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A Winged Victory For The Sullen - Fuori Ora Il Nuovo "the Undivided Five" Su Ninja Tune, Ed È Un Altro Capo Alato


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68 replies to this topic

#1 Ɲ●†

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Inviato 29 settembre 2014 - 12:25

Se ne è parlato in playlist e allora ci apro il topic anche per rassicurare il buon Dudley che sì, questa seconda uscita dello Stars of the Lid Adam Wiltzie con Dustin O' Halloran è molto più riuscita, sostanziosa e a fuoco del precedente omonimo, sino a farsi tripudio di romanticismo e commozione ipnotica.

Copincollo scambio tra me, Raffa e Giubbo dalla suddetta playlist (per quanto lo stato dei quote lo consente)


A Winged Victory for the Sullen - Atomos
Nella sfida tra "cugini" con il labradfordiano Anjou vince nettamente il secondo disco delllo Stars of the Lid Adam Wiltzie. L'esordio di questo progetto condiviso con Dustin O' Halloran l'avevo ascolticchiato quel tanto che bastava per annoiarmi (magari ci torno). Questo invece l'ho sentito ieri sera e mi ha rapito: è bello lungo ma con pochissime cadute di tono; sembra quasi il definitivo compimento della svolta "cameristica" intrapresa dagli Stars of the Lid con "Refinement of the Decline". Un deliquio romantico Made in Brussels (dove Wiltzie vive ormai da anni).

Parole sante. Stesse impressioni su A Winged Victory, che mastico ormai da luglio: il primo mi aveva lasciato freddino, questo è tutt'altra cosa, per certi versi il coronamento delle orchestrazioni ambientali di Wiltzie, persino un passo oltre Stars Of The Lid.Anche per me vince sui "cugini" Anjou, per quanto faccia un certo effetto vedere insieme quella line-up e il disco abbia una densità di suono sconosciuta a due terzi delle robe ambient-drone di questi anni. Ultimo Lawrence English escluso, ovviamente.
La differenza tra i due dischi degli AWVFTS (dio!) la fa tutta l'uso degli archi: tappeto sonoro aggiuntivo da una parte, protagonisti assoluti dall'altra, da qualche parte tra Badalamenti e Georges Delerue (l'influsso europeo dovuto alla residenza belga di Wiltzie è decisivo e caratteristico). Di modo che ne guadagnano molto i pezzi, più strutturati e coinvolgenti.
Comunque ora riascoltandolo devo dire che anche il primo disco così malvagio non è...

ed è proprio per questo che i pezzi che ho sentito in anteprima mi piacciono tantissimo. rimanevo li, a fissare il vuoto, a chiedermi se esistesse mai musica più senza tempo e pura di questa.

gli elementi da camera, messi li in modo perfetto (nè invadenti e stucchevole, nè anonimi) fanno quadrare il cerchio che prima non quadrava. insomma per me con i droni segli Stars of the Lid da soli il tutto diventa troppo isolazionista, così invece gli archi (ed il piano) e i droni diventano assolutamente complementari e necessari l'uno all'altro, creando appunto una musica assoluta.


Qui il teaser e il video di Atomos VII




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A chemistry of commotion and style

#2 Ɲ●†

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Inviato 29 settembre 2014 - 12:28

Altri 2 pezzi per gradire

 

 


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#3 Giubbo

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Inviato 29 settembre 2014 - 12:36

bravo Not, sempre sul pezzo!

 

loro sono fighissimi anche, sembrano personaggi di Cormac McCarthy. piazzo qui per la gioia delle pulzelle.

 

awfts_wide-a3b797fdd063f8f003df7bff61d20


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#4 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 29 settembre 2014 - 12:44

Pensavo che Dustin O' Halloran fosse una donna ashd :ph34r:


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#5 Giovanni Drogo

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Inviato 29 settembre 2014 - 12:44

A me quello omonimo del 2011 piace, influenzatissimo dagli Stars of the Lid ma ha dei momenti intensissimi, con dei suoni davvero belli (c'ha lavorato alla produzione anche uno dei Giardini di Mirò).
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Statisticamente parlando, non lo so.


#6 Ɲ●†

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Inviato 29 settembre 2014 - 12:48

A me quello omonimo del 2011 piace, influenzatissimo dagli Stars of the Lid ma ha dei momenti intensissimi, con dei suoni davvero belli.

 

 

Anche troppo influenzato, nel senso che ne è sostanzialmente una replica con qualche variazione. Questo invece si stacca proprio dal suono degli SOTL. Non che manchino gli agganci (cioè si sente che è farina del sacco di uno dei due), però come si diceva ne porta definitivamente in luce la deriva neo-classical che in "Refinement of the Decline" era comunque decisiva. Cioè, nei dischi degli SOTL (ma anche nel primo dei Winged Victory) un uso così imponente delle orchestrazioni "reali" non c'era.


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#7 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 29 settembre 2014 - 13:00

A me quello omonimo del 2011 piace, influenzatissimo dagli Stars of the Lid ma ha dei momenti intensissimi, con dei suoni davvero belli.

 
 
Anche troppo influenzato, nel senso che ne è sostanzialmente una replica con qualche variazione. Questo invece si stacca proprio dal suono degli SOTL. Non che manchino gli agganci (cioè si sente che è farina del sacco di uno dei due), però come si diceva ne porta definitivamente in luce la deriva neo-classical che in "Refinement of the Decline" era comunque decisiva. Cioè, nei dischi degli SOTL (ma anche nel primo dei Winged Victory) un uso così imponente delle orchestrazioni "reali" non c'era.


Sì è vero, lo stile di quello del 2011 è quasi identico, ma non ci trovo nulla di male perché le partiture mi sembrano davvero ispirate ed i suoni finemente ricercati. Se vogliamo trovare una differenza rispetto a Stars of the Lid sta nell'uso del pianoforte. In ogni caso faccio fatica nell'ambient a trovare orchestrazioni imponenti quanto quelle di Refinement of the Decline (non so poi quanti suoni di questo tipo fossero di orchestazioni reali ma presumo parecchi), quindi questa cosa che dici mi incuriosisce parecchio.
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Statisticamente parlando, non lo so.


#8 Dudley

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Inviato 29 settembre 2014 - 13:01

Se ne è parlato in playlist e allora ci apro il topic anche per rassicurare il buon Dudley che sì, questa seconda uscita dello Stars of the Lid Adam Wiltzie con Dustin O' Halloran è molto più riuscita, sostanziosa e a fuoco del precedente omonimo, sino a farsi tripudio di romanticismo e commozione ipnotica.

 

Che gentile ... :rolleyes:

Stasera ascolto con calma per farmi un'idea. Mi spaventa un pochino l'accostamento alle parti più "orchestrali" dei SOTL, presenti sopratutto sull'ultimo loro disco. Che certamente è bello, ma - per i miei gusti personali - uno scalino sotto rispetto ai capolavori "Ballasted" e "Tired sounds".


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#9 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 29 settembre 2014 - 13:14

 

 

A me quello omonimo del 2011 piace, influenzatissimo dagli Stars of the Lid ma ha dei momenti intensissimi, con dei suoni davvero belli.

 
 
Anche troppo influenzato, nel senso che ne è sostanzialmente una replica con qualche variazione. Questo invece si stacca proprio dal suono degli SOTL. Non che manchino gli agganci (cioè si sente che è farina del sacco di uno dei due), però come si diceva ne porta definitivamente in luce la deriva neo-classical che in "Refinement of the Decline" era comunque decisiva. Cioè, nei dischi degli SOTL (ma anche nel primo dei Winged Victory) un uso così imponente delle orchestrazioni "reali" non c'era.

 


Sì è vero, lo stile di quello del 2011 è quasi identico, ma non ci trovo nulla di male perché le partiture mi sembrano davvero ispirate ed i suoni finemente ricercati. Se vogliamo trovare una differenza rispetto a Stars of the Lid sta nell'uso del pianoforte. In ogni caso faccio fatica nell'ambient a trovare orchestrazioni imponenti quanto quelle di Refinement of the Decline (non so poi quanti suoni di questo tipo fossero di orchestazioni reali ma presumo parecchi), quindi questa cosa che dici mi incuriosisce parecchio.

 

 

 

Beh, per gli standard precedenti degli SOTL sì, "Refinement" segnava una svolta. In questo degli Winged Victory le orchestrazioni però sono ancora più spinte in primo piano, si capisce già dai pezzi che ho postato. Poi mi dirai...

 

@Dudley: se i tuoi preferiti sono "Tired Sounds" e "Ballasted Orchestra" allora la cosa cambia e ci potrebbe anche stare un "ahi!"


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#10 Dudley

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Inviato 29 settembre 2014 - 13:17

Ahia!   ashd


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#11 Giubbo

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Inviato 29 settembre 2014 - 13:24

 

 

 

A me quello omonimo del 2011 piace, influenzatissimo dagli Stars of the Lid ma ha dei momenti intensissimi, con dei suoni davvero belli.

 
 
Anche troppo influenzato, nel senso che ne è sostanzialmente una replica con qualche variazione. Questo invece si stacca proprio dal suono degli SOTL. Non che manchino gli agganci (cioè si sente che è farina del sacco di uno dei due), però come si diceva ne porta definitivamente in luce la deriva neo-classical che in "Refinement of the Decline" era comunque decisiva. Cioè, nei dischi degli SOTL (ma anche nel primo dei Winged Victory) un uso così imponente delle orchestrazioni "reali" non c'era.

 


Sì è vero, lo stile di quello del 2011 è quasi identico, ma non ci trovo nulla di male perché le partiture mi sembrano davvero ispirate ed i suoni finemente ricercati. Se vogliamo trovare una differenza rispetto a Stars of the Lid sta nell'uso del pianoforte. In ogni caso faccio fatica nell'ambient a trovare orchestrazioni imponenti quanto quelle di Refinement of the Decline (non so poi quanti suoni di questo tipo fossero di orchestazioni reali ma presumo parecchi), quindi questa cosa che dici mi incuriosisce parecchio.

 

 

 

@Dudley: se i tuoi preferiti sono "Tired Sounds" e "Ballasted Orchestra" allora la cosa cambia e ci potrebbe anche stare un "ahi!"

 

 

ecco, io ripeto per l'ennesima volta (cercate di perdonarmi) che Ballasted è troppo drone per me... non succede niente per quasi 80 minuti.

 

qui invece c'è anima, c'è emozione, c'è scenografia. non bisogna stare per forza in una stanza al buio per riuscire ad entrarci dentro.


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#12 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 29 settembre 2014 - 13:36

comunque Giubbo, guarda che ti piacerebbe anche "And Their Refinement of the Decline", che ha mietuto consensi pure tra quelli che non digerivano gli SOTL più dronanti. Ma già "Tired Sounds of..." introduceva delle variabili meno statiche.

 

Io devo dire che apprezzo molto Avec Laudenum perché non c'è un altro disco con cui riesca ad addormirmi più placidamente che con quello. In questo caso sicuramente un pregio.


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#13 Dudley

    mainstream Star

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Inviato 29 settembre 2014 - 13:40

 

Io devo dire che apprezzo molto Avec Laudenum perché non c'è un altro disco con cui riesca ad addormirmi più placidamente che con quello. In questo caso sicuramente un pregio.

 

Bravo Not, in effetti di questo disco se ne parla poco, eppure ... è stupendo!

 

@ Giubbo: per "Ballasted", consolati, se te lo cuccavi in vinile lo strazio saliva a quasi 90 minuti! asd  (ha un paio di brani in più rispetto alla versione in CD)


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#14 Giovanni Drogo

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Inviato 01 ottobre 2014 - 13:08

In questo degli Winged Victory le orchestrazioni però sono ancora più spinte in primo piano, si capisce già dai pezzi che ho postato. Poi mi dirai...


Allora, ho ascoltato intanto un po' di volte Atomos VII, il fantasma Stars of the Lid mi pare presente più o meno quanto il disco precedente, però non mi ha lasciato una bella sensazione, l'andamento del brano mi sembra un po' confuso e vive molto di suggestioni momentanee che vengono approfondite poco. Non c'ho trovato neanche timbri particolarmente interessanti. L'arrangiamento d'archi poi non mi piace, armonicamente lo trovo poco fantasioso. Insomma per ora rimango un po' freddo, in serata ascolto altre cose.
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Statisticamente parlando, non lo so.


#15 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 01 ottobre 2014 - 14:15

mah, io nell'ultimo (ascoltato e riascoltato a ripetizione) continuo a sentirci uno stacco bello grosso rispetto agli SOTL (poi che sia un sound comunque riconoscibile come affine ok). Di certo non ho mai sentito niente di così immediatamente fruibile venire da quei lid(i).

Il primo dei Winged Victory invece pure l'ho riascoltato: carino perché comunque il tocco è quello, però lo trovo sostanzialmente troppo immobile.

 

Il resto the gustibus :-)


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#16 khonnor

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Inviato 02 ottobre 2014 - 08:51

29.11 a bologna


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noncuranti della fine, del calore, di poterci sciogliere.

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#17 Ɲ●†

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Inviato 02 ottobre 2014 - 08:58

wow, grazie della soffiata khonny. Dove si sa?


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#18 khonnor

    xy

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Inviato 02 ottobre 2014 - 09:00

locomotiv


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#19 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 02 ottobre 2014 - 09:03

mannaggia non mi ricordo mai se la loro tessera AIDS vale fino a fine anno solare o a fine stagione (ne lcaso dovrei rifarla)...


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#20 Giubbo

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Inviato 02 ottobre 2014 - 09:21

ci andiamo Not?


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#21 Ɲ●†

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Inviato 02 ottobre 2014 - 09:24

io direi proprio di sì. Ho sempre qualche remora su questi suoni dal vivo perché penso che sia più soddisfacente ascoltarseli per i cazzi propri in cameretta, ma a parte questo ne ho voglia.


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#22 Giubbo

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Inviato 02 ottobre 2014 - 09:31

io direi proprio di sì. Ho sempre qualche remora su questi suoni dal vivo perché penso che sia più soddisfacente ascoltarseli per i cazzi propri in cameretta, ma a parte questo ne ho voglia.

 

in effetti anch'io ho questo dubbio. diciamo che la ambient in generale non so quanto abbia senso ascoltarla in gruppo guardando un palco con delle statue che suonano, ma in questo caso forse ci sarà anche gente che suona strumenti veri.


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#23 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 14 ottobre 2014 - 10:55

La definizione perfetta per questa magia di disco l'aveva già scritta Giubbo

 

 

 

i pezzi che ho sentito in anteprima mi piacciono tantissimo. rimanevo li, a fissare il vuoto, a chiedermi se esistesse mai musica più senza tempo e pura di questa.

 

 

una musica assoluta.

 

 

E' un po' tipo la "camera doppia" di Baudelaire, per chi ha letto lo Spleen di Parigi.

 

Per me ormai è droga. E come tutte le droghe buone questo disco ha il potere in me di

- annullare il tempo

- prestarmi uno sguardo "sonoro" con cui guardare in modo trasfigursto tutto il circostante

- farmi mancare il terreno sotto i piedi tenendomi però in aerea sospensione.

 

Se posso dirlo, in un impeto di crepuscolare entusiasmo, lo preferisco addirittura a "Refinement of the Decline" degli Stars of the Lid.

 

Spero che in tour si portino in giro anche qualche arco, altrimenti l'esperienza live sarebbe di molto ridimensionata se si riducesse a un paio di laptop.

 

@Giubbo: io l'ho comprato da Dodax a tipo un 12 euro e rotti....


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#24 music won't save you

    reprobo

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Inviato 14 ottobre 2014 - 13:08


Spero che in tour si portino in giro anche qualche arco, altrimenti l'esperienza live sarebbe di molto ridimensionata se si riducesse a un paio di laptop.

 

Pochi giorni fa ho avuto modo di intervistare Dustin O'Halloran, che mi ha assicurato che il formato live includerà sempre una sezione d'archi tra i tre e i cinque elementi, un po' come succedeva con gli ultimi Stars Of The Lid. Lo scorso anno hanno suonato con un'intera orchestra, esperienza che si spera vivamente possa essere ripetuta.

Quanto alla comparazione con "Refinement of the Decline", mi sa tanto che lo preferisco anch'io, anche per la compattezza della forma e del suono risultante. Anzi, fin dai primi approcci col disco ho avuto la netta sensazione che potesse essere il coronamento - o quanto meno il passo ulteriore - delle modulazioni con gli archi di Wiltzie.


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#25 Ɲ●†

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Inviato 14 ottobre 2014 - 18:23

Dove la pubblichi l'intervista?

Ho visto che lui ha fatto colonne sonore ma anche dischi veri e propri. Cosa mi consigli?

Tra l'altro è il momento giusto per dare un'approfondita alla discografia "laterale" dei due Stars of the Lid. Avevo sentito solo Aix Em Klemm e non mi aveva lasciato granché.

Bella notizia che hanno gli archi dal vivo. Vado fiducioso sulla data bolognese di fine novembre.
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#26 music won't save you

    reprobo

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Inviato 14 ottobre 2014 - 20:58

Dove la pubblichi l'intervista?

Ho visto che lui ha fatto colonne sonore ma anche dischi veri e propri. Cosa mi consigli?

Tra l'altro è il momento giusto per dare un'approfondita alla discografia "laterale" dei due Stars of the Lid. Avevo sentito solo Aix Em Klemm e non mi aveva lasciato granché.

 

Di O'Halloran solista direi senza dubbio "Lumiere", anche se praticamente tutti i suoi lavori sono di minimalismo pianistico, senz'altro meno "pieno" rispetto a quanto è riuscito a conseguire con AWVFTS.

 

La discografia "laterale" degli Stars Of The Lid merita invece assolutamente di essere (ri)scoperta. Restando a Wiltzie, vai a occhi chiusi sull'unico splendido Dead Texan (con Christina Vantzou) e sull'altrettanto ottimo degli Sleepingdog del 2011 (con Chantal Acda); entrambi in maniera diversa viravano sul bilanciamento delle ambientazioni di Wiltzie con parti vocali e, soprattutto nel caso di Sleepingdog, sognanti dilatazioni. 
Di Brian McBride, invece, i due solisti sono piuttosto "cerebrali", mentre proprio adesso mi sta stupendo in maniera positiva il secondo lavoro a nome Bell Gardens (con Kenneth Gibson di Furry Things), che esce a fine mese e vira verso una dolce psichedelia.

 

L'intervista con O'Halloran per AWVFTS è già pubblicata online. Non mi far fare autopromozione, altrimenti qui chissà che succede, ma con un po' di intuito ci arrivi facilmente ;)


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#27 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 14 ottobre 2014 - 21:04

konnor fanno altri live?


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#28 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 15 ottobre 2014 - 08:26

 


 

 

L'intervista con O'Halloran per AWVFTS è già pubblicata online. Non mi far fare autopromozione, altrimenti qui chissà che succede, ma con un po' di intuito ci arrivi facilmente ;)

 

OK ho capito :-)

 

E grazie per i suggerimenti che sfrutterò a dovere nelle prossime settimane.

 

Lassi, fai la settimana monca della Signora (corta non basta) e vieni a Bologna.


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#29 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 15 ottobre 2014 - 08:36

eh
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#30 interface

    Matteo Meda

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Inviato 15 ottobre 2014 - 11:53

Li ho intervistati anch'io per OndaRock, uscirà suppongo verso fine mese.


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comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?


#31 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 15 ottobre 2014 - 12:07

Grande! Suppongo gli avrai chiesto anche se uscirà mai un altro disco a nome Stars of the Lid.... (vabè che uno sta in Texas e l'altro a Bruxelles, problema mica da poco)


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#32 Moreno Saporito

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Inviato 15 ottobre 2014 - 16:55

le pause sono bellissime, le attese


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#33 Ɲ●†

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Inviato 15 ottobre 2014 - 17:54

Ops lassi ho sbagliato a pigiare dallo smart :-(

Comunque è vero. Certi momenti restano appesi a un nulla, a un passo dalla fine paiono morire, poi dal profondo tornan su...
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#34 interface

    Matteo Meda

  • Redattore OndaRock
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Inviato 15 ottobre 2014 - 22:09

Grande! Suppongo gli avrai chiesto anche se uscirà mai un altro disco a nome Stars of the Lid.... (vabè che uno sta in Texas e l'altro a Bruxelles, problema mica da poco)

 

Claro, a dire il vero la domanda è stata "By the way, are Stars of The Lid still alive?" e la risposta è stata qualcosa tipo "Well, we can say it's in a status of induced coma", al che alla mia faccia da "grazie al cazzo!" ha aggiunto farfugliando qualcosa che cercherò di ispezionare come sbobino il tutto...

 

Dico la mia sul disco, anche se domani o dopo dovrebbe uscire la recensione: quando l'ho sentito, mi ha letteralmente spiazzato la capacità di coinvolgimento a fronte di una sobrietà incredibile. In un periodo in cui in giro è tutta una gara a chi usa più effetti speciali, a chi sbora di più (Anjou compresi, nel loro piccolo, con tutto quel cazzo di rumore buttato lì aggratis, e lasciatemelo dire!) questi se ne escono con una roba che è neoclassica in tutti i sensi, compreso il fatto di essere pieno di momenti pregnanti e avere zero capovolgimenti di fronte o tensioni. Che puntassero ad una perfezione di tipo formale lo si era capito già dal primo, ma stavolta invece di farlo solo a livello tecnico, hanno lavorato metodicamente soprattutto sulla resa emotiva. C'hanno messo il cuore controllandolo col cervello invece di metterci solo il cervello. Una cosa che di solito chi prova a farla gli riesce di merda, a loro è uscita da Dio. Per me la vera grandezza del disco è questa. Non so se si è capito, ho detto le stesse robe nella recensione e non so come dirle più chiaramente di così in realtà.

 

Nel frattempo, guardate qua: http://www.officialc...e-albums-chart/


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comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?


#35 Giubbo

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Inviato 16 ottobre 2014 - 04:23

Ragazzi ora sono dall'altra parte del mondo, ma posso dire che i vostri discorsi mi fanno urlare di gioia. Appena tornerò in Italia mi butterò anch'io in questo topic.
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#36 Dudley

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Inviato 16 ottobre 2014 - 14:20

Qui ne parlano con meno entusiasmo ...

http://www.tinymixta...e-sullen-atomos


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#37 Ɲ●†

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Inviato 16 ottobre 2014 - 16:45

Qui ne parlano con meno entusiasmo ...

http://www.tinymixta...e-sullen-atomos

 

 

è un modo indiretto per dire che non t'è piaciuto?


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A chemistry of commotion and style

#38 Dudley

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Inviato 16 ottobre 2014 - 18:24

 

Qui ne parlano con meno entusiasmo ...

http://www.tinymixta...e-sullen-atomos

 

 

è un modo indiretto per dire che non t'è piaciuto?

 

 

No no, si tratta solo di una recensione che ho letto ("tinymixtapes" è un sito che seguo piò o meno regolarmente).

Il disco non l'ho ancora ascoltato, vedrò di farmi un'idea su youtube, questa volta evito l'acquisto a scatola chiusa


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#39 paloz

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Inviato 10 novembre 2014 - 15:34

Non so perché ma ho dovuto ascoltarlo almeno 3-4 volte prima di entrarci davvero dentro. Forse l'unione modern classical - ambient alla SotL per qualche motivo mi lasciava un po' interdetto (in realtà non è nulla di nuovo, ricordo anche un Johann Johannsson sugli stessi lidi).

Vabé, il verdetto è che lo trovo un po' diviso a metà, alcuni momenti "didascalici" dove si sente lo zampino un po' manierista di O'Halloran, altri di pura estasi per merito di Wiltzie. A conti fatti, tanto, non so resistere a certe cose: 7.


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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#40 Ɲ●†

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Inviato 10 novembre 2014 - 16:03

a me comunque pare un disco molto più di Wiltzie che di Halloran (nel disco precedente mi sembrava invece un po' l'opposto)... Tanto che qui i pezzi non sono così tanto "guidati" dal pianoforte...


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#41 music won't save you

    reprobo

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Inviato 11 novembre 2014 - 10:31

A un primo approccio era sembrato così anche a me, tanto da farmelo percepire come una sublimazione di quanto Wiltzie è/era abituato a fare con gli Stars Of The Lid. Invece, a differenza del primo disco, questo non è una mera sommatoria degli elementi apportati dai due, ma è stato il prodotto di una condivisione tanto in fasei d scrittura che di elaborazione.

Addirittura, quando l'ho intervistato, O'Halloran raccontava di come in certi passaggi lui suoni la chitarra e Wiltzie il pianoforte!


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in eremitaggio su http://musicwontsaveyou.com

#42 Ɲ●†

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Inviato 30 novembre 2014 - 01:45

Bravi anche dal vivo, con viola violino e cello. Peccato l'acustica indegna. ..
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#43 sfos

    utente unisalento

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Inviato 15 dicembre 2014 - 22:35

Tra i recuperi dei dischi che mi sono perso, "Atomos" è, assieme a "Minutes of sleep" di Francis Harris, quello che sono più contento di aver tenuto in considerazione. Un ascolto non particolarmente nuovo dal punto di vista delle idee messe in campo, ma eseguite con tale maestria che ascoltarlo nella sua interezza è un vero piacere. Tutta l'imponenza di Stars of the lid + Arvo Part, scevra di una "pesantezza" di fondo che magari trovo in un disco dei primi. Intendiamoci, non scambierei mai "And their refinement of the decline" con questo, ma in qualche modo Atomos mi suona meno impegnativo e dunque non escludo che nei prossimi mesi quando avrò voglia di modern classical metta su questo piuttosto che quello.
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"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#44 Ɲ●†

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Inviato 16 dicembre 2014 - 10:55

Tra i recuperi dei dischi che mi sono perso, "Atomos" è, assieme a "Minutes of sleep" di Francis Harris, quello che sono più contento di aver tenuto in considerazione. Un ascolto non particolarmente nuovo dal punto di vista delle idee messe in campo, ma eseguite con tale maestria che ascoltarlo nella sua interezza è un vero piacere. Tutta l'imponenza di Stars of the lid + Arvo Part, scevra di una "pesantezza" di fondo che magari trovo in un disco dei primi. Intendiamoci, non scambierei mai "And their refinement of the decline" con questo, ma in qualche modo Atomos mi suona meno impegnativo e dunque non escludo che nei prossimi mesi quando avrò voglia di modern classical metta su questo piuttosto che quello.

 

Quoto anche i silenzi tra un suono e l'altro.

 

"And their refinement" sarà inarrivabile ma questo degli AWVFTS si fa ascoltare a ripetizione....


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#45 Gabrisimpson

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Inviato 10 febbraio 2015 - 07:33

È un disco bellissimo e ogni volta che lo faccio partire bastano i primi minuti per riconfermarmelo (Atomos I per me è uno dei pezzi più belli, ma son quasi tutti dei gran bei quadretti). Soprattutto poi, come giustAmente già fatto notare, non è pesante, anzi, scorre proprio con fluidità. È sempre un gran piacere. Gli stars of the lid non li ho mai ascoltati, ci proverò.
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#46 Ɲ●†

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Inviato 10 febbraio 2015 - 10:36

Con gli Stars of the Lid ti consiglio di fare il percorso a ritroso, partendo dall'ultimo "and their refinement of the decline" che è il più vicino agli AWVFTS e poi via via (se ti piace)  risalendo...


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#47 paloz

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Inviato 10 febbraio 2015 - 12:26

Le prime cose degli SotL io le trovo davvero pesanti, il tipo di emozione raggiunto con Tired Sounds e' stato un traguardo necessario per poi sublimare in Refinement.
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esoteros

 

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#48 Gabrisimpson

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Inviato 13 febbraio 2015 - 16:40

Ok, mi ci vorrà più di quanto pensassi con "and their refinement", me l'aspettavo un po' più dinamico.

Comunque Atomos mi è salito in top 3 del 2014.


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Boredom won't get me tonight.

#49 Ɲ●†

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Inviato 14 aprile 2015 - 20:10

Per chi si è fatto avviluppare dalle romantiche spire di Atomos, Adam Wiltzie prosegue sulla stessa scia, da solo stavolta, con un breve quanto toccante EP per la serie "Travels in Constants" della Temporary Residence.

http://adambryanbaum...mp.com/releases

http://en.m.wikipedi...ls_in_Constants
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#50 Gabrisimpson

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Inviato 26 aprile 2015 - 12:51

Non credo fosse già stato segnalato:

 

Mi spiace molto essermeli persi a Milano comunque, spero ci saranno altre occasioni.

 

Ah, Not, "And their refinement" purtroppo è un no per me  :zzz:


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