György Ligeti - Lux Aeterna
#1
Inviato 14 giugno 2006 - 14:12
Non ho il tempo di scrivere un post più esauriente - ma tanto so che il web lo è sicuramente più di me - ma mi auguro che la sua morte porti ad un aumento di interesse circa la sua opera che in Italia mi pare un po' trascurata.
Che il suo struggente e severo Requiem suoni per lui ora.
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#2
Inviato 14 giugno 2006 - 15:06
Rispetto assoluto. Gloria eterna a Gyorgy Ligeti.
F.Nietzsche, La nascita della tragedia
#3
Inviato 14 giugno 2006 - 16:15
la sua opera perlerà di lui alle generazioni successive; un compositore così è difficile che finisca nel dimenticatoio.
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#4
Inviato 14 giugno 2006 - 16:28
Un altro grande che ci ha lasciati in questo sfortunatissimo biennio 2005-2006, e da cui ci si aspettava fino all'ultimo qualcosa di nuovo e di bello, se non un altro capolavoro.
Spero non venga presto dimenticato come tanti altri (ma sento di poter affermare con una certa sicurezza che nel suo caso questo non accadrà).
#5
Inviato 14 giugno 2006 - 21:57
#6
Inviato 14 giugno 2006 - 22:07
#7
Inviato 14 giugno 2006 - 23:03
volevo approfittare per sentire qualche consiglio sulla sua musica, io conosco solo Lux Aeterna.
Un po' di titoli così come mi vengono in mente:
Requiem per soprano, mezzosoprano due cori e orchestra. Rappresenta una specie di summa delle teorie di Ligeti. Blocchi sonori giustapposti l'uno accanto all'altro, a volte in contrapposizione a volte che si compenetrano l'uno con l'altro. il gioco finale è la creazione di una sorta di fasce sonore persistenti e sfuggenti.
Dal punto di vista emozionale lascia l'ascoltatore sgomento - soprattutto nel "dies irae" - ma è capace di dolcezze impensate per un requiem come nel "lacrimosa".
Atmosphères una delle sue prime opere dove sono già chiari i suoi indirizzi di ricerca: ancora le fasce, i cluster per una elaborazione soprattutto timbrica.
Ramifications nel quale l'orchestra d'archi (o i 12 archi solisti) vengono divisi in due con accordature diverse (la e la+1/4 di tono) per produrre un effetto di sfasamento e di asimmetria, ancora tra cluster e frammenti di melodie.
Concerto per pianoforte dove tutto è giocato sul ritmo, usando molto il piano con intento percussivo
Interessantissimi i lavori per pianoforte - a partire dalla Musica ricercata dove troviamo molti elementi presi da Bartok, agli Studi. Molto bello anche il Poema sinfonico per 100 metronomi, ben lungi da essere solo un qualcosa di curioso.
Dove trovare le opere di Ligeti. A parte qualche opera sparsa qua e là nei cataloghi, effettivamente solo due etichette si sono date da fare per pubblicare una discografia organica. Organica ma NON integrale. Ci hanno provato la Sony con la sua Gyorgy Ligeti edition: credo sia arrivati a 7 volumi e poi il progetto si è interrotto. Ne ho alcuni e sono molto interessanti sia per le opere contenute, sia per la qualità. L'altra etichetta è la Teldec con il The Ligeti project: sono arrivati al quinto volume e poi si sono fermati. Questi li ho tutti e anche qui devo dire che sono interessanti in quanto presentano molte opere "minori" o opere più importanti in versioni che differiscono dagli originali nel tipo di strumentazione.
Speriamo che la sua scomparsa serva a far riprendere - a queste o ad altre case - la pubblicazione.
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#8 Guest_fabio-uk_*
Inviato 14 giugno 2006 - 23:16
Allora inauguro questa sezione del nuovo forum con un messaggio triste: il 12 giugnoè scomparso Gyorgy Ligeti, uno dei più importanti compositori del '900.
Non ho il tempo di scrivere un post più esauriente - ma tanto so che il web lo è sicuramente più di me - ma mi auguro che la sua morte porti ad un aumento di interesse circa la sua opera che in Italia mi pare un po' trascurata.
Che il suo struggente e severo Requiem suoni per lui ora.
Grande Ligeti il neoplatonico della musica del 900
Fondamentali sono state le sue esperienze condotte nello studio di Colonia (Artikulation,1958): si apre un nuovo modo di sentire e concepire il suono la sua articolazione con gli strumenti tradizionali e del coro
A differenza dei vari Stockhausen Berio Maderna Nono ecc ecc Ligeti non si inserisce nel discorso delle strutture post-weberniane e del puntillismo il che gli permise proprio nel 58 di inserirsi nella fase successiva che si distinse per l'approccio "materico" al suono ( come anche Xenakis)
Lui arriva così al suo universo sonoro assoluto, vergine, con il Requiem del 1964
articolato in 4 parti: l' eccezionale introitus cupo rarefatto nella sua assoluta contemplazione del divino il kyrie la materia che si solidifica per poi nel dies irae avere invece la sua pura frammentazione con i vitrei acuti del soprano per concludersi il tutto nella poesia del lacrimosa
Quello che stupisce in Ligeti è l'indugiare su strati di sonorità distesi in successione tali da occupare lo spazio acustico in un fluire atemporale nel quale si innestano delle figure sbalzanti ad incidere e perturbare questo fluire questa attonita fissità
Tipico di Ligeti è il continuum quel gioco di fasce che si perde in una profondità fluente e sembra sfociare appunto nell'infinito meta-fisico
I timbri le durate e gli intervalli armonici nella sua musica si fondono in un tutt'uno polifonico grandioso espressione della sua anima drammatica
Un' opera fondamentale di Ligeti è la Volumina per organo composta nel 61/62 in cui vengono applicati i criteri della scrittura a blocchi, a cluster, allo strumento nobile per eccellenza come l'organo
In Volumina troviano una drammaticità più accentuata rispetto ad Atmospheres altra opera cardine della sua produzione nella quale tutti i frequenti raddoppi d'ottava portano a quella sensazione di spazio infinito delle sfere celesti nel quale perdersi
Tutto ciò era stato a livello orchestrale già accennato dai vari Debussy, Mahler, Bartok...lui va oltre
Musica che proviene dall'infinito e che nell'infinito vuole perdersi dirà lui per lux aeterna
Riposi in pace
Amen
#9
Inviato 15 giugno 2006 - 08:20
...
Già che c'eri potevi firmare questo post con il nome del vero autore, ovvero Armando Gentilucci, visto che hai fatto un copia/incolla dal suo libro "Guida all'ascolto della musica contemporanea"
#10 Guest_fabio-uk_*
Inviato 15 giugno 2006 - 12:25
...
Già che c'eri potevi firmare questo post con il nome del vero autore, ovvero Armando Gentilucci, visto che hai fatto un copia/incolla dal suo libro "Guida all'ascolto della musica contemporanea"
Guarda non so neppure chi sia in tutta sincerità Gentilucci
Presi degli appunti scritti tempo fa quando seguivo per mio diletto storia della musica contemporanea
e se quel prof. si rifaceva e copiava quel testo non te lo so dire!
Lui metteva su dei lucidi e io prendevo note da scolaretto
Non è poi la prima volta che qui si copiano libretti e citazioni varie
ma non sto certo a gridare incarognito come fai te
Saluti
#11
Inviato 15 giugno 2006 - 17:39
Ma bisogna essere del livello di Ligeti per riuscirci...
Oltre alle opere già ricordate non dimenticherei i due quartetti d'archi, soprattutto il secondo.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#12
Inviato 15 giugno 2006 - 18:48
...
Già che c'eri potevi firmare questo post con il nome del vero autore, ovvero Armando Gentilucci, visto che hai fatto un copia/incolla dal suo libro "Guida all'ascolto della musica contemporanea"
Guarda non so neppure chi sia in tutta sincerità Gentilucci
Presi degli appunti scritti tempo fa quando seguivo per mio diletto storia della musica contemporanea
e se quel prof. si rifaceva e copiava quel testo non te lo so dire!
Lui metteva su dei lucidi e io prendevo note da scolaretto
Non è poi la prima volta che qui si copiano libretti e citazioni varie
ma non sto certo a gridare incarognito come fai te
Saluti
Caro Fabio, ho verificato sul libro citato da Soulwax che anch'io possesso (buon libro di un buon critico) ed effettivamente ciò che hai scritto è praticamente un copia/incolla! Ma siccome ti conosco - forumisticamente parlando - da molto tempo, conosco la tua competenza musicale e non ho motivo per dubitare della tua buona fede, mi sa che il copione questa volta è proprio quel professore di musica! Bella roba...
non sono asociale...sono socialmente selettivo
#13
Inviato 17 giugno 2006 - 00:59
#14
Inviato 17 giugno 2006 - 08:28
mi sono procurato musica ricercata, e mi è piaciuto da matti, cavolo..tra le altre cose che mi avete consigliato (grazie a jazzer) quale potrebbe avvicinarsi di più ai miei gusti?
Be'... direi altra musica per pianoforte, i famosissimi (e con pieno merito!) Etudes, nella versione di riferimento di quel "mostro" di Pierre-Laurent Aimard (anche se li hanno incisi - non tutti - pure alcuni pianisti orientali poco conosciuti e per etichette poco conosciute, con risultati dignitosissimi... ), mi pare per la Sony.
«Ciò che l'uomo può essere per l'uomo non si esaurisce in forme comprensibili».
(k. jaspers)
Moriremotuttista
#15
Inviato 17 giugno 2006 - 08:39
mi sono procurato musica ricercata, e mi è piaciuto da matti, cavolo..tra le altre cose che mi avete consigliato (grazie a jazzer) quale potrebbe avvicinarsi di più ai miei gusti?
Be'... direi altra musica per pianoforte, i famosissimi (e con pieno merito!) Etudes, nella versione di riferimento di quel "mostro" di Pierre-Laurent Aimard (anche se li hanno incisi - non tutti - pure alcuni pianisti orientali poco conosciuti e per etichette poco conosciute, con risultati dignitosissimi... ), mi pare per la Sony.
Gran bello il consiglio di ravel. Se li vuoi a pochi soldi, li ha incisi anche la brava Idil Biret per la Naxos. Non sarà il massimo, ma con 6.70 euro te li porti a casa.
Io ti consiglio comunque di ascoltare almeno uno o due tra i lavori orchestrali, come minimo il Requiem e Atmosphères vanno conosciuti. E poi procurati Lux Aeterna, per coro a cappella, che è un brano di 7-8 minuti di una densità espressiva spaventosa.
PS Si sa come vanno queste cose in ambito commerciale... prevedo edizioni piuttosto scontate nei prossimi mesi... oppure aspetteranno il decennale della morte?
PPS Su Ligeti e i suoi lavori in disco c'era un thread piuttosto completo nel vechio forum.
#16
Inviato 17 giugno 2006 - 15:59
Non ho materiale sistematico di Ligeti, ma è uno tra i contemporanei che apprezzo di più (anche per la fruibilità...).
Mi piace molto il tesissimo "Lontano" del 1967. Apre il CD "The Ligeti Project 2" (Teldec) con la Berliner Philharmoniker diretta da Jonathan Nott.
#17
Inviato 17 giugno 2006 - 16:11
Rest in Peace.
#18
Inviato 24 ottobre 2007 - 08:52
#19
Inviato 24 ottobre 2007 - 09:34
questo cd edito da Teldec Classic per la serie Ligeti Project, contiene almeno due composizioni storiche magnifiche: il doppio concerto e ramification. E' contenuto anche oltre al magnifico Requiem da te già conosciuto, anche L'Hamburg Concerto, che a quel che so io è l'ultima composizione compiuta del maestro (anno 2002 credo). Il cd diviene così interessante perchè copre un po' la carriera del magiaro e rende comprensiile l'evoluzione del suo stile. Interpreti: Jonathon Nott alla guida della Berlin Philharmonic Orchestra nel Requiem, Reinbert de Leeuw alla guida dell'ASKO Ensemble nelle altre tre composizioni.
Ligeti Edition volume 3 edito da Sony (credo siano arrivati al 7 volume) contiene la musica per piano solo: Studi e musica ricercati (presente il tema per piano di Eyes Wide Shut di Kubrick); il grande Pierre-Laurent Aimard alla tastiera.
sempre edito da sony (volume 6) contiene altre composizioni per tastiera:
Da segnalare Continuum per cambalo e Volumina per organo che sono tra i picchi della letteratura del XX sec per i rispettivi strumenti.
Concerto per violoncello, violino e piano; Ensemble intercontemporain diretta da Pierre Boulez. Edizione Deutsche Grammophon. Il concerto per piano è favoloso.
Edizione Wergo; Le grand Macabre, l'unica opera lirica di Ligeti
collezione di musica contemporanea edita da DG: Ligeti, Boulez, Nono e Rihm. Di Ligeti sono presenti Lontano e Atmospheres. La Filarmonica di Vienna diretta da un Abbado epocale; d'altra parte sono pochi i direttori in circolazione che hanno la medesima qualità interpretativa su Mozart, Mahler e Ligeti. Immenso!
Storica e davvero imprescindibile collezione curata da Pierre Boulez per la collona DG dedicata alla musica del XX sec. Sono contenuti: Chamber Concerto, Ramifications, String Quartet No. 2 Aventures e il Lux aeterna. Il primo cd di ligeti che ho sentito.
Poi tempo fa navigando per blog avevo trovato un quintuplo box set di LP edito da Wergo presumo negli anni 80 con su gran parte dei capolavori di Ligeti rippato in mp3 e comodamente scaricabile. L'unico neo, tra le note non erano presenti gli interpreti. Se comunque ti interessa lo ricerco e posto i link....
#20
Inviato 24 ottobre 2007 - 13:53
volevo approfittare per sentire qualche consiglio sulla sua musica, io conosco solo Lux Aeterna.
Un po' di titoli così come mi vengono in mente:
Requiem per soprano, mezzosoprano due cori e orchestra. Rappresenta una specie di summa delle teorie di Ligeti. Blocchi sonori giustapposti l'uno accanto all'altro, a volte in contrapposizione a volte che si compenetrano l'uno con l'altro. il gioco finale è la creazione di una sorta di fasce sonore persistenti e sfuggenti.
Dal punto di vista emozionale lascia l'ascoltatore sgomento - soprattutto nel "dies irae" - ma è capace di dolcezze impensate per un requiem come nel "lacrimosa".
Condivido appieno la tua analisi, anche se, a mio parere, il momento più emozionante ed innovativo del Requiem resta il "Kyrie", quando le maglie sonore si fanno imprcettibili, un intersecarsi di piani tesi a coprire tutto lo spettro cromatico. IL "Dies Irae" ha una impostazione più standard, gestuale, memore forse dei momenti più violenti e teatrali di Penerecki.
Atmosphères una delle sue prime opere dove sono già chiari i suoi indirizzi di ricerca: ancora le fasce, i cluster per una elaborazione soprattutto timbrica.
Questo è forse la zona più impalpabile e "nebulosa" di tutta la musica contemporanea. E'giustappunto nei momenti più sfuocati della sua produzione che Ligeti raggiunge il suo apice: quando lascia che le linee si sviluppino quasi autonomamente, in un "sottovoce" continuo, assoluto. La musica ambient nasce qui.
Che dire? Ci manchi, Gyorgy... :'(
#21
Inviato 24 ottobre 2007 - 14:45
Reduce dall'ascolto compulsivo di "Lux Aeterna", "Requiem", "Atmosphères" e "Adventures" durante questi mesi, mi sono convinto che il maestro ungherese sia realmente uno dei maggiori compositori di tutti i tempi. Ergo: devo assolutamente approfondire il resto. Cosa mi consigliate?
a pesce sulle bordate d'organo di volumina, uno dei brani più spaventosi (nel senso proprio di inquietante) che abbia mai sentito.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#22 Guest_carmelo bene_*
Inviato 27 ottobre 2007 - 00:48
"Volumina suona diversamente da tutti i precedenti pezzi per organo.Sotto la scorza,pero',sussistono in qualche punto dei resti di tutta la letteratura per organo.Si indovinano figure barocche precise,benche'siano del tutto nascoste.E'anche Liszt,Reger e la sonorita'dell'organo romantico hanno un ruolo analogo"
e così:
"In Volumina l'indicazione esatta di altezza e'senza importanza,perche'la TEXTURE e'formata da clusters;di conseguenza,cio'di cui avevo bisogno era definire i limiti dei clusters e indicare come questi limiti cambino nel tempo e nello spazio."
lo stesso Boulez ha parlato di illusione texturale come una risorsa del compositore moderno.
#23
Inviato 29 ottobre 2007 - 13:34
Reduce dall'ascolto compulsivo di "Lux Aeterna", "Requiem", "Atmosphères" e "Adventures" durante questi mesi, mi sono convinto che il maestro ungherese sia realmente uno dei maggiori compositori di tutti i tempi. Ergo: devo assolutamente approfondire il resto. Cosa mi consigliate?
Claudio, mi fa davvero piacere che tu sia approdato al grande Ligeti.
Ligeti l'ho ascoltato la prima volta dopo aver visto, sempre per la prima volta, il capolavoro di Kubrick, nel lontano :'( 1989... le cosiddette fasce sonore del Lux Aeterna che accompagnavano il breve viaggio della navetta dalla base lunare al cratere del monolito sulla Luna mi rimasero impresse nel cervello, come marchiato col fuoco; ancora oggi non trovo le parole per descrivere quella sensazione, rimasta immutata nel tempo.
La discografia essenziale che ti ha consigliato l'utente kingink è di alto profilo e, quindi, non posso far altro di consigliarti le medesime cose, con l'aggiunta di questo disco della Wergo:
Ligeti: Trio; Continuum
nel quale troverai pure un brano per clavicembalo intitolato Hungarian Rock, una composizione del 1978 che sminuzza (quasi beefheartianamente) gli stilemi del rock e porge al clavicembalo una clamorosa "rivincita" sul predominio del pianoforte. Sono sicuro che ti sorprenderà, ti lascerà a bocca aperta!
Allo stesso modo ti consiglio di ascoltare una delle sue ultime opere, il ciclo di canzoni Síppal, dobbal, nádihegedüvel (With Pipes, Drums, Fiddles) del 2000, nel quale le liriche non-sense del poeta Sándor Weores sono supportate da connubio musicale tra folk e avanguardia davvero insospettabile. LA trovi in questo cd della Ligeti Edition:
The Ligeti Project III: Cello Concerto / Clocks & Clouds / Violin Concerto / Síppal, Dobbal, Nádihegedüvel
Inoltre, di notevole spessore artistico, sebbene ricompreso nel filone di Darmstadt, sono le composizioni elettroniche di Ligeti: Glissandi e Artikulation, che puoi trovare in questo disco, sempre della Wergo:
György Ligeti: Continum; Zehn Stück für Bläserquintet; Artikulation
buon ascolto! O_O
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#24
Inviato 29 ottobre 2007 - 15:12
#25
Inviato 29 ottobre 2007 - 16:17
Grazie dei preziosi consigli, mi sa che ci darò dentro durante le feste di Natale!
azz... tutto Ligeti durante le feste natalizie?
mi sa che non ci rivedremo più
(Arturo Toscanini)
molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »
#26
Inviato 25 aprile 2009 - 08:47
Sto ultimando la Gyorgy Ligeti Edition della Sony Classical. Oltre a questa ho anche gli studi per pianoforte usciti per la Naxos. Mi sapreste dire cos'altro manca per ultimare la discografia di Ligeti e magari darmi qualche consiglio per le edizioni?
http://rateyourmusic...t/gyorgy_ligeti
#27
Inviato 29 aprile 2009 - 16:55
...E poi abbiamo in comune anche il giorno e il mese di nascita...
Un motivo in più per rendermelo immortale.
#28
Inviato 29 aprile 2009 - 17:01
Ehm, appunto perchè nel marasma di edizioni non ho capito molto gradirei qualche consiglio da parte di chi ha recuperato tutte le opere e quindi ha un migliore punto di vista complessivo sulla discografia.
Cerca "Ligeti" nel topic "Il disco che sto ascoltando"...se non sbaglio se ne è parlato due volte, e i nostri master hanno dato come al solito saggi consigli riguardo i cd. Si è parlato molto dei cofanetti che racchiudono un buon numero di opere.
#29
Inviato 01 marzo 2011 - 18:28
#30
Inviato 02 marzo 2011 - 18:19
Si trova a uno sputo (o poco di più ) e
http://rateyourmusic...che_grammophon/
per la parte mancante
"Se ci si vuole opporre all'ordine vigente, è cosa saggia, quando si presenta l'occasione, provocare il caos” (Walter Marchetti)
Vendo dischi ---> http://forum.ondaroc...66-vendo-cdcdr/
#31
Inviato 02 marzo 2011 - 21:42
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