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[ravintola]

21/08/79 <3<3<3
forever in my heart

vuoi dirmi che hai 45 anni?

ti immaginavo AL MASSIMO 30enne

stipsino come l'hai calcolato il 45? ne ho 33, lei era stata bocciata in prima media e aveva un anno piu' di me

EDIT ah ok no quella data e' la data di nascita della ragazza. Confusione colpa mia. Volevo scrivere solo 21/08, non so perche' ho scritto pure l'anno della sua nascita

[OldfieldReturn]

ah pensavo la data di nascita della tipa

edit: e allora avevo ragione io

[marz]

- una volta con gli scout eravamo in cerchio, seduti attorno al fuoco, e durante uno di quei brevissimi istanti di silenzio mi scappa una scoreggia. Convinto fosse di quelle silenziose la mollo ma in realtà fa un bel rumore. Per fortuna avevo seduto vicino a me il ciccione buinissimo con cui provavo le mosse di drangon ball, e così potei incolpare lui, canzonandolo. Fu preso in giro per tutto il tempo per quella scoreggia che non aveva fatto.

Mannaggia, dovrei rincontrarlo e scusarmi con lui di tutto, dalle mosse di dragon ball alle scoregge e chissà cos'altro gli ho fatto passare...

[marz]

- sempre agli scout, diedi colpi di spillatrice sul braccio di una bambina mentre facevamo dei vestiti di cartapesta per una scenetta. Dissi che non l'avevo fatto apposta ma in realtà volevo vedere cosa succedeva con la spillatrice sulla carne.

[OldfieldReturn]

bon,è diventato l'ennesimo thread-vetrina di marz

[Affen]

mi hai fatto ricordare di quando provavo a sviluppare l'onda energetica. Facevo attenzione che nessuno mi sentisse, ma ci mettevo tutto l'impegno possibile, tanto più che un amico mi disse che esisteva una teoria per la quale desiderando fortemente e ossessivamente una cosa questa poteva realizzarsi (ma c'era qualcosa di mezzo, ero abbastanza razionale; credo pensassi di evolvere biologicamente)

[ravintola]

primi anni 90, internet non esisteva, un compagno di classe ripetente e teppista era riuscito a mettere le mani su una videocassetta porno.
Gliel'ho noleggiata per duemila lire e ho invitato a casa mia un assortimento di gente a caso che non c'azzeccava niente gli uni con gli altri (perche' l'importante era fare numero) a guardarla assieme, orgoglioso di avere l'esclusiva di una cosa fighissima. Ho maldestramente convinto mia mamma e mio fratello ad andare a stare dalla nonna quel pomeriggio; alla domanda di mia mamma sul perche' io volessi sbarazzarmi di loro cosi' ardentemente non ricordo che marea di cazzate ho risposto, grazie a dio.
Guardiamo sto pornazzo, tra noi pubblico non c'era alcuna coesione o affinita' e per tutta la durata del video stiamo in silenzio, imbarazzati fino allo sfinimento, fino a quando credo sia sopraggiunta pure la noia. Ad un certo punto mi alzo per andare a prendere una merendina in cucina e colgo l'occasione per controllarmi i pantaloni se per caso c'erano macchie visibili e mi sgama un mio compagno nell'atto di alzarmi la felpa, il quale mi guarda intristito.
Alla fine del video se ne vanno tutti senza proferire parola e nessuno ha mai piu' parlato di quell'occasione.

[bosforo]

c'e' stato un periodo alle superiori in cui pensavo che la seguente vestizione fosse very cool:

camicia beige con sopra maglione beige, pantaloni beige, scarpe beige.

sicuro non fosse la facoltà di ingegneria informatica?



A 8-9 anni scoprii il significato di "molestie sessuali" e decisi di molestare sessualmente una compagna delle elementari, inseguendola ovunque e pizzicandola sui fianchi e le braccia. mi vergogno perché avrei potuto pizzicarle qualcos'altro e sarei stato sgridato con uguale intensità.


Per un anno offendevo un mio amico perché stupido finché non mi volle più vedere per almeno un altro anno. Non era stupido, solo un po' credulone.


Uscivo con mia cugina (una stronza fastidiosissima, ora mezza matta) solo per picchiarla non appena perdevo la pazienza.


Ero un merdoso saputello a scuola, ma questa era tutta colpa di mia madre che non voleva frequentassi quelli "non bravi a scuola" e mi spingeva a dimostrare di essere più bravo di quelli "bravi a scuola". In quinta il mio numero di amici era prossimo allo zero. Alle medie pur di stare simpatico alla gente fingevo di essere stupido.


Una volta ho urlato qualcosa di cattivo a mia nonna senza motivo, lei finse di non esserci rimasta male, ora è troppo tardi per chiederle scusa


Anche io ho avuto il periodo "mangio la carta", lo facevo per far ridere la bambina che mi piaceva.


Alle medie fingevo che mi piacesse una (non so perché!), mentre in realtà era brutta e noiosa. Ricordo che quando l'ha saputo ha detto qualcosa come "oh no!".


Sono stato bullato per un anno insieme a un amico, poi l'anno dopo, dopo aver riacquistato un misero rispetto ho cominciato a prendere per il culo il mio amico saltuariamente per farmi accettare dal branco di stronzi che fino a poco prima mi trattava di merda.


Quando andava di moda misurarsi l'uccello io, che pareva fossi l'unico a non praticare precise misurazioni, inventai un numero che era una media dei cazzi dei miei amici. Ancora non capisco come mai ho fatto una cosa simile quando avrei potuto dire la verità.


Durante una visita con una dottoressa bella (avevo 6 anni), mi vergognai improvvisamente del mio piccolo penino e decisi di sforzarmi per farmi venire un'erezione. Non successe e rimasi 30 secondi con gli occhi socchiusi a pensare alla prima cosa eccitante a cui potevo pensare all'epoca: le tette di una cugina di secondo grado.


L'angolo di bluetrain: a sei-sette anni inseguivo un mio amico dandogli i baci sulle guance in pubblico (lo odiava!). poi però mi ricambiava correndomi in faccia dandomi il culo.


Sono triste per non essere stato amico di ravintola da piccolo.

[reese]

Alla fine del video se ne vanno tutti senza proferire parola e nessuno ha mai piu' parlato di quell'occasione.

ahahahah

due volte ho affrontato nella mia vita la vergogna di aver causato bollette salatissime.
- alle medie, prima di internet, con le chiamate 899 per ascoltare registrazioni audio di tipe che raccontavano cose zozze. mi ricordo che convinsi mio fratello più piccolo ad ascoltare con me, sghignazzavamo per un po' per poi arrivare alla noia e agli sbadigli. non mi ricordo i rimproveri, probabilmente non furono così tanti.
- poi sono arrivati i dialer (che mostri), mi connettevo per un'ora per navigare con lentezza allucinante in queste gallerie di foto che salvavo sul disco, le mie preferite erano madonna+naomi campbells lesbiche. poi alla prima inevitabile tripla-bolletta mi sono vergognatissimo al momento delle spiegazioni.

comunque per me vegogna=essere beccati.

[paloz]

Anche io ho avuto il periodo "mangio la carta", lo facevo per far ridere la bambina che mi piaceva.

http://www.youtube.com/watch?v=RP4abiHdQpc

:B

[ravintola]

bellissime bosfy ho finito i piu'

mi hai ricordato di questa cosa:
Da noi, invece della moda di misurarsi l'uccello c'era la moda di dirsi quante seghe ci si faceva al giorno. Io sono arrivato alla masturbazione un po' piu' tardi degli altri ed ero convinto che UNA sega costituisse UN movimento della mano (su o giu che fosse, quindi giu+su una volta = due seghe). Cosi' quando il mio amichetto mi chiese per la prima volta quante me ne sparavo al giorno io ho fatto un rapido calcolo mentale di quanti movimenti si potessero fare prima di venire, e quindi ho risposto: "boh circa DUECENTO."
Lui mi ha risposto: "Ammazza! io me ne faccio tipo 5"
Da li' ho capito.

[stipsy]

Le due bambine ai lati sono le mie cugine.

Molestavo sessualmente quella a destra nella foto a 5 anni, nel senso che le ordinavo di giocare al dottore, spogliandola e spingendola a dire che le facevano male sempre il culo, le tette o la fica e poi mettermi li e palpare. All'inizio non voleva, per me alla lunga ci ha preso gusto. E' finita quando siamo stati beccati, eravamo sotto il letto a casa di mia nonna e io avevo praticamente la mia faccia sul suo culo (senza leccare, strofinavo solo la guancia sulla natica); lei si è graffiata il culo con la rete del letto e ha iniziato a piangere. Ci hanno ovviamente sentiti.
Se avessi avuto una minima idea di cosa fossero il sesso e le sue dinamiche, penso che avrei provato a metterglielo dentro.

L'altra invece la tormentavo, più o meno alla stessa età. Si parla di pugni nella pancia senza motivo, di nascondermi dietro a un angolo e versare l'acqua per terra appena prima che lei passasse, di buttarle giù dal balcone i giocattoli (soprattutto questo). Ricordo una volta che è entrata a casa mia con una barbie in mano (coi suoi genitori dietro) ed io, senza proferir parola, le sono corso incontro, le ho strappato la barbie di mano, sono uscito in balcone gridando e l'ho scagliata in strada con tutta la forza che avevo. I suoi genitori erano allibiti, i miei avrebbero voluto morire, la tipa piangeva e io mi dimenavo sogghignando.
Costei, quando giocavo al dottore con l'altra, aveva il compito di passarmi 'gli strumenti' , ovviamente immaginari.

[Affen]

Durante una visita con una dottoressa bella (avevo 6 anni), mi vergognai improvvisamente del mio piccolo penino e decisi di sforzarmi per farmi venire un'erezione. Non successe e rimasi 30 secondi con gli occhi socchiusi a pensare alla prima cosa eccitante a cui potevo pensare all'epoca: le tette di una cugina di secondo grado.

a 6 anni ti eccitavi per le donne e ne eri consapevole?
mi piace partire dal presupposto che tutto quello che viene raccontato in questo forum sia vero.

[bosforo]

No calma, non erano le donne, erano LE TETTE e solo quelle due e dall'unica angolazione che ho avuto modo di vederle (sotto una maglietta dai colori allucinogeni), erano due disgustosi fagioli a punta.

bellissime bosfy ho finito i piu'

mi hai ricordato di questa cosa:
Da noi, invece della moda di misurarsi l'uccello c'era la moda di dirsi quante seghe ci si faceva al giorno. Io sono arrivato alla masturbazione un po' piu' tardi degli altri ed ero convinto che UNA sega costituisse UN movimento della mano (su o giu che fosse, quindi giu+su una volta = due seghe). Cosi' quando il mio amichetto mi chisese per la prima volta quante me ne sparavo al giorno io ho fatto un rapido calcolo mentale di quanti movimenti si potessero fare prima di venire, e quindi ho risposto: "boh circa DUECENTO."

bellissime le conte delle seghe!
un compagno delle medie lo chiamavano Sperminator, avevano stimato un numero di seghe nell'ordine dei dieci alla quarta o giù di lì tra la seconda e la terza media. Un giorno si fece cronometrare e dimostrò di poter sborrare in sei secondi dall'inizio della sega - non c'ero e sarà sicuramente una balla, ma so di certo che i due si erano chiusi nel cesso, quello della scuola OVVIAMENTE.

[ravintola]

c'e' stato un periodo alle superiori in cui pensavo che la seguente vestizione fosse very cool:

camicia beige con sopra maglione beige, pantaloni beige, scarpe beige.

sicuro non fosse la facoltà di ingegneria informatica?

no ero geometra

[stipsy]

bei tempi, cazzo, quelli dei DIALER (2001-2003 per me, circa)

la base era andare da un amico porcello e babbeo -e per fortuna spesso le due cose coincidevano- e installarli a casa sua

io ne avevo uno, coetaneo, lontano amico di famiglia, che avevo convinto che in realtà costassero pochissimo e quindi, tutto sommato, conveniva. E per ostentare rettitudine gli davo anche 50 centesimi per ogni pomeriggio in cui andavo lì ('la metà').

Chiaramente, come -penso- molti tredicenni, seghe col cazzo di fuori uno di fianco all'altro, sbirciando se capitava.


Sua madre aveva talmente soggezione di me e della mia famiglia che preferiva che continuassimo a guardarli da loro, piuttosto che farlo venire a casa mia e rischiare di far spendere noi.

[paloz]

Il primo pornazzo che ho (intra)visto è stato a casa di un compagno delle medie che aveva scritto un divx (cosa allora avantissimo) su un cd-r con scritto sopra AC/DC per non destare sospetti. Ero ignaro di tutto e quando ho scoperto il contenuto ero abbastanza sconvolto, manco capivo cosa succedeva sullo schermo - il pc era a volume azzerato visto che la madre era appena al di là della porta.

[An Absent Friend]

In realtà non me ne vergogno affatto, ma intorno ai 7/8 anni c'è stato un periodo in cui ricchioneggiavo col mio migliore amico di allora. Nel senso che ci divertivamamo a tirarci giù le mutande e a strusciare a turno il nostro regal augello sulle chiappe dell'altro. In realtà non avevamo idea di cosa stessimo facendo e lo facevamo in gran segreto, ma ci piaceva un sacco.

Si spiega il tuo odio per certa musica anni '80, questioni irrisolte.

[nino#]

A proposito di porno, ero in quarta o quinta elementare ed ero tutto soddisfatto di un'agendina tascabile che mi era stata regalata, una di quelle che una volta davano i barbieri (eh sì, mi accontentavo di poco). Il mio compagno di banco se ne invaghì e mi propose un baratto; disse: "io ti do questa" e tirò fuori un foglio piegato; lo aprì ed era il paginone centrale di una rivista, con una donna nuda. Penso che fosse la prima donna adulta che vedessi nuda, anche se in foto e devo confessare che rimasi un po' sconcertato da tutta quella peluria (non immaginavo). Io tenevo alla mia agendina e non volevo fare lo scambio, ma intervennero i compagni dei banchi vicini: "prendila scemo, se non la prendi sei ricchione". Io non sapevo nemmeno cosa significasse, ricordavo vagamente che un mio compagno aveva proferito "ricchione è uno che ce l'ha piccolo piccolo" e lo diceva come se fosse la cosa peggiore che potesse capitare ad un maschio (eh già, a quei tempi il concetto era più o meno questo; poi vi chiedete il perché di tanta omofobia...). Mi lasciai convincere.
Quella foto ancora non è che producesse effetti, però mi nascondevo in giardino e mi incantavo a guardarla per ore; la tenevo nascosta in un tronco cavo. Ma quel furbastro di mio fratello, che aveva tre anni di più, mi scoprì e allora che fece? Mi ricattò: "se non vuoi che lo dico a mamma, dammi tutti i soldi che hai". Mi costò tutti i miei piccoli risparmi.
Insomma, un'esperienza fallimentare: avevo perso la mia adorata agendina e tutti i miei soldini. Provai troppo presto cosa significa rovinarsi per una donna.

[marz]

- qualche volta veniva a stare da noi in estate una suora, cugina di mia nonna. Ebbene lei mi chiamava sempre "danili", non so perché. Non sopportavo quel nomignolo, danili. Non lo sopportavo proprio. Avoja che le dicevo: "mi chiamo Danilo, non danili!". Niente, lei continuava imperterrita a chiamarmi in quel modo, facendosi gran risate. Così un giorno, mentre era nella stanza degli ospiti che dormiva, entro e le nascondo quel suo copricapo da suora, pensando di farle un innocuo dispetto. Ormai era una sfida tra noi due ma non sospettavo la durezza del mio avversario. Quello stesso anno venne per le vacanze di Natale e, il giorno della befana, mi regalò questa calza. Io tutti contento la apro e dentro c'era IL CARBONE. Dramma, scoppiai a piangere come una fontana e non c'era modo di fermarmi. Mi ricordo ancora quello che mi disse: "Sei un bambino cattivo e ai bambini cattivi si regala il carbone". Ce l'aveva proprio con me. Quando veniva a tutti gli altri cuginetti portava regalini, giocattoli, dolci e a me solo qualche pijama degli orfanelli.

[Marguati]

pijama degli orfanelli.

hai pisciato fuori dal vaso qui eh

[marz]

pijama degli orfanelli.

hai pisciato fuori dal vaso qui eh

?

[Marguati]

pijama degli orfanelli.

hai pisciato fuori dal vaso qui eh

?

non ci crede nessuno che ti portasse i pigiami usati degli orfanelli non ha senso da innumerevoli punti di vista

[marz]

pijama degli orfanelli.

hai pisciato fuori dal vaso qui eh

?

non ci crede nessuno che ti portasse i pigiami usati degli orfanelli non ha senso da innumerevoli punti di vista

Infatti mi portava i pijama che dovevano essere destinati agli orfanelli ma che lei metteva da parte e teneva per sè, così come i giocattoli e tutto. Solo che a me dava i pijama e agli altri i giocattoli. Era cattiva, non scherzo. Però quando è morta ci rimasi un po' male.

[Marguati]

ti sei salvato in corner, va'

[marz]

ahahahahha vabbè dai, era ovvio che non fossero usati, ma ti pare! Più che altro ora che ci penso anche mia mamma che mi faceva mettere quei pijama...

coming out: fino agli 11-12 anni non ho mai avuto un pijama che non fosse destinato agli orfanelli. E' per questo che ancora tuttora ho un forte disgusto verso i pijama. Al massimo uso una maglietta per casa o intima, anche d'inverno.

[An Absent Friend]

Usi il termine "pijama" e non "pigiama" perchè era destinato ad orfanelli probabilmente nigga?

[marz]

ma se ci pensate è una cosa così cattiva no?.. perché mai doveva togliere quelle cose agli orfanelli e portarle a noi? Ricordo che sta cosa già all'epoca la trovavo fastidiosissima ma vedevo che mia mamma se ne fregava anzi era tutta contenta e quindi bon, mettiamoci il pijama degli orfanelli. La mia sola preoccupazione era che non mi portasse anche i giocattoli e i dolci.

[paloz]

Che brutte persone.

[Merlo]

Io da piccolo, dopo anni di turbamento dovuti alla somiglianza dell'odore della coccoina con quello dell'orzata decisi di assaggiarla. Ma non me ne vergogno: si chiama metodo empirico.

Una cosa, invece, di cui mi vergogno è questa: alle elementari in classe con me c'era un bambino di colore. Veniva da una famiglia disastrata ed era parecchio problematico: molto aggressivo e disobbediente rispetto alle maestre, era un po' l'idolo della scuola (si mangiava i gessi per sfida) e facevamo comunella quando si trattava di far danni. Una volta, però, dopo che combinò qualcosa che non ricordo, la maestra accusò ingiustamente me, spedendomi fuori dalla porta: ricordo che uscendo, infuriato e in lacrime, gli urlai "sei un negro di merda!". Me ne dispiaccio tutt'ora...

[Affen]

Il mio nemico numero uno delle elementari era nero (non era nella mia classe, né all'inizio lo conoscevo, cominciai a litigarci perché mi intimò di semttere di schizzare le mie amichette con l'ombrello), e con lui non ho mai usato nessun genere d'insulto con qualsivoglia componente raziale. Non mi spiego affatto come sia possibile, bastardo com'ero non credo proprio avessi la sensibilità per non essere razzista. L'ipotesi più plausibile è che non mi sia venuto in mente

Sino forse alla quarta elementare non ero capace di legarmi le scarpe e me le facevo legare dai compagni.
edit: ero capace ma lentissimo

[Moreno Saporito]

non me ne vergogno perché i bambini devono essere lasciati in pace ma ho comprato di nascosto una fionda di precisione con il bracciale per fare appoggio e dal tetto di casa di un amico (con lui) ho fatto centro su diversi vetri e diversi vasi da terrazzo del palazzo di fronte

ovviamente a viso scoperto

e ovviamente il giorno dopo lo hanno comunicato al supermercato a mia madre che con i genitori di quell'altro ha dovuto risarcire tantissimi soldi (mi pare che mi abbiano messo in punizione 2 mesi senza uscire di casa se non per andare a scuola, forse neanche a nuoto mi facevano andare)

[AshesOnTheWater]

- per un cero periodo, tra i 5-6 anni, ovunque andassi dovevo sempre portarmi con me una specie di sacco pieno di 20-25 VHS. Gli altri bambini mi prendevano in giro per questa cosa, io allora mi facevo accendere il videoregistratore dai loro genitori e mi guardavo una videocassetta per i fatti miei.

questa e' la mia nuova cosa preferita.

Mi associo, è un'immagine superba.


(detto in simpatia, eh)

[wild horse]

- per un certo periodo, tra i 5-6 anni, ovunque andassi dovevo sempre portare con me una specie di sacco pieno di 20-25 VHS. Gli altri bambini mi prendevano in giro per questa cosa, io allora mi facevo accendere il videoregistratore dai loro genitori e mi guardavo una videocassetta per i fatti miei.

La saletta cinema d'emergenza

[Seattle Sound]

alle medie uno dei passatempi preferiti di noi maschi era di farci venire il pisello duro per poi acchiappare una ragazza e strofinarle l'erezione in mezzo alle chiappe. Ero talmente abituato a questo gesto che una volta ho acchiappato una tipa (che tra l'altro era una porcellina e non disdegnava la cosa) ma non avevo realizzato che mi ero scordato di farmelo diventare duro prima. Quindi le ho strofinato il nulla. Lei si gira dopo un paio di secondi con uno sgurado di profonda delusione come per dire "non c'e' niente". Mi sono dileguato in umiliazione con le orecchie abbassate.

anche nella mia classe* nell'ora di religione



* con la variante di usare una specie di stecca che utilizavamo per indicare gli Stati nella cartina come surrogato del pene

mi hai ricordato di questa cosa:
Da noi, invece della moda di misurarsi l'uccello c'era la moda di dirsi quante seghe ci si faceva al giorno. Io sono arrivato alla masturbazione un po' piu' tardi degli altri ed ero convinto che UNA sega costituisse UN movimento della mano (su o giu che fosse, quindi giu+su una volta = due seghe). Cosi' quando il mio amichetto mi chiese per la prima volta quante me ne sparavo al giorno io ho fatto un rapido calcolo mentale di quanti movimenti si potessero fare prima di venire, e quindi ho risposto: "boh circa DUECENTO."
Lui mi ha risposto: "Ammazza! io me ne faccio tipo 5"
Da li' ho capito.

in prima superiore avevo in classe il mitico Alan che in quel settore era un califfo tra sega in classe per sfida (voleva dimostrare che non lo fermava neanche la visione della prof bruttona&obesa) e numero di seghe giornaliere appuntate sul diario.

[Seattle Sound]

pijama degli orfanelli.

hai pisciato fuori dal vaso qui eh

?

non ci crede nessuno che ti portasse i pigiami usati degli orfanelli non ha senso da innumerevoli punti di vista

la cosa più sorprendente è scoprire che incy ha un passato come suora

[Number 6]

Suore merde a prescindere e questo caso lo dimostra vieppiù. Hai fatto benissimo Marz.

[An Absent Friend]

Suore merde a prescindere e questo caso lo dimostra vieppiù. Hai fatto benissimo Marz.

Uno dei grandi misteri della vita: suore merde e frati grandi. Perchè?

[Number 6]

Frati non ne ho praticamente conosciuti, non saprei. Suore sì e sono merde.

[An Absent Friend]

Dico proprio nell'immaginario. Vedi un frate e ti fa allegria, vedi una suora e pensi: "sta' stronza". Sarà la barba.

[Seattle Sound]

vedi una suora e pensi: "sta' stronza"

quasi sempre

[paloz]

[An Absent Friend]

Siete facili, avevo previsto tutto

[Seattle Sound]

Siete facili, avevo previsto tutto

se devo giocare pesante ho ancora una suor Paola nel cassetto

[debaser]

manca solo

[Affen]

Qualche prete fico l'ho visto, suore mai. Anche se sono giovani sono peruviane scacciate dal villaggio perché troppo brutte

[An Absent Friend]

Siete facili, avevo previsto tutto

se devo giocare pesante ho ancora una suor Paola nel cassetto

Tsk, come al solito era già tutto qui:

[OldfieldReturn]

le suore ti fanno pure il malocchio

[Number 6]

Che se uno ci pensa è ancora più innaturale costringere una donna a non aver figli che un uomo a non trombare. Non può non provocare seri problemi.