Ma di questa creatura disperata ne vogliamo parlare? Fino ad oggi non avevo mai seguito troppo attentamente la carriera di Perfume Genius, ma ammetto che alcune sue canzoni - e il suo personaggio - mi hanno sempre affascinato. Nella mia testa lo associavo a bozzetti pianistici acustici dimessi e malinconici, psicosi del cuore e cosmesi del volto. Su Too Bright l'autore è sempre riconoscibilissimo secondo me, ma musicalmente si cambiano le carte. I due singoli di lancio sono stratosferici. Grid va embeddato col video:
Ma anche Queen è bellissimo. Il resto dell'album - sempre breve e conciso - è spiazzante a dir poco. Scuro, rumoroso, elettronico e a tratti quasi droneggiante, è forse il disco più criptico ma a suo modo affascinante che ho ascoltato quest'anno. Non so cosa ne penserò tra qualche mese, ma per il momento mi sto ritrovando ad ascoltarlo con regolarità. Voi che ne dite?
(Il paragone ondarockiano d'obbligo: se per qualcuno Perfume Genius poteva avere dei paralleli con Antony Hegarty, allora Too Bright è un po' il suo The Crying Light - basta avere le pinze lunghe).