Graphic Novel
#1
Inviato 28 marzo 2014 - 14:43
E' un genere che mi incuriosisce e che vorrei approfondire ma che il più delle volte delude le mie aspettative.
Ho letto il celebrato "Blankets" e non mi ha lasciato nulla (e non ritengo di essere un cuor di pietra eh). Marjane Satrapi mi aveva appassionato con Persepolis mentre già con Pollo alle prugne l'avevo ridimensionata (bella storia ma raccontata non benissimo - invece trovo il film piuttosto riuscito).
L'unica cosa che ad oggi considero un capolavoro è Bone di Jeff Smith, che però è un po' borderline nel senso che ha anche molto del fumetto vero e proprio, benché sia una storia unica, ampia e complessa.
Opinioni? Consigli? Considerazioni? Critiche?
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#2
Inviato 28 marzo 2014 - 15:03
(1:07 e seguenti)
[m]http://www.youtube.com/watch?v=YaizBmSpSlU[/m]
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#3
Inviato 28 marzo 2014 - 15:20
-Appunti per una storia di guerra di Gipi
-Watchmen e V for Vendetta di Alan Moore
-L' eternauta di Oesterheld (da recuperare anche le storie di Mort Cinder)
-David Boring di Daniel Clowes
-L' autoroute du Soleil di Baru
-5 è il numero perfetto di Igort
-Black Hole di Charles Burns
-Una ballata del mare salato di Hugo Pratt
-Jimmy Corrigan. Il ragazzo più in gamba sulla terra di Chris Ware
-Fuochi di Lorenzo Mattotti
#4
Inviato 28 marzo 2014 - 15:23
Deve essere un'opera unica non concepita per uscite seriali? In questo caso non ci rientrerebbe neanche Watchmen per dire.
#5
Inviato 28 marzo 2014 - 15:30
Non penso, visto che ha citato Bone.Dove poni il confine tra graphic novel e "fumetto vero e proprio"?
Deve essere un'opera unica non concepita per uscite seriali? In questo caso non ci rientrerebbe neanche Watchmen per dire.
#6
Inviato 28 marzo 2014 - 15:31
Deve essere un'opera unica non concepita per uscite seriali? In questo caso non ci rientrerebbe neanche Watchmen per dire.
La mia idea non è dissimile da quella delle serie tv vs. film (anche se nel caso "grafico" il discrimine è meno netto). Un fumetto pubblicato in forma seriale ma che ha un termine prestabilito - e non prosegue "finché ce n'è" - è per me la graphic novel. (Oltre ovviamente al volume unico)
Grazie Ganz, ho dimenticato di menzionare proprio "Black Hole", perché lo sto leggendo adesso ma comunque non mi sta piacendo granché - anche se il fatto che sia tutto virato sul nero mi attrae.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#7
Inviato 28 marzo 2014 - 15:55
Su tutt'altro genere invece Cages di Dave Mc Kean (Sandman, Arkham Asylum e altra roba Vertigo):
#8
Inviato 28 marzo 2014 - 16:02
Città di vetro (tratto dall'omonimo romanzo di Paul Auster, che vive di vita propria)
Asterios Polyp (recente e bellissimo, una delle mie preferite anche se non sono un esperto)
#9
Inviato 28 marzo 2014 - 16:08
http://nedbajalica.b...t.it/p/300.html
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#10
Inviato 31 marzo 2014 - 09:46
prima graphic novel viene generalmente considerata la celeberrima Contratto con Dio
Consigliatissima, come tutto quanto prodotto da Eisner...
#11
Inviato 01 aprile 2014 - 12:47
Per riferirsi ai nord americani, come graphic novel bisogna spesso limitarsi al fumetto indipendente (Daniel Clowes mi viene in mente tra pochi no ncitati, come mini serie invece abbiamo Miller (con Sin City o Give Me Liberty, molto dissacrante) senza contare i vari Swamp Thing e tutta linea Vertigo di conseguenza. Per il sud america l'Argentina fa la parte del leone, con le opere di Segura Y Ortiz, Munoz Y Sampayo (Alack Sinner), Breccia (Perramus), Trillo (Cybersix) ecc ecc. Per il fumetto europeo o meglio BD (che include a questo punto doverosamente anche molti autori italiani dovuti emigrare in lidi francofoni più accoglienti) abbiamo opere di Mattotti, Liberatore, Serpieri, Magnus (cui consiglio vivamente l'opera "minore" sulle avventure di Giuseppe Pignata o il volumone Le Femmine Incantate), Giardino (con i vari romanzi su Max Friedman, ma anche il controverso Jonas Fink) e fino a sfinirsi...
Non saprei più contare quante cose interessanti sarebbero da leggere ma se possibile consiglio i volumi di Danijel Zezelj (come Il Ritmo del Cuore), Enki Bilal (con il Sonno del Mostro, però una tetralogia) e Andreas (la cui vastissima produzione si limita in Italia a Rork, per adesso di non facilissimo recupero ma altamente consigliato e si vociferava una possibile ristampa in volumi).
Per il fumetto indipendente inglese (non quello trapiantato negli USA tramite la Vertigo, per intenderci) consiglio Marshall Law di Pat Mill e Kevin O'Neill (ci sono vari mini dedicate, le prime sono le migliori e adesso reperibili in un unico volume italiano) ma anche Luther Arkwright di Brian Talbot (per me la sua opera più complessa e affascinante mentre la Storia del Topo Cattivo è così semplice a livello di trama che mi ricordo mi deluse moltissimo all'epoca, seppur di gran valore).
Conoscendo Ned non posso che confermare praticamente tutti i suoi suggerimenti nel suo blog!
***
piccola digressione, il suono di "il graphic novel" è letteralmente orripilante, uno strazio inconcepibile per le mie povere orecchie/occhi. Se "novel" è romanzo, allora che si dica IL romanzo grafico, evitando stupidi inglesismi che fanno più ignoranza che altro. Se "novel" è l'inglesizzazione di "novella" (eh sì, anche loro ogni tanto prendono parole "nostre", purtroppo la tendenza si è ribaltata, mostrando tutto il nostro provincialismo e le difficoltà culturali che abbiamo nel ultimi 70 anni) e visto che in inglese i nomi non hanno genere, pendiamo per un più riposante LA graphic novel, pur avendo il tremendo limite di essere un coppia di parole strappata dal suo contesto e appiccicata a forza in una lingua che ha esigenze e formalismi differenti.
#12
Inviato 01 aprile 2014 - 14:04
#13
Inviato 02 aprile 2014 - 15:58
#14
Inviato 05 aprile 2014 - 20:31
Eh sì, siccome il termine graphic novel nacque da Esiner per dividere il fumetto popolare, quello che comic code authority aveva imposto come infantile di fatto frenando di botto lo sviluppo del fumetto come arte e cultura, e il fumetto di un certo spessore, come i suoi.
Potrei ricordare male, o averci ricamato io sopra, però in una intervista letta chissà quando e dove (o era la intro a un suo libro?) ricordo Eisner stesso dire che la genealogia del termine fosse un po' più prosaica. Dice che s'era inventato quel nome per convincere il suo editore alla fine dei '70 a pubblicarlo, una frase buttata lì tipo "vai dammi 'ste due lire, viene 'na ficata...li chiamiamo "graphic novel", un nuovo genere...vai che ci facciamo un pacco di soldi!".
#15
Inviato 16 aprile 2014 - 07:57
http://robot6.comicb...novels-of-2013/
http://robot6.comicb...novels-of-2012/
Ci sono anche alcune ristampe in effetti...
#16
Inviato 16 aprile 2014 - 10:49
http://www.comicus.i...ation&Itemid=89
#17
Inviato 01 settembre 2014 - 12:54
Consigliatissima, come tutto quanto prodotto da Eisner...
E infatti un mesetto fa mi sono divorato l'intera trilogia, tra le cose più belle che mi son capitate.
Disegni meravigliosi, storie malinconiche senza troppa retorica. Un racconto sincero e commovente dell'America in divenire.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#18
Inviato 01 settembre 2014 - 12:59
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#19
Inviato 01 settembre 2014 - 13:41
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#20
Inviato 01 settembre 2014 - 14:50
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#22
Inviato 01 settembre 2014 - 15:12
(se vi interessano le storie d'AMORE)
In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle
#23
Inviato 27 ottobre 2014 - 16:38
Prossime letture GN:
Gipi, unastoria (2014, Coconino)
Robert Crumb, Il libro della Genesi [illustrato da] (2011, Mondadori - Strade blu)
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(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#24
Inviato 27 ottobre 2014 - 16:48
Prossime letture GN:
Gipi, unastoria (2014, Coconino)
Robert Crumb, Il libro della Genesi [illustrato da] (2011, Mondadori - Strade blu)
me li passi poi?
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#25
Inviato 27 ottobre 2014 - 16:59
Occhei, li ho in prestito fino a fine novembre. Per Gipi ho dovuto aspettare un pezzo.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#26
Inviato 27 ottobre 2014 - 17:27
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#27
Inviato 28 ottobre 2014 - 10:53
debby, unastoria è bellissimo.
Te lo presterei anche ma è il caso di comprarlo. Cioè forse io lo compro ma forse anche tu.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#28
Inviato 28 ottobre 2014 - 10:54
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
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#29
Inviato 28 ottobre 2014 - 10:56
Se sì, merita?
#30
Inviato 28 ottobre 2014 - 13:53
io ho letto i cani degli dei e blanca. Molto bello il secondo, simile al richiamo della foresta, splendidi i disegni. un pò improbabile il primo, anche se interessante. Fin troppo epico ecco..alcune vicende vedono questi cani compiere gesti inconsulti. Allevare un cane è l'altro molto consigliato..
uno che consiglio è la macelleria http://www.fumetto-o...69043000000.php
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
#31
Inviato 28 ottobre 2014 - 14:35
di cuori in atlantide ho visto che c'è anche il film..com'è?
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#32
Inviato 28 ottobre 2014 - 15:02
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#33
Inviato 28 ottobre 2014 - 20:16
Io ho gia' la lista della spesa, da Saga a Blacksad passando da Thor Hammer e il maid cafe'
#34
Inviato 29 ottobre 2014 - 09:41
Niente Lucca per me. Senza soldi è inutile andarci.
Ucca, se ricordo bene te lo consigliai tempo fa La macelleria, bene che t'è piaciuto... Nel frattempo mi son letto un po' tutto Bastien Vivès (che tra l'altro in questo momento sembra essere sulla cresta dell'onda, con tantissime pubblicazioni e hype vari) e devo dire che merita. Non sempre, perché in certi volumi è proprio al limite come in Veri amici... però Il gusto del cloro è davvero eccezionale: ci sono scansioni di tavole che hanno del miracoloso in quel fumetto. Ogni tanto me lo ripiglio per guardarle. Riesce a tenere su un libro intero con poche pochissime parole... Insomma davvero bravo.
La macelleria invece ha un unico difetto... prima di conoscerlo credevo che Vivès avesse circa quarant'anni.
Sopra si diceva di Unastoria di Gipi. Quello è un capolavoro. Di quelli che rimarranno nel tempo.
#35
Inviato 29 ottobre 2014 - 10:25
si la macelleria mi è piaciuto molto..quanti anni ha Vives?
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#36
Inviato 29 ottobre 2014 - 11:17
30 ora, 24 quando scrisse La macelleria. Maledetto lui.
#37
Inviato 29 ottobre 2014 - 21:32
perchè maledetto? avevo intuito fosse giovane
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#38
Inviato 30 ottobre 2014 - 09:45
Maledetto nel senso che provo tantissima invidia nei giovani talentuosi. Per questo li insulto.
#39
Inviato 11 febbraio 2015 - 15:02
Sto leggendo il lunghissimo gn Habibi di Craig Thompson, autore del celebrato Blankets. Ma per me non c'è proprio confronto, Habibi è densissimo, c'è dietro un lavoro di scrittura e di disegno strabiliante.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#40
Inviato 13 febbraio 2015 - 19:33
il lavoro sul disegno però parte da "Blankets" (lasciando stare il bel "Addio, Chunky Rice" che è sicuramente più semplice, ma che apre al mondo di Thompson che verrà). lì c'è già la capacità di lavorare attraverso il disegno su marcare graficamente il presente e il passato aggiungendo il metatesto della "vita di Gesù" per un autoanalisi molto profonda a cui si perdonano anche alcune ingenuità (che comunque denotano la sincerità dell'operazione). per me un fumetto che è stato così sovraesposto da essere - quasiquasi - sottovalutato... niente da dire su "Habibi" che è straordinario ed è il suo lavoro più ambizioso: l'unica cosa che non mi convince è la tenuta narrativa che nella parte prefinale inizia a cedere sotto il peso della quantità di racconti, livelli e suggestioni
#41
Inviato 14 febbraio 2015 - 11:25
Ma poi non mi pare che il senso di Blankets stesse nello sfoggio di meraviglie grafiche e nell'accumulo narrativo.
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