Non saranno uova fresche, ma davvero non c'era un thread comprensivo sugli Sade? Vergogna. Lo apro io perché questa settimana Diamond Life compie 30 anni. Un album vecchio (quasi) quanto me, e che evidentemente ho sentito suonare in casa da quando ero ancora nella culla perché ormai fa parte del mio subconscio, mi bastano due note e ritorno a ciucciarmi il pollice con una coperta in mano.
Dopo tutti questi anni, è ancora un disco di abbagliante bellezza e indecifrabile malinconia. Parla di amore, ma anche di squallore e di prostituzione. Vuole ispirarsi alla belle epoque della Soho di Ronnie Scott e al senso di libertà che si respirava durante la Swinging London, quasi in una sorta di ossessiva retromania. Ma allo stesso tempo è invischiato nella frenesia dell'arrivismo tatcheriano (when am i going to make a living / it's gonna take a while before i give in), e nell'ingiustizia socio-razziale di quegli anni. Gli Sade vogliono essere belli e raffinati a tutti i costi, ma non hanno (ancora) i soldi per farlo, e devono arrangiarsi a vivere alla giornata. Nel bene e nel male, senza mai far la morale, Diamond Life è una cartolina di quell'epoca più unica che rara. Certo il suo sound è molto raffinato - un misto di soul, rhythm'n'blues, acid jazz e quel basso funkeggiante - ma definirlo esclusivamente sophisti è un reato.
Per fare l'indie evito i classici singoloni e vi embeddo il pezzo più bello dell'album:
Ovviamente questa è una discussione aperta alla band, per cui sentitevi liberi di trattare pure il resto della loro (immacolata) discografia.