The Bling Ring (Sofia Coppola, 2013)
#1
Inviato 08 settembre 2013 - 10:21
Bene, apro io la discussione sull'ultima fatica della figlia di Francis Ford.
Visto ieri sera.
Amo veramente molto la Sofia Coppola dei suoi primi film. Questo però lo accosto molto a Somewhere. Rispetto al film con Elle Fanning, grazie ovviamente alla storia, è molto più ritmato e quindi il film si fa vedere più facilmente. Manca però una vera colonna sonora cult, come la Coppola ci ha abituati, cosa secondo me molto negativa anche perchè la pellicola poteva permettersela eccome.
Tecnicamente è comunque una pellicola eccezionale e non tutto va buttato... però c'è un sapore generale di non riuscito a mio modo di vedere.
Forse, tra le tante cose, le fa anche danno un altro film uscito di recente che tratta quasi lo stesso argomento ma su un piano esagerato, onirico, visionario e fortemente irreale: Spring Breakers. Il messaggio in questo caso è più forte e vibrante, più diretto e giocoso. The Bling Ring sembra trasportare tutto ciò nel noioso mondo di oggi. E se anche quello della Coppola è un mondo folle, stereotipato e volutamente portato all'eccesso il film resta per tutto il tempo parecchio piatto senza mai raggiungere grandi vette (ne vette medie secondo me). Anzi, si smoscia senza prima averti preso quasi per nulla.
Sono parecchio deluso perchè dalla Coppola mi aspettavo altro.
Lost in translation, per me capolavoro assoluto, è molto lontano.
Aspetto notevole (non di certo trascurato nelle altre pellicole della regista): Gnocca.
Davvero ottima e abbondante! Ce n'è per tutti i gusti (a meno di odiare in toto le fighette). Sofia ha scovato un sacco di nuova fregna da mettere in mostra sul grande schermo. La "piccola" maghetta di Harry Potter è solo una delle tante questa volta.
Io mi sono innamorato di Claire Julien (18 anni quest'anno... mamma mia le nuove leve...)
ma tra tutte ci sono, in questo campo si, vette mostruose!
sappi che muoio
non puoi aiutarmi
Ma guarda quel fiore
quello che appassisce, ti dico
Annaffialo
#2
Inviato 08 settembre 2013 - 12:42
#3
Inviato 13 settembre 2013 - 00:21
#4
Inviato 28 settembre 2013 - 21:34
http://www.ondacinem...bling_ring.html
#5
Inviato 28 settembre 2013 - 22:13
no caro amico, non sono d'accordo, parli da uomo ferito.L'ho visto e trovato inoffensivo: il commento sociale è scontatissimo, forse moralista, l'ambiguità è forzata, il film non disturba. Gli attori sono bravissimi, ma i dialoghi sono costruiti male. Un'opera su questi temi non la può fare un autore come Sofia Coppola, l'unico registro che sa usare è il lezioso, non farà mai qualcosa di caustico, quel poco di conturbante che ha The Bling Ring l'ha portato Emma Watson perché è brava. Poi, se Sofia Coppola NON voleva essere ambigua/non voleva fingersi Breat Easton Ellis, nessuno l'ha capito, perché secondo me la pretesa di fare un film da amore/odio/senso di colpa/immedesimazione sulla generazione dei fashion blog c'era tutta.
Il commento sociale è stata l'ultima delle preoccupazioni della Coppola che come Moccia, i Baustelle e pochi altri esempi di immedesimazione, si è invece preoccupata di formalizzare un'anamnesi e una eziologia di un fenomeno patologico (o neo-malattia come scrive nella recensione il redattore Piero Calò). In questa ottica, trovo personalmente il film riuscito, che azzecca anche la giusta temperatura della storia, secca e desolata, senza umori vitali (sudore, sangue, sperma, fluidi totalmente assenti, persino l'acqua delle piscine è gassosa) e quindi BEE è praticamente l'antitesi di questi cartonati bipedi; ci sono due sequenze magistrali, quasi di "cinema puro": l'indugio sulla nuvoletta di Chanel che si secca sul collo di Emma (mi pare) che sembra la rappresentazione visiva dell'angoscia di un umore che potrebbe sgualcire una superficie bidimensionale e lo stato sublimato di un liquido (vapore) come fuga dalla realtà (come i narghilè e le pipette di crack di cui si fa largo uso); l'altra è la ripresa col teleobiettivo dell'ennesimo svaligio della solita villa-non luogo, realtà impalpabile anch'essa nonché unico rimando tra la vita sulfurea delle star invisibili e le loro invisibili case. Sofia sapeva di cosa stava parlando e che le necessità narrative debbano giungere a una qualche conclusione che giocoforza è la morale sottesa poco ci fa.
Sarebbe piaciuto a Ballard (nella giungla colla pizza lunga, Batman nella notte con le palle rotte - eh eh, siamo noi i supereroi).
#6
Inviato 30 settembre 2013 - 23:47
#7
Inviato 01 ottobre 2013 - 09:26
Vi chiedo se in questo film vince Sofia o Emma ?
#8
Inviato 01 ottobre 2013 - 11:06
#9
Inviato 01 ottobre 2013 - 11:19
#10
Inviato 01 ottobre 2013 - 12:10
#11
Inviato 02 ottobre 2013 - 15:52
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#12
Inviato 03 ottobre 2013 - 22:49
Banalotto e noioso.
A tratti anche irritante.
#13
Inviato 06 ottobre 2013 - 14:39
Ha diversi momenti notevoli, specie sul piano visivo. Ma se i frammenti sono di valore, l'insieme sembra cucito in modo grossolano.
Più che altro mi sembra stare un po' a mezzo di due scelte stilistiche e narrative agli antipodi. La gang non pare avere un background, una storia precedente, una profondità; anche stilisticamente ciò sembra invocare uno sguardo freddo, clinico, da entomologo. Ma non ci si mantiene su questo registro e la Coppola butta qua e là numerosi elementi volti a creare un coinvolgimento, una psicologia dei personaggi; elementi che sono troppo pochi per creare un vero sfondo (psicologico, sociale, morale) a ciò che si vede, ma sono più che abbastanza per distruggere la freddezza crudele dello sguardo tutto in superficie.
Insomma, la Coppola nel passato è stata bravissima a gestire la bassa temperatura dell'emozione repressa ma qui l'ha confusa con lo zero assoluto dell'assenza di emozione.
E poi, per i miei gusti almeno, troppo feticismo per gli oggetti. All'ennesima inquadratura di scarpe il mio cervello si è chiuso a istrice.
Stupenda.l'altra è la ripresa col teleobiettivo dell'ennesimo svaligio della solita villa-non luogo,
E un'altra scena che ho apprezzato: nella carrellata di arresti, l'arrivo della polizia a casa di Chloe.
A proposito: bruttissima la voce italiana di Chloe (la bionda spettacolare qua sopra), pare una buzzicona di infima categoria.
#14
Inviato 10 ottobre 2013 - 19:38
5/6
#15
Inviato 04 novembre 2013 - 21:40
#16 Guest_cinemaniaco_*
Inviato 19 dicembre 2013 - 00:32
mi piace questo passaggio
È un mondo in cui si studia diligentemente, come fosse un master di archeologia.
È curioso infatti che le case dei vip assomigliano a un sito storico dove sembra sia stata certificata la presenza di una qualche grande civiltà perduta e i ragazzi ivi lavorino con passione e competenza, distinguendo una bigiotteria da un Pomellato, una cineseria da un Armani così come il loro collega archeologo distingue un ciottolo da una scheggia di selce.
mi piace l'intuizione, l'immagine (anche se il mondo dei vip è tutto fuorché una civiltà estinta da studiare)
sul film. è una tipica storia hollywoodiana con tutti gli ingredienti messi in bella mostra (club, vip, ville, soldi, macchine, moda, coca, ecc), se non fosse una storia vera scommetto che molti griderebbero alla "sagra degli stereotipi"
è l'ennesimo film sulla perversione del sogno americano. nei fatti assomiglia ad un gangster-movie: c'è il grosso del film in cui si mostra la tipica situazione rags to riches (mettiamola così, anche se qua sono tutti ricchi), l'euforia della sbornia di denaro e successo; poi arriva il castigo, le lacrime, i pentimenti, arriva la realtà, la polizia
tematicamente più affine a pain & gain che a spring breakers (che non parla di un cazzo). è una specie di documentario, con uno stile volutamente sotto le righe, narrativamente ripetitivo (anche qui voluto). si fa vedere molto bene ma non si può di certo dire che sia chissà che film. comunque è asciutto e scattante, credo sia stata la chiave migliore. è agile come un articolo ben scritto. non gli va chiesto nulla di più. una specie di instant-movie
#17
Inviato 19 dicembre 2013 - 10:28
#19 Guest_cinemaniaco_*
Inviato 19 dicembre 2013 - 10:50
bè stile sotto le righe mi pare un po ingiusto: la lunga sequenza del furto di notte (non ricordo in casa da chi) ripreso da una panoramica senza utilizzo di inquadrature o montaggio, è uno dei pezzi di virtuosismo più alti del 2013 (Harris Savides R.I.P.)
mi sa allora che non abbiamo la stessa idea di virtuosismo, visto che per me una inquadratura fissa (poi il montaggio comunque c'è, non mi sembra che usi lo zoom, ma potrei sbagliarmi) non è di certo una prova da regista virtuoso ma semmai il contrario. per me virtuosismo sono i movimenti di macchina, il barocchismo, ecc, un film di de palma per semplificare. qua la coppola ha invece usato uno stile da documentario
No no ti sbagli, è anticinema.
è inutile che ti vieni a sfogare di qua. tornatene in rock & dintorni dove il dottor gozer ti sta facendo il culetto rosso come quello di un macaco
#20
Inviato 19 dicembre 2013 - 12:09
bè stile sotto le righe mi pare un po ingiusto: la lunga sequenza del furto di notte (non ricordo in casa da chi) ripreso da una panoramica senza utilizzo di inquadrature o montaggio, è uno dei pezzi di virtuosismo più alti del 2013 (Harris Savides R.I.P.)
mi sa allora che non abbiamo la stessa idea di virtuosismo, visto che per me una inquadratura fissa (poi il montaggio comunque c'è, non mi sembra che usi lo zoom, ma potrei sbagliarmi) non è di certo una prova da regista virtuoso ma semmai il contrario. per me virtuosismo sono i movimenti di macchina, il barocchismo, ecc, un film di de palma per semplificare. qua la coppola ha invece usato
questa sì che è un'idea pienamente anti-cinematografica
#21
Inviato 19 dicembre 2013 - 12:58
non so se attribuire il merito di tutto ciò alla Coppola o al grandissimo Harris Savides, ma questo è un momento di grande cinema all'interno di un prodotto abbastanza ridondante e superficiale
#22 Guest_cinemaniaco_*
Inviato 19 dicembre 2013 - 13:20
quella scena comunque torno a ripetere che per me non ha nulla di virtuoso. è una inquadratura fissa, penso vi ecciti più la paletta cromatica e il contrasto tra il buio dietro la siepe e la villa illuminata a giorno, che la mdp in sè. non ci vedo niente di così sensazionale
poi da come hai posto la discussione sembra che a te il film sia piaciuto e a me no, mentre è il contrario. veramente paradossale
#23
Inviato 19 dicembre 2013 - 16:06
#24 Guest_cinemaniaco_*
Inviato 19 dicembre 2013 - 16:21
ma virtuosismo non significa mica solo movimenti stratosferici della macchina da presa, piani sequenza di 15' ecc...
ti ripeto: abbiamo idee diverse di "virtuosismo"
c'è sicuramente cura estetica e plastica in quella scena, ma per me è quanto di più lontano dal virtuosismo
#25
Inviato 23 dicembre 2013 - 16:58
qua c'è una piccola lista dei più interessanti
http://blogs.indiewi...PostHeaderPanel
#26
Inviato 20 novembre 2017 - 14:45
Visto ieri sera quasi per caso, per altro doppiato veramente di merda.
la recensione di piersa è bellissima, al di là di quello che penso io del film (o pensiamo tutti)
mi piace questo passaggio
È un mondo in cui si studia diligentemente, come fosse un master di archeologia.
È curioso infatti che le case dei vip assomigliano a un sito storico dove sembra sia stata certificata la presenza di una qualche grande civiltà perduta e i ragazzi ivi lavorino con passione e competenza, distinguendo una bigiotteria da un Pomellato, una cineseria da un Armani così come il loro collega archeologo distingue un ciottolo da una scheggia di selce.
Si' bella intuizione quella delle "case sepolcro", che mi ricorda Paolo Conte che diceva come San Francisco e un po' tutte le citta' della costa ovest americana hanno una luce e dei colori che gli ricordano le rovine degli antichi egizi. Aggiungo che durante la visione le protagoniste mi sono sembrate delle ninfette da fiaba, tutte sesso solo a livello di atteggiamenti e segnali, ma in realta' fatine asessuate. Anche il maschietto della banda sembra attratto dalle robe da donna piu' per assomigliare alle amiche che per inclinazione sessuale, apparentemente assente. L'unico accenno di sesso arriva col reperto archeologico (e dai) anni 90 Gavin Rossdale.
Poteva essere un piccolo capolavoro se si fosse insistito di piu' sul lato esplorativo e feticisticamente catalogativo della storia. Ma la Coppola e' sempre un po' piu' normale di quello che vorrebbe o dovrebbe essere.
Anche cosi' film interessante, che ovviamente gia' tra dieci anni sembrera' a sua volta un reperto storico.
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