Inviato 24 gennaio 2014 - 12:32
Non posso fare una presentazione dei Fehlfarben come quella fatta dal mio sodale per i Notwist, visto che la mia frequentazione di questo gruppo si esaurisce con l'album da cui è tratto il brano, "Monarchie und Alltag".
Ne ho sentito parlare sempre con grande rispetto, in Germania godono di considerazione come pilastri storici del post-punk; e con piena ragione, direi.
A quel che so, l'album è stato promosso dalla casa discografica puntando sul singolo "Ein Jahr (es geht voran)", una specie di reggae-wave che lì in mezzo suona un po' come una presa per il culo. Pensate all'effetto di una "Spooky" nel mezzo di "Queen of Siam" di Lydia Lunch.
Ma il loro vero spirito si rivela in brani come "Paul ist tot": severo, viscerale e con poca pazienza per le stronzate. Bismarckiani.
E guardate che ogni volta che qualcuno non vota "Paul ist tot" una Nastassja Kinski piange.
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.