56 replies to this topic

[Giubbo]

(finchè riusciamo teniamolo fuori dalla soffitta dei "Dischi recensiti")

 

Ottima recensione, davvero minuziosa nel tratteggiare cosa sia e cosa significhi questo disco (anche se ho ascoltato solo 2 pezzi). Penso che la frase che lo rappresenti di più sia "(Eiko) preferisce ingentilire, stemperare le tensioni in un cangiante gioco di armonie, che naturalizza incastri e cambi di rotta con sorprendente eleganza".

 

un disco che mi ha incuriosito fin dalla recensione del sempre attentissimo Slothrop su Blow Up, da allora ho ascoltato 2 pezzi sul tubo, ed è stato amore.

 

non riesco a trovare il resto però. e soprattutto non riesco a trovare un rivenditore che lo venda in CD a prezzi normali (sembra che la Drag City lo distribuirà per il mercato occidentale, ma solo in LP).

 

qualcuno mi sa aiutare? come si fa in questi casi?

[slothrop]

Beh, sui p2p lo trovi e trovi altre perle delle dolce Eiko. Per quel che ne so, Drag City dovrebbe ristamparlo in un disco solo (mezzo inglese mezzo giapponese) a novembre, così mi ha detto lei stessa.
Per me disco dell'anno al 90% (nel senso che magari usciranno cose più belle ma per adesso non ha rivali).

[Giubbo]

Beh, sui p2p lo trovi e trovi altre perle delle dolce Eiko. Per quel che ne so, Drag City dovrebbe ristamparlo in un disco solo (mezzo inglese mezzo giapponese) a novembre, così mi ha detto lei stessa.
Per me disco dell'anno al 90% (nel senso che magari usciranno cose più belle ma per adesso non ha rivali).

 si ma lo stampano solo in LP i maledetti. guarda...

 

http://www.dragcity....car-and-freezer

[slothrop]

pare proprio di sì, magari c'è un accordo con l'etichetta giapponese, vai a sapere...

[Giubbo]

pare proprio di sì, magari c'è un accordo con l'etichetta giapponese, vai a sapere...

 

ma secondo me sono solo dei gran cazzoni, in pieno stile "noi siamo per l'LP, abbasso il CD".

 

tu sloth come te li procuri solitamente i CD giappo senza distribuzione occidentale? li paghi sempre il doppio?

 

ah, e com'è Imitation of Life? (questo ho visto che ha prezzi più abbordabili, poichè viene venduto come "CD promo").

[slothrop]

i cd jappo originali e non distribuiti costano tanto, questo che è doppio costa più di tanto. Io li prendo da diversi posti: hmw o cdjapan, poi c'è amazon japan, poi improvised music from japan o anche direttamente dall'eticheta psf. Cose diverse per siti diversi.

Imitation of life è bello ma secondo me meno di altri 3 album solisti di eiko (tra cui l'ultimo, che è il migliore in assoluto). E' il primo suo distribuito, un lavoro vagamente prog, ma è solo per via della distribuzione che è più noto dei precedenti.
Comunque a ottobre l'approfondimento (doveva uscire a settembre, poi è saltato, spero vada ad ottobre).

[Giubbo]

i cd jappo originali e non distribuiti costano tanto, questo che è doppio costa più di tanto. Io li prendo da diversi posti: hmw o cdjapan, poi c'è amazon japan, poi improvised music from japan o anche direttamente dall'eticheta psf. Cose diverse per siti diversi.

Imitation of life è bello ma secondo me meno di altri 3 album solisti di eiko (tra cui l'ultimo, che è il migliore in assoluto). E' il primo suo distribuito, un lavoro vagamente prog, ma è solo per via della distribuzione che è più noto dei precedenti.
Comunque a ottobre l'approfondimento (doveva uscire a settembre, poi è saltato, spero vada ad ottobre).

 

grazie sloth. quindi non ci sono problemi di trasporto dal Giappone all'Italia, ad esempio stop doganali o altro?

[slothrop]

beh, qualcosina delle volte si paga e si inceppa. In genere è un po' casino purtroppo.

[Giubbo]

mi sa che passo allora... troppi rischi a costo troppo alto.

[slothrop]

comunque per me car & freezer lo trovi anche sull'amazon americano e forse persino in quello italiano. Lì rischi pochi, poi certo non sarà a due lire...

[Giubbo]

si si per quello lo trovi su Amazon.it (a prezzi alti)... il problema è che i pochi rivenditori che lo hanno sono tutti giapponesi o di Taiwan. e dato che se compri su Amazon da un rivenditore "non-Amazon" ti devi accontantare della spedizione via posta, direi che il rischio rimane.

[Giubbo]

slot che ne pensi di Tujiko Noriko? Sono arrivato a lei cercando robe similari a Eiko.

[Duck]

Intanto dico che me lo sento pure io. Dopo Tokumaru un occhio per queste uscite ci deve essere.

[Karhunen]

Ottima uscita e ascolto piacevole mentre si corre, come sembra suggerire la copertina. Devo ancora sentire bene la versione inglese ma, sarà un mio pregiudizio, mi sembra più riuscito il cantato giapponese, i versi sembrano "appoggiarsi" molto alla musica che si lega di conseguenza in modo più ottimale ad una lingua sillabica come quella nipponica. (Ma poi i testi sono simili in entrambi i casi? Dai titoli parrebbe di no)

[Tom]

Dei brani che si sentono in giro mi piacciono quelli più jazzati, gli altri 'nsomma. Approfondirò.

[slothrop]

allora, la Noriko era un nome chiacchieratino una decina d'anni fa, ma l'ho ascoltata molto poco. Ricordo che piaceva a Pablito e sicuramente tmtd ne sa parecchio, è proprio il suo campo.
Stessa cosa su Tokumaru, che però ho ascoltato un po' di più. E' bravo, soprattutto come arrangiatore. Diciamo che se il punto di forza sono soluzioni strumentali e timbriche spettacolari, dal punto di vista del cantato e della scrittura secondo me non eccelle sempre. Insomma, quando azzecca anche la melodia immediata è veramente notevole, quando la melodia non è perfetta per me tende ad arrampicarsi un pelo sugli specchi e poi ha quella tipica svenevolezza canora che di solito l'orecchio occidentale (mi ci metto anch'io ma mi sembra proprio un dato comune) preferisce nelle donne anzichè negli uomini.

Diciamo che stiamo andando a sviscerare un Giappone che non è underground ma è "alternative", nel senso di non troppo sperimentale ma nemmeno spudoratamente commerciale, anzi tipicamente fatto da gente che "sa suonare" e molto bene. Per me Eiko svetta sia perchè ha un solidissimo background sperimentale, jazz e rock (e si sente, suonava la batteria in un gruppo math-rock e pestava parecchio anche se nessuno lo direbbe mai), sia perchè proprio eccelle nella scrittura, nell'esecuzione e negli arrangiamenti. Un livello qualitativo simile per me non ce l'ha nessuno.
Nell'articolo di prossima pubblicazione parlerò anche di Nikaido Kazumi che è un talento più schizofrenico (però, per capirci, la canzone della Principessa Kaguya di Isao Takahata dello Studio Ghibli è sua, incastonata nella colonna sonora del gigante Joe Hisaishi) e poi segnalo l'ottimo Shintaro Sakamoto, ex leader degli Yura Yura Teikoku (il loro album di commiato, del 2007, è un capolavoro in quota Television e rock-boogie in levare), che ha appena pubblicato un bel disco in direzione Haruomi Hosono metà anni '70.

Giubbo in privato mi citava i Tenniscoats, peraltro collaboratori di Nikaido Kazumi. Diciamo che il loro profilo è leggermente più underground, sarebbero bazzecole ma questo ad esempio gli permette di essere più conosciuti all'estero (sembra paradossale ma è così, incidono per etichette straniere). Quindi se usciamo dalle grandi produzioni oltre ai Tenniscoats segnalo anche gli Eddie Marcon, il cui album del 2009 tra brasile e psych-folk è veramente bellissimo (occhio che il più reperibile è quello del 2005, non male ma già più depresso).


PS: poi magari si può approfondire la questione del cantato svenevole e del melodismo zuccheroso, immagino che le perplessità di Tom riguardino i brani più intimisti e dolci di Eiko, meno quelli in cui il valore strumentale è palese.

[Tom]

Sì esatto. Ho sempre problemi con un certo smielamento della musica orientale (anche di quella occidentale, ma lì è più endemico). 

[slothrop]

Per dire, nel suo primo capolavoro, del 2008, suona una cosa un po' jazz-prog

http://www.youtube.c...h?v=6ZLQ4a1rOZA

C'entra poco con roba successiva tipo questa:

http://www.youtube.c...h?v=IzwgN1r6IuQ


A me poi piacciono entrambe, eh

[Giubbo]

grazie sloth.

 

io non ho nessun problema col cantato svenevole maschile, anzi quasi quasi mi piace di più perchè si allontana da quel clichè della fatina orientale femminile, che ride per cose buffe e dolcissime.

 

una domanda alla base della tua divisione di generi: che differenza intendi tra "alternative" (tra cui metti Shugo e Tujiko) ed "underground" (tra cui metti i Tenniscoats)?

[slothrop]

sono canali distinti, parlo più di mercato che di musica. Tokumaru, Eiko etc... escono per lo più su etichette giapponesi "midstream", né major né underground, che solo in qualche caso trovano il canale occidentale (per restare su Eiko leggi "Jim O'Rourke dà un colpo di telefono alla Drag City e loro decidono di fare una distribuzione occidentale per Eiko qualche mese dopo l'uscita giapponese).
Invece i Tenniscoats mi pare siano usciti su Geograph (l'etichetta dei Pastels) e come i Maher Shalal Hash Baz sono vicini al giro della K records, questo in pratica gli apre le porte della distribuzione occidentale, per quanto non parliamo certo di una distribuzione major.

Un caso estremo sono gli Aburadako, band straordinaria attiva da 30 anni con una musica paurosamente originale che non è mai arrivata in occidente perchè incide su major. E' pazzesco, questi non valgono meno dei Boredoms ma non sono mai usciti dal Giappone. Altro caso strano è Taku Unami, compositore elettroacustico che quando fa musica difficilissima è distribuito nei canali impro-noise occidentali, mentre quando fa musica pop (in molti progetti anche piuttosto godibili) rimane confinato in patria. Nel suo caso l'etichetta è quasi sempre la Headz, che non è una major ma è comunque un'etichetta non distribuita in occidente, a differenza ad esempio della Psf (Haino, High Rise, etc...) che è stata scoperta e sdoganata in Occidente da tempo e pur essendo molto underground trova i canali occidentali.

[Giubbo]

 Maher Shalal Hash Baz

 

questo è un nome che mi sono segnato. mi pare che non sia la prima volta che ne parli benissimo.

 

quello che mi piace nella musica dei Tenniscoats (e in parte di Eiko) è che trasmettono un'idea di innocenza e dolcezza senza risultare artificiosi, come invece risulterebbe il 90% delle band occidentali, che ci devono infilare per forza gli effetti da "fiaba" creati in sede di produzione. qui invece si punta alla melodia e agli arrangiamenti cristallini, senza nessuna patina da favola hipster (vedi Amelie, come appunto dicevo mesi fa nel topic dei Tenniscoats).

 

mi diceva chi è stato in Giappone che questo è un tratto fondamentale della cultura giapponese, quello di dire le cose direttamente e senza filtri tipici della cultura nostra, al costo di risultare appunto "esagerato" agli occhi di un occidentale.

 

ad esempio in "Si Alza il Vento" di Miyazaki c'è un momento che mi continua a frullare nel cervello, tipico appunto di questa filosofia:

quando la ragazza, passato il temporale ed emerso il sole, si gira e, notando l'arcobaleno che si staglia contro le nuvole nere ormai passate, esclama a se stessa "E' meraviglioso essere in vita".

[slothrop]

in effetti certe traduzioni di film giapponesi appaiono goffe non solo per la qualità scadente dei doppiatori, ma proprio per la scrittura delle battute, che davvero "non torna" nel nostro mondo. Questa che dici mi sembra una cosa piuttosto vera e sono d'accordo sul fatto che la naturalezza e le leggerezza (io penso spesso a questi termini ma i tuoi mi sembrano altrettanto corretti) siano caratteristiche di molti di questi musicisti.

[bELLE ELLEish]

Penso di averla scoperta dal topic sul Giappone in musica, troppo dispersivo per i miei interessi a riguardo, ossia proprio il genere di musica che fa Eiko. Avevo trovato Carapace, con momenti molto belli (la prima traccia, anche in versione singolo) e roba che mi aveva lasciato indifferente. Car and freezer invece mi è piaciuto molto al primo ascolto, un po' distratto (la spesa al simply). Il cd 2 sarebbe semplicemente la traduzione inglese? Non ne ho il bisogno spirituale, se fosse.

Il problema è mettere le orecchie su questa musica, che si voglia passare per vie legali o meno

Occasioni live esistono o sono esistite?

[slothrop]

Live in Italia? Ma vuoi scherzare. C'è da dire che essendo seguita da Drag City ed esibendosi spesso in solo (almeno da quel che ho visto su youtube) in teoria potrebbe anche succedere, ma la possibilità è remotissima. Se poi volesse esibirsi col gruppo (quindi a costi maggiori per un progetto che in patria è mid-stream ma in occidente è iper-nicchia) sarebbe del tutto impossibile. Si noti, ad esempio, quanto sporadici sono i tour dei pur conosciuti Boredoms e il fatto che Keiji Haino viene sì spesso, ma sempre in solitudine.

PS1: sì, il secondo disco è solo in inglese, quello Drag City imminente dovrebbe essere misto.
PS2: se di Carapace hai apprezzato solo i brani "movimentati" beh, ci sta che il nuovo ti piaccia di più, ma io riconsidererei anche Carapace.

[Giubbo]

mi è arrivato venerdì il CD dal Giappone! ti voglio un gran bene, Sloth!!!

[slothrop]

c'ha messo poco, alla fine dove l'hai preso?

[Giubbo]

da CDJapan. per la paura che non mi arrivasse mi sono svenato e ho selezionato "Express Mail Service", con il quale mi è arrivato in 4-5 giorni dalla spedizione.

 

l'ho pagato 30 euro in tutto, sono un pazzo lo so.

[slothrop]

beh, no, direi che visto come butta di solito t'è anche andata bene (è pure un doppio, eh, per quanto non sia una vero doppio).

[Damy]

Sapete una cosa? Questo disco piace anche a me Solitamente mi tengo a debita distanza dalle cantanti giappe e i loro miagolii da Polly Pocket ma Vassilios mi ha saputo convincere. La musica di Eiko sembra avere una qualità tutta sua, difficilmente riscontrabile in altri artisti Giapponesi (o nel resto del mondo). All'inizio l'album mi era parso un po' troppo uniforme - e di certo si gioca molto su sfumature e sottigliezze assortite piuttosto che effetti pirotecnici - ma con gli ascolti le canzoni iniziano a prendere forma e gli arrangiamenti si fanno più vivi e marcati. Bello. E per la cronaca, preferisco la versione in giapponese rispetto a quella inglese!

[slothrop]

beh, giocare di sottigliezza (e ti garantisco che questo album casca davvero tra i meno uniformi della sua produzione, o meglio tra i più variegati a livello di scrittura con un organico strumentale che però sì, è volutamente molto uniforme) è una cosa abbastanza tipica della migliore musica giapponese. Proprio per tradizione loro lavorano sulla timbrica e la sfumatura interpretativa più che sulla composizione, concetto che ai giapponesi appartiene il giusto. Dopo di che la gran parte della musica nipponica di cui parliamo è yogaku, cioè derivata da quella occidentale, ma sempre con un'estetica che la rende molto giapponese (per lo meno nei casi pià interessanti). E il gusto per il cesello è proprio tipico loro, secondo me viene da lontano, proprio da un imprinting culturale-territoriale. Direi che Eiko è semplicemente molto più brava della media, ma la sottigliezza di cui parli a me sembra tipicamente nipponica. La trovi anche nei Tenniscoats, che sul forum vanno abbastanza, solo che Eiko è più brava anche di loro (secondo me, eh).

[Giubbo]

La trovi anche nei Tenniscoats, che sul forum vanno abbastanza, solo che Eiko è più brava anche di loro (secondo me, eh).

 

per me sono entrambi incredibili.

 

tra l'altro Sloth, hai sentito l'album di Tenniscoats + Pastels? questo a me manca.

 

ah, ho ascoltato sia i Malher Shalal Hash Baz, ma sono troppo sgarruppati per me (troppo indie lo-fi '90 intendo, almeno nel suono delle chitarre) e Shugo Tokumaru, che invece mi sembra interessantissimo nel suo folk-pop  tutto sarabande e niente filtri.

 

ho ascoltato anche la Tujiko Noriko, ma lei invece mi è sembrata abbastanza anonima, troppo attenta a imitare i clichè occidentali da cui dovrebbero appunto smarcarsi.

[slothrop]

No, non ho ascoltato Tenniscoats + Pastels. Sulla Noriko ho ricordi simili.
Una delle cose dei Maher che a me piacciono di più è proprio - per tornare anche a Damy - il fatto che in quella sgarrupataggine e in quel profluvio di errori si annidano anche quelle sfumature che dicevo. Ovviamente per me gli errori di Tori Kudo sono figli tanto dell'incapacitò tecnica quanto della "grazia", ma è evidente che il terreno del giudizio con loro è scivolosissimo (specie quando il giudizio è positivo a dispetto delle incertezze macroscopiche).

[Giubbo]

Comunque non è un doppio album dai, io la versione inglese la ascolterò solo per curiosità ma manco la considero praticamente.

Ah, finora disco dell'anno per me. 2014 anno delle donne!

[Duck]

Ho sentito solamente il disco in giapponese, per ora, e mi piace molto, veramente una sorpresa d'autunno.

A tratti sembra di sentire gli Everything but the girl di Eden, ma con un tocco jazz in più, che aiuta ed evitare il kitsch spesso presente in lavori di questo tipo (chiaramente non negli EBTG ).

[Ɲ●†]

Ma una rosa (a mandorla)? No Spotify

 

Grazie lo stesso :-)

[Duck]

Controlla Twitter 

[Ɲ●†]

Twitter?

[Duck]

Vabbeh, facciamo le cose alla luce del sole

 Insomma, vattelo a cercare da qualche altra parte: siamo gente onesta, noi!

[Ɲ●†]

così si fa

 

ma quindi è solo il disco in jappo, giusto?

[Duck]

Sì, il secondo in inglese (che ho sentito nel frattempo) ha le stesse identiche musiche, ma lingua e l'interpretazione per me stonano, molto più adatto il giapponese.

 

(Poi al limite si vede di uppare pure quello)

[hexen]

Sì, il secondo in inglese (che ho sentito nel frattempo) ha le stesse identiche musiche, ma lingua e l'interpretazione per me stonano, molto più adatto il giapponese.

Verissimo, anzi direi che il disco in inglese mi fà calare molto l'entusiasmo. Ma dopotutto questo disco devo dire che, quasi al 100%, finirà sul podio nella mia classifica di fine anno. E' praticamente stupendo

[Giubbo]

Sì, il secondo in inglese (che ho sentito nel frattempo) ha le stesse identiche musiche, ma lingua e l'interpretazione per me stonano, molto più adatto il giapponese.

Verissimo, anzi direi che il disco in inglese mi fà calare molto l'entusiasmo. Ma dopotutto questo disco devo dire che, quasi al 100%, finirà sul podio nella mia classifica di fine anno. E' praticamente stupendo

Bravo, pompalo anche nel thread della classifica!

[Damy]

Duck segnala a me, io risegnalo sul forum: è finalmente approdato su Spotify il nuovo disco di Eiko!

 

 

Avevo solo sentito i singoli, ed erano belli. Vediamo come va tutto il resto.

[Duck]

Per me questo è addirittura meglio, proprio dritto dritto al cuore. Non lo volevo segnalare qua perchè non voglio che prenda punti in classifica e mi allontani dall'autismo.

[bELLE ELLEish]

Per me questo è addirittura meglio, proprio dritto dritto al cuore. Non lo volevo segnalare qua perchè non voglio che prenda punti in classifica e mi allontani dall'autismo.

 

mi spiace ma sembra proprio quello che mi manca per fare la classifica perfetta

[Duck]

Ahia.

[Damy]

Io invece Duck non credo che a questo giro contribuirò allo sdoganamento del tuo autismo

 

Disco interessante nei suoni e nelle atmosfere, ma ad un primo ascolto davvero troppo pesante e informe - i primi 20 minuti mi hanno ammazzato, ma anche il resto messo tutto assieme m'è risultato parecchio indigesto nel complesso. A sprazzi affiorano rimandi a Hollis e Sylvian per via di certi mini-epidosi molto suggestivi, ma sono istanze davvero sparute e totalmente annegate all'interno del dronume generale. La presenza vocale di Eiko poi è quasi inesistente (praticamente ha smesso di cantare?).

 

Sicuramente questa è la stagione giusta per suoni del genere, ma la voglia di riascoltarli è proprio pochina...

[Duck]

Ci sta. Del resto, questo per me non è proprio l'anno del pop o delle melodie e i dischi che più mi hanno preso è roba pure abbastanza rarefatta.

A me infatti piacciono più di tutto proprio i primi 20 minuti

[bELLE ELLEish]

Sbaglio o c'è una cover da Car and Freezer o un altro vecchio? (mo' si scopre che sono tutte cover)

Per me è no, peccato.

 

Duck se ti senti così sperimentale salta sul carro di Esperanza Spalding, dai!

[Duck]

Duck se ti senti così sperimentale salta sul carro di Esperanza Spalding, dai!

 

Già provata, il precedente era quasi insostenibile.