l'avrei apprezzato ancorpiu' senza mr. tembo, che rovina totalmente l'atmosfera serotina del disco.
Ad un primo ascolto l'ho pensato anch'io, allargando il discorso ai coretti di Heavy Seas Of Love.
Poi mi è venuta in mente una di quelle mie

E no: non scherzo. Non del tutto almeno.
Mi è venuto da ascoltarlo come il disco di un crooner moderno, quindi un album vellutato, serale, sornione, ma con addosso il malumore e lo scazzo dei nostri giorni. E tutto mi è sembrato sensato e corente, compreso il tocco bingo bongo di Mr Tembo e i modi da Quartetto Cetra di Heavy Seas Of Love. Canzoni confidenziali da 2014, a loro agio sia con le piastrelle degli areoporti che con la terra battuta dei villaggi del Mali.
Insomma, il buon vecchio vecchio Damon mi si riconferma una delle teste musicali più lucide e ricettive della nostra epoca, capace come pochi di captare le atmosfere dei vari presenti che ha attraversato e incapsularle in album comunque sempre almeno interessanti.
Ah, e poi è un disco di bellissime canzoni.