Final Fantasy - He poos Clouds (2006)
#1
Inviato 07 dicembre 2006 - 11:16
Di diritto, tra i migliori dischi di questo 2006.
Commenti?
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
#2
Inviato 08 dicembre 2006 - 21:28
il violino di sto simpatico ragazzotto e' suonato con sapienza, il disco mi piace piu' del precedente, ma l'ho ascoltato solo 2 volte, credo. riascolto a breve.
#3
Inviato 09 dicembre 2006 - 00:58
#4
Inviato 09 dicembre 2006 - 08:26
#5 Guest_Julian_*
Inviato 09 dicembre 2006 - 11:08
#6
Inviato 09 dicembre 2006 - 11:30
Stranamente questo disco mi è un pò "calato" con gli ascolto. Sicuramente è un "chamber pop" originale, gli arrangiamenti sono intensi e curati etc...però gli manca qualcosa dal punto di vista melodico per farmelo amare.
Il fatto è che il "melodismo" se ne sta lì, sepolto ma non nascosto, dagli arrangiamenti "classicheggianti". Ti invito a riascoltarlo, magari ci scappa l'amore...
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
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三生石
#7 Guest_Pablito_*
Inviato 09 dicembre 2006 - 12:43
#8
Inviato 09 dicembre 2006 - 20:07
quoto assolutamente pablito. da una parte ci sono tracce di rara bellezza come this lamb sells condos e do you love,dall'altra frangenti pesanti e privi di ispirazione come if i were a carp.alcuni pezzi sono sorprendenti e con lampi di talento vero, altri piuttosto noiosi, anche da un punto di vista melodico.
ci sono troppi se e troppi ma di mezzo in questo disco.
il disco è discreto,ma poteva essere eccezionale. in ogni caso è proprio un mostro.
#9
Inviato 26 dicembre 2006 - 11:20
Spesso abbiamo trovato artisti che, partendo dai loro successi, hanno rivisitato in chiave classica le loro opere. In questo caso il biondo di Toronto, al suo secondo lavoro da solista, ha realizzato il cammino inverso, reinventado una colonna sonora che sarebbe stata perfetta per un film di Tim Burton.
"He Poos Clouds" mette a fuoco dieci composizioni per quartetto d'archi, piano, percussioni e poco altro: come assistere ad un concerto di musica da camera con innesti di splendide melodie ora barocche, ora avanguardistiche, ricche di sonorità orchestrali ed ambientali. Un pop da camera di classe, per niente banale e scontato, con una creatività di intricati arrangiamenti fuori dal comune.
La bellissima title-track dove costantemente fa capolino un clarinetto, il divertente piano di "This Lamb Sells Condos" accompagnato da un coro di bambini, l'orgia dei violini pizzicati di "Song Song Song", l'originalissima "Many Lives -> 49 MP" che ci trasporta ai cori di guerre medioevali, la sbarazzina "Do You Love?" e non solo, sono momenti emozionanti e visionari per un album che, comunque, è da ascoltare più volte.
Saluti,
Addison.
#10 Guest_Juritanz_*
Inviato 15 febbraio 2007 - 16:35
Se non è vero quello che ho appena detto è probabile che abbia imbroccato dei capolavori sotto acido (mi riferisco all'ultimo disco) e poi abbia dovuto riempire il disco con delle tritate di palle clamorose.
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