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Speciale Classifiche - I Migliori Western Di Tutti I Tempi


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70 replies to this topic

#51 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 23 maggio 2020 - 08:44

Si potrebbe rifare dividendo in base ai sottogeneri per evitare miscugli e soprusi?

 

- western classici

- revisionisti

- spaghetti western

- acid western

- neo western

 

ecc

 

Sarebbe la cosa migliore.


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#52 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 23 maggio 2020 - 10:58

Io ho in serbo di rivedere qualche western con Tom Mix.
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#53 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 18 novembre 2020 - 19:39

Migliori western degli anni 80? Esclusi

 

- Heaven's Gate [che lo è solo anagraficamente, di fatto uno dei motivi per i quali ce ne sono pochi]

- The Long Riders

- Silverado

- The Pale Rider

 

che li ho già visti


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#54 Tom

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Inviato 19 novembre 2020 - 09:01

Tom Horn di William Wiard [in realta' Steve McQueen]

The Tracker di John Guillermin
Death Hunt di Peter Hunt
e la miniserie capo Lonesome Dove di Simon Wincer

 

curioso e affascinante (solo personaggi indiani e girato come un fantasy) Windwalker di Kieth Merrill

non imprescindibile ma bellino anche Cattle Annie and Little Britches di Lamont Johnson

poi, va beh, anche Young Guns non e' male

 

per appassionati hardcore, crepuscolari quasi fino alla negazione del genere:

The Grey Fox di Phillip Borsos
Harry Tracy di William A. Graham

Barbarosa di Fred Schepisi
Red Headed Stranger di William D. Wittliff



 


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#55 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 19 novembre 2020 - 09:59

Tom Horn di William Wiard [in realta' Steve McQueen]

The Tracker di John Guillermin
Death Hunt di Peter Hunt
e la miniserie capo Lonesome Dove di Simon Wincer

 

curioso e affascinante (solo personaggi indiani e girato come un fantasy) Windwalker di Kieth Merrill

non imprescindibile ma bellino anche Cattle Annie and Little Britches di Lamont Johnson

poi, va beh, anche Young Guns non e' male

 

per appassionati hardcore, crepuscolari quasi fino alla negazione del genere:

The Grey Fox di Phillip Borsos
Harry Tracy di William A. Graham

Barbarosa di Fred Schepisi
Red Headed Stranger di William D. Wittliff



 

 

 

Grazie, anche Death Hunt l'ho visto, non ci avevo pensato considerando più un neo/northern


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#56 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 19 novembre 2020 - 11:49

Tom Horn l'ho sponsorizzato spesso e per me è un autentico capolavoro, tra l'altro lo si può trovare in una versione restaurata sontuosa (il film ha una fotografia incredibile) e non molti sanno che il progetto iniziale doveva essere molto più lungo prevedendo anche tutta la parte avventurosa della caccia a Geronimo che avveniva prima degli eventi più crepuscolari narrati nel film.

Purtroppo il budget fu praticamente dimezzato da un giorno all'altro dalla WB che considerava il western un genere finito e McQueen dovette arrangiarsi senza per questo rinunciare al suo maniacale perfezionismo (fece addirittura ferrare tutti i cavalli con ferri dell'epoca in modo che si muovessero nella maniera giusta).


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#57 captino

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Inviato 21 novembre 2020 - 19:53

I miei venti western classici, uno per regista:

 

La notte senza legge (Day of the Outlaw, André De Toth, 1959) 

L'alberto della vendetta (Ride Lonesome, Budd Boetticher, 1959)

Il grande paese (The Big Country, William Wyler, 1958)

Quel treno per Yuma (3:10 to Yuma, Delmer Daves, 1957)

Quaranta pistole (Forty Guns, Samuel Fuller, 1957)

Il marchio dell'odio, (The Halliday Brand, Joseph H. Lewis, 1957)

Fratelli messicani (The Naked Dawn, Edgar G. Ulmer, 1955)

Il prigioniero della miniera (Garden of Evil, Henry Hathaway, 1954)

Johnny Guitar (Nicholas Ray, 1954)

La campana ha suonato (Silver Lode, Allan Dwan, 1954)

Vera Cruz (Robert Aldritch, 1954)

Lo sperone nudo (The Naked Spur, Anthony Mann, 1953)

Il grande cielo (The Big Sky, Howard Hawks, 1952)

Rancho Notorious (Fritz Lang, 1952)

Gli amanti della città sepolta (Colorado Territory, Raoul Walsh, 1949)
Cielo giallo (Yellow Sky, William A. Wellman, 1948)
I conquistatori (Canyon Passage, Jacques Tourneur, 1946)
Sfida infernale (My Darling Clementine, John Ford, 1946)
Jess il bandito (Jesse James, Henry King, 1939)
La via dei giganti (Union Pacific, Cecil B. DeMille, 1939)
 
Menzione d'onore per Il grande sentiero (Cheyenne Autumn, 1964) di John Ford, forse il mio preferito del regista, ma che forse è già da considerare parte della stagione revisionista (ditemi voi, non ho mai ben studiato la transizione).
 
Di spaghetti western non ho visto granché, ma Il grande silenzio (Sergio Corbucci, 1968) è indubbiamente bello, ho un debole per i western nevosi (vedi anche La notte senza legge che ho messo in lista e alcune parti de Il cacciatore del Missouri di Wellman).
 
Mi ispirano molto di più gli ostern, due grandi esempi sono Talpuk alatt fütyül a szél (György Szomjas, Ungheria, 1976) e Il mulino della fortuna (La 'Moara cu noroc', Victor Iliu, Romania, 1957), e volendo potremmo metterci anche Hudutlarin Kanunu (Lütfi Akad, Turchia, 1966), che ha il leggendario Yilmaz Güney come protagonista.
 
Imperdibile anche Secondo la legge (Po zakonu, Lev Kuleshov, URSS, 1926), uno dei film di ambientazione americana di Kuleshov, che poi è un "northern" che parla di spietati e deliranti cercatori d'oro nello Yukon, un vero capolavoro.
 
Poi andrebbero presi in considerazione anche i film messicani assimilabili quasi del tutto al genere western, piuttosto che il "posticcio" sottofilone zapata dello spaghetti, per esempio da tempo voglio recuperare I fratelli di ferro (Los hermanos del hierro, Ismael Rodríguez, Messico, 1961), a quanto pare grande classico in Messico, ma non lo trovo da nessuna parte sottotitolato.

  • 4

#58 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 21 novembre 2020 - 22:07

Ottima lista, ti perdono lo svarione su Ford  ;D (quello per me è il suo western peggiore)


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#59 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 novembre 2020 - 22:29

Ha una fama di grande film totalmente immeritata solo perché viene visto come una specie di atto di riparazione verso i nativi americani da parte di Joh Ford, in realtà è un pasticiaccio noioso che fallisce proprio nella risibile ed edulcorata rappresentazione del problema indiano.
Come ebbe a dire Marlon Brando "That was worse than any other film, because it didn’t tell the truth. Super-duper patriots like John Ford could never say that the American government was at fault. He made the evil cavalry captain a foreigner. John Ford had him speak with a thick accent, you didn’t know what he was, but you knew he didn’t represent Mom’s apple pie "
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#60 Kerzhakov91

    Born too late

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Inviato 21 novembre 2020 - 22:36

Sono d'accordo, come western pseudo-revisionista di Ford preferisco allora decisamente il sottostimato (in primis dallo stesso regista, che lo detestava) "Cavalcarono insieme", quasi una sorta di bizzarra parodia di "Sentieri selvaggi", ma con alcune delle scene più crudeli del cinema fordiano. 


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#61 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 21 novembre 2020 - 22:38

Sicuramente, secondo me lo stesso Sentieri Selvaggi è molto più revisionista, ambiguo e crepuscolare del Grande Sentiero sia nella rappresentazione dei bianchi che degli indiani.
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#62 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 22 novembre 2020 - 06:05

 

Quaranta pistole (Forty Guns, Samuel Fuller, 1957)

 

Eccezionale questo.


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#63 Matthew30

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Inviato 22 novembre 2020 - 07:42

Il Grande Silenzio non può mancare, film superlativo e con il "buon" Kinski assoluto protagonista.

 

 

Questa è il finale buonista che Corbucci fu suo malgrado costretto a girare (però si capisce bene che l'epilogo qui proposto non fosse quello nelle sue corde). Poi però in Europa è rimasto quello canonico, ho qualche dubbio in più sulla distribuzione asiatica, dato che come leggo nei commenti di Youtube:

 

 

 

From the older generations people in my country (Asia) inform me that this ending was shown in cinema back then. Lots of Asian audiences back then prefer this kinda happy ending rather than a sad and depression ending. That's one of the reason why there's an alternate ending version to suite audience taste. I rather enjoy this version and can watch this movie every now and then. Watching the original one was sooo disturbing and sad it made me think twice before watching it again. However...the original ending is always better, true and realistic compared to this alternate ending.

 

Va detto che Corbucci a mio avviso ha girato almeno 7 grandi/ssimi film western, di cui uno imprescindibile (ossia proprio Il Grande Silenzio).

 

Navajo Joe (1966) 

Django (1966) 

I crudeli (1967)

Il Grande Silenzio (1968) 

Il Mercenario (1968)

Gli Specialisti (1969)

Vamos a matar... compañeros (1970)

 

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#64 Tom

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Inviato 22 novembre 2020 - 08:52

Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.

E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.


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#65 captino

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Inviato 22 novembre 2020 - 10:14

Gente, a me di John Ford piace praticamente tutto, dai muti fino a Missione in Manciuria, e sapevo che indicare Il grande sentiero come mio western di Ford preferito sarebbe stata una bella zappa sui piedi, ma che vi devo dire: l'ho visto poco tempo fa in blu-ray e dal punto di vista formale non ha niente da invidiare ai suoi film più celebri e riconosciuti, anzi, invito tutti a recuperare quella versione e a rivederlo su uno schermo bello grande.

 

Ha una fama di grande film totalmente immeritata solo perché viene visto come una specie di atto di riparazione verso i nativi americani da parte di Joh Ford, in realtà è un pasticiaccio noioso che fallisce proprio nella risibile ed edulcorata rappresentazione del problema indiano.

 

Per quanto riguarda i contenuti e il revisionismo più o meno riuscito: i film di John Ford mi sono sempre parsi tutt'altro che manichei, sono anzi complessi e sfumati, e quindi sebbene John Ford sia una figura controversa, i motivi di questa controversia vanno cercati soprattutto al di fuori della sua filmografia, e probabilmente se avesse tenuto più spesso la bocca chiusa sarebbe stato meglio.

Per me la rappresentazione dei nativi americani in I cavalieri del Nord Ovest (She Wore a Yellow Ribbon, 1949) è già perfettamente accettabile, basta mettere il film nel suo contesto. 

 

Non ha senso nemmeno appoggiarsi a cosa si è detto poi, negli anni sessanta, di certi autori: è chiaro perché Marlon Brando non poté che manifestare scherno e disgusto, ma noi siamo nel 2020 e quelle storie possiamo guardarle con il dovuto distacco.

 

Sarà anche che magari voi avete visto per la prima, forse unica volta Il grande sentiero in tv anni fa, poco scintillante e tutt'altro che ripulito, dopo aver già visto i suoi capolavori conclamati, e conoscendone magari la fama e controfama di ciofeca, mentre io l'ho recuperato di recente in blu-ray (non è da tanti anni che guardo western, sono un "nativo digitale" dei western).

 

Forse forse tra l'altro il mio preferito in assoluto di John Ford è Un uomo tranquillo (The Quiet Man, 1952), ma qui si parlava di western.


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#66 Edgewalker

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Inviato 22 novembre 2020 - 10:42

Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.

E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.

 

Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.

 

 

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Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone


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#67 Earl Bassett

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Inviato 22 novembre 2020 - 10:44

Non vorrei ora passare per antifordiano, è un regista che adoro, ma Cheyenne Autumn per me rimane poco riuscito e troppo titubante e hollywoodianamente per bene per affrontare un tema così controverso.
Sulla dichiarazione di Brando: è del 76, il film del 64, quindi neanche tanto col senno di poi, l'attore ha comunque sempre parlato molto bene di Ford come regista pur non condividendo il suo modo prettamente americano di affrontare la storia del west.
Ricordo tra l'altro che molti autori che hanno lavorato nel periodo di Ford (da Delmer Daves ad Aldrich a Fuller) hanno veicolato una visione del problema indiano molto più valida e accurata, insomma non è solo questione di spirito del tempo, su questo argomento il regista di Sentieri selvaggi è inequivocabilmente arrivato molto tardi e secondo me in maniera forzata e maldestra.
Non è una colpa, è una constatazione e lui rimane un regista immenso.
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#68 Matthew30

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Inviato 22 novembre 2020 - 10:50

 

Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.

E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.

 

Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.

 

 

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Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone

 

 

 

Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.

E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.

 

Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.

 

 

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Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone

 

 

Wyatt Earp di Kasdan, per altro uscito pochi mesi dopo Tombstone.


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#69 Tom

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Inviato 22 novembre 2020 - 11:16

 

Per me di Corbucci notevoli anche Minnesota Clay, La banda J. & S. e Che c'entriamo noi con la rivoluzione?.
E' stato una specie di Jekyll e Hyde, figura direi abbastanza singolare, non solo nel cinema italiano: tanto geniale, iconoclasta, eclettico, originale e' stato nel western tanto un insignificante e modestissimo mestierante in direi tutti i suoi (tantissimi) altri film.


Non è un pò il problema di molti grandi del cinema di genere italiano? Soprattutto quando le derive più comiche di un genere cominciavano a prendere il sopravvento.

 

 

Secondo me non nella misura di Corbucci.

Anche Bava o Fulci hanno diretto fior di cagate, ma "la mano" la vedevi anche nelle cose peggiori.

Cioe', Corbucci tra "Il grande silenzio" e "Il mercenario" dirigeva "Zum Zum Zum - La canzone che mi passa per la testa", che ho guardicchiato proprio pochi giorni fa ed e' una roba pedestre a voler essere generosi.

Un caso simile puo' essere quello di Nando Cicero, con all'attivo tre western eccentrici e eccellenti e poi il peggio del cinema italiano. Ma in quel peggio si distingueva almeno per un certo mestiere, per uno spiritaccio che si poteva ricollegare in qualche modo agli esordi western.

Corbucci al di fuori del western e' stato il massimo dell'anonimato. Nelle commedie si faceva mettere sotto persino dal fratello Bruno, il mediocre dei mediocri.

 

Invece le cose belle degli anni 90? A parte Spietati, Ultimo dei Mohicani, Balla coi Lupi, Geronimo, Wild Bill e Tombstone

 

- Dead Man, di Jim Jarmush

- Silent Tongue, di Sam Shepard

- The Good Old Boys, di Tommy Lee Jones

- Conagher, di Reynaldo Villalobos

- Carabina Quigley, di Simon Wincer

- The Quick and the Dead, di Sam Raimi

- The Last Outlaw, di Geoff Murphy (questo molto b-movie, but I like it)


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#70 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 24 novembre 2020 - 09:01

Dead Man il mio preferito dei Novanta assieme a Gli spietati. Sono diversissimi, lo so.
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#71 Matthew30

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Inviato 05 luglio 2021 - 14:32

 

Il Grande Silenzio non può mancare, film superlativo e con il "buon" Kinski assoluto protagonista.

 

 

Questa è il finale buonista che Corbucci fu suo malgrado costretto a girare (però si capisce bene che l'epilogo qui proposto non fosse quello nelle sue corde). Poi però in Europa è rimasto quello canonico, ho qualche dubbio in più sulla distribuzione asiatica, dato che come leggo nei commenti di Youtube:

 

 

 

From the older generations people in my country (Asia) inform me that this ending was shown in cinema back then. Lots of Asian audiences back then prefer this kinda happy ending rather than a sad and depression ending. That's one of the reason why there's an alternate ending version to suite audience taste. I rather enjoy this version and can watch this movie every now and then. Watching the original one was sooo disturbing and sad it made me think twice before watching it again. However...the original ending is always better, true and realistic compared to this alternate ending.

 

Va detto che Corbucci a mio avviso ha girato almeno 7 grandi/ssimi film western, di cui uno imprescindibile (ossia proprio Il Grande Silenzio).

 

Navajo Joe (1966) 

Django (1966) 

I crudeli (1967)

Il Grande Silenzio (1968) 

Il Mercenario (1968)

Gli Specialisti (1969)

Vamos a matar... compañeros (1970)

 

 

 

Con una colonna sonora favolosa (anche se un pelo ripetitiva) di Morricone, tra l'altro una delle preferite da mio papà quando era giovane. Almeno stando alle sue confessioni.  asd

 


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