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Musica Jazz "facile"


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40 replies to this topic

#1 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

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Inviato 20 giugno 2014 - 12:34

Avete da consigliarmi qualcosa?
Mi piacerebbe sentire qualcosa di jazz che si avvicina alla facilità di certa musica pop o rock progressive (King Crimson, Supertramp, PInk Floyd, etc.).

Intanto inizio io con questa:

https://www.youtube....h?v=rE8y7QAJ3ug

Al momento è il brano Jazz della mia vita!
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#2 Stefanogi

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Inviato 20 giugno 2014 - 14:09

Weather Report (che in gran parte non conosco, ma credo che ci stiano).
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#3 dick laurent

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Inviato 20 giugno 2014 - 15:04

Weather Report (che in gran parte non conosco, ma credo che ci stiano).


insomma, dipende, pezzi come Birdland o Black market sicuramente si, parecchie cose dai primi dischi moltissimo meno. I sing the body electric per dire è un disco tutt'altro che melodie appiccicose e ritmi per battere il piedino.
Comunque in realtà di jazz orecchiabile ce n'è davvero tantissimo, tutto dipende da cosa uno cerca. La versione di Davis di Time after time è praticamente smooth jazz (a me personalmente non piace proprio), comunque visto che la richiesta è indirizzata a cose con sonorità con qualche similitudine col prog il jazz rock e la fusion sono buoni punti di partenza (sullo smooth vero e proprio tipo Grover Washington jr, Spyro Gyra, Kenny G e compagnia non è la mia cosa per cui passo), dai Return to forever (tipo Light as feather o Hymn of the seventh galaxy) allo stesso Miles Davis di Tutu ai dischi di Pat Metheny (a parte magari Zero tolerance for silence o Song X) eccetera.
Anche cose come i Soil & Pim sessions o Hiromi... metto qualche traccia, ma davvero c'è talmente tanta roba che ci si perde

https://www.youtube....h?v=W3fISFwTiEI
http://www.youtube.c...h?v=Rcvzyt-EE_g (tra l'altro ieri è morto Horace Silver)
http://www.youtube.c...h?v=Ae0nwSv6cTU
http://www.youtube.c...h?v=Hu4n-9avOn0
http://www.youtube.c...h?v=OHpbxkKVnEU
http://www.youtube.c...h?v=bS0-roonidM
http://www.youtube.c...h?v=RpTpI3X71Js
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#4 Guybrush Threepwood

    avvocato delle cause perse

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Inviato 20 giugno 2014 - 16:10

per me anche molta roba di coltrane per esempio è parecchio accessibile...
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#5 dick laurent

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Inviato 20 giugno 2014 - 16:19

per me anche molta roba di coltrane per esempio è parecchio accessibile...


oddio, c'è anche il coltrane accessibile soprattutto sui pezzi lenti (Naima, Aisha, cose del genere per dire due pezzi bellissimi, e ovviamente si possno fare altri esempi), ma in generale lui è uno di quelli che sta dall'altra parte dello spettro. Anzi a dirla tutta p er me una delle ragioni per cui molti non approfondiscono il jazz (e al massimo rispettano il genere ma non lo amano) è proprio perchè iniziano con Coltrane e Davis che in generale non fanno affatto musica accessibile. Coltrane è uno di quelli che ha sdoganato le improvvisazioni interminabili per dire e come Davis hanno spesso fatto una musica non certo allegra.
Philip Larkin non amava granchè Coltrane perchè diceva che era come sentire uno che saliva in cattedra a fare la lezione, non dico che bisogna essere d'accordo ma insomma non è il musicista che consiglierei a chi vuole sentire del jazz "facile".
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#6 tonysuper

    Classic Rocker

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Inviato 20 giugno 2014 - 16:35

Miles Davis - In a silent way
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#7 Guybrush Threepwood

    avvocato delle cause perse

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Inviato 20 giugno 2014 - 16:42


per me anche molta roba di coltrane per esempio è parecchio accessibile...


oddio, c'è anche il coltrane accessibile soprattutto sui pezzi lenti (Naima, Aisha, cose del genere per dire due pezzi bellissimi, e ovviamente si possno fare altri esempi), ma in generale lui è uno di quelli che sta dall'altra parte dello spettro. Anzi a dirla tutta p er me una delle ragioni per cui molti non approfondiscono il jazz (e al massimo rispettano il genere ma non lo amano) è proprio perchè iniziano con Coltrane e Davis che in generale non fanno affatto musica accessibile. Coltrane è uno di quelli che ha sdoganato le improvvisazioni interminabili per dire e come Davis hanno spesso fatto una musica non certo allegra.
Philip Larkin non amava granchè Coltrane perchè diceva che era come sentire uno che saliva in cattedra a fare la lezione, non dico che bisogna essere d'accordo ma insomma non è il musicista che consiglierei a chi vuole sentire del jazz "facile".


boh non saprei, non sono un grandissimo esperto in materia, ma come totale profano del jazz dischi come a love supreme, blue train e giant steps mi sono sembrati subito abbastanza "diretti" (poi vabbé io ascoltavo parecchio prog, kraut e roba simile, peró anche lui se non sbaglio). anche saxophone colossus di rollins.

miles davis invece ha richiesto parecchio tempo ed ascolti in piú in effetti...

sennó non è proprio jazz, ma tipo il zappa "fusion" di hot rats?
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#8 dick laurent

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Inviato 20 giugno 2014 - 17:27



per me anche molta roba di coltrane per esempio è parecchio accessibile...


oddio, c'è anche il coltrane accessibile soprattutto sui pezzi lenti (Naima, Aisha, cose del genere per dire due pezzi bellissimi, e ovviamente si possno fare altri esempi), ma in generale lui è uno di quelli che sta dall'altra parte dello spettro. Anzi a dirla tutta p er me una delle ragioni per cui molti non approfondiscono il jazz (e al massimo rispettano il genere ma non lo amano) è proprio perchè iniziano con Coltrane e Davis che in generale non fanno affatto musica accessibile. Coltrane è uno di quelli che ha sdoganato le improvvisazioni interminabili per dire e come Davis hanno spesso fatto una musica non certo allegra.
Philip Larkin non amava granchè Coltrane perchè diceva che era come sentire uno che saliva in cattedra a fare la lezione, non dico che bisogna essere d'accordo ma insomma non è il musicista che consiglierei a chi vuole sentire del jazz "facile".


boh non saprei, non sono un grandissimo esperto in materia, ma come totale profano del jazz dischi come a love supreme, blue train e giant steps mi sono sembrati subito abbastanza "diretti" (poi vabbé io ascoltavo parecchio prog, kraut e roba simile, peró anche lui se non sbaglio). anche saxophone colossus di rollins.


blue train è già più accessibile, a love supreme per niente (e anche giant steps non è affatto un disco accessibile, il pezzo stesso è una sfida per musicisti a suonare su quei cambi velocissimi), e anche in a silent way... voglio dire wetton ha messo una versione di un pezzo di Cindy Lauper e la uso come esempio per un corrispettivo "pop", consigliereste Kid A o Tago Mago a uno a cui è piaciuta Girls just want to have fun? Poi si, magari puoi dirmi che anche quelli ti sono piaciuti subito però secondo me non è affatto quel che cerca.
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#9 Guybrush Threepwood

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Inviato 20 giugno 2014 - 17:34

ah, certo certo, diciamo che erano sole le cose piú accessibili di jazz che conosco io... :)
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#10 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

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Inviato 20 giugno 2014 - 21:02

Coltrane è uno di quelli che ha sdoganato le improvvisazioni interminabili per dire e come Davis hanno spesso fatto una musica non certo allegra.


Oggi ad un mio collega ho fatto sentire (solo dalle casse integrate nel portatile) il pezzo di Davis e mi ha detto (nonostante l'audio non eccelso) che per lui questa canzone sembra una musica un po' malinconica ... lui preferisce il Reggae (un po' più allegro!).

Il pezzo "Time After Time" nella sua versione live, a parte la ripresa del ritornello di Cyndi Lauper, si evolve però poi per la sua strada, soprattutto grazie all'improvvisazione di Davis, è vero che mi piace anche la più breve versione in studio (veramente smooth).
Un altro collega (che pure ha visto il video del concerto) mi ha invece scritto "... 'sto tipo (Miles Davis) è DEVASTANTE!", in effetti a 59 anni suona ancora alla grande!!! una bella risposta, dico io, a Wynton Marsalis, col quale all'epoca non ebbe buoni rapporti (l'ho letto su wiki :shifty: ).

Tornando alla mia richiesta, cerco qualcosa di meno "classico", un po' più al passo coi tempi e anche paraculo (nel senso buono del termine) ... ovviamente gente come Coltrane, Art Blakey, Lee Morgan, Eric Dolphy, etc. restano dei miti (magari li approfondirò in seconda battuta, erano alcuni di quelli che ascoltava mio padre).

Chiudo con una domanda: come reputate il pianista Brad Mehldau?
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#11 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

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Inviato 20 giugno 2014 - 21:08

sennó non è proprio jazz, ma tipo il zappa "fusion" di hot rats?


Da quel disco il brano che preferisco è "Son of Mr. Green Genes" ... l'ho ascoltata a ripetizione!
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#12 Guest_Franzy_*

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Inviato 20 giugno 2014 - 21:28


Coltrane è uno di quelli che ha sdoganato le improvvisazioni interminabili per dire e come Davis hanno spesso fatto una musica non certo allegra.


Oggi ad un mio collega ho fatto sentire (solo dalle casse integrate nel portatile) il pezzo di Davis e mi ha detto (nonostante l'audio non eccelso) che per lui questa canzone sembra una musica un po' malinconica ... lui preferisce il Reggae (un po' più allegro!).

Il pezzo "Time After Time" nella sua versione live, a parte la ripresa del ritornello di Cyndi Lauper, si evolve però poi per la sua strada, soprattutto grazie all'improvvisazione di Davis, è vero che mi piace anche la più breve versione in studio (veramente smooth).
Un altro collega (che pure ha visto il video del concerto) mi ha invece scritto "... 'sto tipo (Miles Davis) è DEVASTANTE!", in effetti a 59 anni suona ancora alla grande!!! una bella risposta, dico io, a Wynton Marsalis, col quale all'epoca non ebbe buoni rapporti (l'ho letto su wiki :shifty: ).

Tornando alla mia richiesta, cerco qualcosa di meno "classico", un po' più al passo coi tempi e anche paraculo (nel senso buono del termine) ... ovviamente gente come Coltrane, Art Blakey, Lee Morgan, Eric Dolphy, etc. restano dei miti (magari li approfondirò in seconda battuta, erano alcuni di quelli che ascoltava mio padre).

Chiudo con una domanda: come reputate il pianista Brad Mehldau?

Mehldau e' bravissimo ovviamente , e' uscito da poco un disco col batterista Marc Guiliana , avevo già postato qualcosa ti metto questo
http://youtu.be/tn6gjoMUEY4

Se vuoi qualcosa easy ascoltati Enrico Pieranunzi Trio Play Morricone oppure il trio italiano Doctor3 con Tales Of Doctor 3
  • 0

#13 Guest_Franzy_*

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Inviato 20 giugno 2014 - 21:58

Metto un esempio dei Doctor3 che rifanno Harvest di Neil Young , per me è un bellissimo modo per iniziare ad ascoltare il jazz

http://youtu.be/D5s-jb4u81A
  • 1

#14 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 20 giugno 2014 - 22:19

Ma e Merdauh, ops volevo dire Mehldau si è paralizzata la mano sinistra? :shifty:
A parte gli scherzi, perchè non incominciare con del jazz semplice "classico"? Non so Armstrong, Beiderbecke, Earl Hines, Roy Eldridge.
Oppure con questo concerto di Wynton Marsalis, molto semplice ma anche molto bello, soprattutto Summertime(al minuto 18.55) da pelle d'oca.
https://www.youtube....h?v=ABM6VphQmJk
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#15 dick laurent

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Inviato 21 giugno 2014 - 14:38


Coltrane è uno di quelli che ha sdoganato le improvvisazioni interminabili per dire e come Davis hanno spesso fatto una musica non certo allegra.


Oggi ad un mio collega ho fatto sentire (solo dalle casse integrate nel portatile) il pezzo di Davis e mi ha detto (nonostante l'audio non eccelso) che per lui questa canzone sembra una musica un po' malinconica ... lui preferisce il Reggae (un po' più allegro!).

Il pezzo "Time After Time" nella sua versione live, a parte la ripresa del ritornello di Cyndi Lauper, si evolve però poi per la sua strada, soprattutto grazie all'improvvisazione di Davis, è vero che mi piace anche la più breve versione in studio (veramente smooth).


il jazz quasi sempre funziona in quel modo, nel senso si prende il ritornello (chorus) e si improvvisa sugli accordi dello stesso. Infatti a me generalmente piace poco perchè essendo il pop da un punto di vista armonico di solito molto più semplice rispetto alle canzoni del great american songbook forniscono meno spunti alle improvvisazioni e risultano molto meno interessanti.



Un altro collega (che pure ha visto il video del concerto) mi ha invece scritto "... 'sto tipo (Miles Davis) è DEVASTANTE!", in effetti a 59 anni suona ancora alla grande!!! una bella risposta, dico io, a Wynton Marsalis, col quale all'epoca non ebbe buoni rapporti (l'ho letto su wiki :shifty: ).


Marsalis non ha mai sopportato la manghiana svolta rock di Davis ma credo lo consideri uno dei suoi idoli. Penso che più che altro fosse Davis che malsopportasse Marsalis da quel che ricordo. C'è la storia di un concerto di Davis dove non so chi decise di far salire Wynton sul palco facendo incazzare a bestia Davis che gli disse qualcosa tipo "scendi dal mio cazzo di palco" o qualcosa di simile (vado a memoria).
Marsalis comunque dal vivo è bravo davvero, non è un musicista che cambierà la storia del jazz ma preso per quel che è al netto di tutte le polemiche e delle pretenziosità degli album studio quando suona live produce dischi ottimi, divertenti e coinvolgenti come Live at the house of tribes. Non credo sia quello che cerchi però perchè è jazz più tradizionale.

Tornando alla mia richiesta, cerco qualcosa di meno "classico", un po' più al passo coi tempi e anche paraculo (nel senso buono del termine) ... ovviamente gente come Coltrane, Art Blakey, Lee Morgan, Eric Dolphy, etc. restano dei miti (magari li approfondirò in seconda battuta, erano alcuni di quelli che ascoltava mio padre).


le cose che ho messe su le ho messe provando a seguire la tua indicazione, se provi ad ascolticchiare vedi se c'è qualcosa che ti interessa di più, poi davvero c'è un'infinità di possibilità chee quei quattro link non rendono affatto. Ci sono gruppi come i Bad plus o Robert Glasper che provano a reinterpretare il pop in chiave jazz, ci sono big band che fanno esperimenti di tutti i tipi, gruppi che mischiano il jazz con l'hip hop... comunque spesso i classici come li chiami facevano una musica molto più sofisticata e avanzata in termini di complessità di tanta di questa gente che è più moderna solo in termini cronologici.

Chiudo con una domanda: come reputate il pianista Brad Mehldau?


quando l'ho sentito mi è sembrato un musicista valido e serio (ricordo a proposito di jazz-pop una sua interessante reinterpretazione di exit music dei radiohead) ma finora non l'ho mai approfondito, questione di tempo e scelte diverse di ascolto.
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#16 ravel

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Inviato 21 giugno 2014 - 14:53

Avete da consigliarmi qualcosa?
Mi piacerebbe sentire qualcosa di jazz che si avvicina alla facilità di certa musica pop o rock progressive (King Crimson, Supertramp, PInk Floyd, etc.).


Oddio, non vorrei apparire antipatico ma già l'esordio della domanda non è il massimo della chiarezza... Il rock progressivo non è così "facile". Perlomeno non come il pop.
E poi naturalmente bisognerebbe capire cosa intendi per "facile".

Mi è piaciuta l'idea del "bostoniano" MIck che ha suggerito Armstrong, Beiderbecke, Earl Hines. Un po' paradossale ma mica stupida come idea.

Se no, io azzarderei: vai sul jazz europeo (che per molti è una specie di ossimoro). Un pianista come Petrucciani, per esempio.

https://www.youtube....h?v=jRoLJ39G8oc

O, se proprio non riesci a evitarlo, sulla produzione Ecm recente, o su vari pianisti scandinavi (Gustavsen, o il povero Svensson).
Naturalmente anche il nostro Fresu non ti porterà certo in regioni troppo "difficili"... asd

Ps. Dick, davvero trovi A love supreme un lavoro di difficile approccio... ?! Avrei detto di no (e infatti spopolò, al tempo in cui uscì, anche fra gli appassionati di rock), ma dal momento che lo affermi mi sono venuti dei dubbi...
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#17 ravel

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Inviato 21 giugno 2014 - 15:01

Chiudo con una domanda: come reputate il pianista Brad Mehldau?


Un grandissimo. Non è il mio preferito, oggi, per le strade che ha scelto (del tutto legittimamente) di perseguire, ma chi ha dei dubbi sulla sua capacità potenziale di fare jazz di altissimo livello provi ad ascoltarlo qui (ad inizi carriera):

https://www.youtube....h?v=78A8eef77CM

Una roba da urlo.
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#18 dick laurent

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Inviato 21 giugno 2014 - 15:09

Ps. Dick, davvero trovi A love supreme un lavoro di difficile approccio... ?! Avrei detto di no (e infatti spopolò, al tempo in cui uscì, anche fra gli appassionati di rock), ma dal momento che lo affermi mi sono venuti dei dubbi...


bè per l'ascoltatore rock che approccia il jazz con eric dolphy, bitches brew, ornette coleman, sun ra e anche la fase free di Coltrane magari è relativamente più accessibile, però nel quadro complessivo del jazz direi che non lo è affatto. Voglio dire, dato che si parla di jazz classico, paragonato a Armstrong, Fats Waller, Jerry Roll Morton, Teddy Wilson, Lester Young e compagnia (che facevano musica che era jazz ma era anche musica popolare, e in un certa misura si può estendere il discorso anche a tante altre cose del periodo successivo) A love supreme era avanguardia. E lo era davvero, visto che Coltrane e McCoy Tyner sono stati degli innovatori. Certo, restando alla sua discografia è certamente più accessibile dell'Olatunji concert, Ascension, Interstellar space, però non ne fa comunque per nulla un disco da radio fm. Già un disco splendido dello stesso identico periodo come Crescent e stilisticamente non troppo distante è di gran lunga più accessibile, molto più melodico. E anche quello non è esattamente un disco "pop".
Per dire, adesso pare che il jazz stia venendo utilizzato moltissimo in america da starbucks, dove mettono i classici perchè fanno "ascolto raffinato", ecco posso immaginare take five, sidewinder, so what, cantaloupe island, my favorite things e cose del genere ma faccio fatica a immaginare a love supreme come sottofondo di un locale dove la gente si piglia un frappuccino. Poi magari mi sbaglio eh.
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#19 ravel

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Inviato 21 giugno 2014 - 15:26


Ps. Dick, davvero trovi A love supreme un lavoro di difficile approccio... ?! Avrei detto di no (e infatti spopolò, al tempo in cui uscì, anche fra gli appassionati di rock), ma dal momento che lo affermi mi sono venuti dei dubbi...


bè per l'ascoltatore rock che approccia il jazz con eric dolphy, bitches brew, ornette coleman, sun ra e anche la fase free di Coltrane magari è relativamente più accessibile


Capito.
Dipende comunque sempre da "da quale tipo" di ascoltatore si parte (per giudicare) e "da quale idea" di facilità. Partendo dai tuoi la cosa è comprensibile e coerente.

Noterò - en passant - una cosa che probabilmente ho già osservato e cioè che spesso gli ascoltatori provenienti originariamente dal rock siano molto open-minded e ricettivi nei confronti di altri generi musicali (caratteristica che invece vale molto meno per gli appassionati di jazz e classica, per esempio). Ma è un'impressione mia, non una teoria scientifica.
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#20 dick laurent

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Inviato 21 giugno 2014 - 15:43



Ps. Dick, davvero trovi A love supreme un lavoro di difficile approccio... ?! Avrei detto di no (e infatti spopolò, al tempo in cui uscì, anche fra gli appassionati di rock), ma dal momento che lo affermi mi sono venuti dei dubbi...


bè per l'ascoltatore rock che approccia il jazz con eric dolphy, bitches brew, ornette coleman, sun ra e anche la fase free di Coltrane magari è relativamente più accessibile


Capito.
Dipende comunque sempre da "da quale tipo" di ascoltatore si parte (per giudicare) e "da quale idea" di facilità. Partendo dai tuoi la cosa è comprensibile e coerente.

Noterò - en passant - una cosa che probabilmente ho già osservato e cioè che spesso gli ascoltatori provenienti originariamente dal rock siano molto open-minded e ricettivi nei confronti di altri generi musicali (caratteristica che invece vale molto meno per gli appassionati di jazz e classica, per esempio). Ma è un'impressione mia, non una teoria scientifica.


secondo me si è ricettivi verso certi aspetti, magari si apprezzano quele cose dove la ricerca è sul suono anzichè sulla forma. Tagliandola molto grossa l'ascoltatore che arriva al jazz dopo anni di fricchettonate da zappa, beefheart, kraut rock, industrial, noise eccetera entra e capisce senza grossi problemi nel free o comunque in dischi più d'avanguardia, meno strutturati, perchè ha già quella forma mentis; e paradossalmente fatica proprio con le cose più tradizionali (si pensa di non avere i paraocchi o meno limiti come ascoltatori e poi invece magari se ne hanno altri). Stesso discorso per quel tipo di ascoltatore rock che arriva alla classica e apprezza più facilmente Ligeti e fatica a capire il fascino di Mozart (che nelle idee di molti è la quintessenza del melodista dal fascino universale). Mi ci metto in mezzo asd.
E viceversa penso che gli ascoltatori di canzoni probabilmente entrino più facilmente in sintonia con le cose corrispettive di jazz e classica.
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#21 ravel

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Inviato 21 giugno 2014 - 15:55




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bè per l'ascoltatore rock che approccia il jazz con eric dolphy, bitches brew, ornette coleman, sun ra e anche la fase free di Coltrane magari è relativamente più accessibile


Capito.
Dipende comunque sempre da "da quale tipo" di ascoltatore si parte (per giudicare) e "da quale idea" di facilità. Partendo dai tuoi la cosa è comprensibile e coerente.

Noterò - en passant - una cosa che probabilmente ho già osservato e cioè che spesso gli ascoltatori provenienti originariamente dal rock siano molto open-minded e ricettivi nei confronti di altri generi musicali (caratteristica che invece vale molto meno per gli appassionati di jazz e classica, per esempio). Ma è un'impressione mia, non una teoria scientifica.


secondo me si è ricettivi verso certi aspetti, magari si apprezzano quele cose dove la ricerca è sul suono anzichè sulla forma. Tagliandola molto grossa l'ascoltatore che arriva al jazz dopo anni di fricchettonate da zappa, beefheart, kraut rock, industrial, noise eccetera entra e capisce senza grossi problemi nel free o comunque in dischi più d'avanguardia, meno strutturati, perchè ha già quella forma mentis; e paradossalmente fatica proprio con le cose più tradizionali (si pensa di non avere i paraocchi e poi invece magari se ne hanno altri). Stesso discorso per quel tipo di ascoltatore rock che arriva alla classica e apprezza più facilmente Ligeti e fatica a capire il fascino di Mozart (che nelle idee di molti è la quintessenza del melodista dal fascino universale). Mi ci metto in mezzo asd.
E viceversa penso che gli ascoltatori di canzoni probabilmente entrino più facilmente in sintonia con le cose corrispettive di jazz e classica.


E' un argomento interessante (per me, s'intende), e confusamente pensavo qualcosa del genere, ma l'hai detto meglio e comunque è uno spunto molto perspicuo questo.

E' anche vero che non può piacere tutto (anzi, io direi che non deve piacere tutto) ma il rocker è più affine alle esperienze che citi, e pure più curioso dell'altro da sé.
Di solito il jazzofilo tende ad ascoltare solo le sue cose e il "classico" lo stesso (ed è meglio, perché spesso quando vuole fare quello "aperto", senza preclusioni e razzola negli altri campi dimostra un cattivo gusto imbarazzante :lol:) invece l'appassionato di rock è facile che chieda cosa può provare a sentire anche di altre espressioni musicali.
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#22 wetton76

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Inviato 21 giugno 2014 - 17:59

Finalmente ho ritrovato questo pezzo che cercavo da tempo :indahaus:

http://www.youtube.c...h?v=Hu4n-9avOn0

era Last Train Home del Pat Metheny Group ... ecco su questo andante ci stò!
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#23 dick laurent

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Inviato 21 giugno 2014 - 18:21

Finalmente ho ritrovato questo pezzo che cercavo da tempo :indahaus:

http://www.youtube.c...h?v=Hu4n-9avOn0

era Last Train Home del Pat Metheny Group ... ecco su questo andante ci stò!


ma ti sei accorto che te l'avevo messo lì tra i link vero? :D
comunque se ti piace quel pezzo di Metheny c'è tanta altra roba che potrebbe interessarti. Ecco Still life potrebbe piacerti, ci sono anche altri classici suoi come Minuano e In her family (io non impazzisco per Metheny ma In her family mi piace tantissimo, anche se preferisco le versioni del pezzo fatte da altri, da quella di Wallace Roney a quelle youtube per chitarra o piano solo)
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#24 wetton76

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Inviato 21 giugno 2014 - 18:26

ho visto un altro di link, giuro!!!!!! questo mi era sfuggito, cmq ci hai preso!

Mi ero fermato per il momento a questo:
https://www.youtube....h?v=W3fISFwTiEI

ma preferisco quella di Pat Metheny.
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#25 wetton76

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Inviato 21 giugno 2014 - 20:00

ma ti sei accorto che te l'avevo messo lì tra i link vero? :D


Adesso che ho fatto più attenzione posso dire che tra i vari link che hai postato, il brano di Pat Metheny è quello che preferisco, seguito dal pezzo di Erroll Garner.
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#26 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 22 giugno 2014 - 18:54

però scostandomi un poco dalla richiesta
che c'è di più orecchiabile e rilassante di Wes Montgomery se poi scegliamo quello più commerciale e pop
schiaccia play e via...

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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#27 Scoff

    Roadie

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Inviato 21 luglio 2014 - 14:29

Qualcosa di Art Tatum? personalmente lo trovo molto orecchiabile, molto più di un certo Davis o di Coltrane.

https://www.youtube....h?v=UJ2oVKLaTOc
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#28 dick laurent

    ...

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Inviato 22 luglio 2014 - 09:11

Qualcosa di Art Tatum? personalmente lo trovo molto orecchiabile, molto più di un certo Davis o di Coltrane.

https://www.youtube....h?v=UJ2oVKLaTOc


dipende, certo confrontato con il Davis del secondo quintetto o certe mattonate elettriche, o col Coltrane free delle improvvisazioni interminabili è più accessibile la musica di Tatum, ma va detto che Tatum quando venne fuori negli anni trenta era al contrario tra i musicisti più "difficili", al tempo era il pianista armonicamente più sofisticato, che suonava sempre miliardi di note e la sua improvvisazione era ben poco melodica, tutta ornamenti e ghirigori. Se si prende il Miles Davis di Kind of Blue per esempio o il Coltrane delle ballate sono molto più accessibili loro che Tatum.
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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#29 Scoff

    Roadie

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Inviato 22 luglio 2014 - 10:16


Qualcosa di Art Tatum? personalmente lo trovo molto orecchiabile, molto più di un certo Davis o di Coltrane.

https://www.youtube....h?v=UJ2oVKLaTOc


dipende, certo confrontato con il Davis del secondo quintetto o certe mattonate elettriche, o col Coltrane free delle improvvisazioni interminabili è più accessibile la musica di Tatum, ma va detto che Tatum quando venne fuori negli anni trenta era al contrario tra i musicisti più "difficili", al tempo era il pianista armonicamente più sofisticato, che suonava sempre miliardi di note e la sua improvvisazione era ben poco melodica, tutta ornamenti e ghirigori. Se si prende il Miles Davis di Kind of Blue per esempio o il Coltrane delle ballate sono molto più accessibili loro che Tatum.


Capisco, la mia affermazione si basava sui dischi di davis che ho in casa, Milestone, My Funny Valentine, someday my prince will come, e bitches brew (mi chiedo ancora perchè l' ho comprato, per me è assolutamente incomprensibile ma qui si va o.t....)
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#30 LaBanda

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Inviato 22 luglio 2014 - 12:11

Facile o difficile, citato o meno. Questo è un pezzo meravigliosamente bello:


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Cristo creò le case e li palazzi
p'er prencipe, er marchese e 'r cavajjere,
e la terra pe nnoi facce da cazzi

 

https://www.youtube....h?v=oU_O-2Howa8


#31 Scoff

    Roadie

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Inviato 22 luglio 2014 - 14:51

Grant Green? questo pezzo lo trovo incredibilmente rilassante, sarà quel suono di chitarra che amo, o il blu della copertina...


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#32 Leo Ravera

    pivello

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Inviato 19 ottobre 2014 - 23:34

Di confine tra rock e jazz segnalo gli Yellowjackets, personalmente li preferisco ai Weather Report


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#33 SoloDancer

    pivello

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Inviato 21 gennaio 2015 - 00:54

Di confine tra rock e jazz segnalo gli Yellowjackets, personalmente li preferisco ai Weather Report

 

Consiglio anche io gli Yellojackets e aggiungo gli Steps Ahead, anch'essi su territori fusion molto cari ai Weather


  • 0

#34 The End

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Inviato 05 ottobre 2015 - 11:17

AGHARTA di Miles Davis è uno di quei dischi attraverso il quale l'ascoltatore rock può penetrante nel mondo jazz e viceversa. È un disco a ponte fra i due mondi. Molto godibile.
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Ne ho abbastanza di averne abbastanza

#35 dick laurent

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Inviato 05 ottobre 2015 - 12:54

AGHARTA di Miles Davis è uno di quei dischi attraverso il quale l'ascoltatore rock può penetrante nel mondo jazz e viceversa. È un disco a ponte fra i due mondi. Molto godibile.

 

secondo me ti sfugge un tantinello cosa normalmente si intenda per godibile e facile.


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dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#36 The End

    l'uomo che sussurava ai citofoni

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Inviato 09 ottobre 2015 - 18:10


AGHARTA di Miles Davis è uno di quei dischi attraverso il quale l'ascoltatore rock può penetrante nel mondo jazz e viceversa. È un disco a ponte fra i due mondi. Molto godibile.


secondo me ti sfugge un tantinello cosa normalmente si intenda per godibile e facile.

vorresti dire che quello è un album ostico? A me non sembra. Insieme a livevil è uno dei dischi jazz che più ascolto volentieri.
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Ne ho abbastanza di averne abbastanza

#37 dick laurent

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Inviato 09 ottobre 2015 - 19:41

 

 

AGHARTA di Miles Davis è uno di quei dischi attraverso il quale l'ascoltatore rock può penetrante nel mondo jazz e viceversa. È un disco a ponte fra i due mondi. Molto godibile.


secondo me ti sfugge un tantinello cosa normalmente si intenda per godibile e facile.

vorresti dire che quello è un album ostico? A me non sembra. Insieme a livevil è uno dei dischi jazz che più ascolto volentieri.

 

 

bè si, a te può sembrare un ascolto leggero, ma penso che per il novantanove per cento delle persone Agharta (ma pure Live evil) vada catalogato molto più nella categoria mattonazzi clamorosi che in quella del jazz facile facile. A cominciare dalla durata dei pezzi, gran parte della storia del jazz è fatta di pezzi che duravano tre minuti, non venticinque ciascuno.

Io parlando di jazz accessibile penso più a roba del genere:

https://www.youtube....h?v=b6xiVHy8inU


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#38 beatoangelico

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Inviato 10 ottobre 2015 - 14:01

Secondo me bisognerebbe distinguere fra facile in assoluto e facile per l'utente medio del forum di OR. Infatti il post iniziale parlava di prog rock che "facile" non è. Magari quello che è facile in assoluto può sembrare troppo scontato, troppo semplice, o troppo distante.
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#39 The End

    l'uomo che sussurava ai citofoni

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Inviato 10 ottobre 2015 - 18:03

Dick laurent ho capito cosa intendi dire. Però visto che il messaggio iniziale parlava di King crimson e Pink Floyd ho pensato a un jazz dilatato e strumentale che potesse andare bene per chi ascolta quel tipo di musica
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Ne ho abbastanza di averne abbastanza

#40 dick laurent

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Inviato 10 ottobre 2015 - 18:36

Secondo me bisognerebbe distinguere fra facile in assoluto e facile per l'utente medio del forum di OR. Infatti il post iniziale parlava di prog rock che "facile" non è. Magari quello che è facile in assoluto può sembrare troppo scontato, troppo semplice, o troppo distante.

 

d'accordo, ma ho postato Misty che è un classico bellissimo suonato dal pianista swing per antonomasia, mica una merdata di Kenny G.

Comunque il ragionamento ci sta, però mi pare che in generale su ondarock si ascolta molto più rock e pop accessibile che Beefheart o Boulez.

E sospetto che se quel tipo di jazz melodico (dove ci sono cose stupende) fosse più noto sarebbe più apprezzato che solo rispettato da quelli che approcciano e mollano il genere dopo le mattonate (A love supreme, il Davis elettrico e dintorni, qualche disco free) e che sospetto spesso all'idea di jazz associano un pensiero tipo "bello eh, ma magari n'altra volta".


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#41 LaBanda

    Minus Habens con Viso da Pirata Marcio

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Inviato 04 agosto 2016 - 14:52

 


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Cristo creò le case e li palazzi
p'er prencipe, er marchese e 'r cavajjere,
e la terra pe nnoi facce da cazzi

 

https://www.youtube....h?v=oU_O-2Howa8





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