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Nuovo Album Per I Godflesh, A World Lit Only By Fire, In Uscita Per Il 7 Ottobre


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3 replies to this topic

#1 fedemone

    tricheco, ma formichiere

  • Redattore OndaRock
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  • LocationMilano - Pisa

Inviato 01 ottobre 2014 - 10:05

Ascoltatelo in streaming in anticipo:

http://www.npr.org/2...it-only-by-fire

 

Troppo metal per i miei gusti devo dire. Alla fine duro quanto vuoi ma ordinario.


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#2 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 10 novembre 2014 - 11:44

Godflesh - A World Lit Only By Fire [2014, Avalanche]

 

godfleshOR_1415199988.jpg

 

 

La mia recensione :OR:


  • 0

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#3 simon

    Scaruffiano

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Inviato 10 novembre 2014 - 13:10

Volevo aprire un topic apposito: e'la quintessenza del metal che diventa industrial. claustrofobia, noia, paranoia, pessimismo, schizofrenia di un tempo che va a farsi un meritato riposino nella monolicita'che non ha piu'peli sulla linqua: ombrosi, inquietanti, spavaldi nel riproporre il discone precedente per un'evo dominato dal tutto e subito e dal tutto e subito da consumarsi preferibilmente senza aver ascoltato piu'di dieci secondi per canzone. viscidi, psicopatici inni al doloro metropolitano, un tempo isolazionisti ora preferibilmente cotti da un barbecue esistenziale, financo fenomenologico. chirurgichi come il doom metal dovrebbe e potrebbe quasi sempre se avesse in testa di essere doom e non stoner doom. amplessi tech che lasciano da barte rigurgiti dub, macro micro dubstep in acido. un disco sincero che non puo'dire nulla di piu'di quanto e'gia'stato detto in generale e soprattutto da loro almeno vent'anni fa ai tempi del merciless anche se a quei tempi eravamo in piena moda post swans metal industrial rimtico/rotobotico tra la conversione pazzesca dei die krupps, ministry, fear factory, alien sex fiend e ovvio i nin. ci aspettiamo un album di decostruzionismo : remix pesanti come in un ellipsis dei scorn bei tempi, acri odori di the walking dead ma ambientati non in Georgia ma in una Europa completamente divisa tra un fronte di pura noia che si trasforma in maxi linciaggio per i "diversi" il capitale che gioca a fare il prete bello in mezzo e una sinistra sempre piu'borderline decisa a comandare, decisa a lacrimare con i lavoratori come ai tempi dei test dept., decisa a subire chiudendosi a ricciolo in riforme culturali e sociali che defenestrano per sempre ogni tipo di ambizione o cripto ambizione culturale in un vortice sado-maso di cafoneria. il 1994 aveva proposto appunto un Merciless che nonostante tutto il ben di dio che ci girava attorno ci faceva la sua bella figura, oggi e'un dignitoso disco ma tutto cio'che ci gira attorno non e'piu'musica, ma ombre, spettri del capitalismo digitale che sta trasformando l'elemento concreto in una sorta di mp3 generation che a differenza di quella precedente potrebbe vedere anche questo disco come un pozzo da prosciugarsi in mezzo minuto scarso... sicuramente arrivera'il doppio vinile firmato, con chissa'quali artifici per ingannare il riccone di turno o il collezionista di ossa di turno, di certo ci aspettiamo una vera e propria rivoluzione post industriale a livello commerciale, una rifondazione che trovi un altro medium "concreto" per ristabilire i legami tra l'ascolto e il tempo non solo bergsoniano, a gettare dalla finestra le ultime carcasse ideologiche e potendo rifondare tout court la razza umana che i Godflesh continuano a vedere come una sorta di sadico violentatore iper misantropo. spero che i video possano ripartire da choc terapeutici come ai tempi di Spk. diciamo sette al disco per riconoscenza di quanto hanno saputo donare al mondo e a chi ha appena scritto. potevano essere i nuovi killing joke, non hanno mai deciso di optare per il doom suicidio feedback flanger japan jazz mizutaniano o per il free noise rokke dei skullflower pur avendone pubblicati alcuni e definiti piu'che giustamente dei black sabbath che suonano direttamente in un cimitero post industriale... hanno saputo contaminarsi ma non arrivare al punto, purtroppo, di creare un genere nuovo piu'che assoluto, una sorta di metal platone a tinte fortissime, ci sono quasi arrivati ma tra il dire e il fare molto probabilmente e'mancato loro l'approccio di psicologia dinamica che un genio come il professor galimberti avrebbe potuto consigliar loro. le copertine non sono mai state il loro forte, questa, questa dico e ridico non va oltre il loro standard. sette: ribadiamo.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#4 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 10 novembre 2014 - 13:21

tl;dr

 

per quanto riguarda il disco , al primo ascolto non mi sembra proprio male, Mi riservo un paio di ascolti più approfonditi per un giudizio più critico.


  • -1

Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 





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