Jacovitti
#1
Inviato 24 novembre 2013 - 19:35
POPOLARE
Sono l'unico a cui piace Jacovitti?
Per me si tratta di uno dei fondamentali del fumetto europeo, probabilmente il più folle: un autore che per sua stessa ammissione, non ha mai saputo dove una sua storia andava a finire, che inventava gag e personaggi folli (salami, ossa, lische di pesce, vermi, matite) mentre pensava a cosa dovesse succedere in seguito, che inseriva tra una vignetta e l'altra caricature, prese in giro, che non ha mai avuto alcun timore di parlare col lettore, di parlare a se stesso, di parlare ai suoi personaggi, di entrare nella vignetta di persona. Ha sempre disegnato solo col pennino, al primo colpo, lasciando spesso pure traccia degli errori.
Jacovitti ha inventato decine di personaggi ma probabilmente rimane alla storia solo Coccobill e le immani panoramiche, tavole come questa qui sopra strapiene di assurdità, di satira di costume.
Ha fatto anche propaganda politica, quasi sempre per le destre, ha parlato anche di e con il fascismo.
La bizzarria, la follia è il tratto che unisce tutta l'opera matura.
Non mi pare che qui se ne sia mai parlato, ultimamente c'è stato un grande recupero da parte della casa editrice Nuovi Equilibri, anche se ormai (è morto nel '97) pare finito nel dimenticatoio dell'opinione pubblica.
A me pare un autore geniale.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#2
Inviato 24 novembre 2013 - 19:47
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#3
Inviato 24 novembre 2013 - 20:01
http://www.anobii.com/satyajit/books
http://www.goodreads...3893406-claudio
https://twitter.com/EligioAldoVere
#4
Inviato 24 novembre 2013 - 20:03
Sono l'unico a cui non piace per niente?
per ora direi che siamo 1 a 1
Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia
#5
Inviato 24 novembre 2013 - 20:06
#6
Inviato 24 novembre 2013 - 20:29
Jacovitti ha inventato decine di personaggi ma probabilmente rimane alla storia solo Coccobill e le immani panoramiche, tavole come questa qui sopra strapiene di assurdità, di satira di costume.
A me piacevano molto anche Zorry kid (con la mitica Alonza che dava schiaffoni potentissimi con la mano gigante) e Cip l'arcipoliziotto. Lui e Massimo Mattioli sono tra i primi fumettisti che ho amato da bambino.
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
#7
Inviato 24 novembre 2013 - 20:43
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#8
Inviato 24 novembre 2013 - 23:59
Dovrei rileggerlo oggi,ma alle elementari io avevo sempre e solo il suo diario. All'epoca lo amavo tantissimo
Ecco: mi ritrovo parecchio in quello che hai scritto. Prima ancora di avere un diario, mi ricordo che andavo a rovistare a casa dei nonni in una cassa in cui c'erano quelli della mia zia più giovane, che aveva appena finito la scuola. Ne ero semplicemente incantato, come ci si può incantare della superfetazione di una fantasia ipertrofica, votata sempre e comunque alla ridondanza e al pleonasmo, che trasformava l'horror vacui in un gioco gioioso di piedi insensati, ditoni, occhiali, matite ossa pesci rubinetti, onomatopee. Mai come per Jacovitti il testo è davvero un pretesto, la trama assente. Una specie di - la sparo grossa - Rabelais del fumetto, si licet ecc ecc. Proprio per quello, però, non sono mai riuscito a considerarlo indipendente da quell'approccio "infantile" che non ho più né riesco a recuperare. Oggi, molto semplicemente, i suoi disegni e le sue non-storie non mi dicono più niente. Niente. Giusto una sfumatura di nostalgia per quella scatola delle meraviglie da cui vedevo traboccare salami, piedi e ossa di Jac.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#9
Inviato 25 novembre 2013 - 08:27
#10
Inviato 25 novembre 2013 - 08:48
"Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace"
#11
Inviato 25 novembre 2013 - 14:05
Dovrei rileggerlo oggi,ma alle elementari io avevo sempre e solo il suo diario. All'epoca lo amavo tantissimo
Ecco: mi ritrovo parecchio in quello che hai scritto. Prima ancora di avere un diario, mi ricordo che andavo a rovistare a casa dei nonni in una cassa in cui c'erano quelli della mia zia più giovane, che aveva appena finito la scuola. Ne ero semplicemente incantato, come ci si può incantare della superfetazione di una fantasia ipertrofica, votata sempre e comunque alla ridondanza e al pleonasmo, che trasformava l'horror vacui in un gioco gioioso di piedi insensati, ditoni, occhiali, matite ossa pesci rubinetti, onomatopee. Mai come per Jacovitti il testo è davvero un pretesto, la trama assente. Una specie di - la sparo grossa - Rabelais del fumetto, si licet ecc ecc. Proprio per quello, però, non sono mai riuscito a considerarlo indipendente da quell'approccio "infantile" che non ho più né riesco a recuperare. Oggi, molto semplicemente, i suoi disegni e le sue non-storie non mi dicono più niente. Niente. Giusto una sfumatura di nostalgia per quella scatola delle meraviglie da cui vedevo traboccare salami, piedi e ossa di Jac.
Più che assenza, io parlerei di ripetività. Nelle sue storie di genere (giallo, western...) Jacovitti ha sempre dato per scontato lo svolgimento secondo parametri abbastanza classici, su cui innestare tutta la follia possibile. Per cui Coccobill trova il ladro, dietro c'è sempre una sorta di riccone cattivo di turno che tenta di incastrarlo, si salva spesso grazie al cavallo e alla fine tutto è bene quel che finisce bene.
E' un limite (non a caso ho messo una tavola singola) ma secondo me anche una prova di forza: Jacovitti entra nella memoria, nell'immaginario per il tocco di genialità, per l'assurdità del singolo momento (la bomba che esplode e la testa di cavallo che esce esalando un "oh me poareto" ) nonostante la banalità delle trame.
Goscinny, per dire un genio di cui tra qualche mese aprirò il topic, è probabilmente l'esatto opposto: poche gag, anche brillanti, ma costruzione di trame (in uno spazio fisso oltretutto, senza mai dare l'impressione di concludere in fretta e furia) praticamente perfette.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#12
Inviato 25 novembre 2013 - 14:19
WTF?
(questa era sicuramente in uno dei miei diari di scuola)
Ma era fascio quindi?
#13
Inviato 25 novembre 2013 - 15:02
Di certo non è mai stato di sinistra, ha fatto parecchia propaganda per l'ala destra della DC e i liberali..
Nel '45 penso fosse per l'Uomo Qualunque, nella storia Battista l'ingenuo fascista (anche qui una storia abbastanza problematica: il codardo e modesto impiegato statale Battista orfano del regime si ritrova senza sapere da che parte andare e prova tutti i partiti...) è probabilmente la fazione che ne esce meglio.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#14
Inviato 25 novembre 2013 - 15:14
Di certo non è mai stato di sinistra, ha fatto parecchia propaganda per l'ala destra della DC e i liberali..
Ho visto, vota Mosca
#15
Inviato 25 novembre 2013 - 15:26
Qui e dintorni c'è un bel po' di articoli interessanti sull'argomento.
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#16
Inviato 25 novembre 2013 - 15:30
Rodotà beato te che sei morto
A voi la poesia proprio non piace eh?Sempre a rompere il cazzo state.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
#17
Inviato 01 dicembre 2013 - 20:59
#18
Inviato 06 dicembre 2013 - 12:20
#19
Inviato 06 dicembre 2013 - 12:53
Ricordo una storia di Coccobill dove c'era un memorabile "Puuuugnoooo!" seguito da un "Occhionerete!"
Negli anni 80 il Giorno pubblicava ogni ferragosto un paginone centrale pieno di sue follie.
Due di quei paginoni avevano decorato per anni la mia camera nella casa in montagna. Ricordo che mi stendevo sul letto e mi ci perdevo tra tutte quelle assurdità. Tra le tante ricordo la mamma china sul passeggino da dove il poppante gli puntava contro una pistola dicendo "No voio pappa, voio potafoio!"
Poi quando nel '90 hanno ristrutturato (e rovinato) la casa sono stati buttati via.
Di lui mi aveva colpito e parecchio commosso il fatto che la moglie era morta poche ore dopo di lui di crepacuore.
#20
Inviato 02 novembre 2021 - 08:10
Est sans issue
#21
Inviato 05 novembre 2021 - 13:16
Jacovitti è semplicemente un tesoro internazionale. Avevo sei anni quando vidi una sua tavola su una rivista e ne rimasi folgorato. Ora possiedo molto materiale suo, lo considero uno dei più grandi artisti del Novecento.
Concordo pienamente con te. La TASCHEN è molto probabilmente è la casa editrice specializzata in libri monstre (ricordiamo tanto per dire: l'omnia su Leonardo, il volume sulla Marvel.. il sumo di Newton..) mi piacerebbe che un domani si accorgesse di questo immenso tesoro italiano che è stato Jacovitti.
Non è il mio disegnatore preferito in assoluto, ma che sia stato un genio universale nessuno o quasi può metterlo in dubbio. Anch'io più o meno alla tua età sono stato folgorato da questo caos di volti e situazioni.. poco dopo ho iniziato la mia grande avventura fumettistica: finivo la scuola (elementari) mio papà mi aspettava con la lambretta e ci dirigevamo verso il più bel negozio a livello italiano dedicato ai fumetti: si chiamava NON SOLO LIBRI si trovava in CAVANA (zona vecchia di Trieste) e letteralmente divoravo qualsiasi tipo di fumetto.. innamorato della Marvel ma allo stesso tempo avevo la fissazione per TEX e mi piacevano moltissimo le vignette di Bobo (Sergio Staino).. e.. AKIM :*****
„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“
CARMELO BENE
#22
Inviato 05 novembre 2021 - 15:20
E pensare che le storie di Cocco Bill venivano pubblicate su Il Giornalino, venduto in chiesa a fianco di Famiglia Cristiana...
#23
Inviato 05 novembre 2021 - 15:26
E pensare che le storie di Cocco Bill venivano pubblicate su Il Giornalino, venduto in chiesa a fianco di Famiglia Cristiana...
È nato sul Giorno dei ragazzi, supplemento del giovedì del Giorno matteiano, nel 1957. Poi è passato sul Corrierino nel 1968. Sul Giornalino ci è arrivato solo nel 1978.
Est sans issue
#24
Inviato 05 novembre 2021 - 15:50
Solo non mi pare che né il Giorno dei ragazzi , né il Corrierino venissero spacciati in chiesa.
#25
Inviato 05 novembre 2021 - 15:58
#26
Inviato 05 novembre 2021 - 17:06
Beh il Giornalino pubblicava un sacco di bei fumetti e di nomi "impensabili" da Toppi a Micheluzzi a De Luca, perfino Mattioli che veniva dal giro Cannibale/Frigidaire.
Mitico Pinky!
#27
Inviato 06 novembre 2021 - 00:29
Premetto che di Jacovitti conosco soltanto Cocco Bill. Mi sento un privilegiato perchè l'ho letto ai tempi del Giornalino. E lo adoravo follemente. Cocco Bill ha cambiato la mia vita in meglio. Grazie a Cocco Bill ho capito che i fumetti sono arte perchè onestamente non l'avevo mica capito con topi e paperi (che pure amo). Ma questi tagli registici alla Sergio Leone erano spaziali. Ricordo ancora una storia dove parlano per un paio di pagine. Cocco Bill si sfida a duello. Pazzesco, elegantemente cinematografico, spaziale. E alla fine immancabili i salami che fanno capolino camminando. Da lì ho cominciato a leggere fumetti anche se poi sono finito in una deriva manga pazzesca anni dopo. Adesso ho ripreso con un pò di Graphic Novel italiane grazie alla collana Visioni uscita l'anno scorso che ne ha raccolte molte. Ma il Giornalino rimane magico. Pinky è anche un qualcosa di spettacolare. Ma c'erano anche gli Atrostoppisti che sfiziavano parecchio. Ho avuto anche la fortuna non comune perchè anagraficamente non mi ci sono trovato di leggere Capitan Erik. Ho scoperto poi che il Giornalino l'ha pubblicata per anni, prima che iniziassi a leggerlo io. Era una rivista di un certo livello. Adesso non saprei dire come sia messa anche perchè non compro un volume da più di vent'anni.
#28
Inviato 06 novembre 2021 - 19:41
Mi sento un privilegiato perchè l'ho letto ai tempi del Giornalino.
Le storie migliori del Cocco sono uscite tutte prima dell'inizio della collaborazione col Giornalino. Purché non si trattasse di ristampe.
Est sans issue
#29
Inviato 07 novembre 2021 - 10:53
Contando che ho iniziato a leggere il Giornalino proprio intorno al 97 credo proprio fossero ristampe. La certezza però non posso averla.
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