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Ryan Adams


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72 replies to this topic

#1 Tom

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Inviato 20 settembre 2014 - 00:15

Boh, proviamo a ripartire...
 
 rya.jpg
 
Stranamente non sembra ci fosse un topic dedicato al mio coetaneo Ryan Adams.

Grandissimo talento e grandissimo zuccone, che ad inizio millennio apparve a molti (me medesimo compreso) come un redentore del folk rock - anche se tutti parlavano di alt-country, etichetta rimastagli appiccicata dal gruppo precedente i Whiskeytown - sfoderando uno dietro e l'altro tre album splendidi: il meraviglioso Heartbreaker nel 2000, l'ancora più meraviglioso Gold nel 2001 (che soprattutto nella versione doppio album con 20 brani voluta del cantante è un'opera epocale) e l'appena-appena meno meraviglioso, ma siamo lì, Demolition nel 2002.

 

Peccato che da lì in poi Ryan, oltre a iniziare a pettinarsi come un deficiente, ha dato il via a un costernante scempio e sperpero del proprio talento, con la pubblicazione di decine di album (tra uscite ufficiali, collaterali, cofanetti, bootleg approvati, album regalati in rete) e la registrazione e la diffusione con ogni mezzo di qualsiasi scoreggia musicale gli uscisse dal buco del culo. Oltre alla totale mancanza di misura e la mancanza di selezione, quel che meno ho digerito è stata la monotonia di molti di quegli album, tutti pedissequamente dedicati ad un unico mood alla volta. Così c'era l'album solo rockettaro fuck yeah, poi quello solo triste di ballate tutte tristi, poi quelli tutti country, poi quello tutto blueseggiante... e poi non so più, che mi sono rotto le balle, felice di essermi risparmiato l'album heavy metal (non è una battuta: Orion del 2010). Tra quelli che ho ascoltato salvo solo il cantautorale 29 del 2005 (terzo album pubblicato quell'anno), che non a caso a riprendeva la classicità folk e la sana alternanza di stile dei primi 3 album.

 

Arrivando al presente, il Ryan Adams di questo decennio sembra invece finalmente essersi dato una calmata... questo nonostante le vergognose pettinature alla "sono pazza" che continua a sfoggiare. Nel 2011 non fui l'unico a sperare che le beltà west-costiane di Ashes And Fire (altro album piuttosto monocorde con però una scrittura ritrovata) ispirassero un passo diverso alla sua carriera. E per ora così è stato... poi magari tra un mese pubblicherà altri tre dischi tra cui uno reggae e un altro di hip hop.

 

Fatto sta che dopo tre anni di corroborante pausa Adams torna sulle scene con un altro bell'album, l'omonimo Ryan Adams.

C'è una vecchia fissa di Adams: il giochino dei titoli delle canzoni che alludono ad altre famose canzoni, in questo caso il primo singolo si intitola infatti "My Wrecking Ball"...

 

 

Ovviamente tutti pensano alla palla demolitrice con l'ignuda Miley Cyrus a cavallo e lui sta al gioco, ma non me la conta giusta. Perché c'è stata un'altra wrecking ball nella musica recente, quella di Bruce Springsteen, che ha dato il titolo pure al suo penultimo album. E basta ascoltare l'album per rendersi conto che al 99% Adams a quella pensava, perché dalla prima all'ultima canzone questo è un album brucespringstìn che più brucespringstìn non si può.

E' il secondo album dell'anno (ed è meglio che non dica qual'è l'altro ashd )  che mi fa l'effetto di ascoltare un abum perduto del Bruce degli anni 80, recuperato e risuonato a modo loro da artisti attuali. "A modo loro" si fa per dire in questo caso, perché Adams spesso ricalca in modo plateale lo stile di Springsteen, tanto che in qualche canzone bisogna quasi convincersi di non stare ascoltando un outtake di, chessò, The River o giù di lì. E questo solo per il mood, visto che comunque la voce di Adams resta riconoscibilissima. Un disco calligrafico, quindi? Sì, ma di una calligrafia data con gran mano e inchiostro pregiato. Non c'è una una canzone che non sia men che bella, qualcuna anche di più. Toh, giusto la prima "Gimme Something Good" rischia un ritornello un po' bonjoviano: rischio tipico. Comunque mi sa che l'affaire Cyrus ha levato dall'imbarazzante confronto Adams, che ha palesemente e volutamente inciso l'album che Springsteen non riesce ad incidere da troppo tempo, e che se incidesse un album così i fan lo farebbero santo. Poi intendiamoci, non è un capolavoro, ma "solo" un buonissimo album fatto di buonissime canzoni.

 

Insomma ben ritrovato, coscritto... adesso però non rovinare tutto, eh.


  • 9

#2 Lucamaioli80

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Inviato 20 settembre 2014 - 08:49

Ryan Adams è sempre riuscito a creare un corto circuito nei miei ascolti, ci sono diverse cose sue che amo alla follia ("Heartbreaker", stupendo) e altre che non riesco a sopportare, la cosa non mi capita con nessun altro artista. L'ultimo l'ho sentito e si pone in equilibrio tra il "piacermi" e il "non piacermi", è forse la prima sua cosa che mi lascia un po' indifferente. Alla fine non è neanche male, l'ho ascoltate tre o quattro volte con piacere, ma non so se lo riprenderò. Sent from my iPhone using Tapatalk
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#3 Carlo86

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Inviato 20 settembre 2014 - 10:51

A me il nuovo album piace tantissimo...Sono giorni che lo ascolto a ripetizione (insieme al nuovo dei Counting Crows), non trovo punti deboli. Forse solo "Shadows" mi piace di meno, ma per il resto scorre che è una bellezza.
Oltre a Springsteen, ci trovo anche degli echi di U2 e Tom Petty (se non sbaglio, il tastierista è quello degli Heartbreakers)...
Aspettavo la ripresa del forum per aprire il topic, ma mi hai anticipato :-D
Comunque, mi pare che il primo singolo sia stato"Gimme Something Good", seguito poi da "Wrecking ball"... Tra l'altro, i singoli sono poco indicativi, perchè il resto dell'album è di gran lunga migliore.
  • 1
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#4 Tom

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Inviato 20 settembre 2014 - 11:14

Oltre a Springsteen, ci trovo anche degli echi di U2 e Tom Petty

 

Beh certo, almeno negli album orientati sul folk, Petty, Young e i westcoastiani dei 70 sono i suoi punti fermi imprescindibili.

Non so quanto volutamente si sia mai rifatto agli U2, ma la sua voce suggerisce indubbiamente paragoni con Bono. Anche se magari più una volta che oggi. 


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#5 vegeta851

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Inviato 20 settembre 2014 - 12:48

Bello quest'ultimo, ha ritrovato una sintesi e una coerenza dopo tante prove inutilmente eclettiche. Io, soprattutto nelle chitarre, ci sento anche molti echi degli Smiths.

Tom, per me l'ultimo suo grande album è stato il doppio "Cold Roses" del 2005, emozionante mega tributo a Grateful Dead e Byrds, ma comunque penso non abbia mai registrato un "BRUTTO" album (parlo di uscite ufficiali)

Jacksonville City Nights: country puro, sembra una specie di operazione nostalgica alla grindhouse
29: cantautoriale, folk al 101% e molto cupo, autoreferenziale ma non da buttare
Easy Tiger: buona via di mezzo tra i primi dischi e quelli più country
Cardinology: idem come sopra, ma senza la stessa capaccità di scrittura
III/IV: session scartate da "Cold Roses", e ci credo, tutt'altra atmosfera, sembra un album ritrovato dei Replacements (o Paul Westerberg)
Ashes & Fire: rinnovata vena country, bell'atmosfera ma mancano sincerità e canzoni memorabili
  • 1

#6 Gozer

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Inviato 20 settembre 2014 - 12:56

da Letterman è stato molto bravo, ecco la performance:

 

https://www.youtube....h?v=vmglUwgtHxs

 

sembra un po' l'ottima canzone che manca nell'ultimo disco di Tom Petty.


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#7 Carlo86

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Inviato 20 settembre 2014 - 14:10

da Letterman è stato molto bravo, ecco la performance:
 
https://www.youtube....h?v=vmglUwgtHxs
 
sembra un po' l'ottima canzone che manca nell'ultimo disco di Tom Petty.


Sì, comunque trovo migliori "Trouble" e "Stay with me".
L'ultimo di Tom Petty anche mi piace molto...Il pezzone lì è "Shadow people".
  • 0
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#8 Gozer

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Inviato 20 settembre 2014 - 16:23

Ho ascoltato il disco, m'è piaciuto molto, sarà che le tastiere di Benmont Tench in alcuni brani dominano, ma mi piace anche il suono secco e squillante delle chitarre.

Ha fatto roba così energica e ben suonata in passato?

 

Io mi ricordo vagamente il pezzo famoso del primo album, "Come Pick Me Up", ma era una lagna semiacustica che non partiva mai, e poi quell'armonica Dylan-clone proprio non la digerivo. Sbaglio o ha pure cambiato modo di cantare? Lì era una sorta di lamentino indie, qui invece c'è una bella voce decisa.

 

Certo mettere a paragone due dischi usciti a distanza di quattordici anni e con in mezzo una dozzina di altri lavori non è proprio il massimo me ne rendo conto.

Ho letto la descrizione di Tom, è ben fatta ma non ho capito se questo sia il primo disco che fa in questo stile o meno. Delucidazioni?


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#9 homeboy

    tuuu... turutturu...

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Inviato 21 settembre 2014 - 07:57

io ricordo questa di alcuni anni fa Ryan Adams - Magick

 

a me piaceva molto il secondo album "Gold" con questa girata pochi giorni prima dell' 11/9 New York New York

Poi con i millemila dischi che ha fatto l'ho perso di vista


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#10 Tom

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Inviato 21 settembre 2014 - 08:28

non ho capito se questo sia il primo disco che fa in questo stile o meno. Delucidazioni?

 

Difficile dirlo con sicurezza avendo alla fine ascoltato meno della metà della roba che ha prodotto. Per mia esperienza è il primo che sento dei suoi con sonorità così diciamo pulite, chiamiamole "new wave". Ma neanche ha mai fatto cose troppo diverse. La voce non gli è mai mancata ed è la solita, forse inspessita dall'età, che a anche lui tra pochissimo toccano gli anta.


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#11 Carlo86

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Inviato 21 settembre 2014 - 08:59

Ha fatto delle cose rockeggianti in passato, ma il suono che ho sentito in questo disco mi pare nuovo per lui...Non a caso, è il primo suo disco che mi ha colpito e riesco piacevolmente a sentire dall'inizio alla fine.
Sonorità di questo tipo sparse qua e là nei suoi dischi si trovano pure (ad es. in "Gold"), ma non con questa continuità.
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#12 Gozer

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Inviato 21 settembre 2014 - 11:10

Eccezionali le prime quattro, poi cala con "My Wrecking Ball", che è distante come mood dal resto dell'album e fa riapparire i fantasmi di lagna che da lui non voglio. Dalla 6 in poi sembra riprendersi ma ancora non posso dirlo con certezza perché l'ho sentito solo una volta, torno sempre sulle prime quattro. Vediamo come andrà col tempo, comunque sicuramente una sorpresa, era uno da cui non mi aspettavo niente.

 

Il disco è entrato al numero 6 in GB e al 4 negli USA, in ambo i casi registrando il suo picco personale.


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#13 Filippo

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Inviato 21 settembre 2014 - 12:32

Disco molto carino ma anche non originalissimo e un po' furbetto diciamo...una sorta di mix tra AOR, power pop è cantautorato indie, mi ricorda le cose di Dwight Twilley.

Non ho dubbi che di questi tempi una proposta del genere attecchisca commercialmente, dato che le indagini discografiche mostrano come la fascia maggiore degli acquirenti di dischi sia quella compresa dai 35 agli over 50, quindi gente che presumibilmente è affezionata alla musica di metà anni '80.

Ciò ovviamente non è detto per svilire l'ottimo Adams, ma l'impressione è che un album del genere se fosse stato pubblicato in tempi diversi da questo non avrebbe ottenuto lo stesso impatto.


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#14 Gozer

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Inviato 21 settembre 2014 - 12:53

Non ho dubbi che di questi tempi una proposta del genere attecchisca commercialmente, dato che le indagini discografiche mostrano come la fascia maggiore degli acquirenti di dischi sia quella compresa dai 35 agli over 50, quindi gente che presumibilmente è affezionata alla musica di metà anni '80.

 

Dischi fisici forse, ma oggi oltre la metà delle vendite sono online e lì sono i più giovani a comprare. Insomma non credo che Rihanna la compri gente fra i 35 e i 50 in tutta onestà.

E comunque numero 6 in GB e numero 4 negli USA sono bei risultati ma mica un trionfo, e la settimana prossima sarà già in netto calo in ambo le classifiche. Insomma il tuo discorso non mi sembra molto centrato.


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#15 Filippo

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Inviato 21 settembre 2014 - 13:09

 

 

Dischi fisici forse, ma oggi oltre la metà delle vendite sono online e lì sono i più giovani a comprare. Insomma non credo che Rihanna la compri gente fra i 35 e i 50 in tutta onestà.

E comunque numero 6 in GB e numero 4 negli USA sono bei risultati ma mica un trionfo, e la settimana prossima sarà già in netto calo in ambo le classifiche. Insomma il tuo discorso non mi sembra molto centrato.

 

 

Per uno come Ryan Adams, che non ha mai sfornato davvero un best seller, mi pare un ottimo risultato; inoltre, il suo pubblico non è certo quello di Rihanna, la quale ha successo semplicemente perché la seconda fascia di acquirenti di dischi dopo i quarantenni-cinquantenni è rappresentata dalle ragazzine.

La seconda ondata di revival anni '80 (quella che ha riscoperto l'AOR, i Simple Minds...insomma, tutta la roba che era tassativamente fuori moda fino a qualche anno fa) deve molto al fatto che il target di consumatori sia cambiato anagraficamente.


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#16 Carlo86

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Inviato 21 settembre 2014 - 14:07

Disco molto carino ma anche non originalissimo e un po' furbetto diciamo...una sorta di mix tra AOR, power pop è cantautorato indie, mi ricorda le cose di Dwight Twilley.
Non ho dubbi che di questi tempi una proposta del genere attecchisca commercialmente, dato che le indagini discografiche mostrano come la fascia maggiore degli acquirenti di dischi sia quella compresa dai 35 agli over 50, quindi gente che presumibilmente è affezionata alla musica di metà anni '80.
Ciò ovviamente non è detto per svilire l'ottimo Adams, ma l'impressione è che un album del genere se fosse stato pubblicato in tempi diversi da questo non avrebbe ottenuto lo stesso impatto.


Non so, io ho 28 anni, non mi piace granché la musica degli '80, però il disco di Ryan Adams mi è piaciuto e l'ho comprato (vabbeh he era in offerta :-D)
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#17 Carlo86

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Inviato 21 settembre 2014 - 14:12

Eccezionali le prime quattro, poi cala con "My Wrecking Ball", che è distante come mood dal resto dell'album e fa riapparire i fantasmi di lagna che da lui non voglio. Dalla 6 in poi sembra riprendersi ma ancora non posso dirlo con certezza perché l'ho sentito solo una volta, torno sempre sulle prime quattro. Vediamo come andrà col tempo, comunque sicuramente una sorpresa, era uno da cui no mi aspettavo niente.

Il disco è entrato al numero 6 in GB e al 4 negli USA, in ambo i casi registrando il suo picco personale.

Anche io avrei preferito una "Wrecking ball" a pieno ritmo, non solo voce e chitarra...Ne sarebbe uscita una grande canzone.
Ma si vede che a lui piaceva da morire così, tant'è che l'ha fatta diventare un singolo. A volte il consiglio di un produttore può essere utile...
Nella seconda parte ci sono almeno altri due grandi pezzi all'altezza dei primi 4: "Stay with me" e "Tired of giving up".
"Let go", invece, non ti piacerà...
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#18 Carlo86

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Inviato 21 settembre 2014 - 20:04

Ah, non so se già è stato detto, ma segnalo la chitarra di Johnny Depp in "Kim".


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#19 Fallen Angel

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Inviato 21 settembre 2014 - 21:06

Il nuovo album non è affatto male. Mi pare superiore alle sue ultime prove


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#20 mueller80

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Inviato 22 settembre 2014 - 09:42

il suo disco che preferisco e' quello rockettaro del del 2003, rock and roll

 

 

un talento troppo dispersivo, non male pero' l'ultimo disco.


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#21 Tom

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Inviato 22 settembre 2014 - 20:44

il suo disco che preferisco e' quello rockettaro del del 2003, rock and roll


un talento troppo dispersivo, non male pero' l'ultimo disco.

 
Lo sto riascoltando giusto adesso (e decisamente rivalutando) e infatti direi che è il più simile al disco nuovo. Più aggressivo e punkeggiante, ma certe canzoni potrebbero stare tranquillamente sull'album di quest'anno...
 

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#22 vegeta851

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Inviato 23 settembre 2014 - 09:02

sono il solo a reputare "Love is Hell" (pt. I & II) il suo capolavoro assoluto? seguono heartbreaker e gold


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#23 Infinite dest

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Inviato 23 settembre 2014 - 09:35

Io comprai Gold all'epoca e mi piacque molto, viaggiava sulle ali di recensioni entusiamanti

Poi boh, ci siamo persi entrambi credo


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#24 Tom

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Inviato 23 settembre 2014 - 09:45

sono il solo a reputare "Love is Hell" (pt. I & II) il suo capolavoro assoluto? seguono heartbreaker e gold

 
Quando parlo dei suoi dischi monocordi penso soprattutto a quello.
Però boh, fino a ieri avrei detto la stessa cosa di Rock N Roll, ma a risentirlo mi è venuto fuori come un buonissimo album, non privo di sfumature e con parecchie perle. E persino due o tre canzoni dell'album di country tradizionale che ho sentito non mi sembrano affatto male. Mi sa che urge un mio riascolto di tutto il Ryan Adams 2000/2005 (cioè 8 album, tanto per dire).
 

Io comprai Gold all'epoca e mi piacque molto, viaggiava sulle ali di recensioni entusiamanti
Poi boh, ci siamo persi entrambi credo


Per me non ci sono Enya o Interpol che tengano, "Gold" è l'album dell'11 settembre. Lo lego tantissimo all'atmosfera tetra di quel periodo, in cui per altro molte cose stavano cambiando nella mia vita.
Celebre e involontariamente sinistro il video di New York, New York girato 4 giorni prima con numerose inquadrature proprio delle torri genelle..


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#25 StuntmanMike

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Inviato 25 settembre 2014 - 12:40

Non c'è una una canzone che non sia men che bella, qualcuna anche di più. Toh, giusto la prima "Gimme Something Good" rischia un ritornello un po' bonjoviano: rischio tipico.

 

L'altro Adams non è mai stato così vicino, fosse stata una vera cover di Bryan avrebbe chiuso il cerchio nel più geniale dei modi [un capolavoro di artigianato vintage il video con l'indimenticata Elvira asd]. L'album per me sta sul podio dopo la coppia Heartbreaker-Gold: 11 tracce di solido, ispirato songwriting da uno cresciuto a pane e cantautorato rock anni ottanta.

 


 


  • 0
Quello che se ne fotte dei punti sulla patente.

#26 Tom

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Inviato 25 settembre 2014 - 17:16

L'altro Adams non è mai stato così vicino, fosse stata una vera cover di Bryan avrebbe chiuso il cerchio nel più geniale dei modi


E' stato un mio grande cruccio nel triennio 2001/2003, quando Ryan Adams era uno dei miei artisti di riferimento: ogni volta che lo citavo tutti ovviamente capivano Bryan Adams.
Oggi il rischio mi pare minore, dato che BA mi sembra un po' finito nel dimenticatoio.

Ah, tanto per non smentirsi, in parallello con questo nuovo disco ha buttato fuori anche un EP di dieci canzoni di hardcore melodico, "1984". Bella copertina, ma per quanto mi riguarda passo...
 
1984-compressed.jpg
  • 0

#27 Tom

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Inviato 25 settembre 2014 - 20:46

S-l640.jpg
 
Rivalutato? Rivalutato.
 
2003 Rock N Roll
La storia è nota: nel 2003 Adams si presenta alla casa discografica con i nastri di Love Is Hell, che viene giudicato come un album troppo deprimente per essere pubblicato. Adams torna in studio e incide questo album, provocatoriamente composto da 14 brani tutti con le chitarre spianate e da toni sovraeccitati (unica paradossale eccezione la title track, una liquida ballata pianistica di due minuti). Il disco evidentemente piace ai discografici e Adams ottiene di poter pubblicare a ruota il disco scartato.
 
Per quanto avessi adorato i tre album precedenti, all'epoca ero già maldisposto verso l'incontinenza produttivita di Adams, per cui mi accostai al quarto album in quattro anni (sapendo che un quinto sarebbe arrivato da lì a poco) con un certo malumore. Malumore che crebbe all'ascolto dell'album, che trovai chiassoso e iper-prodotto. Ricordo che mi venne da paragonarlo a Be Here Now degli Oasis: fare casino per nascondere il vuoto di idee.
 
Risentito in questi giorni mi chiedo se avessi ascoltato lo stesso disco. Per essere chiassoso è chiassoso, ma quasi tutte le canzoni hanno il tocco dorato dell'Adams di quegli anni, una scrittura sciolta e trascinante. E il tutto era sostenuto da un'idea bella, forte e chiara che ho colto solo ora, nonostante gli indizi fossero lì limpidissimi: la title track che parla dei tempi della scuola e il terzo brano, 1974, pare ispirato dalla coetanea Alanis Morissette, dedicato a loro (e anche mio) anno di nascita. Insomma un album sul rock (n roll) degli anni della scuola della nostra generazione: buona parte degli 80 e inizio anni 90. Quindi un salto nel tempo a riascoltare e rifare in modo più o meno puntuale roba stile REM, Smiths, Jesus and MC, Lemonheads, Replacements, Church, Nirvana e mezzo gotha indipendente dell'epoca, ma anche lo street rock, i primi U2 e persino i Simple Minds.
Quindi un altro album-enciclopedia di Ryan, semplicemente con il calendario spostato in avanti di vent'anni rispetto al fino ad allora prediletto periodo a cavallo dei 60 e 70 a cui si era rifatto nei dischi precedenti.
  • 2

#28 markmus

    cui prodi

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Inviato 26 settembre 2014 - 08:37

Quindi un altro album-enciclopedia di Ryan, semplicemente con il calendario spostato in avanti di vent'anni rispetto al fino ad allora prediletto periodo a cavallo dei 60 e 70 a cui si era rifatto nei dischi precedenti.

 

lo comprai originale all'epoca (anche se gold mi manca), ma dubito che lo rivalutero'... il problema per me e' proprio l'eccessivo enciclopedismo, sembra sempre che stia scimmiottando qualcun altro, ma a differenza di heartbreaker mi sembra non trovi una propria cifra stilistica. piacevole, ma un po' mellifluo. spero che quello nuovo sia meglio. comunque la curiosita' me l'hai messa e me lo riascolto.


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#29 mueller80

    mainstream Star

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Inviato 30 settembre 2014 - 11:11

contento che Tom abbia rivaluitato rock and roll!

 

 

la mia preferita è questa

 


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#30 Tom

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Inviato 06 ottobre 2014 - 22:08

Riascolti.
 
Cd-ryan-adams-demolition.jpg
 
2002 Demolition
Terzo capitolo della saga, in genere meno considerato dei due precedenti, di cui è una naturale continuazione. Frutto di uno degli ultimi momenti di sanità mentale del cantante, se non sua di chi lo consigliò (o lo obbligò) a rinunciare al progetto di pubblicare cinque, dicasi cinque, album contemporaneamente e da quelli selezionare il materiale migliore. Ne uscì per parodosso l'album più sobrio e monacale dell'autore, sia a livello di durata che di sobrietà di stile. Anche quello meno sborone e da primo della classe se vogliamo. Sono dieci splendide ballate soffuse e autunnali, spesso dai ritmi rallentati e vibranti, contrappuntate da tre episodi elettrici e nervosi. Composizioni che trovano con splendida semplicità la massimà incisività e un'intensità intima e limpida.
Demolente nel senso buono.
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#31 Tom

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Inviato 07 ottobre 2014 - 14:05

gold1.png

 

2001 Gold

Questo mi sembra strano dire di averlo "riascoltato", dato che è un disco che conosco praticamente a memoria ed è come non fosse mai uscito dai miei ascolti abituali. Più giusto dire che l'ho riconfermato. Ricordo bene che fu il primissimo album che scaricai intero (e non canzone per canzone) con WinMX, con tragico collegamemento 56k, roba che dovetti tenere acceso il PC per quasi due giorni... ma davvero sono passati "solo" 13 anni? :mellow:

Come scritto più sopra lo lego indissolubilmente ai mesi un po' allucinati del dopo l'11 settembre (insieme New Ten Songs di Cohen), ma anche a ricordi più piacevoli, come il trasloco nella casa nuova con la mia ragazza e a un periodo di amicizie parecchio vive.

Adams lo voleva pubblicare come album doppio, la casa discografica invece gli impose il formato singolo con 16 tracce, tagliando 5 canzoni. Forse l'unico caso in cui l'incontinenza di Adams aveva ragione di essere. La versione che poi Adams riuscì a far pubblicare di 21 canzoni è più completa e coerente con l'idea di base di fare un omaggio enciclopedico al rock più classico. A tratti Adams esagera persino nel ricalcare i modelli, ma impressiona la qualità della scrittura, l'ispirazione profusa in ogni canzone.

Per me uno dei classici dello scorso decennio.

 

Citazione speciale per la splendida La Cienega Just Smiled, canzone che mi accompagnò durante la scoperta per me fondamentale dei romanzi di Cormac McCarthy.

 


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#32 Tom

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Inviato 10 ottobre 2014 - 10:24

Sto diventando il Claudio Tolio di Ryan Adams. ^_^

 

81v-H8-Vl-WD9-L-SS500.jpg

2005 Jacksonville City Nights
Questo arrivò che mi ero già rotto, ma lo scaricai comunque attirato dalla copertina. Credo ascoltai sì e no tre canzoni prima di cestinarlo. Che va bene il tributo filologico al country, ma l'effetto melò di gran parte delle canzoni mi suonava stile Mario Merola al Ok Corral. E il calligrafismo citazionista di Adams aveva preso decisamente il sopravvento sulla sostanza. Tra l'altro, visto che coglievo (e colgo) forse un decimo dei riferimenti musicali interni al genere, il divertimento era azzoppato in partenza. Orbene, oggi rivaluto anche questo? Ma sì dai. Che le belle canzoni sono sempre belle canzoni e Adams non se le fa mai mancare. E qui e là l'istinto folk riaffora con bellezze autunnali che non sarebbero state male in tristi film senza speranza anni 70, stile "Fat City" o "L'ultimo spettacolo".

 

Cd-ryan-adams-29.jpg

 

2005 29
L'album che per un breve attimo fugace mi riaccese l'interesse. Che con me uno ha gioco facile se fa un disco che cita Neil Young a carrettate, ha dalle aperture alla Crosby e trasmette quell'atmosfera uggiosa e sgranata di molta musica dei primi 70. Solo nove canzoni stavolta, ma è comunque un altro disco esagerato, con canzoni lunghe, alcoliche e notturne a tratti anche estenuanti nel loro languore, ma se lo si ascolta col giusto umore regala parecchi brividi. Alcuni tra i più bei testi di Adams, dove in ogni canzone ricorrono le parole rain e ocean, presumibilmente parecchio autobiografici (beh spero non Carolima Rain che è una specie di muder ballads). Allora come oggi un bell'album.


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#33 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 10 ottobre 2014 - 10:37

Devo fare una confessione: non ho mai ascoltato un solo pezzo del Nostro perché il suo nome ha davvero troppo in comune con Bryan Adams per potermi piacere. Magari è la volta buona che ci provo. ashd


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#34 sfos

    utente unisalento

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Inviato 17 ottobre 2014 - 13:03

Il nuovo disco mi ha convinto pienamente, il suono delle chitarre è bellissimo, quasi jangle, ma al tempo stesso molto robusto e luminoso; grandi ritornelli anche. Gli episodi più lenti li ho trovati piacevoli ma inferiori, mentre "Trouble" e "Feels like fire" sono tra i migliori pezzi rock ascoltati quest'anno.
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"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#35 Carlo86

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Inviato 17 ottobre 2014 - 22:11

Il nuovo disco mi ha convinto pienamente, il suono delle chitarre è bellissimo, quasi jangle, ma al tempo stesso molto robusto e luminoso; grandi ritornelli anche. Gli episodi più lenti li ho trovati piacevoli ma inferiori, mentre "Trouble" e "Feels like fire" sono tra i migliori pezzi rock ascoltati quest'anno.

Quoto e aggiungo anche "Stay with me".

 

Intanto, finalmente la recensione. Un 7,5 più che meritato.


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"Non possiamo parlare di Dio, o come preferisci chiamarlo, ma soltanto della nostra reazione a esso. Allo stesso modo, non penso che si possa parlare della musica, ma di una reazione soggettiva a essa" (Barenboim)

#36 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 20 ottobre 2014 - 12:12

Confermo gli elogi fin qui palesati. Disco davvero ben fatto con alcuni picchi notevoli, vedi lo stesso singolo d'apertura "Gimme Something Good" che considero tra le canzoni più belle di questo 2014, cosi come "Trouble" (solo io ci sento i Dream Syndicate?) che non vai più via dalla testa e la splendida "My Wrecking Ball". Entrerà nella lista di fine anno. 


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"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#37 StuntmanMike

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Inviato 20 ottobre 2014 - 14:17

Il video della nebraskiana My wrecking ball. Singolo che conferma -quando la Musa c'è e lo prende per mano- il [raro] istinto da instant-classic del cantautore di Jacksonville.

 


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Quello che se ne fotte dei punti sulla patente.

#38 Tom

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Inviato 20 ottobre 2014 - 16:22

Io intanto mi sono riascoltato il precedente Ashes & Fire del 2011.
Stavolta me la cavo autocitando un'autocitazione dell'epoca...
 

Ryan_Adams_confirms_tracklisting_for_new

No niente, ci speravo, ma è l'ennesima mezza delusione del signor Adams.
Lui c'ha sempre una voce d'oro, le belle canzoni non mancano, ma il disco è monotono e tedioso, con un' unica atmosfera dolciastra per tutte le canzoni. Se penso a quel favoloso bignami ruock che era stato Gold... quanto talento sprecato.


E quante cazzate affrettate che scrivo. Ascoltandolo per bene ieri notte in macchina invece mi è saltato fuori un gran bel disco. Monocorde, è vero, ma non c'è una canzone men che bella.
Probabilmente lo avrei capito al primo ascolto, non ci fosse stato in mezzo il nome di Ryan Adams, con tutto quel carico di illusioni deluse che la sua carriera mi ha appioppato.

Se cambio ancora idea prometto che non ve lo farò sapere.


Non ho cambiato idea, quindi posso farvelo sapere. ashd
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#39 Tom

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Inviato 21 ottobre 2014 - 00:21

32368936-350-350.jpg

 

2005 Cold Roses
Questo è completamente nuovo per me, il primo che saltai sbuffando. Il primo di tre album pubblicati nello stesso anno ed era pure un doppio. Figurarsi.
 

Tom, per me l'ultimo suo grande album è stato il doppio "Cold Roses" del 2005, emozionante mega tributo a Grateful Dead e Byrds


Già. E c'è posto anche per il solito Young e forse persino per il mio idoletto Chris Isaak (Sweet Illusions?).

Di sicuro il migliore del trittico. Se Jacksonville è l'album del country tradizionale, stanziale e polverso, questo è l'album del rock-country, epico e oceanico. Però che rabbia... In genere preferisco giudicare i dischi per quello che sono, non per quello che poteva esserci o non esserci, ma in questo caso fa davvero rabbia realizzare come bastasse il più banale buon senso da parte Adams per asciugare il tutto, togliendo la zavorra di quelle 5 - 6 canzoni di troppo, tenere le 12 - 13 migliori, e licenziare un Signor Album. Naturalmemento alla fine lo è lo stesso, però è anche un po' pesante, con qualche brano sostenuto più dall'abilità e dal mestiere che non dall'ispirazione.
 


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#40 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 21 ottobre 2014 - 12:46

contento che tu lo abbia ascoltato e apprezzato Tom.

 

intanto il cerchio si chiude

 

 

speriamo torni in Italia, prima o poi. io sto valutando di volare a Londra a fine febbraio...


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#41 Tom

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Inviato 24 ottobre 2014 - 14:34

30151f8d.jpg

2000 Heartbreaker
Il suo disco d'esordio è il suo album più nudo, sia a livello di suoni che di contenuti. Significativo che ero sicuro di ricordare la foto di copertina come sgranata e in bianco e nero, tanto il clima invernale e intimo dell'album rispecchierebbe un'estetica di quel tipo.
Testi e atmosfere sono tutte assolutamente in tema con il titolo, storie di amori andati o in partenza. A parte un paio di pregevoli scosse elettriche sono tutte ballate acustiche, spesso in presa diretta, altre volte con ricami più elaborati (le coloriture alla The Fool On The Hill di Amy), ma in genere basta un tocco di organetto, di banjo, un lieve controcanto femminile per amplificare le atmosfere e gli spazi. La solitudine sonora fa risaltare la voce e il talento compositivo Adams, che forse non sarà mai più così poetico, sincero e personale. 14 bellissime canzoni di intenso artigianato folk-rockettaro, dove i consueti echi di canzoni altrui appartengono più all'aristocrazia delle suggestioni che non alla plebe delle citazioni.

(In realtà le tracce sono 15 perché la traccia iniziale è un breve dialogo in cui Adams scherza su qualcosa che non ho mai capito a proposito di Morrissey.)
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#42 Tom

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Inviato 26 ottobre 2014 - 13:26

I dischi della seconda metà dello scorso decennio magari me li sparo un'altra volta, per ora direi che dieci dischi di cui tre doppi possono bastare. Tanto per chiudere un cerchio, concludo questa mia retrospettiva / riscoperta / rivalutazione di Ryan Adams con quello che per me fu l'albo della discordia, a cominciare dalla brutta copertina.

Ryan-Adams-Love-As-Hell.jpg

2004 Love Is Hell
In teoria "solo" due EP (LIH Pt.1 e LIH Pt.2) di sette canzoni, in pratica contando le varie bonus track integrate in scaletta l'equivalente di un classico doppio album con 18 brani.

All'epoca ascoltati solo Love Is Hell Pt.1. Delusione per me definitiva. Doveva essere il contraltare tranquillo al casinista Rock N Roll, ma mi sembrava un disco ugualmente ed eccessivamente sopra le righe. E poi mi suonava troppo modaiolo, con Ryan che faceva il verso a Radiohead, Coldplay, Damien Rice. A distanza di dieci anni giusti ovviamente quel suo essere up to date è una delle caratteristiche più interessanti, segno che ormai anche gli indefiniti anni zero stanno cominciando diventare Storia. Ci risento una certa atmosfera rallentata e sconfortata che mi pare molto caratteristica nelle cose che ascoltavo in quel periodo. E' senza dubbio il suo disco più radiofonico e lingua-in-bocca, omaggio ad una tradizione soprattutto inglese (oltre ai già citati si sono Smiths, Cure, Blue Nile), dove, tipico paradosso ryanadamsiano, l'episodio meno pop è una cover spiritata e onirica di "Wonderwall" degli Oasis. Con "Avalanche" (che invece non c'entra niente con Cohen) sembra voler far concorrenza a certo pop piagnucolante alla James Blunt, stupisce non abbia venduto milioni di copie pure lui.

Ryan però nel presente musicale (e lontano dalla America) non ci sa stare troppo a lungo, per cui in Love Is Hell Pt.2 rieccolo a ritirare indietro le lancette del tempo, stavolta fermandosi a 25 anni prima, ad un certo easy rock americano fine 70 - primi 80, quello dei Billy Joel, Randy Newman, Carly Simon, del Garfunkel solista e dell'ultimo Lennon. Non esattamente la musica che preferisco, ma niente da dire sull'abilità di Adams a tirare fuori melodie e atmosfere di grande effetto. Prendere I See Monsters, immaginarsi una base funky al posto della chitarra acustica e il tutto cantato dal Michael Jackson dei primissimi anni 80: avrebbe venduto a milionate.

Abbondandis in abbondandum la versione giapponese dell'album che ho scaricato aggiunge un ulteriore CD con altri 5 brani ancora, alcuni dei quali devo dire per nulla trascurabili. Però il troppo è troppo.

--------------------------------------------------------------------------------------
 
Nel frattempo è tornato il pazzoide di sempre.
Dopo l'EP 1984 con dieci brani hardcore, un 45 giri Jacksonville 7 con tre brani alt-country, dopodomani uscirà un altro EP Vampires di quattro canzoni dedicato ad Halloween...
 
R-6227004-1415148847-2852-jpeg.jpg

E per il 2015 ha annunciato l'uscita di Blackhole un suo album "perduto" che doveva uscire nel 2006... infatti sembrava strano che all'epoca avesse saltato ADDIRITTURA un anno. :rolleyes:
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#43 mueller80

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Inviato 27 ottobre 2014 - 11:59

(In realtà le tracce sono 15 perché la traccia iniziale è un breve dialogo in cui Adams scherza su qualcosa che non ho mai capito a proposito di Morrissey.)

 

 

parlano del brano "suedehead" e non si ricordano in quale disco stava

 

:)


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#44 il nostro caro angelo

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Inviato 28 ottobre 2014 - 19:50

Gran disco il nuovo, veramente bello.

Kim ad esempio mi rapito, che pezzo nostalgico e sentito!

 


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#45 Tom

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Inviato 17 agosto 2015 - 13:55

Noto che del disco di cover in chiave cantautorale di "1989" di Taylor Swift si è già accennato nel topic del maistream.

Aggiungendo balordaggine a balordaggine, la copertina di questa operazione è un omaggio e una parodia di quella di "Goo" dei Sonic Youth, chissà se in riferimento all'analoga operazione che i sonici fecero con Madonna ai tempi dei Ciccone Youth.

 

b528e0ec.jpg


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#46 Garp Buzzy Power

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Inviato 18 settembre 2015 - 07:33

Esce Lunedì in formato digitale per ora

 

12003419_10152984970746431_1886456864680

Primo brano trasmesso ieri da Lowe

https://itunes.apple...08-c93efe19c8b3

 

Che personaggio Adams  asd


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#47 Garp Buzzy Power

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Inviato 22 settembre 2015 - 22:48

Che fenomeno Ryan, che genio
Disco pop di rara bellezza
Brava Taylor ad ispirarlo 😁
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#48 Garp Buzzy Power

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Inviato 05 novembre 2015 - 14:13

NUMERO1  :wub:
 
Tredici anni fa Ryan Adams, si arrabbi? moltissimo con un membro del pubblico del concerto che stava tenendo al Ryman Auditorium di Nashville: lo cacci? e gli rimbors? poi il biglietto. Tutto ci? avvenne perch? lo spettatore aveva scambiato Ryan Adams con il suo quasi omonimo Bryan Adams e gli aveva chiesto a gran voce di suonare la sua hit Summer of 69?. Lo scorso 28 aprile, a distanza di quasi 13 anni, Ryan Adams ? tornato (per la prima volta da solista) al Ryman Auditorium di Nashville e ha suonato, senza che nessuno glielo chiedesse, la sua personale cover di Summer of 69.
 

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#49 Tom

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Inviato 08 settembre 2016 - 11:01

I dischi della seconda metà dello scorso decennio magari me li sparo un'altra volta


Ed eccomi qua, quasi due anni dopo, in attesa - non ferventissima, ma abbastanza incuriosita - del nuovo disco in uscita a novembre che a detta di Ryan omaggerà il rock e il pop da compilation in musicasetta degli anni 80, tipo AC/DC e Bruce Hornsby. (Mah...) Intanto sono andato, appunto, a recuperare i tre album che avevo accantonato.

In ordine di preferenza...

MI0000824438.jpg

2008 Cardinology
Bello e notturno. Ennesima dimostrazione che quando riesce a restare concentrato, sforzandosi di non assecondare in una volta tutti i suoi mille umori, è sempre bene. 12 canzoni quasi tutte intorno ai 3 minuti, spesso e volentieri sotto, una sola sopra i 5. A parte un unico episodio elettrico, sono tutti brani di dolceamaro e elegante country-soul, da viaggio in decapottabile, rilassato ma moderatamente spedito, per le strade d'America. Magari, appunto, di notte. Atmosfere vellutate e vagamente sensuali.

MI0000649858.jpg

2007 Easy Tiger
Gradevole. Visto che incredibilmente nel 2006 non aveva pubblicato nulla, o più probabilmente non gli avevano fatto pubblicare nulla, si sfoga con un album dalle diverse anime, che è forse un tentativo di il ritorno alla varietà di "Gold". Ma inevitabilmente ispirazione e freschezza non sono quelli di 6 anni e soprattutto 6 dischi prima. Solito caso di disco "normale" con 13 pezzi poi gonfiato tra bonus track e edizioni varie. Country alla Wille Nelson, west coast col flower power, folk acustici al lume di candela, un po' di honky tonk, un bluegrass col banjo e persino un pezzo glam. Niente di men che buono, ma forse anche niente davvero da ricordare. [EDIT DI CUI NON FREGA NIENTE A NESSUNO, MA 'STE ROBE LE SCRIVO PIU' PER ME: sono bastati un altro paio di ascolti e invece mi è saltato fuori il gran bel disco, che probabilmente chiude gli anni migliori della sua carriera, i più esagerati, ma anche i più ispirati e memorabili, prima della fase più ordinata, ma anche più manierista, che inizierà con "Cadinology" qui sopra. Tutte splendide canzoni dall'arietta seventies, un po' melò, un po' autunnali. Il disco si conclude virtualmente (il finale vero e proprio sono tre auto-cover abbastanza inutili) con un'intensa versione di "Down In A Hole" degli Alice in Chain che nelle sue mani sembra una cavalcata di Crosby, Stills, Nash & Young]

iii_iv.jpg

2010 III/IV
Totalmente insipido. Non a caso roba di recupero, pubblicata quasi per dispetto. Non solo è il fanalino di coda della discografia maggiore, ma lo è con enorme distacco dall'ipotetico penultimo. Stavolta imperdonabile il narcisismo che lo ha portato a pubblicare l'ennesimo doppio, quando non aveva idee e materiale per riempirne degnamente mezzo. Anzi, non c'è materiale manco per un singolo, perché per 21, estenuanti, pezzi è tutto un ruockettone anonimo e innocuo dove nulla emerge dal resto. Il primo disco è pop rock persino cantato e suonato con scarsa convinzione, il secondo, più punk e hard rock, è forse meno bolso, ma ugualmente mediocre. Si salva solo "Death and Rats" sul finale, guarda caso uno dei pochi episodi introversi, e comunque un pezzo che sugli altri album sarebbe stato ordinaria amministrazione. Boh, avrà voluto fare il suo "Self Portrait".


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#50 Garp Buzzy Power

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Inviato 07 dicembre 2016 - 11:26

Nuovo fingolo

http://www.nme.com/n...m_medium=social

 


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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
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