Due appunti sui gruppi presentati.
Premessa, l'idea era quella di giocare con la Nuova Zelanda, al limite con l'Ohio per il protopunk e i Brainiac e come terza scelta vagando per la mappa di rym ho visto un pallino grosso su Providence. Ma tanto ero sicuro di finire in uno degli altri due che non ho guardato cosa c'era dentro. Al momento della verità ho visto che si trattava più che altro di band improbabili per la battle, progetti paralleli delle stesse o roba che ho ascoltato pochissimo (tipo Throwing Muse o Arab On Radar).
Beaches & Canyons è il primo caso di disco non proprio rock che ho vissuto in diretta e che ho scoperto da solo, quello che già conoscevo si limitava a qualche vecchiardo tipo Conrad, grandissimo eh, però distante. I Black Dice erano qui e ora. Per me c'è stato un prima e dopo Beaches & Canyons. Anche per loro evidentemente perché poi si sono infognati in quella specie di techno-noise terzomondista che ho provato ad ogni singola uscita a farmi piacere senza mai riuscirci. Infatti non rimpiango molto non averli visti dal vivo.
Pensavo anche di giocarmi Birthstone o addirittura uno dei primissimi pezzi grindcore destrutturati malamente perché sono gli unici davvero di Providence (nel 2002 si erano già spostati a NY), però ho pensato anche che NY i Black Dice non li avrebbe giocati.
Giustamente si dice che Big Drop è il pezzo top, concordo, ma dati i 16 minuti non me la sono sentita.
I due Brian, perché è bene ricordarlo che è un duo basso batteria e basta, hanno avuto un impatto giusto meno potente su di me ma perché sono arrivati che l'adsl era ormai di casa. Per me però restano il punto più in là che il rock inteso in senso ancora classico abbia raggiunto, giustamente non li ha seguiti nessuno perché è semplicemente impossibile farlo.
Anche a chi ha apprezzato poco suggerisco di cliccare
qui per capire cosa sono stati perché l'universo di mostri colorati, fumetti, volumi insensati, mutande in testa e FOLLIA dal vivo non si può minimamente cogliere nel pur buon pezzo che ho scelto.
Il non averli visti dal vivo è uno dei miei grandi drammi personali.
Per usare parole loro "fuck you Black Dice we just want to rock we don't want to be smart".
I Six Finger Satellite sono fighi e Severe Exposure è un disco assassino però anche li sento molo meno miei quindi non so cosa raccontarvi.
Kites è ovviamente il tappabuchi. Non volevo metterlo perché è ovviamente roba da addetti del settore però o questo o roba che mi piace/conosco meno. E' sostanzialmente un campione del circuit bending in un periodo in cui il nastro adesivo grigio stava al noise come le Fender stavano al rock. Purtroppo non trovo più le foto di lui dal vivo con gli scatolotti colorati da cui entrano ed escono un sacco di cavi e i microfoni attaccati in testa.
Piccola nota, l'album non è tutto così, alterna momenti noise a una sorta di folk stralunatissimo tipo
questa. Slothrop giustamente ricorda Mudboy che forse ci stava anche meglio, ci ho pensato dato che This Is Is Folk Music resta un gioillino di simil-reich per poveri, però Kites in quella scena è sempre stato uno dei miei preferiti.
[m]http://youtu.be/v7BDZ7KyNRE[/m]
tipo qua, il cono dell'ampli che si sposta di centimetri, la massa di gente addosso alla batteria, Chippendale che fa saltare la bacchetta, il tizio che si lancia dal soffitto
