Quel Vecchio Lupo Di Graham Lewis Spara Il Capo Avant-Pop Electro-Disturbato
#1
Inviato 28 giugno 2014 - 00:24
Metto giusto qualche pezzo ma potrebbero essere altri (devo ancora affondarci ben bene nei meandri, per ora mi colpisce l'insieme).
http://youtu.be/Fgtg805zkk4
http://youtu.be/Hj2mPQc3-Qo
http://youtu.be/x2GeoA2Wnjs
http://youtu.be/C4c44EnOezw
Poi c'è quando emerge il lato oscuro:
http://youtu.be/ycYXjr613Cs
Poi qui c'è tutto.
http://m.youtube.com...s all over&sm=3
Ah, e per finire (sempre per Mego) è uscito anche un disco di musica per installazioni, cose del genere, ma questo devo ancora sentirlo.
Il titolo del topic è palesemente lassiguiano e altrettanto palesemente il topic glielo dedico.
#2
Inviato 28 giugno 2014 - 07:57
#3
Inviato 28 giugno 2014 - 08:36
#5
Inviato 28 giugno 2014 - 10:16
Qui siamo al capone secondo me.
i Wire erano 2 persone: Lewis e Gilbert, il futuro l'ha dimostrato
nel topic dei progetti collaterali ai Wire (ormai, a livello di dischi sostanziali, ben più corposi dei Wire stessi) c'erano sempre loro due
#6
Inviato 28 giugno 2014 - 10:40
C'è anche il parallelo "All Under" a completamento:
1. All Under (Film Score) (5:52)
2. All Under (Installation Loop) (10:06)
3. The Eel Wheeled (5:39)
4. No Show Godot (18:17)
"'All Under', the companion release to 'All Over' compiles soundtracks to films, installations and a self penned short story. This is familiar terrain for Lewis who, along with Bruce Gilbert produced the early interactive audio-visual installation 'MZUI' at London’s Waterloo Gallery in 1981. Since this period Lewis as been involved in countless soundtracks to all manner of cultural artefacts. The haunting score to Gunilla Leander's 2003 short film 'All Under' was improvised in real time with a sampler and FX processing and recorded on to mini disc. The results are a viscous ambience of swirls, feedback and distortion. This material was then adapted for an immersive 3 screen installation of the same visual material which features combinations of 6 nude bodies (4 men, 2 women) fighting and wrestling, filmed underwater. The soundtrack here crawls further in the depths as electronic phrases swim amongst a foreboding ambience. Both of these works encapsulate the same disembodied effect of the visual material as hovering, uncanny sound worlds seep into the listeners subconscious. 'The Eel Wheeled' features Lewis' reading one of his own bizarre stories underscored with a suitably disorientating soundtrack sourced from sound effects of the Prime Sounds SFX Library. This version was re-mixed by Thomas Öberg (member of Bob Hund and 27#11). 'No Show Godot' concludes the set. A soundtrack to a 'sky movie' (road movies be warned) completed in 2013. Coming out of the initial sub aquatic environments of the opening works, 'No Show Godot' takes us on a spiralling high before folding into a gritty godly industrial mantra which comes along as a perfect means of tying up these two concurrent releases as a symmetrical whole."
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#8
Inviato 28 giugno 2014 - 11:20
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#9
Inviato 28 giugno 2014 - 11:20
lo sto risentendo...mmm...forse la prima impressione era eccessiva
#10
Inviato 28 giugno 2014 - 11:22
ma smettila
il trio Quick Sand - Began - We've lost your mind capissimi
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#11
Inviato 29 giugno 2014 - 00:20
#12
Inviato 29 giugno 2014 - 09:00
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#13
Inviato 29 giugno 2014 - 10:43
se il suo udito dovesse perdere altri 2 colpi cosa dovremmo aspettarci?
già così mi pare che siamo andati oltre
#14
Inviato 29 giugno 2014 - 11:39
Chi è senza peccato scagli la prima pietra
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#15
Inviato 29 giugno 2014 - 16:03
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#16
Inviato 29 giugno 2014 - 22:47
Qui siamo al capone secondo me.
i Wire erano 2 persone: Lewis e Gilbert, il futuro l'ha dimostrato
nel topic dei progetti collaterali ai Wire (ormai, a livello di dischi sostanziali, ben più corposi dei Wire stessi) c'erano sempre loro due
P E S S I M O
#17
Inviato 30 giugno 2014 - 00:20
I Wire sono stati un'amalgama incredibile di menti giganti in cui ogni elemento era condizione dell'insieme.
Poi se devo guardare ai pprogetti extra-wire preferisco Gilbert e Lewis a Newman (ma sono percorsi divergenti che scompongono il suono della band, gli uni seguendo strade avventurose e difficili, l'altro replicando in sostanza la verve melodica del gruppo).
Questo di Lewis è un ibrido magistrale tra quelle due strade, forse il più bel disco che non t'aspetti che abbia mai sentito. C'è proprio una statura diversa che s'impone.
#18
Inviato 30 giugno 2014 - 15:19
Siamo vittime di una trovata retorica.
#19
Inviato 15 luglio 2014 - 10:36
Parte drone-minimalista, si gonfia di ipnosi vocale post-wire e d'un tratto s'imparanoia tutta.
http://www.youtube.com/watch?v=ShkSbU6OmLQ
Eminenza grigia comunque.
#20
Inviato 25 luglio 2014 - 09:15
sì ma cazzo disco dell'anno.
ogni volta che lo sento (cioè tantissimo) me ne convinco sempre più.
il nostro uomo ora vive ad Uppsala, in Isvezia, e in nordica solitudine tira fuori il miglior disco dei Wire da"Send" e oltre, a ritroso.
poi adoro troppo la sua voce da non-cantante...
ma non c'era un topic sui vari progetti Wire-related, o me lo sono sognato? (forse mi confondo con un vecchio articolo di Busti su BU)
#21
Inviato 25 luglio 2014 - 09:17
sì ma cazzo disco dell'anno.
ogni volta che lo sento (cioè tantissimo) me ne convinco sempre più.
il nostro uomo ora vive ad Uppsala, in Isvezia, e in nordica solitutine tira fuori il miglior disco dei Wire da"Send" e oltre, all'indietro.
ma non c'era un topic sui vari progetti Wire-related, o me lo sono sognato? (forse mi confondo con un vecchio articolo di Busti su BU)
http://forum.ondaroc.../page__hl__wire
iniziato con quel capo di The Shivering Man
#22
Inviato 25 luglio 2014 - 09:19
:°°°°°°
#23
Inviato 25 luglio 2014 - 09:30
shivering man e dome grandissimi (dei Dome soprattutto il terzo, sembra un robot cui abbiano sbagliato a programmare la voce).
Di Lewis mi mancano gli He Said, poi ho visto che ha disseminato tanti dischi sotto diverse sigle. anche la (vecchia) ristampa 4AD delle cosine a nome Cupol (o siglate con Gilbert) mi incuriosisce. approfondirò, anzi sprofonderò.
#24
Inviato 29 luglio 2014 - 14:12
Qui siamo al capone secondo me.
i Wire erano 2 persone: Lewis e Gilbert, il futuro l'ha dimostrato
nel topic dei progetti collaterali ai Wire (ormai, a livello di dischi sostanziali, ben più corposi dei Wire stessi) c'erano sempre loro due
In effetti, anche solo ripensando ai Dome...
#25
Inviato 27 agosto 2014 - 08:20
Duole ammetterlo, ma la "recensione" su OR è davvero un telegramma.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#26
Inviato 27 agosto 2014 - 10:04
#27
Inviato 27 agosto 2014 - 12:43
Duole ammetterlo, ma la "recensione" su OR è davvero un telegramma.
Recensione talmente fastidiosa che non mi andava manco di farlo notare. A parte la svogliata brevità, non è neanche il voto che, per carità, ci può stare. Ma se leggo 6 mi aspetto che vengano evidenziati i punti deboli del disco, di cui però non c'è traccia.
poi per un minimo di decenza e correttezza storica andava almeno puntualizzato che tra i vari progetti di Lewis (elencati come un copincolla da discogs o poco meno) in alcuni di essi (e direi i più importanti: Dome, Cupol) c'era anche Gilbert a smezzarne il merito quando non Gilbert+Daniel Miller (Duet Emmo).
Boh, mi pare una di quelle recensioni tirate via con attitudine impiegatizia della serie "vabbè recensiamo pure questo che così non ci pensiamo più". Cosa che non fa onore ai dischi in questione ma ancora meno al sito.
@Giubbo: ma prendilo da un seller (allyourmusic nel caso). OK ci metterà quelle 2 settimane ad arrivare ma almeno lo paghi poco (stava sui 9 euro e rotti + spedizione).
#28
Inviato 27 agosto 2014 - 12:47
Boh, mi pare una di quelle recensioni tirate via con attitudine impiegatizia della serie "vabbè recensiamo pure questo che così non ci pensiamo più". Cosa che non fa onore ai dischi in questione ma ancora meno al sito.
Ma io son d'accordissimo con te eh. Non l'avrei nemmeno pubblicata una robetta così, specialmente trattandosi di due dischi. Ero convinto che tra i vari estimatori potesse occuparsene ad esempio interface: c'è sempre tanto da fare, ma un disco abbastanza in vista come questo meritava uno sforzo maggiore. Personalmente evito di parlare di cose sulle quali non sono ferrato, ed è questo il caso.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#29
Inviato 27 agosto 2014 - 12:52
Qui siamo al capone secondo me.
i Wire erano 2 persone: Lewis e Gilbert, il futuro l'ha dimostrato
nel topic dei progetti collaterali ai Wire (ormai, a livello di dischi sostanziali, ben più corposi dei Wire stessi) c'erano sempre loro due
In effetti, anche solo ripensando ai Dome...
se non conosci questo
http://www.discogs.c...an/master/53089
fallo tuo, è :°°°°°°°
#30
Inviato 27 agosto 2014 - 12:54
#31
Inviato 27 agosto 2014 - 12:59
forse sono le cose più ostiche che hanno fatto insieme (a parte un paio di tracce più song-oriented) ma non c'è mai gratuità, semmai direzione e controllo.
#32
Inviato 27 agosto 2014 - 13:00
#33
Inviato 27 agosto 2014 - 13:03
lassi la ristampa 4ad dell'ep come Cupol (poi ci sono anche materiali usciti a nome Gilbert-Lewis) è bella pure, ce l'hai presente? (è uscita col titolo 8time)
forse sono le cose più ostiche che hanno fatto insieme (a parte un paio di tracce più song-oriented) ma non c'è mai gratuità, semmai direzione e controllo.
sì
una stroncatura di saran sarebbe stata preferibile.
con, dopo 3 anni, il solito
riveduta
mik
che alza da 5 a 5.5 e indica un suo periodo di particolare felicità e amore per il mondo della musica
#34
Inviato 27 agosto 2014 - 13:09
Più o meno non sbagli: le 2 versioni della title-track sono molto droniche. poi c'è uno spoken-word su base molto concitata ma soprattutto quel capazzo di "no show godot", divisa in 2 (un po' come "red tent" sul secondo Dome), la prima parte ambient-drone e la seconda da orgasmo con la voce di Lewis su crescendo percussivo. L'avevo anche linkata qualche post addietro. Benché preferisca All Over anche All Under mi è piaciuto, anche se poi ascolto quasi sempre quel pezzo lì ed è per quello che in sostanza l'ho comprato.Not, invece All Under non l'ho nemmeno ascoltato. immagino sia troppo dronico per me, sbaglio?
#35
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:05
Segnalazione rapida rapida ché il disco non è eccelso come All Over ma sempre di classe, tra synth-pop / wave e IDM-songs (poi vuoi mettere sentire la voce di Lewis?). E comunque meglio degli ultimi Wire (tiè)
Hox is Edvard Graham Lewis (Wire/Dome/He Said/He Said Omala/Ocsid) and Andreas Karperyd (Omala/He Said Omala/Woodwork). Duke of York is their second release following on from the highly acclaimed ‘it-ness’ in 1999. Duke of York a bittersweet contemporary electronic pop record which could only exist as a result of the unison of these particular, peculiar souls.
At once tender, skewered, sophisticated and unsettling Duke of York is a both a journey through the collective minds of Lewis and Karperyd and a substantial representation of their individual talents. Whilst both tackling the sonic side of the outing Lewis also presents pleasantly paranoid lyrics, Karperyd drapes it all in a distinguished design. This combination presents a substantial study of the sonically impressive, visually inviting and songs rich in brooding, dark atmosphere and melodic content.
The production retains the mood of classic Lewis output whilst achieving a very fresh and radical approach to electronics and studio production with Karperyd. Duke of York is another significant chapter in Lewis’ distinguished and uncompromising career whilst adding to the intriguing output of Karperyd. As with the best experimental pop records, Duke of York, unfolds with repeated listening, revealing infinite charms.
http://editionsmego....lease/EMEGO-214
http://editionsmego....um/duke-of-york
#36
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:17
Dopo aver ascoltato una canzone direi che ho trovato il mio disco preferito del 2016.
Siamo vittime di una trovata retorica.
#37
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:19
Ti aspettavo caro. Sì è bello, più regolare di All Over ma la classe c'è tutta, l'aplomb vocale Lewisiano fa il resto.
#38
Inviato 22 dicembre 2015 - 19:09
Mego-joni (l'avevo già fatta?), sembra bello
#39
Inviato 21 agosto 2017 - 10:00
News che sarebbe stata a suo agio anche nel topic dei Coil o in quello dei Raime. Le premesse sono ottime (anche se Thighpaulsandra è il coiliano più scarso e pasticcione a mio avviso). Vedremo.
P.S. Complimentoni per il nome che si sono scelti!
https://sentireascol...-album-esordio/
Uscirà il prossimo 6 ottobre (via Editions Mego) UUUU, omonimo album d’esordio del nuovo supergruppo formato da membri dei Wire, Coil e Tomaga. In formazione figurano infatti artisti del calibro di Edvard Graham Lewis (Wire), Matthew Simms (Wire/It Hugs Back), Thighpaulsandra (Coil/Spiritualized) e Valentina Magaletti (Tomaga/The Oscillation).
Il disco, forte proprio dell’estro dei musicisti che vi collaborano, esplora differenti territori sonori in bilico tra dance, ambient, elettronica e convincenti improvvisazioni. Ad anticiparlo il singolo Verlagerung, Verlagerung, Verlagerung che potete ascoltare nella pagina album dedicata. Di seguito l’artwork del disco.
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