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Depressione-Ansia-Ipocondria (Che Dio Ce Le Porti Via)


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1045 replies to this topic

#901 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 06 giugno 2020 - 09:11

perché sulla confezione c'è scritto di usarla entro 30gg dall'apertura. vabeh.

Questo tendo a ritenerlo sottovalutabile poiché ci sono prescrizioni con delle posologie minime non in grado di esaurire il farmaco entro 30 giorni, di conseguenza anche il medico non ne tiene conto.

Confermo.
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#902 ravintola

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Inviato 18 giugno 2021 - 09:15

ravi due cose prima di arrenderti: holter h24, gastroscopia.

 

finalmente fatta ieri, con un ritardo inescusabile.

Nel frattempo, come sintomo, mi si erano anche aggiunti dolori epigastrici notturni.

Risultati: dismotilità gastrointestinale (diminuita velocità di progressione del cibo), ernia iatale.


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#903 Piper

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Inviato 18 giugno 2021 - 19:27

ecco, come spesso capita

i problemi gastrici, per qualche misterioso motivo, sono tra i più sottovalutati dell'universo medico.

non sai quante persone ho visto dirgli che avevano problemi di ansia, imbottiti di ansiolitici e poi con una banale gastro e un esame sulle intolleranze alimentari scopri che era tutto derivante da un problema gastrico.

lo dico anche per esperienza personale

 

ah, ti do un ultimo consiglio, sempre per esperienza. quando ti daranno il pantorc della situazione, ovvero l'inibitore di pompa per ridurre l'acido nello stomaco, e te lo daranno come sempre la mattina, non ascoltarli: prendilo di notte prima di andare a dormire, di giorno solo se necessario.


  • 2
<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#904 Cliff

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Inviato 18 giugno 2021 - 19:40

Più che problemi sottovalutati è che in molti casi i medici non sanno proprio come comportarsi. Io soffro di intestino irritabile da 7/8 anni ormai e naturalmente anche io mi sono “scontrato” col medico che mi ha detto di avere l’ansia e basta (in mancanza di altre possibili cause mediche).
  • 1
Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


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#905 Piper

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Inviato 18 giugno 2021 - 19:44

Più che problemi sottovalutati è che in molti casi i medici non sanno proprio come comportarsi. Io soffro di intestino irritabile da 7/8 anni ormai e naturalmente anche io mi sono “scontrato” col medico che mi ha detto di avere l’ansia e basta (in mancanza di altre possibili cause mediche).

 

io passai un anno infernale per riuscire a capire che avevo problemi gastro-intestinali.

mi fecero qualsiasi esame possibile ed immaginabile, tranne quelli gastrici, ma nessuno riusciva ad entrare nell'ottica che dei problemi gastro intestinali non necessariamente derivanti da una malattia possano essere così impattanti da condizionarti.

un ernia iatale, un cardias incontinente, un intestino irritabile, per molti medici sono non malattie e non sanno come affrontarle, finendo per derubricarle a fesserie con cui si convive. vero, ci si convive, ma se si affrontano e si imposta uno stile di vita/alimentare adeguato, altrimenti possono diventare un fastidio finanche invalidante


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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#906 ravintola

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Inviato 18 giugno 2021 - 20:04

ecco, come spesso capita

i problemi gastrici, per qualche misterioso motivo, sono tra i più sottovalutati dell'universo medico.

non sai quante persone ho visto dirgli che avevano problemi di ansia, imbottiti di ansiolitici e poi con una banale gastro e un esame sulle intolleranze alimentari scopri che era tutto derivante da un problema gastrico.

lo dico anche per esperienza personale

 

ah, ti do un ultimo consiglio, sempre per esperienza. quando ti daranno il pantorc della situazione, ovvero l'inibitore di pompa per ridurre l'acido nello stomaco, e te lo daranno come sempre la mattina, non ascoltarli: prendilo di notte prima di andare a dormire, di giorno solo se necessario.

 

grazie Piper, apprezzo.

il gastroenterologo mi ha dato l'esomeprazolo da prendere due volte al giorno, piu' il domperidone da prendere 40mg al giorno (al che il farmacista mi detto che la dose massima giornaliera dovrebbe essere 30mg e quindi mi tocca chiamare il gastro per chiedergli se ha sbagliato a scrivere)

 

e rigardo al "fastidio finanche invalidante", ci puoi giurare. Sono anni che sono ridotto a uno zombie. Mi sembra di stare vivendo con una palla al piede.

 

Più che problemi sottovalutati è che in molti casi i medici non sanno proprio come comportarsi. Io soffro di intestino irritabile da 7/8 anni ormai e naturalmente anche io mi sono “scontrato” col medico che mi ha detto di avere l’ansia e basta (in mancanza di altre possibili cause mediche).

 

a me hanno detto letteralemnte "it's in your head". E' anche per colpa di questo che ho ritardato tutto. 


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#907 Twin アメ

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Inviato 18 giugno 2021 - 20:35



 



ecco, come spesso capita

i problemi gastrici, per qualche misterioso motivo, sono tra i più sottovalutati dell'universo medico.

non sai quante persone ho visto dirgli che avevano problemi di ansia, imbottiti di ansiolitici e poi con una banale gastro e un esame sulle intolleranze alimentari scopri che era tutto derivante da un problema gastrico.

lo dico anche per esperienza personale

 

ah, ti do un ultimo consiglio, sempre per esperienza. quando ti daranno il pantorc della situazione, ovvero l'inibitore di pompa per ridurre l'acido nello stomaco, e te lo daranno come sempre la mattina, non ascoltarli: prendilo di notte prima di andare a dormire, di giorno solo se necessario.

 

uno zombie. 

 

 

 "it's in your head". 

 

Scusa asd

 

tumblr-p2mzir-Xwo-Y1r5zq6ao6-250.gif

 

 

 

 

Comunque non sono in una situazione molto diversa, solo che i miei sintomi sono più sopportabili e si concentrano più sul colon (ora sto provando vari tipi di fermenti lattici, ero interessato all'esame del microbioma).

Ah, ovviamente anche per il mio dottore (ex, è andato in pensione), è tutto nella mia testa. Un po' di sicuro ha ragione, il problema è che a un certo punto non riesci più a capire cosa è causa e cosa conseguenza.


  • 6

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#908 ravintola

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Inviato 18 giugno 2021 - 21:19

uno zombie. 
 
 
 "it's in your head".
[/quote] 
Scusa asd
 
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#909 Cliff

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Inviato 18 giugno 2021 - 22:14

a un certo punto non riesci più a capire cosa è causa e cosa conseguenza.


Drammaticamente vero
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#910 thom

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Inviato 19 giugno 2021 - 11:28

Comunque non sono in una situazione molto diversa, solo che i miei sintomi sono più sopportabili e si concentrano più sul colon (ora sto provando vari tipi di fermenti lattici, ero interessato all'esame del microbioma).

 

ho io la soluzione: Lactovis del dr. Giorgini, contiene tutti e dieci i ceppi conosciuti, oltre al probiotico (inulina), per cui è adatto a qualsiasi disbiosi

per il test intendi il Biomaplan? tre anni che dico che lo faccio (fortunatamente ora sto meglio), e adesso che me l'hai ricordato lo farò

 

il gastroenterologo mi ha dato l'esomeprazolo da prendere due volte al giorno, piu' il domperidone da prendere 40mg al giorno (al che il farmacista mi detto che la dose massima giornaliera dovrebbe essere 30mg e quindi mi tocca chiamare il gastro per chiedergli se ha sbagliato a scrivere).

 

l'esomeprazolo è automatico per l'ernia iatale (volgarmente reflusso gastroesofageo), immagino che le ricette si autocompilino al momento della diagnosi

per il domperidone la dose è effettivamente troppo alta, l'ho preso anch'io negli anni di gastrite senza trarne grossi benefici

 

senza scadere nella naturopatia io trovo benefici (nei casi lievi) anche dal succo puro di aloe + mandorle (uno antinfiammatorio, le altre un antiacido)

 

comunque che l'apparato gastroenterico sia il secondo cervello (anche numericamente, con quasi un miliardo di neuroni) è appurato per cui se hai (tipicamente) somatizzato uno stato d'ansia forse può essere più efficace incrementare attività fisica/sessuale/qualità del sonno (belle parole!)


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#911 Twin アメ

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Inviato 19 giugno 2021 - 13:39

 

Comunque non sono in una situazione molto diversa, solo che i miei sintomi sono più sopportabili e si concentrano più sul colon (ora sto provando vari tipi di fermenti lattici, ero interessato all'esame del microbioma).

 

ho io la soluzione: Lactovis del dr. Giorgini, contiene tutti e dieci i ceppi conosciuti, oltre al probiotico (inulina), per cui è adatto a qualsiasi disbiosi

per il test intendi il Biomaplan? tre anni che dico che lo faccio (fortunatamente ora sto meglio), e adesso che me l'hai ricordato lo farò

 

 

 

 

Sì, Biomaplan, scoperto l'altro dì.

Io sto facendo questo ciclo qua:

https://www.parafarm...izia-intestino/


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#912 Tom

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Inviato 19 giugno 2021 - 14:21

Dopo che mi hanno levato la cistifelia per calcoli ho sofferto di intestino irritabile per anni. Cosa gestibile in Italia, ma diventata tragica nei primi giorni del periodo singaporese, per via delle escursioni termiche di venti gradi tra l'esterno e gli interni con l'aria condizionata. Sentiti molti dottori, provate tutte, bevuti ettolitri di fermenti lattici. Soluzione di tutto: mangiare una banana per colazione la mattina. Un mese di quelle e non ho piu' avuto nulla di nulla.

 

Un incrocio tra l'episodio dei medici di Caro Diario e la barzelletta sul limone come tappo.  
 


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#913 Cliff

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Inviato 19 ottobre 2021 - 21:51

Alla fine ho deciso di affidarmi alla psicoterapia. E' presto per dirlo ma già alla terza seduta ho cominciato a stare meglio. Data la mia pigrizia mi sono affidato alla psicologia online in videoconferenza. 

Per decenni (praticamente) non ne ho valutato la possibilità, per orgoglio (che te lo mette nel culo), illusione di poter affrontare tutto da solo e per ritrosia di raccontare cose personali ad un estraneo. Devo ricredermi, credo.


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#914 Jazzbo Brown

    Roadie

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Inviato 19 ottobre 2021 - 22:01

Alla fine ho deciso di affidarmi alla psicoterapia. E' presto per dirlo ma già alla terza seduta ho cominciato a stare meglio. Data la mia pigrizia mi sono affidato alla psicologia online in videoconferenza. 

Per decenni (praticamente) non ne ho valutato la possibilità, per orgoglio (che te lo mette nel culo), illusione di poter affrontare tutto da solo e per ritrosia di raccontare cose personali ad un estraneo. Devo ricredermi, credo.

 

Come ti stai trovando Cliff? Di che scuola è il tizio? Stava venendo un mezzo pensiero anche a me di andarci ma mi blocca proprio quello che dicevi, non ho voglia di dire i cazzi miei a chi non conosco. Non lo faccio gratis, figuriamoci a pagamento.


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#915 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 19 ottobre 2021 - 22:07

Io sono x l'esatto opposto. Anche io ho sofferto di depressione circa 20 anni fa. Durissima, nerissima, come un coltello nel cuore 24 ore al giorno x mesi e mesi. Sono andato da uno psicologo una volta, ho preso una pastiglia. Ho capito subito che non era la strada. Con pazienza ho lavorato su quello che già sapevo e sulle mie competenze. Ho capito che la depressione, quella che ho vissuto x circa un anno era si dovuta a delusione amorosa e realizzativa, ma era però alimentata da una condotta esistenziale che portava il mio corpo e quindi la mia mente ad un abbassamento di potenza. Chiusura e ozio, poca ossigenazione, mancanza di stimoli, cattiva alimentazione, nessuna progettualità, nichilismo e abbandono al vizio e alle droghe.
Invertire questa condotta in una nuova visione di se dinamica, propositiva, aperta alle curiosità e alla vita all'aria aperta e a nuove conoscenze è il vero segreto x uscire dalla depressione. Come dico sempre a mia madre che soffre di bipolarità è l'ossigenazione la chiave di tutto e nell'ossigenazione puoi comprende tutto. Ossigenare sia il proprio sangue con aria pulita e fresca come ossigenare il proprio io con nuove esperienze e persone.
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#916 Cliff

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Inviato 19 ottobre 2021 - 22:40

Alla fine ho deciso di affidarmi alla psicoterapia. E' presto per dirlo ma già alla terza seduta ho cominciato a stare meglio. Data la mia pigrizia mi sono affidato alla psicologia online in videoconferenza. 
Per decenni (praticamente) non ne ho valutato la possibilità, per orgoglio (che te lo mette nel culo), illusione di poter affrontare tutto da solo e per ritrosia di raccontare cose personali ad un estraneo. Devo ricredermi, credo.

 
Come ti stai trovando Cliff? Di che scuola è il tizio? Stava venendo un mezzo pensiero anche a me di andarci ma mi blocca proprio quello che dicevi, non ho voglia di dire i cazzi miei a chi non conosco. Non lo faccio gratis, figuriamoci a pagamento.


Tizia. Di che scuola sinceramente non saprei, non ho scelto, mi sono affidato all'algoritmo.

Capisco il disagio, credo dovrai arrivare come me all'idea che parlarne ad un estraneo di certo non potrà peggiorare la situazione. E' tutto di guadagnato secondo me, vai tranquillo che è utile
  • 2
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#917 Perfect Prey

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Inviato 20 ottobre 2021 - 14:05

Affidarsi all'algoritmo è sbagliato. Bisogna scegliere l'indirizzo che si pensa più adatto per la propria condizione, che so cognitivo comportamentale oppure psicanalisi oppure sessuologia. Consiglio chi pratica EMDR.
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#918 simon

    Scaruffiano

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Inviato 20 ottobre 2021 - 14:32

Secondo me vale la frase di Marx

 

"THE ONLY ANTIDOTE TO MENTAL SUFFERING IS PHYSICAL PAIN"

 

 

Rude, alla HOBBES o cinicamente necessario alla HEGEL ma..

 

o sintetizziamo centocinquanta anni di psicoanalisi con una parola: fregatura

 

o iniziamo un discorso talmente grande da non contenersi in un forum, in una vita, in una malcelata eternità

 

 

Se la frase marxista va interpretata con crudezza od ostilità non viene capita

 

Se la frase marxista va interpreta in equilibrio (tra mille virgolette) otterrete una verità parziale, parzialmente pratica.

 

Sostituite il PAIN con attività illimitata, sconcertante che non è lavoro in quanto noi siamo lavoro.. è otterrete la guarigione.

 

Forse è questa la frase o meglio l'incipit per spiegare (rivelare è pietra dell'ecclesia) il famoso dualismo cartesiano che ancora impera nel nostro piccolo-grande mondo.

 

La serenità di Marx è una sintesi dialettica dell'impossibile, ecco perché non rimangono che acuminati ficcanti riflessi, risonanze, i gemiti non della specie ma dei popoli contratti (sotto contratto) da un Capitalismo sempre più forte, sempre più ignobilmente senza dolore.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#919 Greed

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Inviato 22 ottobre 2021 - 19:17

Sto andando dallo psico anche io, anche se devo sforzarmi per fidarmi delle sue competenze (vedi sotto) e sulla disciplina e in definitiva sull'idea di salute mentale.

 

competenze realizzativa progettualità nuova visione di se dinamica, propositiva

 

NanniMoretti.png


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#920 simon

    Scaruffiano

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Inviato 23 ottobre 2021 - 12:40

Sto andando dallo psico anche io, anche se devo sforzarmi per fidarmi delle sue competenze (vedi sotto) e sulla disciplina e in definitiva sull'idea di salute mentale.

 

competenze realizzativa progettualità nuova visione di se dinamica, propositiva

 

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Non so chi sei.. dunque non conosco i tuoi problemi ma essendo parte integrante del forum hai tutto il mio sostegno.

 

Psicoterapia portami via comunque. 

 

Se la frase di Marx potrebbe apparire esagerata, ma è una di quelle frasi che ti cambiano la vita, da qualche parte mi hanno detto che ora trattano i "problemi" mentali conficcandoti in bocca cioccolatini molto amari: il farmaco anti depressivo, il farmaco per arginare la psicosi etc.

 

Posso sostenere una razionalità del farmaco ovvero una scientificità non del farmaco ma della dose da applicare al paziente. Ma anche in questo "caso" ci troviamo davanti a una interpretazione (quella del nuovo Freud). Se interpreto male un testo teatrale di Bernhard al massimo mi rimbrottano di aver capito bene.. il problema diventa gravoso anzi gravosissimo in campi in cui non conosciamo praticamente nulla come la psicoanalisi (una sorta di confessionale post ecclesiastico?).. le mille psicoanalisi di certo non aiutano a nulla.

 

Secondo me devi guardare totalmente dentro di te e iniziare come ho fatto io alcuni anni fa: tenere un diario quotidiano, valutare giorno per giorno il tuo approccio intenzionale al testo e soprattutto sperimentare da solo la Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale: nel mio caso il "sacro schema" è servito in maniera decisiva per la mia guarigione ma per arrivare appunto alla guarigione deve sbloccarsi la rigidità della libido (in questo sono concorde con Freud e compagnia) lasciarla andare, farla vivere.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#921 Greed

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Inviato 23 ottobre 2021 - 12:51

Dammi il tuo iban, simon


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#922 Chance

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Inviato 14 dicembre 2021 - 11:09

Io ho ricevuto diagnosi di schizofrenia, con gli antipsicotici i sintomi positivi (allucinazioni, deliri) si tengono sotto controllo, ma i sintomi negativi (ritiro sociale, povertà dell'eloquio, mancanza di iniziativa) permangono e creano un po' di problemi nella socialità.
Qualcun altro qui che ha sofferto di psicosi?
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#923 ArchieFisher

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Inviato 14 dicembre 2021 - 11:41

Mi sono sempre disinteressato all'ipocondria, fino a questi ultimi mesi.

Come scrivevo tempo fa nel thread del covid, conosco pochissime persone non vaccinate, 2 delle quali non si sono vaccinate perché sono ipocondriache.

Parlando con uno di questi mi ha colpito molto la natura del tutto non razionale del fenomeno: under-40, fumatore, non ha problemi a bere alcolici o a fumare cannabis un paio di volte a settimana, ma se ha la febbre non prende la tachipirina perché ha paura che possa fargli male e da tre mesi va avanti facendosi tamponi per andare a lavoro.

Una mia amica (coetanea ed altrettanto ipocondriaca) ha affrontato la vaccinazione terrorizzata, ma l'ha fatta il prima possibile perché aveva più paura del covid di quanto non ne avesse dei vaccini - oltre che per il fatto che insegna a scuola. Subito dopo la seconda dose (astrazeneca) ha avuto una crisi di ansia per paura di una reazione avversa.

 

PS. Per favore, non mettiamoci a parlare della vaccinazione si/no, il tema di cui voglio parlare è un altro.


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#924 Bara dei pupi_

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Inviato 14 dicembre 2021 - 12:19

Io ho ricevuto diagnosi di schizofrenia, con gli antipsicotici i sintomi positivi (allucinazioni, deliri) si tengono sotto controllo, ma i sintomi negativi (ritiro sociale, povertà dell'eloquio, mancanza di iniziativa) permangono e creano un po' di problemi nella socialità.
Qualcun altro qui che ha sofferto di psicosi?

 

io sono psichiatra, lavoro da pochi anni perché sono giovane ma diciamo che scrivo con cognizione di causa; spiegami bene

 

intanto ti faccio vedere le mie competenze; come prima cosa cerco di mettere chiarezza->

 

 
nonno archie, questo mi sembra più un caso di terrore nei confronti dei farmaci; l'ipocondria c'entra poco, non ha paura della febbre ma della tachi
 
a livello medico-scientifico, in queste situazioni, si parla di pharmacofobia e non di ipocondria; la paura ingiustificata di assumere medicine
 
ti è chiara ora la differenza?

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#925 ArchieFisher

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Inviato 14 dicembre 2021 - 13:14

 

 
nonno archie, questo mi sembra più un caso di terrore nei confronti dei farmaci; l'ipocondria c'entra poco, non ha paura della febbre ma della tachi
 
a livello medico-scientifico, in queste situazioni, si parla di pharmacofobia e non di ipocondria; la paura ingiustificata di assumere medicine
 
ti è chiara ora la differenza?

 

In realtà per due delle tre persone di cui parlavo c'è anche abbinata una paura delle malattie, comunque comprendo la differenza.


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Inviato 14 dicembre 2021 - 14:21

Lassi cazzeggia, ma davvero questi psicologi hanno tante diagnosi quanti sono gli oggetti nell’universo. Mi domando che utilità hanno queste distinzioni qua.


Lassi cazzeggia, ma davvero questi psicologi hanno tante diagnosi quanti sono gli oggetti nell’universo. Mi domando che utilità hanno queste distinzioni qua. Per me in quel caso è praticamente identica all’ipocobdria come tipo di paura (per la gran maggioranza dei no van è cosí).
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#927 Ganzfeld

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Inviato 14 dicembre 2021 - 14:38

Lassi cazzeggia, ma davvero questi psicologi hanno tante diagnosi quanti sono gli oggetti nell’universo. Mi domando che utilità hanno queste distinzioni qua.

infatti la diagnosi che riguarda la paura sproporzionata verso gli oggetti (ma pure verso gli animali e per molte situazioni) è sempre quella di "fobia specifica". Non è che da un punto di vista diagnostico la fobia dei ragni sia una categoria diagnostica diversa dalla fobia verso gli aghi o da quella delle altezze: questo è un luogo comune nato molto probabilmente dal fatto che vengono utilizzati dei termini pseudo tecnici per riferirsi a tutte queste varie fobie (antrofobia, astrafobia, ALLIUMFOBIA ecc.) per cui pare che esista una lista lunghissima di diversi oggetti per cui si può avere una fobia mentre gli oggetti esclusi da tale lista non costituirebbero fobie. Non è così, la diagnosi è una sola e comprende potenzialmente tutto. E in questo senso sì: le fobie possono davvero riguardare tutti gli oggetti dell'universo.


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#928 Bara dei pupi_

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Inviato 14 dicembre 2021 - 16:21

Beh ma il nome ha senso per dare un significato reale al tipo di paura, nessuno, per descrivere il proprio problema, dice "ho una fobia specifica"; amaxofobia, gerascofobia, agorafobia, radioheadfobia, ecc

Sono le BASI queste

Cidevo ci sei? Procediamo, esponi il tuo problema
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#929 Ganzfeld

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Inviato 14 dicembre 2021 - 16:31

Beh ma il nome ha senso per dare un significato reale al tipo di paura, nessuno, per descrivere il proprio problema, dice "ho una fobia specifica"; amaxofobia, gerascofobia, agorafobia, radioheadfobia, ecc

Sono le BASI queste

Cidevo ci sei? Procediamo

Vabbé, ma che c'entra? Io rispondevo al discorso sulla diagnosi asd Comunque l'agorafobia è appunto una delle eccezioni visto che è un disturbo d'ansia separato dalla fobia specifica.


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#930 Bara dei pupi_

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Inviato 14 dicembre 2021 - 16:46

Ganz ok, ho capito che intendi; il discorso è che l'agorafobia non è legata a un oggetto specifico, giusto? Se è così, non c'è modo di specificare le varie possibilità di agorafobia? Forse non mi sto facendo capire
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#931 Ganzfeld

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Inviato 14 dicembre 2021 - 17:45

Ganz ok, ho capito che intendi; il discorso è che l'agorafobia non è legata a un oggetto specifico, giusto? Se è così, non c'è modo di specificare le varie possibilità di agorafobia? Forse non mi sto facendo capire

Mettiamola così:

 

Fobia > paura di qualsiasi situazione, animale od oggetto

 

Agorafobia > almeno due paure tra:

-utilizzo di trasporti pubblici

-stare in spazi aperti

-stare in spazi chiusi

-stare in fila o tra la folla

-essere fuori casa da soli

 

Quindi no, l'agorafobia non è legata a nessun oggetto specifico (anche se qua non sono sicuro su cosa intendessi per oggetto; magari era inteso in senso generale e includeva appunto anche lo stare in un autobus) a differenza della fobia. Diciamo che la grossa differenza tra le due sta nel fatto che l'agorafobia richiede più di una situazione temuta, tra quelle indicate, per essere diagnosticata. Hai paura di un autobus? Hai una fobia specifica. Hai paura di un autobus e di stare tra la folla? Hai l'agorafobia. Sullo specificare: anche qua bisogna capire cosa intendi. Se io ho paura di spazi chiusi e del già citato autobus, posso specificare queste situazioni in cui ho l'agorafobia perché si riferiscono a dei contesti che sono ben codificati per quanto sulla carta ampi. Praticamente l'agorafobia è sempre legata a qualcosa di "specifico". Un disturbo d'ansia in cui, potenzialmente, non puoi invece specificare un oggetto o una situazione perché si manifesta a caso è quello di panico; dico potenzialmente perché in altri casi si manifesta in situazioni ben precise, tra i quali le situazioni dell'agorafobia stessa, per cui puoi avere sia diagnosi di agorafobia che di disturbo di panico (sulle comorbilità è tutto un bordello visto che devi stare attento che quella paura non sia una fobia specifica X ma una causa di un problema Y). Poi da un punto di vista tecnico esiste proprio il termine specificazione che si applica per la fobia specifica ma non per l'agorafobia. Esempio:

Hai la fobia dei ragni? Diagnosi di fobia specifica con specificazione animale (oltre agli animali esistono altre quattro specificazioni)

Hai paura degli autobus e degli spazi chiusi? Diagnosi di agorafobia e basta.

Se inveci per specificare ti riferisci, ma non credo, al fatto se esistano o meno dei termini specifici come per le varie fobie (radioheadfobia, aracnofobia, cinofobia) direi di no, né tecnicamente né nel linguaggio comune. Anche qua: agorafobia e basta.


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#932 Chance

    Groupie

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Inviato 14 dicembre 2021 - 18:02

Cidevo ci sei? Procediamo, esponi il tuo problema

Il mio problema è: Non ho voglia di fà 'n cazzo
Come terapia quattro calci in culo vanno bene?
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#933 Aarie

    Groupie

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Inviato 14 dicembre 2021 - 19:16

Forse si' ma poi dovresti comunque passare in Ortopedia per sistemare l'osso sacro e dintorni. Ci guadagni poco.

Bara, si scoprono cose sulle fobie... Una mia collega ha paura dei gatti e ho scoperto che esiste un nome scientifico anche per questo: ailurofobia (dalla parola greca per "gatto").
Anni fa, a X Factor si era presentata una ragazzina di 16 anni espertissima di fobie, come avrà fatto a diventarlo meglio non indagare, e sosteneva di aver composto canzoni praticamente su tutte le fobie dell'universo. Infatti la prima che presentò fu "Cherofobia", sulla paura di essere felici. E andò anche avanti per diversi show... Negli intermezzi rappava pure.
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#934 simon

    Scaruffiano

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Inviato 14 dicembre 2021 - 23:46

 Non è così, la diagnosi è una sola e comprende potenzialmente tutto. E in questo senso sì: le fobie possono davvero riguardare tutti gli oggetti dell'universo.

 

 

 

 

Questo post è il documento di quanto sia insormontabile la filosofia nata in Grecia con la psicoanalisi, soprattutto quella di stampo strutturale.

 

"potenzialmente tutto" (cit.) questo potenzialmente ci fa capire una cosa fondamentale, la virtualità del tutto a differenza della totalità delle totalità che possono in qualche modo, senza contaminazioni analitiche, conservare un briciolo di ontologia in questo nuovo secolo.

 

In questi ultimi giorni ho cercato di lavorare sul nichilismo di Nietzsche seguendo spero originalmente il percorso di PIERRE KLOSSOWSKI (Nietzsche e il circolo vizioso). Nietzsche che soffriva di problemi neuro-psichici ha dovuto impegnarsi sul nulla in quanto la totalità delle totalità avrebbero trasformato la gaia scienza in un lager, mentre il nulla è un concetto più distensivo (la negazione come il fondamento del Nulla) per il cervello, per la mente, soprattutto per Nietzsche che prima di tutto è stato un grande poeta prima di essere un grande filosofo.

 

"E in questo senso sì: le fobie possono davvero riguardare TUTTI GLI OGGETTI DELL'UNIVERSO".

 

Ho scritto decine di pagine che il senso è alleato del linguaggio come resistenza a ciò che veramente vogliamo: la sensualità.

 

La seconda parte della proposizione: avrei potuto parlare dei mondi possibili di LEIBNIZ, ma leggendo queste incongruenze ringrazio DIO che ci ha donato KARL POPPER che ha definito più che giustamente la psicoanalisi una non-scienza.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#935 Ganzfeld

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Inviato 15 dicembre 2021 - 00:40

 

 Non è così, la diagnosi è una sola e comprende potenzialmente tutto. E in questo senso sì: le fobie possono davvero riguardare tutti gli oggetti dell'universo.

 

 

 

 

ringrazio DIO che ci ha donato KARL POPPER che ha definito più che giustamente la psicoanalisi una non-scienza.

 

Gentilissimo utente, sono assolutamente d'accordo con Popper: quella che è una scienza non è certo la psicoanalisi, bensì la psicologia.


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#936 Bara dei pupi_

    mainstream Star

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Inviato 15 dicembre 2021 - 00:46

Cidevo ci sei? Procediamo, esponi il tuo problema

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Come terapia quattro calci in culo vanno bene?

Nessuno ha voglia, stai sereno
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#937 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 15 dicembre 2021 - 01:23

Cidevo ci sei? Procediamo, esponi il tuo problema

Il mio problema è: Non ho voglia di fà 'n cazzo
Come terapia quattro calci in culo vanno bene?

Nessuno ha voglia, stai sereno

L'importante è essere FELICI di non fare un cazzo.
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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#938 simon

    Scaruffiano

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Inviato 15 dicembre 2021 - 06:11

 

 

 Non è così, la diagnosi è una sola e comprende potenzialmente tutto. E in questo senso sì: le fobie possono davvero riguardare tutti gli oggetti dell'universo.

 

 

 

 

ringrazio DIO che ci ha donato KARL POPPER che ha definito più che giustamente la psicoanalisi una non-scienza.

 

Gentilissimo utente, sono assolutamente d'accordo con Popper: quella che è una scienza non è certo la psicoanalisi, bensì la psicologia.

 

 

Si sta parlando di FOBIE: la Fobia è una nozione prettamente psicoanalitica. FREUD ne parla per la prima volta nel 1894 tracciando peraltro una distinzione tra le normali paure, anche se accentuate (del buio, della morte, delle malattie, della solitudine), e le fobie intese come formazioni sintomatologiche.

 

La psicoanalisi è sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia.

 

 

 

K. R. Popper, Congetture e confutazioni, trad. it. di G. Pancaldi, Il Mulino, Bologna, 1972, pagg. 63-66

 

Fu durante l'estate del 1919 che cominciai a sentirmi sempre piú insoddisfatto di queste tre teorie: la teoria marxista della storia, la psicanalisi e la psicologia individuale; e cominciai a dubitare delle loro pretese di scientificità. Il mio problema dapprima assunse, forse, la semplice forma: “che cosa non va nel marxismo, nella psicanalisi e nella PSICOLOGIA INDIVIDUALE? Perché queste dottrine sono cosí diverse dalle teorie fisiche, dalla teoria newtoniana, e soprattutto dalla teoria della relatività?” [...].

 

Riscontrai che i miei amici, ammiratori di Marx, Freud e Adler, erano colpiti da alcuni elementi comuni a queste teorie e soprattutto dal loro apparente potere esplicativo. Esse sembravano in grado di spiegare praticamente tutto ciò che accadeva nei campi cui si riferivano. Lo studio di una qualunque di esse sembrava avere l'effetto di una conversione o rivelazione intellettuale, che consentiva di levare gli occhi su una nuova verità, preclusa ai non iniziati. Una volta dischiusi in questo modo gli occhi, si scorgevano ovunque delle conferme: il mondo pullulava di verifiche della teoria. Qualunque cosa accadesse, la confermava sempre. La sua verità appariva perciò manifesta: e, quanto agli increduli, si trattava chiaramente di persone che non volevano vedere la verità manifesta, che si rifiutavano di vederla, o perché era contraria ai loro interessi di classe, o a causa delle loro repressioni tuttora “non-analizzate” e reclamanti ad alta voce un trattamento clinico.

L'elemento piú caratteristico di questa situazione mi parve il flusso incessante delle conferme, delle osservazioni che “verificavano” le teorie in questione; e proprio questo punto veniva costantemente sottolineato dai loro seguaci. Un marxista non poteva aprire un giornale senza trovarvi in ogni pagina una testimonianza in grado di confermare la sua interpretazione della storia; non soltanto per le notizie, ma anche per la loro presentazione – rilevante i pregiudizi classisti del giornale – e soprattutto, naturalmente, per quello che non diceva. Gli analisti freudiani sottolineavano che le loro teorie erano costantemente verificate dalle loro “osservazioni cliniche”. Quanto ad Adler restai molto colpito da un'esperienza personale. Una volta, nel 1919, gli riferii di un caso che non mi sembrava particolarmente adleriano, ma che egli non trovò difficoltà ad analizzare nei termini della sua teoria dei sentimenti di inferiorità, pur non avendo nemmeno visto il bambino. Un po' sconcertato, gli chiesi come poteva essere cosí sicuro. “A causa della mia esperienza di mille casi simili” egli rispose; al che non potei trattenermi dal commentare: “E con questo ultimo, suppongo, la sua esperienza vanta milleuno casi”.

Mi riferivo al fatto che le sue precedenti osservazioni potevano essere state non molto piú valide di quest'ultima; che ciascuna era stata a sua volta interpretata alla luce della “esperienza precedente”, essendo contemporaneamente considerata come ulteriore conferma. Conferma di che cosa, mi domandavo? Non certo piú che del fatto che un caso poteva essere interpretato alla luce della teoria. Ma questo significava molto poco, riflettevo, dal momento che ogni caso concepibile poteva essere interpretato alla luce della teoria di Atler, o parimenti di quella di Freud. Posso illustrare questa circostanza per mezzo di due esempi assai differenti di comportamento umano: quello di un uomo che spinge un bambino nell'acqua con l'intenzione di affogarlo; e quello di un uomo che sacrifica la propria vita nel tentativo di salvare il bambino. Ciascuno di questi casi può essere spiegato con la stessa facilità in termini freudiani e in termini adleriani. Per Freud, il primo uomo soffriva di una repressione, per esempio, di una qualche componente del suo complesso di Edipo, mentre il secondo uomo aveva raggiunto la sublimazione. Per Adler, il primo soffriva di sentimenti di inferiorità determinanti forse il bisogno di provare a se stesso che egli osava compiere un simile delitto, e lo stesso accadeva al secondo uomo, che aveva bisogno di provare a se stesso di avere il coraggio di salvare il bambino. Non riuscivo a concepire alcun comportamento umano che non potesse interpretarsi nei termini dell’una o dell'altra teoria. Era precisamente questo fatto – il fatto che dette teorie erano sempre adeguate e risultavano sempre confermate – ciò che agli occhi dei sostenitori costituiva l'argomento piú valido a loro favore. Cominciai a intravedere che questa loro apparente forza era in realtà il loro elemento di debolezza.

Nel caso della teoria di Einstein, la situazione era notevolmente differente. Si prenda un esempio tipico – la previsione einsteiniana, confermata proprio allora dai risultati della spedizione di Eddington. La teoria einsteiniana della gravitazione aveva portato alla conclusione che la luce doveva essere attratta dai corpi pesanti come il sole, nello stesso modo in cui erano attratti i corpi materiali. Di conseguenza, si poteva calcolare che la luce proveniente da una lontana stella fissa, la cui posizione apparente fosse prossima al sole, avrebbe raggiunto la terra da una direzione tale da fare apparire la stella leggermente allontanata dal sole; o, in altre parole, si poteva calcolare che le stelle vicine al sole sarebbero apparse come se si fossero scostate un poco dal sole ed anche fra di loro. Si tratta di un fatto che non può normalmente essere osservato, poiché quelle stelle sono rese invisibili durante il giorno dall'eccessivo splendore del sole: nel corso di un'eclissi è tuttavia possibile fotografarle. Se si fotografa la stessa costellazione di notte, è possibile misurare le distanze sulle due fotografie, e controllare cosí l'effetto previsto.

Ora, la cosa che impressiona in un caso come questo è il rischio implicito in una previsione del genere. Se l'osservazione mostra che l’effetto previsto è del tutto assente, allora la teoria risulta semplicemente confutata. Essa è incompatibile con certi possibili risultati dell’osservazione – di fatto, con i risultati che tutti si sarebbero aspettati prima di Einstein. Si tratta di una situazione completamente differente da quella prima descritta, in cui emergeva che le teorie in questione erano compatibili con i piú disparati comportamenti umani, cosicché era praticamente impossibile descrivere un qualsiasi comportamento che non potesse essere assunto quale verifica di tali teorie.

 

K. R. Popper, Logica della ricerca e società aperta, Antologia a cura di D. Antiseri, La Scuola, Brescia, 1989, pagg. 49-52

 

PS: il PROFESSOR ANTISERI oltre ad essere un illustre professore e divulgatore filosofico è stato un ottimo amico del genio austriaco, se non il suo più grande amico.


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

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#939 Man-Erg

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Inviato 15 dicembre 2021 - 09:25

 

Cidevo ci sei? Procediamo, esponi il tuo problema

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Sfondi una porta aperta, Biascica

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#940 Perfect Prey

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Inviato 15 dicembre 2021 - 09:58

Io ho ricevuto diagnosi di schizofrenia, con gli antipsicotici i sintomi positivi (allucinazioni, deliri) si tengono sotto controllo, ma i sintomi negativi (ritiro sociale, povertà dell'eloquio, mancanza di iniziativa) permangono e creano un po' di problemi nella socialità.
Qualcun altro qui che ha sofferto di psicosi?

C'è il thread specifico sui disturbi psichiatrici e neurologici qualche pagina addietro.

http://forum.ondaroc...-mentale/page-5
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#941 Ganzfeld

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Inviato 15 dicembre 2021 - 17:04

 

 

 

 Non è così, la diagnosi è una sola e comprende potenzialmente tutto. E in questo senso sì: le fobie possono davvero riguardare tutti gli oggetti dell'universo.

 

 

 

 

ringrazio DIO che ci ha donato KARL POPPER che ha definito più che giustamente la psicoanalisi una non-scienza.

 

Gentilissimo utente, sono assolutamente d'accordo con Popper: quella che è una scienza non è certo la psicoanalisi, bensì la psicologia.

 

 

Si sta parlando di FOBIE: la Fobia è una nozione prettamente psicoanalitica. FREUD ne parla per la prima volta nel 1894 tracciando peraltro una distinzione tra le normali paure, anche se accentuate (del buio, della morte, delle malattie, della solitudine), e le fobie intese come formazioni sintomatologiche.

 

La psicoanalisi è sicuramente la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia.

Simon, qua stiamo discutendo dell'attuale DSM 5. DSM che non segue affatto un modello di tipo psicoanalitico: vai a dire a uno psichiatra che ha appena posto diagnosi di fobia specifica che quella sarebbe psicoanalisi. Gli viene, giustamente, un mancamento, che Freud sia stato il primo a parlare di fobie o meno. Fra l'altro, sistemi diagnostici a parte, l'eziologia e la cura delle fobie in ambito psicologico più riconosciute sono di stampo cognitivista e comportamentista. Quindi veramente citare la psicoanalisi in riferimento a quanto ho detto non ha molto senso.

 

La più famosa per chi non è del campo sicuramente, che sia la più famosa per chi è del campo è discutibile e ancor di più lo è il fatto che sia quella più supportata empiricamente e "utile". Fatto sta che è solo una delle decisamente molteplici "zone" della psicologia che invece seguono, in linea di principio, un approcio più scientifico e i cui articoli vengono infatti pubblicati su riviste come Science (nomen omen).


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#942 ravintola

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Inviato 28 dicembre 2021 - 12:43

*
POPOLARE

 

ravi due cose prima di arrenderti: holter h24, gastroscopia.

 

finalmente fatta ieri, con un ritardo inescusabile.

Nel frattempo, come sintomo, mi si erano anche aggiunti dolori epigastrici notturni.

Risultati: dismotilità gastrointestinale (diminuita velocità di progressione del cibo), ernia iatale.

 

 

Ulteriori sviluppi (mi sto aggravando sempre piu'):

 

Mi avevano prescritto antiacidi e domperidone, che ho preso per alcuni mesi. Ho anche cambiato dieta alcune volte. Tutto cio' ha fatto qualcosina per il mal di stomaco (poco) ma la sensazione di strozzatura/respiro corto non e' mai andata via.

 

La mazzata e' arrivata a settembre, quando il mio coinquilino e caro amico, con cui convivo da 13 anni, mi ha detto che ha trovato l'anima gemella e vanno a vivere insieme. Questa cosa in realta' ha un effetto palla di neve: da solo non ce la faccio a coprire affitto e bollette, quindi mi sono ritrovato a dover decidere sul mio futuro in un brevissimo lasso di tempo. Ho deciso che la cosa migliore e' comprare casa e l'ho trovata; se tutto va bene mi trasferiro' a febbraio/marzo.

 

Dovrei essere contento ma non lo sono. Ora sono da solo nel mio (vecchio) appartamento e mi sto rendendo conto di molte cose. Anzi in realta' sono cose che conosco benissimo ma stanno tornando a galla. Ho sempre sofferto di ansia e depressione, totale assenza di forza di volonta' e iniziativa. Ho sempre vissuto la mia vita cercando e trovando una comfort zone per poi stabilirmici a tempo indeterminato. Da quando e' cominciata quella sensazione di strozzatura/fiato corto nello stomaco (~14 anni fa), poi, il bisogno di comfort si e' ancor piu' accentuato, rendendomi praticamente paralizzato.

Non ho realizzato assolutamente nulla in tutto il decennio dei miei trenta anni. Sono andato al lavoro di giorno e poi giocato a videogiochi e guardato TV series tutte le sere e tutti i weekend. Non sono mai andato in vacanza (tranne tornare in italia a trovare i miei), non ho conosciuto nessuno, non ho imparato niente di nuovo, non sono mai uscito di casa.

 

Per qualche motivo, l'avere un coinquilino sempre di fianco a me mi ha fatto sentire riparato dal dover affrontare la realta' della mia vita. Come se tutto fosse OK perche' tanto c'era lui. Non avevo bisogno di pensare o prendere decisioni.

Ma adesso sono da solo, per la prima volta nella mia vita, a 41 anni, e mi tocca pensare e prendere decisioni e non ne sono capace.

Mi rendo conto che la mia vita non ha nessun valore, perche' io non riesco a dargliene. Non sento nessuna spinta a fare nulla, non ho un obiettivo che mi piacerebbe raggiungere, non ho una passione da coltivare. Che cazzo ci faccio con una casa nuova?

 

A inizio dicembre sono tornato giu' in Italia per passare le vacanze di Natale coi miei e mio fratello, che non vedevo da due anni. Li amo tanto e mi mancavano da morire. Ho detto a mia mamma che le voglio bene piu' volte in due settimane che in tutti i 41 anni precedenti messi insieme.

Pensavo che due settimane via dalla mia solita vita e con persone care mi avrebbero fatto sentire meglio, ma invece hanno peggiorato le cose. Ho visto i miei genitori invecchiati e indeboliti, e ho pensato: che cacchio compro una casa nuova a 1600 Km di distanza ADESSO, che forse sta per arrivare il momento di cominciare a stare piu' vicino a loro? Ho detto questo pensiero a mia mamma e lei ha risposto "non abbiamo mica fatto figli per farci accudire da loro quando siamo vecchi. Tu non ti devi preoccupare, tu devi seguire la tua strada". La cosa che io non le ho detto e' che io non ho nessuna strada da seguire. E per questo mi sento in colpa ad aver comprato casa.

Mi e' venuta una improvvisa urgenza di mandare tutto affanculo e tornare in Italia, ma so che e' un sentimento dettato dalla paura. Il problema non e' il luogo in cui sono; il problema sono io. Se non sto bene con me, non staro' bene dovunque mi metti.

 

E quindi sono tornato in irlanda l'altro ieri, stracolmo di incertezze. Ora sono qui, con un male di stomaco che non mi lascia mai. Mi ci sveglio la mattina (mi sveglia lui) e ci vado a letto la sera. A volte raggiunge livelli di nausea. Tremo anche quando non ho freddo.

 

E' vero che ho l'ernia iatale, ma e' anche vero che quel giorno di settembre quando il coinqui mi ha annunciato il suo addio con conseguente cambiamento radicale della mia vita io ho distintamente sentito il mal di stomaco tornare tutto ad un tratto potentissimo. Cio' mi fa pensare che sia piu' l'ansia ad essere responsabile, piuttosto che l'ernia.

 

La pandemia poi sta peggiorando le cose. Quasi due anni di remote working senza contatti umani giornalieri. Le restrizioni ai viaggi che fanno sembrare le distanze ancora piu' vaste. Il mio coinqui proprio adesso doveva andarsene???????

 

Ah un'altra cosa malatissima: adesso ho smesso di fare anche le poche cose che mi piaceva fare prima di settembre: non gioco piu' ai videogiochi e non guardo piu' TV series perche' mi sento "in colpa" a farlo, visto che sono le cose che facevo quando buttavo via la mia vita (ma non e' che ho rimpiazzato queste attivita' con un'altra piu' salubre eh, cioe' invece che fare quelle cose non faccio assolutamente nulla, fisso il soffitto mentre va un video su youtube in sottofondo). Non ascolto piu' musica perche' sentire musica che mi piace mi fa "stare male" nel senso che sento che poi leghero' quella musica a questo momento orrendo della mia vita e non voglio che cio' succeda. (voi direte: e allora ascolta musica che non ti piace! Grazie, point taken. In un certo senso lo faccio, cioe' ogni tanto metto su della musica innocua di cui non mi frega niente, tipo i lo fi beats to study and relax to, la sera mentre cucino)

 

Se solo non avessi questi cazzo di fiato corto e mal di stomaco che mi paralizzano... Sono loro che mi aggravano l'ansia o e' l'ansia che me li fa venire? Ho idea che siano due cose che si cibano l'una dell'altra in un circolo vizioso. Mi sembra di essere posseduto da una maledizione, o come se ci fosse un demone cattivo parassitico dentro di me. Un giorno collassero' sul pavimento e mi uscira' dalla bocca un liquido viscoso nero come in un film horror.

Il fiato corto che ha sigillato la sorte della mia vita e' cominciato nel 2008. Prima di allora ce l'avevo lo stesso l'ansia, ma cazzo almeno riuscivo a funzionare. Facevo cose e vedevo gente. Per dio, nel 2005 ho infilato tutti i mei possedimenti in una Peugeot 106 e sono emigrato in un'altro stato senza alcuna nozione di cosa ne sarebbe stato di me. Adesso una cosa del genere sarebbe impensabile. Come cazzo sono riuscito a farla? Eppure ero io cazzo, non era un'altra persona! Sembra un'altra persona.

 

Per la prima volta nella mia vita ho preso un appuntamento con uno psicologo (psicoterapeuta). Martedi' 4 gennaio comincio.

Provero' anche a risentire un gastroenterologo perche' non sono sicuro che la storia sia finita li'.

Il problema e' che adesso avendo comprato casa non ho piu' soldi, sono proprio a zero. Boh.

 

Ah, una piccola cosa positiva. Spinto per lo piu' dalla disperazione isolazionista della pandemia, ho cominciato a prendere parte in un paio di attivita' (pochissima roba, ma tenete presente che venivo da 10 anni di letteralmente nulla assoluto): il sabato con un gruppo di volontariato camminiamo lungo le rive del fiume locale a raccogliere i rifiuti che la gente butta per terra. Raccogliamo sacchi di roba, la gente e' davvero sporca. Poi ho scoperto meetup.com e visto che camminare nella natura e' la mia attivita' preferita mi sono iscritto ad un gruppo di hikers assidui. Sono per lo piu' donne pensionate, che io chiamo "babushke". Dico "domani vado con le babushke".


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#943 Piper

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Inviato 28 dicembre 2021 - 14:25

wow, parecchia roba.

molta di questa io non posso dirti cosa fare o cosa è meglio o cosa è la causa, devi trovarlo con degli specialisti.

posso dirti che in molti "malati" di problemi gastroenterologici la sfera psicologica riveste un ruolo molto importante, poiché le viscere non le controlliamo e si muovono sulla base di stimoli istintivi e neurologici molto profondi.

il discorso che ha già fatto qualcuno è vero: non so più quanto sia causa dell'ansia e quanto sia invece un effetto dei problemi di stomaco. temo che spesso siano tutte e due le cose, ovvero c'è una predisposizione ansiogena/depressiva di fondo, a vari livelli di gravità, che fa da catalizzatore dei problemi gastrici e allo stesso tempo viene amplificata da questi (se non respiro bene è normale che mi venga l'ansia)

per cui quello che mi viene da dirti è che è tutto normale, non sei pazzo e non stai per morire di stomaco.

 

devi entrare nell'ottica che devi curare insieme entrambe le sfere. mentre curi lo stomaco devi occuparti anche di ciò che lo stimola a livello psicologico, che sia l'ansia o la depressione

forza e coraggio, se vai da uno psicologo hai già fatto un passo importante e piano piano potrai imparare a gestire il problema

 

 

 

 

p.s. per curare lo stomaco non basta prendere l'antiacido e domperidone per qualche mese. mi dispiace dirtelo ma non c'è una vera e propria cura, devi piuttosto spegnere il problema e gestirlo. la dieta è fondamentale e non va cambiata a caso e quando ci va, devi seguire un programma, devi seguire i cambi di stagione (terribili), devi imparare a conoscere le tue specificità sui cibi e devi prendere le medicine nei giusti momenti

io, come ti ho detto, ho girato molto prima di trovare un medico che finalmente affrontasse il problema nella sua interezza, invece di andare col pilota automatico delle solite pillole antiacido che danno tutti

però ti assicuro che una volta spento quel dolore al petto e la sensazione di fiato strozzato magicamente anche l'ansia che avevo e che sembrava insormontabile è praticamente sparita. adesso ho la mia ansia che non è poca per carità ma è gestibilissima.


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<< Poi ce la prestiamo... Insomma la patonza deve girare>>

Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto

 
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#944 bosforo

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Inviato 28 dicembre 2021 - 14:39

...


:

Fai come se ti abbia stretto.

Di mio posso dirti che secondo me stai imboccando una strada giusta. Anch'io mi sentivo molto solo perché quasi tutti i miei amici se ne sono andati pian piano a vivere lontano e con i lockdown li potevo vedere sempre più raramente. A inizio pandemia una crisi mi ha colpito perché mi sentivo bloccato in un lavoro comodo che non mi dava più sfide e per la prima volta mi è mancata la mia famiglia. Fare volontariato (stessa roba tua, raccogliere immondizia col pinzettone meccanico) mi ha ridato un senso di appartenenza e aiutato a fare qualcosa che migliora visibilmente il posto in cui vivo. Molto più gradevole al cervello che prima, quando provavo gioia vedendo gli zeri che facevo per i bilanci dell'azienda.

Già solo questo mi ha 'sbloccato' e infatti ora sono più positivo (chi mi conosce sa quanto ero/potevo essere)l negativo e pessimista) di quanto non lo ero da anni
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#945 reallytongues

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Inviato 28 dicembre 2021 - 14:44

Dai Ravy che già qualcosa hai iniziato a fare, continua così! Puoi benissimo tornare ad essere come prima (quando te ne sei andato dall'Italia) con in più molta più saggezza. Vedrai tutto in maniera più chiara piano piano che ne uscirai, ma continua a tenerti impegna!
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#946 Greed

    round control to major troll

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Inviato 28 dicembre 2021 - 16:11

Comprare una casa così, oltre a scrivere e pensare in modo lucido a ciò che fai o non fai, prendere appuntamento coi medici giusti, beh, non mi sembra che tu sia spacciato - per quanto la situazione possa essere difficilissima. Anzi, mi sembrano i passi giusti, e comunque sono passi.

Ti faccio solo gli auguri di star meglio.


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#947 strafanich

    .

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Inviato 28 dicembre 2021 - 18:26

So che esistono anche opzioni di sedute dallo psicologo online, che dovrebbero costare un pelo meno e ad alcuni offrono un setup più confortevole, in caso.

 

Abbracci forti ravi!


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#948 ravintola

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Inviato 28 dicembre 2021 - 19:39

So che esistono anche opzioni di sedute dallo psicologo online, che dovrebbero costare un pelo meno e ad alcuni offrono un setup più confortevole, in caso.

 

Abbracci forti ravi!

 

Si' al momento ho preferito anch'io un servizio online. Ho sentito parlare bene del portale unobravo.com e quindi per adesso mi affido a loro (non so perche' ma anche l'idea che la mia psicologa sia italiana mi fa sentire meglio)


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#949 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 28 dicembre 2021 - 21:33

Spoiler

Messaggio modificato da cerezo il 29 dicembre 2021 - 09:08
post segnalato e modificato dal moderatore

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#950 Tony Randine

    Utente misofono

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Inviato 28 dicembre 2021 - 22:37

So che esistono anche opzioni di sedute dallo psicologo online, che dovrebbero costare un pelo meno e ad alcuni offrono un setup più confortevole, in caso.

Abbracci forti ravi!


Si' al momento ho preferito anch'io un servizio online. Ho sentito parlare bene del portale unobravo.com e quindi per adesso mi affido a loro (non so perche' ma anche l'idea che la mia psicologa sia italiana mi fa sentire meglio)
Però nel tuo caso vedrei meglio uno psicoterapeuta.
Ad ogni modo, in bocca al lupo ;)
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