Che più che una tesi pare un assioma o un mantra, tipo "è innovativo perchè è innovativo", mi pare che il discorso di Wago sia molto più di buon senso , dicendo in sostanza che per lui è roba buona nonostante la dozzinalità e la maniera, cosa che per giunta vale per molta roba che ascolto e mi piace .
Ci tengo a precisare - sia per Gozer che per dick - che "dozzinale e di maniera" non può applicarsi a tutto il genere. Non avrebbe senso. Un punto d'inizio deve esistere, no? E non potrebbe certo essere "dozzinale e di maniera", a meno di ipotizzare una lenta progressione che partendo dal genere A (non-eurodance) attraverso copie "dozzinali e di maniera" arriva in piena epoca eurodance (la tesi non ha alcunché di assurdo
a priori, ma non mi sembra che le cose siano andate così - semmai è una descrizione discutibile ma verosimile di come il genere si è evoluto una volta nato).
Con ogni probabilità, i primissimi pezzi eurodance (che ignoro) saranno stati originalissimi e innovativi. A me la cosa importa davvero poco, perché i pezzi a cui sono più legato molto evidentemente non appartengono a quel periodo pionieristico - in cui probabilmente tra l'altro le caratteristiche del genere non erano ancora davvero ben definite, sopravvivevano elementi propri di altri generi musicali che poi sarebbero stati rimpiazzati, si facevano continue prove, e insomma lo standard o "stampino" ancora era in fase di elaborazione.
Che poi per fare pezzi eurodance bastasse "schiacciare due tasti" (inteso evidentemente come iperbole) lo penso davvero: qualche tasto in più che per fare un pezzo ambient-noise credibile, alcuni in meno che per fare un pezzo trip-hop solido. In un pezzo eurodance-tipo il canovaccio è abbastanza definito: la gamma sonora è quella, il set di ritmi è ristrettissimo, lo schema dello sviluppo del pezzo è fortemente standardizzata, ci sono bene o male schemi precisi anche per costruire loop melodici che funzionano. La cosa non è in alcun modo un giudizio di qualità: è solo un indice di quante "variabili costruttive" significative siano lasciate libere all'autore di un pezzo-tipo.