Porcupine Tree - In Absentia (2002)
#1
Inviato 10 agosto 2014 - 20:17
Michele Chiusi , autore della recensione e critico che tra l'altro stimo, premette la sua antipatia personale e didistima per il leader dei P.T.,
"Un'avvertenza prima di proseguire: personalmente, ho una radicata antipatia per i Porcupine Tree, in particolare per Steven Wilson, autore anche discreto e in fondo meglio di tanti altri, ma a mio parere molto sopravvalutato e autore di dichiarazioni che oscillano tra arroganza mal riposta e banalità accecanti"
Perche' allora recensire un disco che sicuramente sara' in qualche modo stroncato ?
Non e' sicuramente il capolavoro del gruppo ma una nuova recensione o riflessione sull'album andrebbe fatta.
P.S. Scusate ma sono anni che leggo ma non partecipo al forum e non mi ricordo piu' come si cita o si inseriscono i link.
"http://www.ondarock....cupinetree.htm"
#2
Inviato 10 agosto 2014 - 20:24
Non e' sicuramente il capolavoro del gruppo
No?
#3
Inviato 10 agosto 2014 - 20:24
Io in solitaria gli misi un 7 e mi ricordo che sul forum fu sollevata la questione della mia idoneità a scrivere per il sito visto quanto i miei pareri discordavano dagli altri.
Idoneo o meno, oggi quel disco è considerato dalla maggioranza il più grande lascito dei Porcupine Tree alla storia del rock.
Una piccola rivincita.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#4
Inviato 10 agosto 2014 - 20:32
#5
Inviato 10 agosto 2014 - 20:34
Chiaramente ogni recensore ha le sue idee e giustamente le porta avanti, però qui siamo di fronte come dici tu ad una stroncatura già annunciata come sottolinea abbastanza chiaramente fin dal principio chi si è occupato della recensione.
Insomma prima di Syd anche altri illustri colleghi hanno fatto le spese di un recensore col dente avvelenato che ha "prenotato" per poter finalmente vendicarsi contro gli orrendi porcospini
A parte Scaruffi e Ondarock comunque nel resto dell'internet del disco se ne parla (giustamente) bene.
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#6
Inviato 10 agosto 2014 - 20:42
Il mio preferito e' ancora "Signify". Forse ancora troppo floydiano in alcuni pezzi ma l'ho risentito da poco e ancora fa la sua porca figura...
Sticazzi, discone inarrivabile, punto d'incontro di quasi tutte le direttrici del loro sound, esclusa quella post-metallara degli ultimi anni.
comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?
#7
Inviato 10 agosto 2014 - 20:42
#8
Inviato 10 agosto 2014 - 20:50
In effetti era quello che poi volevo mettere in evidenza. Ondarock e' un punto di riferimento e leggendo quella recensione , secondo me, una persona che non conosce la storia del sito, si puo' fare un'idea sbagliata del modo di recensire i dischi.Gusti personali a parte, mi permetto solo di sottolineare come le antipatie per un personaggio non dovrebbero influenzare il giudizio sul suo operato musicale: sono due binari, paralleli ma distinti.
#9
Inviato 10 agosto 2014 - 21:01
#10
Inviato 10 agosto 2014 - 21:06
#11
Inviato 10 agosto 2014 - 21:42
E a proposito di pietre, magari prima o poi una la si fa.
(Poi vabé, quella sfilza di voti tiepidini nella monografia non si può proprio vedere)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#12
Inviato 10 agosto 2014 - 22:06
autore della recensione e critico che tra l'altro stimo, premette la sua antipatia personale e didistima per il leader dei P.T.,
Perche' allora recensire un disco che sicuramente sara' in qualche modo stroncato ?
perché la beata apatia/indifferenza autogena e metodica - o pure peggio la connivenza con un disco - non sono mai "automaticamente" garanzia della buona riuscita della recensione, men che mai indice di quanto è critically-oriented, eh: legge empirica. issofatto vale anche l'inverso. il discorso è, semmai, se abbia veramente senso investire e dar ecredito alla critica musicale e al formato argomentativo delle webzine; il che comunque eccede il problema in oggetto. io sono d'accordo con lo spirito della recensione (5.5, pure), e mi sembra sincera-pane al pane quando deve e litotica quando serve ("non disdicevole" è una formula ok e forse anche troppa grazia per quel loop/ostinato e ostentatamente commuovente di collapse e i violini in MIDI?) le sovrintepretazioni a posteriori (in absentia nell'alveo del post-progressive e nella career dei pt) non sembra c'entrino e non dovrebbero vincolare "automaticamente" nessuno. poi certp che è un'altra opiinone che vale fino alla curva, questa.
#13
Inviato 10 agosto 2014 - 22:20
Un'analisi piuttosto litotica ma sostanzialmente catafratta la tua.
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#14
Inviato 10 agosto 2014 - 22:50
#15
Inviato 10 agosto 2014 - 23:36
Per tanti motivi..che abbiamo già sviscerato in lungo e in largo in altri thread.
Gli altri sono tutti di gran lunga inferiori.
Io poi, va bè, non faccio testo perché dopo "In Absentia", il mio preferito è "Fear Of A Blank Planet" per via dei due lentoni "My Ashes" e "Sentimental" che mi fanno impazzire!
Ma credo non piaccia a quasi nessuno..
#16
Inviato 11 agosto 2014 - 01:44
Ma si dirà commuovente o commovente?
Un'analisi piuttosto litotica ma sostanzialmente catafratta la tua.
ammetto che nelle prime tre/quattro letture del post di nemen avevo letto Lotitica
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
#17
Inviato 11 agosto 2014 - 02:42
Ma si dirà commuovente o commovente?
Un'analisi piuttosto litotica ma sostanzialmente catafratta la tua.
ammetto che nelle prime tre/quattro letture del post di nemen avevo letto Lotitica
siete riusciti a farmi rivedere per la seconda se non addirittura la prima volta la recensione di m. chiusi e niente, mi accorgo che in questi tutti anni è la seconda recensione di ondarock che leggo; forse ho sbagliato a sentirmi d'accordo con lui, ché è uno cattivo, non so. dicevo che ero d'accordo con lui, infatti. c:K
#18
Inviato 11 agosto 2014 - 09:20
Dispiacersi per un assolo ben fatto non mi sembra troppo al di sopra delle parti. Se non l'avesse tanto in antipatia magari ne avrebbe goduto e basta .
Comunque è' vero, e' giusto mantenere la recensione così com'è , una modifica non avrebbe senso,
#19
Inviato 11 agosto 2014 - 09:28
http://www.ondarock....i/2003_muse.htm
Qualcuno potrà anche rimanere stupito, ma attendevo molto questo disco. I Muse non sono che l'ennesimo gruppo inglese di rompiballe con la chitarra; affermazione sicuramente vera, però, a parere di chi scrive, il gruppo aveva manifestato nei dischi precedenti una potenzialità enorme, assolutamente imparagonabile a qualsiasi altro gruppo di mainstream attuale, comprese band più celebrate e considerate.
[...]
Quello che mancava era il superare la barriera prima mentale che musicale del fare musica per ragazzini brufolosi, era la grandezza del disegno e della progettualità. Per me i Muse possedevano una Ferrari, ma la guidavano nel cortile di casa. Per me, potevano diventare la più grande band popolare del loro tempo. Per questo attendevo questo disco.
http://www.ondarock....inemuraille.htm
Non so chi sia Dorine Muraille (trattasi in realtà della sigla dietro cui si cela il venticinquenne francese Julien Locquet, musicista e manipolatore di suoni, ndr ), mi prestano 'sto disco con la promessa di meraviglie sonore. Forse non sono la persona giusta per recensirlo. All'inizio penso che sia rotto il disco o il lettore ma capisco subito che mi sbaglio, è proprio così la musica incisa, un enorme e a suo modo titanico patchwork lungo 15 brani e 45 minuti di voci, accenni di canto, languide isole orchestrali, rumori trovati, accordi isolati, lampi pianistici, lacune ambient. Il tutto amalgamato in studio e in cui tutti gli elementi costituenti la progressione sonora vengono spezzati, proprio nel senso che vengono rotti nel loro svolgersi, parcellizzati, frantumati, come disincarnati e poi ricomposti. Da qui un assolutamente (almeno per me) inedito e caratteristico andamento discontinuo, saltellante, a strappi, dello svolgersi della musica.
#20
Inviato 11 agosto 2014 - 09:30
Poi Wilson ci mette un breve assolo che è, ahimé, un gioiellino... "
Proprio non riesco a farmelo dispiacere, forse dovrei tornarci sopra
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#21
Inviato 11 agosto 2014 - 09:46
#22
Inviato 11 agosto 2014 - 09:53
"Esce il nuovo di X, chi lo fa?"
[silenzio]
"Esce il nuovo di X, chi lo fa?"
[silenzio]
"Oh gente, il nuovo di X va fatto per forza, ci abbiamo pure la scheda. Qualuno lo faccia"
"Ok lo faccio io, anche se mi fanno un po' cagare".
E ora abbiamo una redazione grande, con gente dai gusti molto diversificati. Uno a cui il gruppo non fa troppo schifo - o quantomeno a cui scriverne non spiaccia troppo - lo si trova quasi sempre. Allora non era così, e per giunta Michele Chiusi era la firma prog per eccellenza della redazione. Ne ha scritto lui. Non amando la band tanto quanto i mega-fan che già in Italia esistevano, ha preferito scriverlo esplicitamente. That's all, davvero.
#23
Inviato 11 agosto 2014 - 13:45
"...Poi Wilson ci mette un breve assolo che è, ahimé, un gioiellino... "
Per me questa frase è un capolavoro, dai! Anche da fan o semplice estimatore del gruppo è splendida se si ha un minimo di ironia!
Adesso vado a sentirmi il disco che magari invece non avrei mai ascoltato
#24
Inviato 11 agosto 2014 - 14:29
#25
Inviato 11 agosto 2014 - 15:13
#26
Inviato 11 agosto 2014 - 15:28
vuol dire che il timore reverenziale verso la vecchia guardia è definitivamente tramontato.
Era ora. Per me brutto periodo per il forum, checché ne dicano i pochissimi nostalgici che se lo ricordano. Se eri un fan del prog t'eri cotto un uovo, ma a un certo punto, all'apice dell'accoppiata Neko-Picciotto, anche nominare Bowie era diventato proibitivo.
Ora però non vorrei con questa uscita scatenare il vespaio definitivo, fate finta che non ho detto niente tanto nessuno cambierebbe idea, torniamo ai Porcupine Tree.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#27
Inviato 11 agosto 2014 - 16:30
Ora in un colpo solo arrivano pure gli sfottò e i commentini ironici frase per frase!
Se ti riferisci a me non sfottevo e non ero ironico, la frase mi è proprio piaciuta molto e complimenti al recensore
#28
Inviato 11 agosto 2014 - 17:54
#30
Inviato 11 agosto 2014 - 19:20
Il mio preferito e' ancora "Signify". Forse ancora troppo floydiano in alcuni pezzi ma l'ho risentito da poco e ancora fa la sua porca figura...
Sticazzi, discone inarrivabile, punto d'incontro di quasi tutte le direttrici del loro sound, esclusa quella post-metallara degli ultimi anni.
Quoto a sangue, per me poi resta la loro punta ispirativa proprio per i motivi sopracitati.
Di mio non ho mai adorato in toto la produzione da "In Absentia" ad oggi, ricca di episodi esaltanti intervallati a diverse cose tiepide (forse è paradossale nel mio caso, visto che arrivai a loro nel mio personale periodo prog-metal).
Detto ciò la recensione di Chiusi (di cui apprezzo molti lavori) mi ha strappato ben più di un sorriso. Sicuramente "In Absentia" vale più di quel 5.5 ma non posso non ritrovarmi in alcune sue provocazioni
Comunque la mia fase parte con "The Sky Moves On Sideways" - floydiano al limite del plagio, ma "chissene" - a un disco che non riesco a capire come mai sia omesso da molti: "Lightbulb Sun".
#31
Inviato 11 agosto 2014 - 19:37
Comunque la mia fase parte con "The Sky Moves On Sideways" - floydiano al limite del plagio, ma "chissene" - a un disco che non riesco a capire come mai sia omesso da molti: "Lightbulb Sun".
https://www.youtube....h?v=EcQkgbI2qFk Quanto è bella questa canzone?
#32
Inviato 11 agosto 2014 - 19:51
Comunque la mia fase parte con "The Sky Moves On Sideways" - floydiano al limite del plagio, ma "chissene" - a un disco che non riesco a capire come mai sia omesso da molti: "Lightbulb Sun".
https://www.youtube....h?v=EcQkgbI2qFk Quanto è bella questa canzone?
E questa? L'esplosione finale è una roba clamorosa: tanta, tantissima potenza con eppur poco rumore. Adoravo questi dischi proprio per queste cose.
https://www.youtube....h?v=_nKN9_H1Dks
"Lightbulb Sun" è il mio preferito insieme a "Signify" . Un incontro perfetto tra melodia e complessità, in un'atmosfera surreale. L'ombra di David Gilmour c'è eccome, ma mai come in questo caso non è controproducente.
#33
Inviato 11 agosto 2014 - 20:47
Comunque la mia fase parte con "The Sky Moves On Sideways" - floydiano al limite del plagio, ma "chissene" - a un disco che non riesco a capire come mai sia omesso da molti: "Lightbulb Sun".
https://www.youtube....h?v=EcQkgbI2qFk Quanto è bella questa canzone?
E questa? L'esplosione finale è una roba clamorosa: tanta, tantissima potenza con eppur poco rumore. Adoravo questi dischi proprio per queste cose.
https://www.youtube....h?v=_nKN9_H1Dks
"Lightbulb Sun" è il mio preferito insieme a "Signify" . Un incontro perfetto tra melodia e complessità, in un'atmosfera surreale. L'ombra di David Gilmour c'è eccome, ma mai come in questo caso non è controproducente.
Russia On Ice splendida, ma probabilmente la mia preferita è "Hatesong" (e tutta la vita grido: forza Maitland! sarà che non sono batterista, ma lo trovo molto più funzionale ed elegante del bravissimo ma alla lunga pedante Harrison).
Comunque io rimasi sconvolto ai tempi dei primi ascolti porcospinici dal trip supremo di Voyage 34 https://www.youtube....h?v=GR75Qv3Mv5A
(Anche qui, plagio di Antoher Brick in the wall pt.1 ma chissene, il finale poi mi sconvolge del tutto)
#34
Inviato 11 agosto 2014 - 21:53
#36
Inviato 12 agosto 2014 - 07:40
(e tutta la vita grido: forza Maitland! sarà che non sono batterista, ma lo trovo molto più funzionale ed elegante del bravissimo ma alla lunga pedante Harrison).
Grandissimo batterista. Proponendo "Russia on Ice" avevo dimenticato di porre l'attenzione sul lavoro pazzesco che fa. Era un grande, riusciva a creare architetture iper-complesse senza mai una volta risultare invadente.
Harrison è superlativo ma quel sound che io adoravo era pesantemente caratterizzato proprio da Maitland.
#37
Inviato 12 agosto 2014 - 09:53
Alla lunga non mi piace nemmeno la produzione dei loro album, ha il più delle volte dei suoni che trovo molto standard e asettici, forse solo su Stupid Dream rispetto agli altri sento un briciolo di umanità in più.
Statisticamente parlando, non lo so.
#38
Inviato 12 agosto 2014 - 11:32
Alla lunga non mi piace nemmeno la produzione dei loro album, ha il più delle volte dei suoni che trovo molto standard e asettici, forse solo su Stupid Dream rispetto agli altri sento un briciolo di umanità in più.
Questa è l'unica cosa su cui son d'accordo anche io. Lo dico a malincuore, ma il problema peggiore con loro è sempre stato il trovarli molto freddi, e credo proprio sia dovuto a questo fattore. Le cose sono migliorate con Barbieri alle tastiere, ma ha solo migliorato la situazione, non risolto il problema (fanno eccezione la produzione solista di Wilson, Lightbulb Sun, Signify e in parte Deadwing)
comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?
#39
Inviato 12 agosto 2014 - 11:39
Alla lunga non mi piace nemmeno la produzione dei loro album, ha il più delle volte dei suoni che trovo molto standard e asettici, forse solo su Stupid Dream rispetto agli altri sento un briciolo di umanità in più.
Questa è l'unica cosa su cui son d'accordo anche io. Lo dico a malincuore, ma il problema peggiore con loro è sempre stato il trovarli molto freddi, e credo proprio sia dovuto a questo fattore. Le cose sono migliorate con Barbieri alle tastiere, ma ha solo migliorato la situazione, non risolto il problema (fanno eccezione la produzione solista di Wilson, Lightbulb Sun, Signify e in parte Deadwing)
Sì però per quanto mi riguarda il problema della produzione è parallelo al problema di ispirazione nella composizione che spesso gli fa scrivere cose un po' banalotte, e non è la cura del suono ipertecnologica o il fatto che durino 10 minuti a salvarle. E poi secondo me Wilson è molto bravo nelle armonie ma nelle melodie spesso con la voce non ne azzecca una, oltre ad avere un timbro inesistente. Insomma si può non essere d'accordo con Chiusi ma il suo giudizio non lo trovo così incomprensibile.
E' la malattia di progmetallite che porta molti gruppi col tempo a non far altro che scrivere infinite variazioni su pochissimi noiosissimi temi ovvero il binomio primo grado minore - sesto grado maggiore, i primi due gradi del modo frigio e poco altro. Non parliamo delle modulazioni e dei cambi tematici all'interno dei brani, anche un pezzo come Russia On Ice che ha un impatto emozionale forte è composto da pezzi attaccati con lo scotch alla buona, non c'è alcuna continuità nello scrivere il brano. Ritmicamente e strutturalmente è la stessa cosa, i pezzi del brano sembrano tutti blocchetti di lego messi insieme. Insomma vedo limiti espressivi che si ripercuotono in tutti i domini, composizione, esecuzione, ritmo, timbri, tematiche dei testi, fin là si arriva e non ci si sposta di un millimetro, non per scelta ma per incapacità.
Statisticamente parlando, non lo so.
#40
Inviato 12 agosto 2014 - 12:09
Alla lunga non mi piace nemmeno la produzione dei loro album, ha il più delle volte dei suoni che trovo molto standard e asettici, forse solo su Stupid Dream rispetto agli altri sento un briciolo di umanità in più.
Questa è l'unica cosa su cui son d'accordo anche io. Lo dico a malincuore, ma il problema peggiore con loro è sempre stato il trovarli molto freddi, e credo proprio sia dovuto a questo fattore. Le cose sono migliorate con Barbieri alle tastiere, ma ha solo migliorato la situazione, non risolto il problema (fanno eccezione la produzione solista di Wilson, Lightbulb Sun, Signify e in parte Deadwing)
...
Su tutto questo ci eravamo già confrontati nel topic riguardo The Raven, a me premeva solo dire che sono d'accordo con te riguardo il problema-produzione (che, per le mie orecchie, è tale in almeno 3/4 della loro discografia) e che mi faceva piacere non essere l'unico ad averlo notato.
comunque 'sta gente che guarda i voti fa un po' ridere. ma leggerla una recensione, no?
tanto difficile da capire che qualcosa che entusiasma qualcuno può annoiare qualcun'altro?
#41
Inviato 12 agosto 2014 - 12:12
Detto questo in quasi tutti gli album si trova qualche frangente in cui riesce a tirare fuori qualcosa che mi distrugge emozionalmente, ma dura molto poco.
Statisticamente parlando, non lo so.
#42
Inviato 12 agosto 2014 - 14:16
Ogni tanto su 'sto forum spuntano fisse localizzate curiosissime.
Per me invece è il loro peggiore degli anni Novanta, a parte "Waiting" che è un classico. Tie'!
A ogni modo l'accusa di freddezza per me vale solo per gli ultimi lavori, diciamo Fear, Incident e il pessimo Wilson solista più leccato che mai.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#43
Inviato 12 agosto 2014 - 14:39
Statisticamente parlando, non lo so.
#44
Inviato 12 agosto 2014 - 14:41
Anche quelli pre-signify son fighi
Tipo che sono i migliori insieme a In Absentia? Concordo.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#45
Inviato 12 agosto 2014 - 14:45
Anche quelli pre-signify son fighi
Tipo che sono i migliori insieme a In Absentia? Concordo.
Per me ad esempio Up the downstairs è sottovalutatissimo.
https://www.youtube....h?v=p7uMYGhtBuA Questa è magia pura
#46
Inviato 12 agosto 2014 - 15:05
#47
Inviato 12 agosto 2014 - 15:26
Per il resto dipende da quale fra i due suoni preferisci, non dall'album in sé.
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#49
Inviato 12 agosto 2014 - 16:15
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#50
Inviato 12 agosto 2014 - 16:23
Per me negli ultimi post state essendo un po' troppo cattivelli con Wilson, che senz'altro non è il genio che pensa di essere ma in fatto di ispirazione e capacità di comporre signore canzoni (perché ne ha scritte, poche palle) ha avuto i suoi momenti d'oro, e manco troppo brevi. Ci si lamenta delle sue qualità di melodista, e della tendenza ad "appiccicare con lo scotch" pezzi slegati per farne qualcosa che abbia l'apparenza di un pezzo unico (cosa che peraltro è da sempre uno degli attrezzi del mestiere base del prog), ma mi pare si trascuri il discreto numero di temi chitarristici memorabili che il signorino ha sparato fuori nell'arco della carriera del gruppo.
Parlo del periodo che conosco meglio, quello appunto attorno a "In Absentia": prendiamo il riff di "Even Less", o il solo di "Trains" giusto per dire i primi due che mi vengono... Che è, non sono melodie? Non sono perfettamente efficaci? E venendo alla questione dei "pezzi appiccicati": è ben vero che di recente, convintosi di essere il Re Mida del prog, sembra aver adottato lo schema del "collego due cose a caso, tanto stanno di certo bene insieme", ma non mi pare in passato si sia comportato così. Un pezzo come "The Sound of Muzak" - evidentemente formato da due "canzoni" diverse che si alternano - mostra un'abilità notevole nel gestire quelle che io chiamo "aperture" (passaggi improvvisi da sezioni cupe/dimesse/inquiete ad altre luminose e brillanti), abilità a mio avviso rintracciabile in pochissimi altri autori.
C'è poi l'elemento "produzione". "Sound freddo", "troppo leccati", ecc, ecc. Calma. La produzione di "In Absentia" per me non ha proprio niente che non va, anzi, oserei dire che è perfetta per il disco. Metti un sound un po' più ruvido e caldo e con tutta quella chitarra acustica (altro merito di Wilson: aver rimesso al centro la chitarra acustica e il suo ruolo ritmico) diventa un disco stile simil-grungettaro che si riscopre folksinger. Che piaccia o no questo suono così marcatamente "da studio" - che a mio avviso in "In Absentia" non scade comunque mai nel patinato - rende l'atmosfera particolarmente "spaziosa", valorizza ogni singolo strumento e dà al disco un'immagine molto riconoscibile, lo rende iconico. Trovo in particolare che il trattamento della chitarra sia eccelso e piuttosto originale: l'acustica riesce a "brillare" ma non ricade su modelli precedenti (folk, indie, metal...), l'elettrica ha un "corpo" possente, vibrante e "moderno" senza risultare ruffiana, tamarra, kitsch come sarebbe invece facile giocando con gli effetti atti a "ispessire".
Torno su "The Sound of Muzak" per osservare: ma quanto cacchio è figo l'incipit, dai? Quell'incastro batteria/chitarra/basso: una cosa memorabile! E voi state qui a dire che si stava meglio prima di Harrison!
Ps. So di aver abbondantemente rotto i maroni con questo brano, ma essendo una b-side probabilmente tanti se la perdono. Risale al periodo "Deadwing" e per me è tra le vette assolute del gruppo. (Qui peraltro il metallume è ormai già parecchio possente):
https://www.youtube.com/watch?v=EDLfg9Ug2HU
0 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi