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Final Fantasy - He poos Clouds (2006)


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9 replies to this topic

#1 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 07 dicembre 2006 - 11:16

He Poos Clouds è la meraviglia pop contesa tra intimismo e eleganza classicheggiante. Il chamber-pop di Owen Pallett è una delle cose più interessanti e vitali ascoltate quest'anno. Colpiscono sia la sua straordinaria capacità di arrangiatore, che la qualità media delle canzoni, tutte su livelli altissimi.
Di diritto, tra i migliori dischi di questo 2006.

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#2 Kid Jong-il

    a bighe dure no si resone

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Inviato 08 dicembre 2006 - 21:28

me lo consiglio' un utente su last.fm.
il violino di sto simpatico ragazzotto e' suonato con sapienza, il disco mi piace piu' del precedente, ma l'ho ascoltato solo 2 volte, credo. riascolto a breve.
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#3 King Of Woolworths

    Roadie

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Inviato 09 dicembre 2006 - 00:58

Bello, lo preferisco al primo HAS A GOOD HOME anche se, non so perchè, mi ricorda la Spinto Band..... ???
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#4 White Duke

    facente parte dell'élite

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Inviato 09 dicembre 2006 - 08:26

E' un disco che alterna dei momenti realmente sublimi ad altri in cui il nostro si mette allo specchio a raccontarsi quanto è bravo, e a dimostrarci  che sta due spanne sopra alla moltitudine (cosa che in effetti è). Se devo trovare un limite a He Poos Clouds è proprio questo, ed è ciò che mi impedisce di affibbiargli quell'8 che senza questi eccessi di virtù meriterebbe.
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"No matter how high are one's estimates of human stupidity, one is repeatedly and recurrently startled by the fact that: a) people whom one had once judged rational and intelligent turn out to be unashamedly stupid b) day after day, with unceasing monotony, one is harassed in one's activities by stupid individuals who appear suddenly and unespectedly in the most inconvenient places and at the most improbable moments" (Carlo M. Cipolla)

#5 Guest_Julian_*

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Inviato 09 dicembre 2006 - 11:08

Stranamente questo disco mi è un pò "calato" con gli ascolti. Sicuramente è un "chamber pop" originale, gli arrangiamenti sono intensi e curati etc...però gli manca qualcosa dal punto di vista melodico per farmelo amare.
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#6 frankie teardrop

    The scars on my wrists may seem like a crime

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Inviato 09 dicembre 2006 - 11:30

Stranamente questo disco mi è un pò "calato" con gli ascolto. Sicuramente è un "chamber pop" originale, gli arrangiamenti sono intensi e curati etc...però gli manca qualcosa dal punto di vista melodico per farmelo amare.


Il fatto è che il "melodismo" se ne sta lì, sepolto ma non nascosto, dagli arrangiamenti "classicheggianti". Ti invito a riascoltarlo, magari ci scappa l'amore... ;)
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#7 Guest_Pablito_*

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Inviato 09 dicembre 2006 - 12:43

Hai fatto bene, Frankie, ad aprire una discussione su quest'album perchè mi hai ricordato di ascoltarlo nuovamente. Purtroppo però la mia impressione è rimasta quella di qualche tempo fa, alcuni pezzi sono sorprendenti e con lampi di talento vero, altri piuttosto noiosi, anche da un punto di vista melodico.

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#8 Smog.

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Inviato 09 dicembre 2006 - 20:07

alcuni pezzi sono sorprendenti e con lampi di talento vero, altri piuttosto noiosi, anche da un punto di vista melodico.

quoto assolutamente pablito. da una parte ci sono tracce di rara bellezza come this lamb sells condos e do you love,dall'altra frangenti pesanti e privi di ispirazione come if i were a carp.
ci sono troppi se e troppi ma di mezzo in questo disco.
il disco è discreto,ma poteva essere eccezionale. in ogni caso è proprio un mostro.
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Nicola.

#9 Addison

    pivello

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Inviato 26 dicembre 2006 - 11:20

Mr. Final Fantasy non è il massimo per uscire dalle sabbie mobili create da quel mostro di Matt Elliot, che inghiotte e trascina in un profondo abisso fatto di materia, ma forse è proprio questa vicinanza di ascolti che "He Poos Clouds" mi ha portato ad avvertire una rilassatezza compiuta e divertita, trovandovi anche una buona dose di ironia.

Spesso abbiamo trovato artisti che, partendo dai loro successi, hanno rivisitato in chiave classica le loro opere. In questo caso il biondo di Toronto, al suo secondo lavoro da solista, ha realizzato il cammino inverso, reinventado una colonna sonora che sarebbe stata perfetta per un film di Tim Burton.

"He Poos Clouds"  mette a fuoco dieci composizioni per quartetto d'archi, piano, percussioni e poco altro: come assistere ad un concerto di musica da camera con innesti di splendide melodie ora barocche, ora avanguardistiche, ricche di sonorità orchestrali ed ambientali. Un pop da camera di classe, per niente banale e scontato, con una creatività di intricati arrangiamenti fuori dal comune.

La bellissima title-track dove costantemente fa capolino un clarinetto, il divertente piano di "This Lamb Sells Condos" accompagnato da un coro di bambini, l'orgia dei violini pizzicati di "Song Song Song", l'originalissima "Many Lives -> 49 MP" che ci trasporta ai cori di guerre medioevali, la sbarazzina "Do You Love?" e non solo, sono momenti emozionanti e visionari per un album che, comunque, è da ascoltare più volte.

Saluti,
Addison.


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#10 Guest_Juritanz_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 16:35

Io dico che potrebbe fare un disco da 8 ma non vuole farlo. E' uno che gli piace un po' rompere i coglioni per poi farti sentire cos'è capace di tirare fuori dal cilindro.
Se non è vero quello che ho appena detto è probabile che abbia imbroccato dei capolavori sotto acido (mi riferisco all'ultimo disco) e poi abbia dovuto riempire il disco con delle tritate di palle clamorose.


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