Per me la terza stagione è stata una bella delusione. Per carità, prodotto confezionato sempre a modo e gradevole a vedersi, ma lo show in sé è un continuo girare a vuoto, il vagabondare nel tempo e nei ricordi del protagonista è stato un po' il mio a un certo punto della stagione.
In realtà le premesse erano più che buone: la provincia americana, un delitto misterioso che sembrava riprendere i temi della prima stagione, e soprattutto le difficoltà fisiche/mentali del detective.
Purtroppo alla fine mi è rimasta la sensazione di una grande occasione non sfruttata.
SPOILER ALERT.
Come faceva notare Pooneil il luogo del racconto è solo una nota a margine, laddove soprattutto nella prima serie (ma anche nella seconda, in modo minore e diverso) la location era un assoluto protagonista della storia, a tratti in modo perfino soffocante, quasi decisivo nello sviluppo azioni narrate. La terza stagione potrebbe svolgersi in Arkansas come in Minnesota e non cambierebbe molto.
Anche il crimine che muove tutto il racconto alla fine diventa quasi un dettaglio secondario. Circa a metà stagione avevo ormai perso la curiosità nel capire chi lo avesse commesso, e a un certo punto della storia ho avuto come l'impressione che a nessuno importasse più del bambino ucciso, quasi come se fosse stato una nota di poco conto. Quello che poteva essere un enigma da sviluppare con infinite possibilità, alla fine mi si è quasi risolto in modo banale (e faccio finta di non aver visto lo spiegone tremendo con cui gli autori ci forniscono la soluzione, per non parlare del bambino innamorato che ad anni di distanza riconosce la bambina scomparsa per puro caso tra le ospiti delle suore...). Da questo punto di vista mi è parso piuttosto gratuito anche il rimando alla prima stagione che viene fatto verso la fine: ho avuto un ultimo barlume di speranza che la storia potesse impennarsi in quel momento, ma è durato poco.
Infine, la nota forse più deludente: i tre piani narrativi, che potevano davvero essere usati per creare qualcosa di interessante considerato lo stato di salute del protagonista, ma che alla fine mi sono sembrati solo uno stratagemma per tenere in allerta lo spettatore. In fin dei conti le prime due linee narrative si chiudono in modo piuttosto semplice e più di una volta ho avuto l'impressione che si siano usate delle scorciatoie: un po' alla volta tutti i parenti dei bambini scompaiono, togliendo di fatto praticamente tutti i potenziali colpevoli di torno. Di nuovo: quando West fa riferimento un paio di volte alle "cose che hanno fatto" parlando con Hayes da vecchio ho sperato che tra i ricordi del vecchio venissero a galla cose impensabili (e che magari coinvolgessero loro nel delitto in qualche modo), ma niente.
Se anziché 8 puntate fossero state 4 con qualche flashback al posto delle tre linee narrative probabilmente lo show ci avrebbe guadagnato.
La terza stagione insomma mi è sembrata una riedizione debole della prima: con così tante similitudini avrebbero dovuto schiacciare sull'acceleratore e invece ne è venuta fuori una storia scialba e poco interessante.