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#governorenzi


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#301 ucca

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Inviato 18 febbraio 2014 - 10:25

Boh io onestamente l'ho stimato. Ingenuo quanto volete ma almeno dice pane al pane. Cosa vuole De Benedetti, faccia il suo mestiere che non è certo quello di chiamare possibili ministri o di fare pressioni per governi. Se vuole fare politica si faccia eleggere.

Che poi dietro l'operazione Renzi "non ci fosse niente" lo abbiamo sospettato in tanti, slogan "salvare la patria" e alcun progetto. Giustamente lui dice, prima di chiedermi di farmi fare il ministro chiedimi cosa voglio fare e quando lo saprai sarai d'accordo?


Barca è una persona seria e matura (oltre che di sinistra old style) è chiaro che i metodi di Renzi non gli piacciano. Renzi mi ricorda tanto un mio amico, un bravo ragazzo, ma va talmente veloce che nemmeno capisce che cosa sta dicendo.
Gli appuntamenti con lui durano mezz'ora, ti cucina e brucia tutto. E cosi è Renzi, che salta da una parta all'altra fa tutto velocemente e un pò a cazzo. E' una cosa imperdonabile? Dipende chi gli sta intorno..Barca poteva servire. Prodi anche, secondo me. Aspettiamo di vedere chi gli dice di si.
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#302 oblomov

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Inviato 18 febbraio 2014 - 10:50

Che poi dietro l'operazione Renzi "non ci fosse niente" lo abbiamo sospettato in tanti, slogan "salvare la patria" e alcun progetto. Giustamente lui dice, prima di chiedermi di farmi fare il ministro chiedimi cosa voglio fare e quando lo saprai sarai d'accordo?


Premesso che secondo me, nel contesto in cui si è infilato, non riuscirà a combinare praticamente nulla, se portasse avanti, anche solo parzialmente, la sua agenda su lavoro/fisco/burocrazia (sta roba qua http://www.corriere....9d814c716.shtml) a te farebbe schifo?
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Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni.

#303 Mr Repetto

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Inviato 18 febbraio 2014 - 11:08

Questo Governo, mi sembra chiaro ormai, potrà essere nella migliore delle ipotesi una copia meno efficaace e vagamente più plastificata del Governo Letta. E dobbiamo sperare che Demolition Man miri a "durare" e non a "(stra)fare". Perchè qua il rischio serissimo è di trovarci B. trionfare alle elezioni finito il semestre europeo, altro che riforme annunciate come fossero rotonde.
Speriamo che per carità di Patria qualche altro "grande" oltre a Napo voglia puntellare una situazione difficilissima, perchè comprensibilmente i personaggi che hanno una credibilità da spendere cercano di stare alla larga da un'operazione impopolare e dilettantesca come questa. Come ha potuto Renzi concepire un colpo di mano del genere senaza assicurarsi preventivamente l'appoggio di nomi importanti, a partire da un ministero chiave come l'Economia? Con chi crede di farle le 48-riforme-una-al-mese [cit.tiresia], con i boyscout del Valdarno?
E perfino più desolante il quadro nel resto del Pd, in cui il primo avversario rimane sempre quello interno, dai cuperliani che appoggiano una schifezza pur di bruciare Renzi e continuare a gallaggiare (ormai, anzi finalmente, pure Pasubio li ha mollati), a ciwati che se ne viene fuori con il buon vecchio piano vincente di fare un governo con SeL e M5S per il quale si dà il caso manchino una cinquantina (!) di senatori*.
Ora spero che tutti questi campioni democratici oltre a riempirsi la bocca della parola responsabilità, ne dimostrino almeno un minimo, cercando di non far sprofondar ulteriormente l'Italia e portare a casa almeno qualche rotonda.


*spero di non prendermi dell'imbecille o altre carinerie, ma non è una critica "antropologica" a Pippo, che leggo da quando aveva un decimo dei supporter e sono contento di vederlo diventare il campione della sinistra nazionale, ma proprio perchè lo leggo vedo anche cose come questa http://www.ciwati.it...ituisca-alfano/ . E questa roba qua non è da leader di un partito di centrosinistra di governo. Punto.
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#304 soul crew

    stocazzo

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Inviato 18 febbraio 2014 - 11:11

si fanno più insistenti le voci su Moretti ministro del lavoro, sai che gioia tra i pendolari.
ecco una nomina del genere per me dovrebbe bastare e avanzare a non fargli incassare la fiducia del parlamento
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#305 unkle

    you fucking people make me sick

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Inviato 18 febbraio 2014 - 11:57

si fanno più insistenti le voci su Moretti ministro del lavoro, sai che gioia tra i pendolari.
ecco una nomina del genere per me dovrebbe bastare e avanzare a non fargli incassare la fiducia del parlamento


Sarà cosi coglione il Renzi da fare ministro del lavoro 'sto parassita?

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#306 combatrock

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:03


Che poi dietro l'operazione Renzi "non ci fosse niente" lo abbiamo sospettato in tanti, slogan "salvare la patria" e alcun progetto. Giustamente lui dice, prima di chiedermi di farmi fare il ministro chiedimi cosa voglio fare e quando lo saprai sarai d'accordo?


Premesso che secondo me, nel contesto in cui si è infilato, non riuscirà a combinare praticamente nulla, se portasse avanti, anche solo parzialmente, la sua agenda su lavoro/fisco/burocrazia (sta roba qua http://www.corriere....9d814c716.shtml) a te farebbe schifo?


Oblo, e siamo sempre lì: capisco le buone intenzioni, ma tu chiami agenda qualcosa che non ha nemmeno la copertina! Non c'è niente di niente, come diceva anche Barca ieri, niente più che scopiazzature di roba già invecchiata male altrove. Ormai siamo ai livelli delle candidate a Miss America che vogliono la pace nel mondo.
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Rodotà beato te che sei morto


A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.


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#307 oblomov

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:17

Combat, fino a 6 mesi fa avevamo invece le candidate a Miss Lagonegro che volevano la guerra nucleare totale. Mi sembra già un passo avanti.

Già il fatto che la direzione, per me, sia circa qualla corretta mi pare un buon punto di partenza. Questo anche in considerazione del fatto che se pure il cahier di persone evidentemente più intelligenti e analitiche di Renzo, come Pippo Civati, verte invece su nof35, notav, simatrimonigay, allora siamo alla frutta, scoutino o meno.
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#308 combatrock

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:21

Questo anche in considerazione del fatto che se pure il cahier di persone evidentemente più intelligenti e analitiche di Renzo, come Pippo Civati, verte invece su nof35, notav, simatrimonigay, allora siamo alla frutta.


... oppure c'è la remota possibilità che non si siano del tutto rincoglioniti e che forse abbiano qualche ragione. Forse.
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#309 oblomov

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:27

Lo dico molto semplicemente, così ci capiamo una volta buona: f-35 e tav sono classiche misure di keynesismo, grandi commesse ad aziende di stato/grandi opere pubbliche, che nella teoria economica di una certa parte politica (parte politica che pippo civati pare avere deciso di raggruppare e guidare) hanno (a ragione) ricadute positive in momenti di crisi economica interna come quella che attraversiamo. Per cui di che stiamo parlando, di grazia? A me pare che a sinistra si stia sostituendo Keynes con Bagnai, contenti voi.
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#310 combatrock

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:34

f-35 e tav.


Della tav potremmo discutere, gli f-35 col buon Keynes non c'entrano niente per dio. Al massimo col "capitalismo compassionevole" (?) di Bush.

“If we can cure unemployment for the wasted purposes of armaments, we can cure it for the productive purposes of peace.” J.M. Keynes
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#311 Moontesquieu

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:40

A me sorprende come si faccia a dare giudizi politici (positivi o negativi) se ancora sappiamo pochissimo.

Già da questa sciagura del totoministri. Abbiamo detto "Baricco no, oddio, scandalo!" E Baricco non va. Ci sono state le fazioni "Farinetti si! Grande imprenditore e esponente del made in Italy!" e "Farinetti no! Furbo e truffaldo!" e Farinetti non va. Poi c' è stato l' entusiasmo per la Reichlin che ora pare che non sia tra le papabili. Cioé come chiacchiera da bar è ok ma cominciare a giudicare essendo nell' oscurità totale non è un controsenso?

Stessa cosa vale per le scelte politiche. Sulla legge elettorale e riforma istituzionale abbiamo un' idea di quello che c' è sul tavolo. Ad esempio io sono grossomodo d' accordo, qualcun altro sarà contrario ma almeno abbiamo delle basi reali su cui discutere. Anche per quel che riguarda il job act sappiamo pochissimo, anzi non sappiamo praticamente nulla. Come facciamo a dire bene/male? Per non parlare della riforma del fisco e della Pubblica Amministrazione. Io so solo che sono campi che andavano riformati da un pezzo, però non abbiamo la più pallida idea di quale strada si sceglierà di percorrere. Come facciamo a dare un giudizio di valore? Poi se siamo al bar va benissimo, fatemelo sapere che mi stappo una Peroni da 66.
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#312 oblomov

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:42


f-35 e tav.


Della tav potremmo discutere, gli f-35 col buon Keynes non c'entrano niente per dio. Al massimo col "capitalismo compassionevole" (?) di Bush.

“If we can cure unemployment for the wasted purposes of armaments, we can cure it for the productive purposes of peace.” J.M. Keynes


La commessa della stato italiano a finmeccanica per la produzione di beni (nella fattispecie parti degli f35 ma potrebbero essere motrici di treni, scocche di astronavi o fiorellini di plastica, non importa, dato che oscilliamo tra 8 e 10 mld di euro da fare in italia) non è keynesismo puro?
Tra l'altro, e lo saprai meglio di me, una delle più impressionanti applicazioni storiche del keynesismo è stato l'aumento di occupazione correlato alla spesa militare tra roosevelt e truman. Per il motivo che nella teoria (e pure nella pratica) i fini della spesa sono molto meno importanti del moltiplicatore di domanda generato dall'investimento stesso. Ma queste cose le sai perfettamente per cui non farmi fare la figura del saccente, su.
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#313 ucca

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:46


si fanno più insistenti le voci su Moretti ministro del lavoro, sai che gioia tra i pendolari.
ecco una nomina del genere per me dovrebbe bastare e avanzare a non fargli incassare la fiducia del parlamento


Sarà cosi coglione il Renzi da fare ministro del lavoro 'sto parassita?

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ha la delicatezza di attila ma non è certo un fannullone, conosco abbastanza l'ambiente di FS ha fatto una pulizia non indifferente quando è arrivato li dentro c'era gente che rubava i pc per dire. poi su viareggio sono d'accordo con chi lo insulta. Fosse per me, lo metterei alla PA, sarebbe uno dei cagnacci utili alla causa.
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#314 Mr Repetto

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:54

Combat, fino a 6 mesi fa avevamo invece le candidate a Miss Lagonegro che volevano la guerra nucleare totale. Mi sembra già un passo avanti.

Già il fatto che la direzione, per me, sia circa qualla corretta mi pare un buon punto di partenza.


Infatti mi sento costretto ancora a fare il tifo per lui. Purtroppo mi sembra che si sia messo nelle condizioni di essere circondato solo da seconde scelte, perchè le prime scelte lo sfanculano e non si fidano del progetto. E non è certo Renzi che potrà "fare" le riforme, al massimo le potrà "vendere" e in questo mi aspetto anche una certa abilità. C'è ancora una speranza di una compagine di governo riformista e di un Angelino che abbia voglia di farsi un immagine di riformatore. Ma, oggettivamente, sarà difficile trovare degli accordi decenti specialmmente su tagli e tasse.
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#315 Moreno Saporito

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Inviato 18 febbraio 2014 - 12:56

li dentro c'era gente che rubava i pc per dire


qua pure i carichini del telefono, il pc non lo lascerebbe nessuno manco per sbaglio
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#316 Loro sono dei bluti

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:06

Saviano al Ministero della Cultura: alè, altre guardie, altre spese! io l'avrei visto meglio alla difesa: pro-Israelita com'è avrebbe garantito continuità con le politiche filo-USA dei Silvio, Monti, Letta etc... :nod:
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#317 Mr Repetto

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:08

A me sorprende come si faccia a dare giudizi politici (positivi o negativi) se ancora sappiamo pochissimo.

Già da questa sciagura del totoministri. Abbiamo detto "Baricco no, oddio, scandalo!" E Baricco non va. Ci sono state le fazioni "Farinetti si! Grande imprenditore e esponente del made in Italy!" e "Farinetti no! Furbo e truffaldo!" e Farinetti non va. Poi c' è stato l' entusiasmo per la Reichlin che ora pare che non sia tra le papabili. Cioé come chiacchiera da bar è ok ma cominciare a giudicare essendo nell' oscurità totale non è un controsenso?

Stessa cosa vale per le scelte politiche. Sulla legge elettorale e riforma istituzionale abbiamo un' idea di quello che c' è sul tavolo. Ad esempio io sono grossomodo d' accordo, qualcun altro sarà contrario ma almeno abbiamo delle basi reali su cui discutere. Anche per quel che riguarda il job act sappiamo pochissimo, anzi non sappiamo praticamente nulla. Come facciamo a dire bene/male? Per non parlare della riforma del fisco e della Pubblica Amministrazione. Io so solo che sono campi che andavano riformati da un pezzo, però non abbiamo la più pallida idea di quale strada si sceglierà di percorrere. Come facciamo a dare un giudizio di valore? Poi se siamo al bar va benissimo, fatemelo sapere che mi stappo una Peroni da 66.


Si possono già giudicare i presupposti politici di questa operazione. Non mi pare ci siano le condizioni per una grande spinta riformatrice: c'è un'aria di scetticismo e perplessità che si taglia con il coltello da parte di tutti i commentatori e gli esperti, quando normalmente ad accompagnare una novità c'è un carico di fiducia iniziale. Per non parlare del giudizio inquietante estorto a Barca, un pezzo da 90 che sarebbe stato in prima fila se Renzi avesse vinto le elezioni, per esempio. E con lui altri, tipo Letta stesso magari.
Ovvio, vedremo, le cose possono anche migliorare eh. E poi le aspettative ridotte non sono necessariamente un male (:
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#318 soul crew

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:36

Matteo Renzi, l'allargamento della maggioranza potrebbe arrivare da destra. Gal: "Sensazioni positive"

http://www.huffingto...tm_hp_ref=italy

poi il coglione è civati se sbatte la porta eh
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#319 Mr Repetto

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:46

Matteo Renzi, l'allargamento della maggioranza potrebbe arrivare da destra. Gal: "Sensazioni positive"

http://www.huffingto...tm_hp_ref=italy

poi il coglione è civati se sbatte la porta eh


Personalmente, se ha la forza di farlo, penso che faccia bene a sbattare la porta. Semplicemente quello che lui vuole fare non è "una versione pulita del Pd", come lui sostiene, ma "una versione (spero) responsabile di un partito di Sinistra Verde".
Buona fortuna, magari per protesta nei confronti della dirigenza Pd lo voto pure.
  • 0

#320 Achille

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:49

magari per protesta nei confronti della dirigenza Pd lo voto pure.


repe, capisco lo stato di momentaneo scoramento, ma affermazioni come queste sono inaccettabilii da parte tua asd.
  • 0

#321 Infinite dest

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:54

Che poi aspetterei almeno di vedere su cosa si andranno a elemosinare i voti in parlamento e in senato, prima di dire "non c'è nulla"
Perchè adesso, appunto, è del nulla che si sta discutendo
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

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Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#322 Moontesquieu

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:57

Repetto ma infatti concordo sul fatto che si possa dire "Secondo me non ce la fa, viste le condizioni politiche", anzi lo penso pure io. Però prima di vedere se ce la fa o meno io aspetterei di vedere anche quello che propone, se ci piace o meno e soprattutto chi si oppone a cosa e valutare veramente le responsabilità politica.

Gal è un allargamento che comunque non può prescindere da Alfano se ho i numeri ben chiari in mente. Poi ripeto, il problema non è chi ci sta: Lega, Forza Italia, Fratelli d' Italia ecc. ecc. Il punto sarà la proposta e l' attuazione, ma non c' è un tabù per nessuna forza, a mio avviso.
  • 0

#323 Mr Repetto

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:57


magari per protesta nei confronti della dirigenza Pd lo voto pure.


repe, capisco lo stato di momentaneo scoramento, ma affermazioni come queste sono inaccettabilii da parte tua asd.


In effetti per ora non mi pare ci siano motivi di delusione. Facciamolo lavorare. ^_^
  • 0

#324 Nijinsky

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Inviato 18 febbraio 2014 - 13:59

ecco cosa mi ricordava la "delegazione di Gal"



<3

(a che livello siamo finiti cazzo)
  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#325 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:14

mentre si parla del toto-ministri non facciamoci sfuggire le cose importanti che stanno venendo fuori, e qui siamo almeno in zona Champions

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(da sinistra: Matteo Renzi,Sean Penn e Giulianone ferrara)
  • 3

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#326 Pasubio

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:16

Già il fatto che la direzione, per me, sia circa qualla corretta mi pare un buon punto di partenza. Questo anche in considerazione del fatto che se pure il cahier di persone evidentemente più intelligenti e analitiche di Renzo, come Pippo Civati, verte invece su nof35, notav, simatrimonigay, allora siamo alla frutta, scoutino o meno.


Oblomov, io su F35, NoTav ecc ecc sono d'accordo con te. Però non puoi citare solo i sinistrelli movimentisti, è troppo comodo. Dal momento che anche persone con una formazione di livello internazionale hanno posto dubbi sulla sostanza del progetto di Renzi. Abbiamo sentito Barca, anche Lucrezia Reichlin dice:

«Io non vado in Europa a chiedere di sforare il 3% senza aver concordato prima con il premier le riforme necessarie all’Italia. Non conosco il piano di Renzi e quel poco che ho letto finora non lo condivido».

Poi io spero che Renzi abbia qualcosa in mente e che riesca a convincere la Reichlin, che sarebbe un grande ministro dell'economia.
  • 1
"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#327 Pasubio

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:19

mentre si parla del toto-ministri non facciamoci sfuggire le cose importanti che stanno venendo fuori, e qui siamo almeno in zona Champions

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(da sinistra: Matteo Renzi,Sean Penn e Giulianone ferrara)


Certo lui è bruttino, ma lei supera ogni immaginazione. Povero Matteino, non si aspettava che un giorno sarebbe stato famoso e avrebbe potuto acchiappare di meglio, avrebbe dovuto temporeggiare :P

Il più bello della foto è Ferrara, di gran lunga asd
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"[...] Si, questa è la verità, la scomoda verità che viene a distruggere il piacevole rapporto del dialogo: Giordano Bruno gridò quando fu bruciato. Il dizionario dice solamente che egli fu bruciato, non dice che gridò. Allora, che dizionario è questo che non informa? Perché dovrei volere una biografia di Giordano Bruno che non parla delle grida che lanciò lì, a Roma, in una piazza o in un cortile, con gente tutt'intorno, alcuni che attizzavano il fuoco, altri che assistevano, altri che serenamente stilavano l'atto di esecuzione? Dimentichiamo troppo spesso che gli uomini sono fatti di carne facilmente rassegnata. E' dall'infanzia che i maestri ci parlano di martiri, che diedero esempi di civiltà e di morale a loro spese, ma non ci dicono quanto doloroso fu il martirio, la tortura. Tutto rimane in astratto, filtrato come se guardassimo, a Roma, la scena attraverso spesse pareti di vetro che ammortizzano i suoni, e le immagini perdessero la violenza del gesto per opera, grazia e potere di rifrazione. E allora possiamo dirci tranquillamente l'un l'altro che Giordano Bruno fu bruciato. Se gridò, non lo sentiamo. E se non lo sentiamo, dove sta il dolore? Ma gridò, amici miei.
E continua a gridare."

(José Saramago,"Le grida di Giordano Bruno")

#328 oblomov

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:20

Pasu', per la prima volta in 12 mesi siamo d'accordo. Per me sapremo come va a finire quando avremo la lista delle persone coinvolte in questa improbabile trasvolata. Se saranno individui di alto profilo qualche speranza c'è. Se ci saranno le Madia e i Baricco prepariamoci tutti il cv in varie lingue europee e saluti e baci.
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#329 Achille

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:22

e ora attendo la metrica inesorabile del commento di Ravel
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#330 Moreno Saporito

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:23

Se ci saranno le Madia e i Baricco prepariamoci tutti il cv in varie lingue europee e saluti e baci.


sì ma portateveli
  • 0

 


#331 Infinite dest

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:25

e ora attendo la metrica inesorabile del commento di Ravel


La sua punteggiatura sincopata mi irrita ancor più del tono e dei contenuti dei suoi post asd
  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#332 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:25

ma sta Madia è così terribile? poverina, ormai qua è il nemico pubblico numero uno.
  • 0

Siamo vittime di una trovata retorica.


#333 Limenitis

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:28


mentre si parla del toto-ministri non facciamoci sfuggire le cose importanti che stanno venendo fuori, e qui siamo almeno in zona Champions

Immagine inserita

(da sinistra: Matteo Renzi,Sean Penn e Giulianone ferrara)


Certo lui è bruttino, ma lei supera ogni immaginazione.



Aspettiamo l'expliot alla Hollande
  • 3

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#334 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:30

ma sta Madia è così terribile? poverina, ormai qua è il nemico pubblico numero uno.


ai renzocristiani piace perché non è una donna oggetto come quelle di Silvio
  • 0

 


#335 Nijinsky

    Señorito en escasez

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:32


ma sta Madia è così terribile? poverina, ormai qua è il nemico pubblico numero uno.


ai renzocristiani piace perché non è una donna oggetto come quelle di Silvio


eh ma guarda che birichina

Immagine inserita
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Siamo vittime di una trovata retorica.


#336 joseph K.

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:37

Non vorrei tornare sugli aeroplani, ma visto che abbiamo reti idriche che fanno schifo, autostrade che al sud fanno schifo, sistema dei trasporti su rotaia che fa schifo, piove 2 giorni e ci si inondano le città coi treni che restano appesi sui costoni delle montagne, abbiamo mila metri cubi di schifo abusivo e non da abbattere in giro per l'Italia, forse che possiamo avere altre priorità keynesiane per la nostra spesa pubblica? Non mi sembra esattamente la primissima priorità spendere miliardi per un centinaio (quanti sono ora 80?) aeroplani da guerra, ma magari mi sbaglio io eh.
Per altro mi pare che sull'aereo in questione ci siano anche dei dubbi di natura tecnica, o sbaglio?
  • 5

Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#337 Mr Repetto

    Enciclopedista

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:39


Già il fatto che la direzione, per me, sia circa qualla corretta mi pare un buon punto di partenza. Questo anche in considerazione del fatto che se pure il cahier di persone evidentemente più intelligenti e analitiche di Renzo, come Pippo Civati, verte invece su nof35, notav, simatrimonigay, allora siamo alla frutta, scoutino o meno.


Oblomov, io su F35, NoTav ecc ecc sono d'accordo con te. Però non puoi citare solo i sinistrelli movimentisti, è troppo comodo. Dal momento che anche persone con una formazione di livello internazionale hanno posto dubbi sulla sostanza del progetto di Renzi. Abbiamo sentito Barca, anche Lucrezia Reichlin dice:

«Io non vado in Europa a chiedere di sforare il 3% senza aver concordato prima con il premier le riforme necessarie all’Italia. Non conosco il piano di Renzi e quel poco che ho letto finora non lo condivido».

Poi io spero che Renzi abbia qualcosa in mente e che riesca a convincere la Reichlin, che sarebbe un grande ministro dell'economia.


Napo ti prego falle una telefonata. Glielo dici: scusa Lucrezia eh, sai come sono i ragazzi...
  • 0

#338 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:41


mentre si parla del toto-ministri non facciamoci sfuggire le cose importanti che stanno venendo fuori, e qui siamo almeno in zona Champions

Immagine inserita

(da sinistra: Matteo Renzi,Sean Penn e Giulianone ferrara)


Certo lui è bruttino, ma lei supera ogni immaginazione. Povero Matteino, non si aspettava che un giorno sarebbe stato famoso e avrebbe potuto acchiappare di meglio, avrebbe dovuto temporeggiare :P

Il più bello della foto è Ferrara, di gran lunga asd

Pasu', per la prima volta in 12 mesi siamo d'accordo. Per me sapremo come va a finire quando avremo la lista delle persone coinvolte in questa improbabile trasvolata. Se saranno individui di alto profilo qualche speranza c'è. Se ci saranno le Madia e i Baricco prepariamoci tutti il cv in varie lingue europee e saluti e baci.


[sic]
Siamo ad un livello [se possibile] più basso rispetto alle battute sulla statura di Brunetta...
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#339 Mr Repetto

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:44



mentre si parla del toto-ministri non facciamoci sfuggire le cose importanti che stanno venendo fuori, e qui siamo almeno in zona Champions

Immagine inserita

(da sinistra: Matteo Renzi,Sean Penn e Giulianone ferrara)


Certo lui è bruttino, ma lei supera ogni immaginazione. Povero Matteino, non si aspettava che un giorno sarebbe stato famoso e avrebbe potuto acchiappare di meglio, avrebbe dovuto temporeggiare :P

Il più bello della foto è Ferrara, di gran lunga asd

Pasu', per la prima volta in 12 mesi siamo d'accordo. Per me sapremo come va a finire quando avremo la lista delle persone coinvolte in questa improbabile trasvolata. Se saranno individui di alto profilo qualche speranza c'è. Se ci saranno le Madia e i Baricco prepariamoci tutti il cv in varie lingue europee e saluti e baci.


[sic]
Siamo ad un livello [se possibile] più basso rispetto alle battute sulla statura di Brunetta...


Sean Penn non è male però dai tup..e poi oblo secondo me non c'entra.
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#340 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:45

Non vorrei tornare sugli aeroplani, ma visto che abbiamo reti idriche che fanno schifo, autostrade che al sud fanno schifo, sistema dei trasporti su rotaia che fa schifo, piove 2 giorni e ci si inondano le città coi treni che restano appesi sui costoni delle montagne, abbiamo mila metri cubi di schifo abusivo e non da abbattere in giro per l'Italia, forse che possiamo avere altre priorità keynesiane per la nostra spesa pubblica? Non mi sembra esattamente la primissima priorità spendere miliardi per un centinaio (quanti sono ora 80?) aeroplani da guerra, ma magari mi sbaglio io eh.
Per altro mi pare che sull'aereo in questione ci siano anche dei dubbi di natura tecnica, o sbaglio?


Avresti anche ragione, ma la grandi opere pubbliche, specie quelle cantierizzate sotto il Volturno (ma anche la stragrande maggioranza delle altre), necessitano in via preliminare di un bel chirurgico repulisti di tre regioni e mezzo, altrimenti sono tutti soldi buttati via che non producono ricchezza per il paese
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#341 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:46

a me Baricco e Saviano (il primo è già fuori) non sono antipatici, mai letto un libro (del secondo ho iniziato quello sulla camorra ma poi è finito il viaggio e ho smesso) ma come uomini televisivi non dicono robe troppo sbagliate; Saviano purtroppo è stato decifrato male perché gli si è voluto attribuire un ruolo (scrittore) che secondo me a lui non interessava (voleva solo raccontare dei fatti), e da qui critiche tipo "è analfabeta" che sì è semivero ma chissene se poi puntava a altro
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#342 soul crew

    stocazzo

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:48



Paolo Cosseddu

Serracchiani dice che Barca si è telefonato da solo. Ok, allora volete la rissa.

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#343 Infinite dest

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:48

ma infatti Baricco non sarebbe male, perlomeno avrebbe meno tempo per scrivere
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#344 tupelo

    Classic Rocker

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:49

Sean Penn non è male però dai tup..e poi oblo secondo me non c'entra.


Ho sicuramente mal letto quanto scritto da Oblomov, e me ne scuso.
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#345 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 18 febbraio 2014 - 14:59

Saviano purtroppo è stato decifrato male perché gli si è voluto attribuire un ruolo (scrittore) che secondo me a lui non interessava (voleva solo raccontare dei fatti), e da qui critiche tipo "è analfabeta" che sì è semivero ma chissene se poi puntava a altro


son d'accordo, poi c'è un'altra cosa che penso sia molto pesata pure a lui (non a caso dice che piglia psicofarmaci e non è messo molto bene psicologicamente): il ritenerlo l'alfiere senza macchia, il salvatore della patria, l'italiano vero, il portabandiera del bene. Se lo santifichi lo mitizzi mentre è in vita ed è come se fosse morto mentre vive. Invece va trattato come una persona normalissima, che ha fatto un buon libro di testimonianza e ora ne paga le conseguenze, più in male che in bene, nonostante gli editoriali su Repubblica, i soldi, le ospitate in Tv ecc. Perché checché ne dice Fede non penso sia molto bello fare la sua vita, il tutto per aver scritto un libro.
Certo farlo ministro solo "per tutto questo" mi pare un po' troppo. Poi anche vero che abbiamo visto BONDI in quel posto quindi tutto può essere meglio.
Baricco mi pare un fake come Renzi ma è un giudizio a pelle, non ho letto nulla di suo, l'ho solo sentito parlare e ho letto qualche suo articolo, inoltre è riuscito a farmi addormentare commentando Moby Dick.
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#346 Achille

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Inviato 18 febbraio 2014 - 15:00

non ho letto nulla di suo

fortunato. continua così.
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#347 Moreno Saporito

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Inviato 18 febbraio 2014 - 15:06


Saviano purtroppo è stato decifrato male perché gli si è voluto attribuire un ruolo (scrittore) che secondo me a lui non interessava (voleva solo raccontare dei fatti), e da qui critiche tipo "è analfabeta" che sì è semivero ma chissene se poi puntava a altro


son d'accordo,


poi per la prima volta nella vita i politici di area comu-democristiana avrebbero l'opportunità di conoscere i problemi dell'Italia in diretta e non leggendo un libro (scritto male) in spiaggia, non sono da sottovalutare i vantaggi che questo tempismo porterebbe
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#348 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 18 febbraio 2014 - 15:14

ma infatti Baricco non sarebbe male, perlomeno avrebbe meno tempo per scrivere


ma il vero sogno segreto di tutti è Il Post-riforma di Walter
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#349 soul crew

    stocazzo

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Inviato 18 febbraio 2014 - 15:24


Saviano purtroppo è stato decifrato male perché gli si è voluto attribuire un ruolo (scrittore) che secondo me a lui non interessava (voleva solo raccontare dei fatti), e da qui critiche tipo "è analfabeta" che sì è semivero ma chissene se poi puntava a altro


son d'accordo, poi c'è un'altra cosa che penso sia molto pesata pure a lui (non a caso dice che piglia psicofarmaci e non è messo molto bene psicologicamente): il ritenerlo l'alfiere senza macchia, il salvatore della patria, l'italiano vero, il portabandiera del bene. Se lo santifichi lo mitizzi mentre è in vita ed è come se fosse morto mentre vive. Invece va trattato come una persona normalissima, che ha fatto un buon libro di testimonianza e ora ne paga le conseguenze, più in male che in bene, nonostante gli editoriali su Repubblica, i soldi, le ospitate in Tv ecc. Perché checché ne dice Fede non penso sia molto bello fare la sua vita, il tutto per aver scritto un libro.
Certo farlo ministro solo "per tutto questo" mi pare un po' troppo. Poi anche vero che abbiamo visto BONDI in quel posto quindi tutto può essere meglio.
Baricco mi pare un fake come Renzi ma è un giudizio a pelle, non ho letto nulla di suo, l'ho solo sentito parlare e ho letto qualche suo articolo, inoltre è riuscito a farmi addormentare commentando Moby Dick.

ma no dai, Saviano con l'atteggiamento da santone/intellettuale c'ha giocato fin da subito, peraltro non avendone le capacità. Ora se è sbroccato sono anche un po' cazzi suoi, sarò cinico ma la penso così
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#350 grivs

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Inviato 18 febbraio 2014 - 15:25

Baricco mi pare un fake come Renzi ma è un giudizio a pelle, non ho letto nulla di suo



anche l'avessi fatto
che senso avrebbe mettere in relazione la qualità dello scrittore con quella del politico?

saviano proprio no

baricco, non l'ho seguito molto come figura pubblica (solo per ste menate con la scrittura creativa andrebbe gambizzato)


in questa polemica mi pare avesse fatto una proposta sensata (l'articolo ora è troppo lungo da leggere, mi fido del me stesso del 2009), o perlomeno era una cosa praticabile, nel senso ci sono pochi soldi, spendiamoli dove servono di più

http://www.repubblic...lo-baricco.html

SPETTACOLI & CULTURA






In questi tempi di crisi non si può più pensare che tutta la cultura
sia finanziata con i fondi statali. L'intervento pubblico ha prodotto stagnazione


Basta soldi pubblici al teatro
meglio puntare su scuola e tv


di ALESSANDRO BARICCO


Sotto la lente della crisi economica, piccole crepe diventano enormi, nella ceramica di tante vite individuali, ma anche nel muro di pietra del nostro convivere civile. Una che si sta spalancando, non sanguinosa ma solenne, è quella che riguarda le sovvenzioni pubbliche alla cultura. Il fiume di denaro che si riversa in teatri, musei, festival, rassegne, convegni, fondazioni e associazioni. Dato che il fiume si sta estinguendo, ci si interroga. Si protesta. Si dibatte. Un commissariamento qui, un'indagine per malversazione là, si collezionano sintomi di un'agonia che potrebbe anche essere lunghissima, ma che questa volta non lo sarà. Sotto la lente della crisi economica, prenderà tutto fuoco, molto più velocemente di quanto si creda.

In situazioni come queste, nei film americani puoi solo fare due cose: o scappi o pensi molto velocemente. Scappare è inelegante. Ecco il momento di pensare molto velocemente. Lo devono fare tutti quelli cui sta a cuore la tensione culturale del nostro Paese, e tutti quelli che quella situazione la conoscono da vicino, per averci lavorato, a qualsiasi livello. Io rispondo alla descrizione, quindi eccomi qui. In realtà mi ci vorrebbe un libro per dire tutto ciò che penso dell'intreccio fra denaro pubblico e cultura, ma pensare velocemente vuol dire anche pensare l'essenziale, ed è ciò che cercherò di fare qui.

Se cerco di capire cosa, tempo fa, ci abbia portato a usare il denaro pubblico per sostenere la vita culturale di un Paese, mi vengono in mente due buone ragioni. Prima: allargare il privilegio della crescita culturale, rendendo accessibili i luoghi e i riti della cultura alla maggior parte della comunità. Seconda: difendere dall'inerzia del mercato alcuni gesti, o repertori, che probabilmente non avrebbero avuto la forza di sopravvivere alla logica del profitto, e che tuttavia ci sembravano irrinunciabili per tramandare un certo grado di civiltà.


A queste due ragioni ne aggiungerei una terza, più generale, più sofisticata, ma altrettanto importante: la necessità che hanno le democrazie di motivare i cittadini ad assumersi la responsabilità della democrazia: il bisogno di avere cittadini informati, minimamente colti, dotati di principi morali saldi, e di riferimenti culturali forti. Nel difendere la statura culturale del cittadino, le democrazie salvano se stesse, come già sapevano i greci del quinto secolo, e come hanno perfettamente capito le giovani e fragili democrazie europee all'indomani della stagione dei totalitarismi e delle guerre mondiali.

Adesso la domanda dovrebbe essere: questi tre obbiettivi, valgono ancora? Abbiamo voglia di chiederci, con tutta l'onestà possibile, se sono ancora obbiettivi attuali? Io ne ho voglia. E darei questa risposta: probabilmente sono ancora giusti, legittimi, ma andrebbero ricollocati nel paesaggio che ci circonda. Vanno aggiornati alla luce di ciò che è successo da quando li abbiamo concepiti. Provo a spiegare.

Prendiamo il primo obbiettivo: estendere il privilegio della cultura, rendere accessibili i luoghi dell'intelligenza e del sapere. Ora, ecco una cosa che è successa negli ultimi quindici anni nell'ambito dei consumi culturali: una reale esplosione dei confini, un'estensione dei privilegi, e un generale incremento dell'accessibilità. L'espressione che meglio ha registrato questa rivoluzione è americana: the age of mass intelligence, l'epoca dell'intelligenza di massa.

Oggi non avrebbe più senso pensare alla cultura come al privilegio circoscritto di un'élite abbiente: è diventata un campo aperto in cui fanno massicce scorribande fasce sociali che da sempre erano state tenute fuori dalla porta. Quel che è importante è capire perché questo è successo. Grazie al paziente lavoro dei soldi pubblici? No, o almeno molto di rado, e sempre a traino di altre cose già successe. La cassaforte dei privilegi culturali è stata scassinata da una serie di cause incrociate: Internet, globalizzazione, nuove tecnologie, maggior ricchezza collettiva, aumento del tempo libero, aggressività delle imprese private in cerca di un'espansione dei mercati. Tutte cose accadute nel campo aperto del mercato, senza alcuna protezione specifica di carattere pubblico.

Se andiamo a vedere i settori in cui lo spalancamento è stato più clamoroso, vengono in mente i libri, la musica leggera, la produzione audiovisiva: sono ambiti in cui il denaro pubblico è quasi assente. Al contrario, dove l'intervento pubblico è massiccio, l'esplosione appare molto più contratta, lenta, se non assente: pensate all'opera lirica, alla musica classica, al teatro: se non sono stagnanti, poco ci manca. Non è il caso di fare deduzioni troppo meccaniche, ma l'indizio è chiaro: se si tratta di eliminare barriere e smantellare privilegi, nel 2009, è meglio lasciar fare al mercato e non disturbare. Questo non significa dimenticare che la battaglia contro il privilegio culturale è ancora lontana dall'essere vinta: sappiamo bene che esistono ancora grandi caselle del Paese in cui il consumo culturale è al lumicino. Ma i confini si sono spostati. Chi oggi non accede alla vita culturale abita spazi bianchi della società che sono raggiungibili attraverso due soli canali: scuola e televisione. Quando si parla di fondi pubblici per la cultura, non si parla di scuola e di televisione. Sono soldi che spendiamo altrove. Apparentemente dove non servono più. Se una lotta contro l'emarginazione culturale è sacrosanta, noi la stiamo combattendo su un campo in cui la battaglia è già finita.

Secondo obbiettivo: la difesa di gesti e repertori preziosi che, per gli alti costi o il relativo appeal, non reggerebbero all'impatto con una spietata logica di mercato. Per capirci: salvare le regie teatrali da milioni di euro, La figlia del reggimento di Donizetti, il corpo di ballo della Scala, la musica di Stockhausen, i convegni sulla poesia dialettale, e così via. Qui la faccenda è delicata. Il principio, in sé, è condivisibile. Ma, nel tempo, l'ingenuità che gli è sottesa ha raggiunto livelli di evidenza quasi offensivi.

Il punto è: solo col candore e l'ottimismo degli anni Sessanta si poteva davvero credere che la politica, l'intelligenza e il sapere della politica, potessero decretare cos'era da salvare e cosa no. Se uno pensa alla filiera di intelligenze e saperi che porta dal ministro competente giù fino al singolo direttore artistico, passando per i vari assessori, siamo proprio sicuri di avere davanti agli occhi una rete di impressionante lucidità intellettuale, capace di capire, meglio di altri, lo spirito del tempo e le dinamiche dell'intelligenza collettiva? Con tutto il rispetto, la risposta è no. Potrebbero fare di meglio i privati, il mercato? Probabilmente no, ma sono convinto che non avrebbero neanche potuto fare di peggio.

Mi resta la certezza che l'accanimento terapeutico su spettacoli agonizzanti, e ancor di più la posizione monopolistica in cui il denaro pubblico si mette per difenderli, abbiano creato guasti imprevisti di cui bisognerebbe ormai prendere atto. Non riesco a non pensare, ad esempio, che l'insistita difesa della musica contemporanea abbia generato una situazione artificiale da cui pubblico e compositori, in Italia, non si sono più rimessi: chi scrive musica non sa più esattamente cosa sta facendo e per chi, e il pubblico è in confusione, tanto da non capire neanche più Allevi da che parte sta (io lo so, ma col cavolo che ve lo dico).

Oppure: vogliamo parlare dell'appassionata difesa del teatro di regia, diventato praticamente l'unico teatro riconosciuto in Italia? Adesso possiamo dire con tranquillità che ci ha regalato tanti indimenticabili spettacoli, ma anche che ha decimato le file dei drammaturghi e complicato la vita degli attori: il risultato è che nel nostro paese non esiste quasi più quel fare rotondo e naturale che mettendo semplicemente in linea uno che scrive, uno che recita, uno che mette in scena e uno che ha soldi da investire, produce il teatro come lo conoscono i paesi anglosassoni: un gesto naturale, che si incrocia facilmente con letteratura e cinema, e che entra nella normale quotidianità della gente.

Come vedete, i principi sarebbero anche buoni, ma gli effetti collaterali sono incontrollati. Aggiungo che la vera rovina si è raggiunta quando la difesa di qualcosa ha portato a una posizione monopolistica. Quando un mecenate, non importa se pubblico o privato, è l'unico soggetto operativo in un determinato mercato, e in più non è costretto a fare di conto, mettendo in preventivo di perdere denaro, l'effetto che genera intorno è la desertificazione. Opera, teatro, musica classica, festival culturali, premi, formazione professionale: tutti ambiti che il denaro pubblico presidia più o meno integralmente. Margini di manovra per i privati: minimi. Siamo sicuri che è quello che vogliamo? Siamo sicuri che sia questo il sistema giusto per non farci derubare dell'eredità culturale che abbiamo ricevuto e che vogliamo passare ai nostri figli?

Terzo obbiettivo: nella crescita culturale dei cittadini le democrazie fondano la loro stabilità. Giusto. Ma ho un esempietto che può far riflettere, fatalmente riservato agli elettori di centrosinistra. Berlusconi. Circola la convinzione che quell'uomo, con tre televisioni, più altre tre a traino o episodicamente controllate, abbia dissestato la caratura morale e la statura culturale di questo Paese dalle fondamenta: col risultato di generare, quasi come un effetto meccanico, una certa inadeguatezza collettiva alle regole impegnative della democrazia. Nel modo più chiaro e sintetico ho visto enunciata questa idea da Nanni Moretti, nel suo lavoro e nelle sue parole. Non è una posizione che mi convince (a me Berlusconi sembra più una conseguenza che una causa) ma so che è largamente condivisa, e quindi la possiamo prendere per buona. E chiederci: come mai la grandiosa diga culturale che avevamo immaginato di issare con i soldi dei contribuenti (cioè i nostri) ha ceduto per così poco?

Bastava mettere su tre canali televisivi per aggirare la grandiosa cerchia di mura a cui avevamo lavorato? Evidentemente sì. E i torrioni che abbiamo difeso, i concerti di lieder, le raffinate messe in scena di Cechov, la Figlia del reggimento, le mostre sull'arte toscana del quattrocento, i musei di arte contemporanea, le fiere del libro? Dov'erano, quando servivano? Possibile che non abbiano visto passare il Grande Fratello? Sì, possibile. E allora siamo costretti a dedurre che la battaglia era giusta, ma la linea di difesa sbagliata. O friabile. O marcia. O corrotta. Ma più probabilmente: l'avevamo solo alzata nel luogo sbagliato.

Riassunto. L'idea di avvitare viti nel legno per rendere il tavolo più robusto è buona: ma il fatto è che avvitiamo a martellate, o con forbicine da unghie. Avvitiamo col pelapatate. Fra un po' avviteremo con le dita, quando finiranno i soldi.

Cosa fare, allora? Tenere saldi gli obbiettivi e cambiare strategia, è ovvio. A me sembrerebbe logico, ad esempio, fare due, semplici mosse, che qui sintetizzo, per l'ulcera di tanti.

1. Spostate quei soldi, per favore, nella scuola e nella televisione. Il Paese reale è lì, ed è lì la battaglia che dovremmo combattere con quei soldi. Perché mai lasciamo scappare mandrie intere dal recinto, senza battere ciglio, per poi dannarci a inseguire i fuggitivi, uno ad uno, tempo dopo, a colpi di teatri, musei, festival, fiere e eventi, dissanguandoci in un lavoro assurdo? Che senso ha salvare l'Opera e produrre studenti che ne sanno più di chimica che di Verdi? Cosa vuol dire pagare stagioni di concerti per un Paese in cui non si studia la storia della musica neanche quando si studia il romanticismo? Perché fare tanto i fighetti programmando teatro sublime, quando in televisione già trasmettere Benigni pare un atto di eroismo? Con che faccia sovvenzionare festival di storia, medicina, filosofia, etnomusicologia, quando il sapere, in televisione - dove sarebbe per tutti - esisterà solo fino a quando gli Angela faranno figli? Chiudete i Teatri Stabili e aprite un teatro in ogni scuola. Azzerate i convegni e pensate a costruire una nuova generazione di insegnanti preparati e ben pagati. Liberatevi delle Fondazioni e delle Case che promuovono la lettura, e mettete una trasmissione decente sui libri in prima serata. Abbandonate i cartelloni di musica da camera e con i soldi risparmiati permettiamoci una sera alla settimana di tivù che se ne frega dell'Auditel.

Lo dico in un altro modo: smettetela di pensare che sia un obbiettivo del denaro pubblico produrre un'offerta di spettacoli, eventi, festival: non lo è più. Il mercato sarebbe oggi abbastanza maturo e dinamico da fare tranquillamente da solo. Quei soldi servono a una cosa fondamentale, una cosa che il mercato non sa e non vuole fare: formare un pubblico consapevole, colto, moderno. E farlo là dove il pubblico è ancora tutto, senza discriminazioni di ceto e di biografia personale: a scuola, innanzitutto, e poi davanti alla televisione.
La funzione pubblica deve tornare alla sua vocazione originaria: alfabetizzare. C'è da realizzare una seconda alfabetizzazione del paese, che metta in grado tutti di leggere e scrivere il moderno. Solo questo può generare uguaglianza e trasmettere valori morali e intellettuali. Tutto il resto, è un falso scopo.

2. Lasciare che negli enormi spazi aperti creati da questa sorta di ritirata strategica si vadano a piazzare i privati. Questo è un punto delicato, perché passa attraverso la distruzione di un tabù: la cultura come business. Uno ha in mente subito il cattivo che arriva e distrugge tutto. Ma, ad esempio, la cosa non ci fa paura nel mondo dei libri o dell'informazione: avete mai sentito la mancanza di una casa editrice o di un quotidiano statale, o regionale, o comunale? Per restare ai libri: vi sembrano banditi Mondadori, Feltrinelli, Rizzoli, Adelphi, per non parlare dei piccoli e medi editori? Vi sembrano pirati i librai? È gente che fa cultura e fa business. Il mondo dei libri è quello che ci consegnano loro. Non sarà un paradiso, ma l'inferno è un'altra cosa. E allora perché il teatro no? Provate a immaginare che nella vostra città ci siano quattro cartelloni teatrali, fatti da Mondadori, De Agostini, Benetton e vostro cugino. È davvero così terrorizzante? Sentireste la lancinante mancanza di un Teatro Stabile finanziato dai vostri soldi?

Quel che bisognerebbe fare è creare i presupposti per una vera impresa privata nell'ambito della cultura. Crederci e, col denaro pubblico, dare una mano, senza moralismi fuori luogo. Se si hanno timori sulla qualità del prodotto finale o sull'accessibilità economica dei servizi, intervenire a supportare nel modo più spudorato. Lo dico in modo brutale: abituiamoci a dare i nostri soldi a qualcuno che li userà per produrre cultura e profitti. Basta con l'ipocrisia delle associazioni o delle fondazioni, che non possono produrre utili: come se non fossero utili gli stipendi, e i favori, e le regalie, e l'autopromozione personale, e i piccoli poteri derivati. Abituiamoci ad accettare imprese vere e proprie che producono cultura e profitti economici, e usiamo le risorse pubbliche per metterle in condizione di tenere prezzi bassi e di generare qualità. Dimentichiamoci di fargli pagare tasse, apriamogli l'accesso al patrimonio immobiliare delle città, alleggeriamo il prezzo del lavoro, costringiamo le banche a politiche di prestito veloci e superagevolate.

Il mondo della cultura e dello spettacolo, nel nostro Paese, è tenuto in piedi ogni giorno da migliaia di persone, a tutti i livelli, che fanno quel lavoro con passione e capacità: diamogli la possibilità di lavorare in un campo aperto, sintonizzato coi consumi reali, alleggerito dalle pastoie politiche, e rivitalizzato da un vero confronto col mercato. Sono grandi ormai, chiudiamo questo asilo infantile. Sembra un problema tecnico, ma è invece soprattutto una rivoluzione mentale. I freni sono ideologici, non pratici. Sembra un'utopia, ma l'utopia è nella nostra testa: non c'è posto in cui sia più facile farla diventare realtà.

(24 febbraio 2009)

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[0:08] webnicola: allora facendo una media di 80 anni e cagando 300 gr al giorno (siamo italiani dai caghiamo di piu) cachiamo 8,7 tonnellate in una vita quindi [0:09] webnicola: possiamo teorizzare che nella propria vita fa un peso di merda [0:10] webnicola: circa 100 volte il proprio peso [0:10] webnicola: cmq sostanzialmente in un anno circa si caga il proprio peso quindi potresti farti un amico di merda e nel tiro alla fune si sarebbe pari

[webnicola]: io [mi aspettavo] che si dimettesse subito o che non si dimettesse. tipo "resisto è stata solo un colpo di testa dei miei uomini" e l'assalto alla camera sfasciata e qualche cranio rotto, gente che caga dentro la testa di cicchitto morto, cose così

oggi ho combattuto come un toro. ho il cuore sfiancato. sento che stanno crollando le mura DI QUESTA BABILONIA PRECRISTIANA! vinceremo! Cit. Ale

webnicola: non sto leggendo. mi state facendo venire la colite

gli butto lì un "rizoma" così mi si bagna





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