'ultimo "Plastic House on Base of Sky" dei Kayo Dot?

io l'ho trovato interessante, con alti e bassi, c'è molta più psichedelia e dark-wave che nei lavori precedenti. Sicuramente è più immediato di "Dowsing Anemone With Copper Tongue", ci ho messo mesi per capirlo :D

Molto bella la cover dell'artista taiwanese James Jean.


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#28 paloz

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Inviato 05 gennaio 2017 - 08:53

Di una pesantezza analoga a "Coffins on Io", sonorità che mi irritano e raramente sono compensate da qualche arrangiamento davvero interessante. Con me se continuano così hanno davvero chiuso.


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#29 corrigan

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Inviato 05 gennaio 2017 - 18:11

per me invece se continuano su questa strada possono fare un capolavoro asd (anche se ho preferito CoI a PHoBoS).


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#30 Emiliano

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Inviato 03 febbraio 2017 - 21:01

Pubblicato il 02 feb 2017

Artist: Toby Driver
Track: Avignon
Release: Madonnawhore

 

Attivissimo, dopo l'ultimo Kayo Dot ora questo singolo che anticipa l'album (21/03/2017). Belle le atmosfere e la musica, ma qui la sua voce mi convince di meno, migliore performance a mio avviso in "Plastic House on Base of Sky". ciao.

 


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#31 paloz

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Inviato 12 novembre 2022 - 15:12

Ve la devo dare sempre io questa notizia, giusto?

 

Tour celebrativo per il ventennale di Choirs of the Eye, con la formazione del side-project Maudlin of the Well.

IL 5 MARZO A MANTOVA!

 

 

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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#32 wago

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Inviato 12 novembre 2022 - 15:15

Bella lì, lunedì c'ho il giorno libero. Segno :D


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