La cantavo tutta e faceva così:
Poi parte un misto inglese/giapponese incomprensibile
Comunque provate a cantarvela viene benissimo
Mi pare di distinguere un " 'Cause I love you" così a cazzo, ma il resto è effettivamente incomprensibile.
Confermo che viene benissimo a cantarla
Qui trovate il testo originale (che di fatto è quello trascritto da LaBanda a parte qualche accento acuto in più) per l'inevitabile karaoke + la traduzione.
Sulle musiche di Ken il Guerriero ci sarebbe da aprire un topic a parte ma ve ne faccio grazia e mi limito a sottolineare come se ne trovassero di splendide soprattutto nei lungometraggi e ad opera della Kodomo Band. La mia preferitissima rimane
Purple Eyes, sigla sui titoli di coda del primo Fist Of the North Star, finale epico e video strappalacrime con il vento a spazzare via il sogno di Julia. Forse ve ne avevo anche già parlato ma
sei nato negli anni 70 se tendi a ripetere sempre le stesse cose perchè inizi a dimenticarti dei averle dette
Comunque bando alla malinconia, già la mattinata è uggiosa e non dobbiamo cedere maledizione. Rilancio sempre con la Kodomo Band ma questa volta con l'opening theme dello stesso film.
http://www.youtube.com/watch?v=aPN9coyC9nE
Heart of Madness è uno di quei pezzi da autoesaltazione perenne, di quelli che ti viene voglia di fare le flessioni nudo nella neve con addosso uno zaino pieno di blocchi di porfido. Si parte con un cuore pulsante che riecheggia il ritmo allucinante e perverso di un racconto di Poe e che sarà poi a sua volta rielaborato dai Troum e gli All Sides di Shutûn. E' solo un momento, a seguire una scarica di tastiere e chitarazze a ricordarci come nel magico mondo di Hokuto la tristezza sia solo una condizione transitoria a dare un po' di requie nell'amabile esercizio di andare in giro per il mondo a spaccare culi e fare esplodere le teste.
Ancora una volta le immagini la fanno da padrone. Richiamato da un urlo nello spettro di frequenze degli ultrasuoni, nel film il nostro eroe si presenta ricoperto di un mantello di pietra, un grattacielo gli cade sulle spalle ma lui avanza apparentemente senza sforzo fendendolo con il collo, la roccia infine si dissolve rivelando un volto adornato da una barba bellissima come quella di Pirlo ma con uno sguardo meno intelligente di quello di Pirlo. A memoria non mi vengono in mente entrate in scena altrettanto fantastiche. Forse quella di Paniccia nella prima intervista con Diprè ma Paniccia subito dopo non ha fatto carne di porco del suo interlocutore.