Sergio Leone è un'altra cosa, dai non scherziamo...
Comunque se in parte posso comprendere il successo di Django (in parte), non capisco proprio quello del film di Sorrentino. Un film che quando ci penso mi fa incazzare come pochi. Personaggi e storie trite e ritrite che, appunto, magari possono andare come cliché piacioni da esportazione, ma in sostanza è proprio la piattezza.
E poi la posso dire una cosa: questa critica, esplicita o implicita che sia, del vuoto berlusconiano e della tv e dei reality e dell'Italia delle mignotte, sempre presente come sfondo o come protagonista di una pellicola italiana, HA ROTTO LA MINCHIA. Andiamo oltre, per cortesia. I nostri film spesso mancano proprio di freschezza, genuinità, forza emotiva, vita. Portiamo avanti un film come "La Grande Bellezza" che è l'insabbiarsi su stesso di cliché, razionalismi, pseudo rappresentazioni socio-culturali, grandi movimenti di macchina e sarcasmo radical chic.
Questa cultura del vuoto e della critica al vuoto ci sta rovinando, non si riesce ad uscire dal solco...
Pienamente d'accordo.