te lo avevo recensito spero
Ovviamente no, ma non ti chiederei mai una cosa del genere
Inviato 21 settembre 2019 - 20:12
te lo avevo recensito spero
Ovviamente no, ma non ti chiederei mai una cosa del genere
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
probabilmente off topic
Inviato 23 settembre 2019 - 13:42
Scusa Max, purtroppo PDevo ha avuto un imprevisto e deve dare altri 7 esami entro sabato, ma ha detto che dopo ti scrivera' la recensione.
Per farsi perdonare ha aperto un topic sui the gathering in tuo onore. che e' anche il motivo per cui non e' riuscito a dare altri due esami. ma essendo lui magnanimo non te lo fara' pesare e mi ha detto anzi che non avrei neanche dovuto accennartelo su questi lidi.
Inviato 23 settembre 2019 - 13:45
In compenso il fortunato ricevitore del mio regalo è sparito senza nemmeno accampare scuse Devo-iane.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
Inviato 23 settembre 2019 - 13:53
Inviato 23 settembre 2019 - 14:34
PD, capisco lo stress, ma non mi sembra il caso di improperare il buon cyclo se vuoel protestare per la mancata recensione del suo disco. avra' i suoi buoni motivi.
Inviato 03 ottobre 2019 - 16:50
Arrivo lunghissimo ma, a differenza di Devo, arrivo.
Non avevo la minima idea di cosa fosse questo Fantaisie Militaire di Alain Bashung, ma si è sposato bene con il mio recente interesse per la musica francese.
E questo mi pare un capolavoro, per altro. Perchè non ha nulla da invidiare a Gommalacca di Battiato per cui sono sempre impazzito, e poco al Bowie tra Outside ed Earthling (addirittura c'è la canzone drum and bass), anche se sta flirta parecchio anche con lo chamber-pop più pesante e un cantautorato un po' più classico (La nuit je mens, Dehors).
Ci sono tantissime anime nel disco, per cui serve anche del tempo per andarsele a scovare tutte. Perchè ci può essere del trip-hop quasi (2043), così come influenze orientali con chitarre distorte alla CSI (Mes Prisons) più nei dintorni del post-rock, con una coerenza sorprendente.
Sarà forse la voce, sarà anche che l'ha scritto alla fine una persona sola , ma il disco rimane "intero" e non si perde tra i cambi di atmosfera e di strumentazione.
Poi, se proprio vogliamo isolare un momento solo, eccolo qua, quello che forse incontra meglio i miei gusti e la mia allergia al rock:
Una delle prime volte (forse la seconda, ma non sono sicuro) in cui ho ricevuto qualcosa di meglio di ciò che ho regalato, e dire che gli Stereo MC's sono fighi eh Se il donatore vuole raccontare qualcosa di più (lascio svelare a lui) io prendo appunti, già seguo l'evolvere dei prezzi del cofanettazzo con l'opera omnia...
P.S. Ovviamente non ho capito una parola dei testi, ma chi se ne frega.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Inviato 03 ottobre 2019 - 16:54
Su Bashung è da secoli che devo aprire il thread apposito, ma continuo a rimandare.
Tuttavia nella mia vita non ho mai smesso di masturbarmi
Inviato 03 ottobre 2019 - 16:55
+ per il regalo ma il post in sè meriterebbe un -
Ormai uno che ti segue ce l'hai per cui non hai manco scuse.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Inviato 03 ottobre 2019 - 18:41
Inviato 20 ottobre 2019 - 22:36
con leggero ritardo parlo dell'album che ho ricevuto
Spinvis - Spinvis
Siamo dalle parti di un cantautorato indie/intimista dei primi anni 2000. Almeno i suoni mi dicono questo: il tipo è olandese e canta in olandese, quindi non capisco una parola. E qui per me arrivano i problemi. Le melodie ci sono anche, il tizio più che cantare parla, ma il problema è che lo fa in olandese che per me è una delle lingue più cacofoniche del mondo. Oltretutto le canzoni sono prodotte mettendo sempre la voce bella limpida in primo piano, quindi è una cosa che proprio impossibile non ignorare. Insomma mi sono sforzato di ascoltarlo un paio di volte ma davvero non ce la posso fare. Se per caso qualcuno ne ha fatto una versione cantata in inglese o in un'altra qualsiasi lingua più orecchiabile magari ritento.
Inviato 21 ottobre 2019 - 08:57
merda mi sono dimenticato la recensione
in settimana la faccio
giuro
Inviato 21 ottobre 2019 - 08:58
con leggero ritardo parlo dell'album che ho ricevuto
Spinvis - Spinvis
Siamo dalle parti di un cantautorato indie/intimista dei primi anni 2000. Almeno i suoni mi dicono questo: il tipo è olandese e canta in olandese, quindi non capisco una parola. E qui per me arrivano i problemi. Le melodie ci sono anche, il tizio più che cantare parla, ma il problema è che lo fa in olandese che per me è una delle lingue più cacofoniche del mondo. Oltretutto le canzoni sono prodotte mettendo sempre la voce bella limpida in primo piano, quindi è una cosa che proprio impossibile non ignorare. Insomma mi sono sforzato di ascoltarlo un paio di volte ma davvero non ce la posso fare. Se per caso qualcuno ne ha fatto una versione cantata in inglese o in un'altra qualsiasi lingua più orecchiabile magari ritento.
E' stata una donazione di impulso, la mia; avevo scoperto da qualche settimana questo album (in circostanze abbastanza casuali), mi era piaciuto molto, avevo deciso di condividerlo senza starci a pensare più di tanto se fosse un regalo adatto o sufficientemente estivo.
L'olandese è una lingua che indubbiamente "suona" malissimo ma io, essendomi abituato da tempo ad ascoltare molta musica cantata in tedesco, non ci ho trovato una difficoltà tanto superiore: ma, appunto, i suoni di questa lingua sono inconsueti e ostici.
Sul piano musicale, a me è piaciuto molto il contesto moderatamente indietronico in cui queste composizioni così cantautorali sono calate: sembra, in certi passaggi, di sentire i Notwist di Neon Golden (che non a caso è uscito nello stesso anno).
Comunque, apprezzo il tentativo di provare ad ascoltarlo, mi dispiace che non ti abbia detto molto ma capisco le tue difficoltà.
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
Inviato 21 ottobre 2019 - 09:06
il mio invece è finito nel cesso , ma forse è meglio così ( che poi era una compilation assemblata in quattro e quattr'otto, con il senno di poi ho fatto bene a non donare un disco del <3 )
Delia, queen of the fairies.was presiding over the feast of plenty,celebrating 3,000 years of peace. In the midst of the celebration Delia felt a pull from the skies.She looked up and saw dark clouds forming on the horizon in every direction. She fell into a trance and left the partyheading for her home on a high hill. At first, the fairies were puzzled. But then they too felt a force drawing them to follow.Delia was alone inside. The storm grew until it was a raging cyclone hovering over the dwelling. One of the older fairies ventured inside the house. There lay Delia on her bed holding a pair of twins in her arms. The older fairy instantly knew that these were not ordinary twins, but magical wizards. The baby wizards were polarized like magnets: one attracting with a magnetic draw., the other repelling and impossible to get near. Avatar, the kind and good wizard. spent much of his boyhood entertaining his mother with beautiful visions. Blackwolf, the mutant wizard would never visit his mother and spent his time torturing small animals.
Inviato 11 novembre 2019 - 18:20
Caro sig. Bernardus...
<p>Scontro tra Titanic
Inviato 11 novembre 2019 - 19:00
Inviato 16 novembre 2019 - 18:04
Con leggerissimo ritardo ma arrivo sempre
Quicksilver Messenger Service - Shady Grove
Terzo album dei QMS di cui conoscevo solo i primi due album e dopo una corposa serie di ascolti mi sento di dire che c'era un motivo se mi ero fermato ai primi due (scusa succo!
)
Scherzi a parte mi sto risentendo Happy Trails mentre scrivo e alle mie orecchie ignoranti sembra veramente un altro gruppo.
Via le interminabili fughe di chitarre acide e si comincia immediatamente con la title track e il giochino dei rimandi che scatta sempre quando ascolti un nuovo disco mi fa pensare ai Jethro Tull (non chiedetemi di approfondire oltre l'analogia perché non sono in grado).
Con Flute Song c'é una battuta di arresto: la voce diventa un sussurro, quasi un lamento accompagnato da un piano e poco altro. Sicuramente lo scoglio più arduo dell'album.
I giri risalgono con Three or Four Feet From Home: chitarre e piano si intrecciano in una melodia rock(blues?). Impossibile non battere il piedino anche se si é in macchina e si sta guidando.
Too Far e Holy Moly ci porta dalle parti del country/blues dei Rolling Stones perché ho dimenticato di dire che in questo album é entrato a far parte dei QMS Nick Hopkins già pianista nei Rolling Stones
Joseph's Coat si innesta principale su un riff di piano e che piaccia o meno si conficca abbastanza facilmente in testa. Anche in questo caso la tesa mi suggerisce Jehtro Tull ma non chiedetemi perché
Flashing Lonesome é il secondo scoglio da affrontare: piano, vocalizzi e poco altro per più di cinque minuti
Words Can't Say: siamo ancora dalle parti dei Rolling Stones più country
Chiudono tutto gli oltre nove minuti di Edward, The Mad Shirt Grinder: gran titolo per il miglior pezzo dell'album. Nick Hopkins sale in cattedra e col suo piano ci conduce per quasi dieci minuti su un ottovolante di note con una melodia alle volte acida, alle volte claustrofobica ma comunque suadente (mi sono stupito nel vedere adesso la durata del pezzo: pensavo durasse molto meno. PS no va beh sto esagerando. Risentendolo direi che si potevano sforbiciare tre o quattro minuti)
Non posso dire che il disco mi sia piaciuto ma come al solito due pezzi da salvare li ho trovati
Due paroline anche sul disco che ha avuto il merito di far scopare Ganzfeld
Surf City - Jekyll Island
perfetto per scopare (immagino che mi sia stato regalato anche per questo motivo o sbaglio?)
Non sbagli caro Ganzfeld, non sbagli
Che dire su Jekyll Island: l'ho scoperto qualche mese fa e non é un capolavoro ma come giusticamente dice Ganz dopo due o tre ascolti i pezzi mi sono subito rimasti in testa e mi hanno tenuto compagnia in auto. Li associo ormai a quest'ultima estate dove sono stati la mia colonna sonora. L'inspiegabile 4,5 del solitamente munifico Gianfranco Marmoro grida ancora vendetta
Surf City - Jekyll Island
Premessa: in questo periodo, complice il mio abbastanza evidente disinteresse per la musica, non riesco ad ascoltare un disco in maniera attenta. Cosa capitata pure per questo album, che ho messo in loop diverse volte ma che non non sono ancora riuscito a elaborare in maniera esaustiva. Anche se chiariamoci subito: questo dei Surf City è tutto tranne che un lavoro che richiede chissà quale impegno (fatto che rende bene l'idea della mia attuale soglia di concentrazione in ambito musicale
), anzi; stiamo, infatti, parlando di un indie rock estremamente leggero, energico, scanzonato, con sfumature psichedeliche e perfetto per l'estate (immagino che mi sia stato regalato anche per questo motivo o sbaglio?). Il giudizio che do è quindi provvisorio. Detto questo, nel complesso Jekyll Island mi è piaciuto: all'inizio mi ha dato l'idea di essere troppo monotono e quasi tutte le canzoni mi parevano troppo simili. Poi, con i successivi ascolti mi sono abbastanza ricreduto, anche se non c'è comunque chissà quale varietà, sia chiaro. Quindi, ecco, scrivo la recensione adesso perchè non voglio far aspettare ancora il mio donatore; ma si sappia che non so ancora dare una sentenza definitiva. Per ora è un 7 ma può crescere.
PS: Sul donatore non ho idea di chi possa essere e manco provo ad azzeccarlo.
Inviato 17 novembre 2019 - 07:21
Caro sig. Bernardus...
<p>Scontro tra Titanic
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