ma che prima di questo album non è mai stato abbastanza felice del suo materiale da rilasciarlo.
anche io sarei sempre depresso per le mie produzioni
Inviato 12 aprile 2014 - 11:29
ma che prima di questo album non è mai stato abbastanza felice del suo materiale da rilasciarlo.
Inviato 14 aprile 2014 - 11:36
Inviato 14 aprile 2014 - 19:03
Inviato 14 aprile 2014 - 19:09
Inviato 14 aprile 2014 - 19:13
Inviato 15 aprile 2014 - 09:24
Inviato 04 marzo 2015 - 19:30
Son tornato su Rites in questi giorni e lo riconfermo un capolavoro, riesce sempre a stupirmi.
Ho recuperato anche Music for the church.. e mi pare un ottimo lavoro anche quello. Più adagiato e pacato, mancano le esplosioni folgoranti del successivo Ep. Tocco sempre maestoso comunque, il dramma c'è tutto.
Inviato 17 marzo 2015 - 21:10
Sùsù. nessuno a sentire gli Emptyset questo sabato?
Perdonate il triplo post.
Inviato 18 marzo 2015 - 00:12
io penso di sì
Inviato 18 marzo 2015 - 12:12
Inviato 09 dicembre 2015 - 15:46
ehm.
qualcuno c'era all'atonal quest'anno? a quanto pare l'ha presentato li'.
Inviato 14 dicembre 2015 - 11:07
ehm.
qualcuno c'era all'atonal quest'anno? a quanto pare l'ha presentato li'.
Vacca maiala che preview.
Inviato 27 gennaio 2016 - 12:32
che emozione, il musicista preferito di carlo scarpa, si' diocane.
dopo la prima traccia ho gia' ripulito tutti i chakra e mi avvio al totale om shanti om.
Inviato 27 gennaio 2016 - 12:34
Urca, avevo appena chiesto di là (nel topic dei droni) quando sarebbe uscito...
Inviato 27 gennaio 2016 - 19:15
È uscito anche il nuovo album di roly porter (su tri angle però) qualcuno l'ha ascoltato?
Inviato 01 febbraio 2016 - 21:26
Inviato 11 febbraio 2016 - 08:47
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 11 febbraio 2016 - 08:55
Disco bellissimo anche per me che non bazzico troppo il genere e sicuramente mi perdo molti riferimenti.
Mi dà troppo fastidio la foto di copertina storta.
Inviato 11 febbraio 2016 - 08:57
Inviato 11 febbraio 2016 - 09:09
Boh, non dico che non si faccia ascoltare, ma non mi racconta niente, è uguale a se stesso. Poi magari scopro che il problema sono io e passo a ritrattare.
Inviato 29 febbraio 2016 - 18:57
Scopro adesso per caso che quello rappresentato sulla copertina di Jebba è questo mostro sperimentale qua.
A Chinese fusion reactor managed to sustain plasma at temperatures of over 90 million degrees for 102 seconds, according to an article published in the South China Morning Post. That's over a minute in which a machine sustained an electrically charged gas with a temperature approximately three times hotter than the core of the sun.
Paüra.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 01 marzo 2016 - 12:53
Bella la copertina
...anche il disco <3
Inviato 07 novembre 2016 - 10:06
Per chi non se ne fosse accorto.
Inviato 25 febbraio 2017 - 02:23
Inviato 11 maggio 2017 - 21:45
Inviato 15 maggio 2017 - 10:08
Probabilmente la cosa migliore uscita su Subtext, assieme all'ultimo Jebanasam. Immersivo, sacrale, perturbante.
Fis & Rob Thorne - Clear Stones (2017)
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 27 agosto 2017 - 10:12
Probabilmente la cosa migliore uscita su Subtext, assieme all'ultimo Jebanasam. Immersivo, sacrale, perturbante.
Fis & Rob Thorne - Clear Stones (2017)
posto la rece di Ciarletta (scrive ancora anche qua?) di questo disco bellissimo
(scusate le foto poco professionali, le ho fatte mentre cagavo)
Inviato 07 gennaio 2018 - 17:50
altro canarino per la Subtext, bella idea, un po' di monotonia
https://bostonhassle...rgan-and-brass/
Swedish composer Ellen Arkbro wrote the three pieces on For Organ and Brass (Subtext) in a historical tuning called meantone temperament, which produces “intervals and chords that bear a close resemblance to traditional blues music,” as she explains. Where do you find an instrument tuned to meantone temperament? At St. Stephens church in Tangermünde, Germany, of course, the home of the Sherer-Orgel, a 400-year-old organ.
“I can only play my songs on a 400-year-old organ” sounds like a deleted scene from Spinal Tap, but Arkbro is no heavy metal diva. She’s a composer who explores the deep resonances of instruments in the tradition of La Monte Young and Pauline Oliveros. The gentle, austere pulsations on For Organ and Brass go nowhere in the best way possible. They invite you to examine each of their aspects, to listen intently to each breath. Arkbro explains how “the brass instruments and the organ fall into patterns of interaction in which a new breathing instrument emerges.” It’s true: the borders between the instruments are unstable, if not absent entirely. The horn players are breathing and so is the organ, through its pipes. It’s all breath. You don’t hear “organ and brass”; you just hear organ-brass-breath-undulation.
I wouldn’t have heard the blues overtones if Arkbro hadn’t brought them to my attention, but if you listen for it, there is something of a twang here. Like she says, it’s “very slow and reduced blues music.” Renaissance organ music, Delta blues and modern composition: birds of a feather? Maybe there’s less new under the sun than we might think.
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:09
c'eri a milano al tempio di san sebastiano a vedertela? a me piaciuta, come pure il disco
no, l'ho scoperta da poco grazie a barshy e a Ciarletta; il disco potrebbe risultare monotono o, se lo reggo, un capo vero
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:10
Concordo, se si trova il suo momento è molto bello, di per sé neanche tanto. Diciamo anche che soffre del fatto che nel 2017 Subtext ha tirato fuori robe che se la mangiano.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:15
se si trova il suo momento è molto bello
non riuscivo a esprimere questo concetto bene come paloZ che però ha capito e difatti concorda, è uno di quei dischi il cui ascolto porta facilmente a perdere il filo, e quando esco dalla concentrazione, mi annoio; però magari devo ancora entrarci bene, l'idea è bella
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:16
nel 2017 Subtext ha tirato fuori robe che se la mangiano.
io però la vedo atipica per l'etichetta, no?
mi pare abbia una provenienza molto più classica, anche come sperimentalismo
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:26
Credo che stiano esplorando qualche nuova strada, forse per non diventare troppo equivalenti di quel sound elettronico "cosmico/accelerato" che in effetti rappresenta il loro output principale. Prima di Arkbro mi pare che l'unica cosa di provenienza simile fosse il solista di Yair Elazar Glotman al contrabbasso ("Etudes"), ma pur derivando dall'ambito classico si trattava comunque di una ricerca lontana dal minimalismo puro della Arkbro. Si vede che la giudicano una musica con la "profondità" necessaria a far parte del loro roster. Lo stesso vale per Cevdet Erek, che ad alcuni potrebbe facilmente dare sui nervi ma ha un suono incredibile e perfettamente in linea con lo stile/pensiero Subtext.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:29
io penso di essere maggiormente adatto a dischi più "divertenti" come suoni, o più esplicitamente oscuri, tipo quello di FIS and Rob Thorne; Elly è quasi accademica nella mia visione, però l'idea mi piace, vediamo come procede
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:34
Vabé a breve uscirà la mia recensione ma visto che insisti, Fis & Rob Thorne hanno confezionato uno spin-off micidiale.
È la prima uscita di una nuova etichetta digitale di Fis, che pianta 40 alberi per ogni acquisto.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:36
ma che alberi sono? Piccolini, un Cd 40 alberi...
Inviato 08 gennaio 2018 - 14:45
Niente cd, tutto digitale.
Si appoggiano a un progetto di riforestazione che viene sostenuto anche attraverso le vendite di sta etichetta.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 08 gennaio 2018 - 20:15
Concordo, se si trova il suo momento è molto bello, di per sé neanche tanto. Diciamo anche che soffre del fatto che nel 2017 Subtext ha tirato fuori robe che se la mangiano.
però nella tua classy non ci sono o sbaglio?
quali?
edit: intanto provo
dovrebbe piacermi
Inviato 08 gennaio 2018 - 22:57
Ma lascia stare la classy, mica posso metterci tutto.
Joshua Sabin, quello qui sopra (molto simile a Fis, onestamente).
Fis / Thorne (capo vero).
Cevdet Erek.
L'ultimo di Glotman, non eccelso ma si fa ascoltare benone, alla Necks.
Arkbro rimane l'ultima di questi cinque, secondo me, ed è comunque un bel sentire. L'hai capito che è un'etichetta fondamentale o no?
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 08 gennaio 2018 - 23:10
. L'hai capito che è un'etichetta fondamentale o no?
Roly mi piace molto, l'ho scoperto live, provo pure questi; dopo il concerto ho provato il progetto princi (Vex'd) e non mi ha entusiasmato alla stessa maniera
guarda quando è stato aperto questo topic, tsk, ero un Subtexter prima di voi
comunque ora testo Joshua Sabin (almeno i suoni sono sicuramente bellissimi)
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