Si potrebbe rifare dividendo in base ai sottogeneri per evitare miscugli e soprusi?
- western classici
- revisionisti
- spaghetti western
- acid western
- neo western
ecc
Sarebbe la cosa migliore.
Inviato 23 maggio 2020 - 10:58
Inviato 18 novembre 2020 - 19:39
Migliori western degli anni 80? Esclusi
- Heaven's Gate [che lo è solo anagraficamente, di fatto uno dei motivi per i quali ce ne sono pochi]
- The Long Riders
- Silverado
- The Pale Rider
che li ho già visti
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
Inviato 19 novembre 2020 - 09:01
Tom Horn di William Wiard [in realta' Steve McQueen]
The Tracker di John Guillermin
Death Hunt di Peter Hunt
e la miniserie capo Lonesome Dove di Simon Wincer
curioso e affascinante (solo personaggi indiani e girato come un fantasy) Windwalker di Kieth Merrill
non imprescindibile ma bellino anche Cattle Annie and Little Britches di Lamont Johnson
poi, va beh, anche Young Guns non e' male
per appassionati hardcore, crepuscolari quasi fino alla negazione del genere:
The Grey Fox di Phillip Borsos
Harry Tracy di William A. Graham
Barbarosa di Fred Schepisi
Red Headed Stranger di William D. Wittliff
Inviato 19 novembre 2020 - 09:59
Tom Horn di William Wiard [in realta' Steve McQueen]
The Tracker di John Guillermin
Death Hunt di Peter Hunt
e la miniserie capo Lonesome Dove di Simon Wincer
curioso e affascinante (solo personaggi indiani e girato come un fantasy) Windwalker di Kieth Merrill
non imprescindibile ma bellino anche Cattle Annie and Little Britches di Lamont Johnson
poi, va beh, anche Young Guns non e' male
per appassionati hardcore, crepuscolari quasi fino alla negazione del genere:
The Grey Fox di Phillip Borsos
Harry Tracy di William A. GrahamBarbarosa di Fred Schepisi
Red Headed Stranger di William D. Wittliff
Grazie, anche Death Hunt l'ho visto, non ci avevo pensato considerando più un neo/northern
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
Inviato 19 novembre 2020 - 11:49
Tom Horn l'ho sponsorizzato spesso e per me è un autentico capolavoro, tra l'altro lo si può trovare in una versione restaurata sontuosa (il film ha una fotografia incredibile) e non molti sanno che il progetto iniziale doveva essere molto più lungo prevedendo anche tutta la parte avventurosa della caccia a Geronimo che avveniva prima degli eventi più crepuscolari narrati nel film.
Purtroppo il budget fu praticamente dimezzato da un giorno all'altro dalla WB che considerava il western un genere finito e McQueen dovette arrangiarsi senza per questo rinunciare al suo maniacale perfezionismo (fece addirittura ferrare tutti i cavalli con ferri dell'epoca in modo che si muovessero nella maniera giusta).
Inviato 21 novembre 2020 - 19:53
I miei venti western classici, uno per regista:
La notte senza legge (Day of the Outlaw, André De Toth, 1959)
L'alberto della vendetta (Ride Lonesome, Budd Boetticher, 1959)
Il grande paese (The Big Country, William Wyler, 1958)
Quel treno per Yuma (3:10 to Yuma, Delmer Daves, 1957)
Quaranta pistole (Forty Guns, Samuel Fuller, 1957)
Il marchio dell'odio, (The Halliday Brand, Joseph H. Lewis, 1957)
Fratelli messicani (The Naked Dawn, Edgar G. Ulmer, 1955)
Il prigioniero della miniera (Garden of Evil, Henry Hathaway, 1954)
Johnny Guitar (Nicholas Ray, 1954)
La campana ha suonato (Silver Lode, Allan Dwan, 1954)
Vera Cruz (Robert Aldritch, 1954)
Lo sperone nudo (The Naked Spur, Anthony Mann, 1953)
Il grande cielo (The Big Sky, Howard Hawks, 1952)
Rancho Notorious (Fritz Lang, 1952)
Inviato 21 novembre 2020 - 22:29
Inviato 21 novembre 2020 - 22:36
Sono d'accordo, come western pseudo-revisionista di Ford preferisco allora decisamente il sottostimato (in primis dallo stesso regista, che lo detestava) "Cavalcarono insieme", quasi una sorta di bizzarra parodia di "Sentieri selvaggi", ma con alcune delle scene più crudeli del cinema fordiano.
Inviato 21 novembre 2020 - 22:38
Inviato 22 novembre 2020 - 06:05
Quaranta pistole (Forty Guns, Samuel Fuller, 1957)
Eccezionale questo.
Inviato 22 novembre 2020 - 07:42
Il Grande Silenzio non può mancare, film superlativo e con il "buon" Kinski assoluto protagonista.
Questa è il finale buonista che Corbucci fu suo malgrado costretto a girare (però si capisce bene che l'epilogo qui proposto non fosse quello nelle sue corde). Poi però in Europa è rimasto quello canonico, ho qualche dubbio in più sulla distribuzione asiatica, dato che come leggo nei commenti di Youtube:
Va detto che Corbucci a mio avviso ha girato almeno 7 grandi/ssimi film western, di cui uno imprescindibile (ossia proprio Il Grande Silenzio).
Navajo Joe (1966)
Django (1966)
I crudeli (1967)
Il Grande Silenzio (1968)
Il Mercenario (1968)
Gli Specialisti (1969)
Vamos a matar... compañeros (1970)
Inviato 22 novembre 2020 - 08:52
Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.
E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.
Inviato 22 novembre 2020 - 10:14
Gente, a me di John Ford piace praticamente tutto, dai muti fino a Missione in Manciuria, e sapevo che indicare Il grande sentiero come mio western di Ford preferito sarebbe stata una bella zappa sui piedi, ma che vi devo dire: l'ho visto poco tempo fa in blu-ray e dal punto di vista formale non ha niente da invidiare ai suoi film più celebri e riconosciuti, anzi, invito tutti a recuperare quella versione e a rivederlo su uno schermo bello grande.
Ha una fama di grande film totalmente immeritata solo perché viene visto come una specie di atto di riparazione verso i nativi americani da parte di Joh Ford, in realtà è un pasticiaccio noioso che fallisce proprio nella risibile ed edulcorata rappresentazione del problema indiano.
Per quanto riguarda i contenuti e il revisionismo più o meno riuscito: i film di John Ford mi sono sempre parsi tutt'altro che manichei, sono anzi complessi e sfumati, e quindi sebbene John Ford sia una figura controversa, i motivi di questa controversia vanno cercati soprattutto al di fuori della sua filmografia, e probabilmente se avesse tenuto più spesso la bocca chiusa sarebbe stato meglio.
Per me la rappresentazione dei nativi americani in I cavalieri del Nord Ovest (She Wore a Yellow Ribbon, 1949) è già perfettamente accettabile, basta mettere il film nel suo contesto.
Non ha senso nemmeno appoggiarsi a cosa si è detto poi, negli anni sessanta, di certi autori: è chiaro perché Marlon Brando non poté che manifestare scherno e disgusto, ma noi siamo nel 2020 e quelle storie possiamo guardarle con il dovuto distacco.
Sarà anche che magari voi avete visto per la prima, forse unica volta Il grande sentiero in tv anni fa, poco scintillante e tutt'altro che ripulito, dopo aver già visto i suoi capolavori conclamati, e conoscendone magari la fama e controfama di ciofeca, mentre io l'ho recuperato di recente in blu-ray (non è da tanti anni che guardo western, sono un "nativo digitale" dei western).
Forse forse tra l'altro il mio preferito in assoluto di John Ford è Un uomo tranquillo (The Quiet Man, 1952), ma qui si parlava di western.
Inviato 22 novembre 2020 - 10:42
Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.
E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.
Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.
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Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
Inviato 22 novembre 2020 - 10:44
Inviato 22 novembre 2020 - 10:50
Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.
E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.
Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.
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Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone
Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.
E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.
Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.
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Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone
Wyatt Earp di Kasdan, per altro uscito pochi mesi dopo Tombstone.
Inviato 22 novembre 2020 - 11:16
Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.
E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.
Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.
Secondo me non nella misura di Corbucci.
Anche Bava o Fulci hanno diretto fior di cagate, ma "la mano" la vedevi anche nelle cose peggiori.
Cioe', Corbucci tra "Il grande silenzio" e "Il mercenario" dirigeva "Zum Zum Zum - La canzone che mi passa per la testa", che ho guardicchiato proprio pochi giorni fa ed e' una roba pedestre a voler essere generosi.
Un caso simile puo' essere quello di Nando Cicero, con all'attivo tre western eccentrici e eccellenti e poi il peggio del cinema italiano. Ma in quel peggio si distingueva almeno per un certo mestiere, per uno spiritaccio che si poteva ricollegare in qualche modo agli esordi western.
Corbucci al di fuori del western e' stato il massimo dell'anonimato. Nelle commedie si faceva mettere sotto persino dal fratello Bruno, il mediocre dei mediocri.
Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone
- Dead Man, di Jim Jarmush
- Silent Tongue, di Sam Shepard
- The Good Old Boys, di Tommy Lee Jones
- Conagher, di Reynaldo Villalobos
- Carabina Quigley, di Simon Wincer
- The Quick and the Dead, di Sam Raimi
- The Last Outlaw, di Geoff Murphy (questo molto b-movie, but I like it)
Inviato 24 novembre 2020 - 09:01
Inviato 05 luglio 2021 - 14:32
Il Grande Silenzio non può mancare, film superlativo e con il "buon" Kinski assoluto protagonista.
Questa è il finale buonista che Corbucci fu suo malgrado costretto a girare (però si capisce bene che l'epilogo qui proposto non fosse quello nelle sue corde). Poi però in Europa è rimasto quello canonico, ho qualche dubbio in più sulla distribuzione asiatica, dato che come leggo nei commenti di Youtube:
From the older generations people in my country (Asia) inform me that this ending was shown in cinema back then. Lots of Asian audiences back then prefer this kinda happy ending rather than a sad and depression ending. That's one of the reason why there's an alternate ending version to suite audience taste. I rather enjoy this version and can watch this movie every now and then. Watching the original one was sooo disturbing and sad it made me think twice before watching it again. However...the original ending is always better, true and realistic compared to this alternate ending.
Va detto che Corbucci a mio avviso ha girato almeno 7 grandi/ssimi film western, di cui uno imprescindibile (ossia proprio Il Grande Silenzio).
Navajo Joe (1966)
Django (1966)
I crudeli (1967)
Il Grande Silenzio (1968)
Il Mercenario (1968)
Gli Specialisti (1969)
Vamos a matar... compañeros (1970)
Con una colonna sonora favolosa (anche se un pelo ripetitiva) di Morricone, tra l'altro una delle preferite da mio papà quando era giovane. Almeno stando alle sue confessioni.
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