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Il Grande Poema Eroico Cavalleresco Italico


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21 replies to this topic

#1 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 05 aprile 2013 - 11:40

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un paio d'anni fa lessi con diletto ed entusiasmo l'opus magnum di torquato tasso ovvero la gerusalemme liberata, rimasi incantato da quel mix d'azione e poesia dai contorni fiabeschi e cinematografici. posso tranquillamente dire che si tratto' di una lettura visionaria ad alto tasso onirico.
l'amore, la guerra e i valori cavallereschi, il medioevo ricco di colori e natura a gogo', sono questi in buona sostanza gli elementi immancabili per un buon poema eroico cavalleresco, ovviamente il tutto deve essere speziato con un po' di magia.
altra grande opera che contende alla gerusalemme liberata il primato in classifica è l'orlando furioso di ariosto, qui pero' i personaggi son parecchi, la lettura si fa un po' più complessa, si tratta di una lettura molto impegnativa, non siamo ai livelli della divina commedia ma quasi, diciamo chiaramente che è preferibile aver già letto l'orlando innamorato di boiardo, visto che in buona sostanza quest'opera ne è la continuazione.
comunque per farla breve, quanti di voi apprezzano questo genere letterario?


il combattimento tra tancredi e clorinda è uno degli apici della gerusalemme liberata

Non schivar, non parar, non pur ritrarsi
voglion costor, ne qui destrezza ha parte.
Non danno i colpi or finti, or pieni, or scarsi:
toglie l'ombra e'l furor l'uso de l'arte.
Odi le spade orribilmente urtarsi
a mezzo il ferro; e'l piè d'orma non parte:
sempre il piè fermo e la man sempre in moto,
né scende taglio in van, ne punta a voto

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#2 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 05 aprile 2013 - 11:48

mistico ti sentiresti in grado di scrivere un poema cavalleresco su un eroe di oggi? Silvio

magari aiutato da Atlas
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#3 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 05 aprile 2013 - 11:55

mistico ti sentiresti in grado di scrivere un poema cavalleresco su un eroe di oggi? Silvio

magari aiutato da Atlas


si certo perchè no :cool:
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#4 Moreno Saporito

    burzumaniaco

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Inviato 05 aprile 2013 - 12:25

vuoi farlo in questo topic o lo facciamo privatamente?

atlas ci aiuterà di sicuro

secondo me anche la dolce slowburn
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#5 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 05 aprile 2013 - 12:33

ho una venerazione per l'Orlando Furioso
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#6 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 05 aprile 2013 - 12:42

L'Orlando Innamorato del Boiardo ha pagine che sembrano tratte dalle migliori fiabe per ragazzi.

Fra le cose più belle ricordo un re gigante che va alla guerra a cavallo di una giraffa, uno altro gigante con la pelle fatta di osso (tagliato in due da Orlando con Durlindana che sfrigola e fa scintille per l'attrito) e un altro saracino dall'aspetto bestiale a cui il poeta (vado a memoria) si riferisce come "quel saracino sporco / ch'ha fuor di bocca il dente come il porco."

Insomma, qualcosa di sublime.
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Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#7 ---

    Classic Rocker

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Inviato 05 aprile 2013 - 13:00

Ma dico male (ricordi un po' sfocati delle ore di italiano) o l'Orlando Furioso è sostanzialmente un capovolgimento dei valori della cavalleria? Se non altro è un poema epico piuttosto atipico.

EDIT e perché solo italico? La Chanson de Roland, Cantar de mio Cid, i Nibelunghi...? :(
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#8 Reynard

    No OGM

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Inviato 05 aprile 2013 - 13:45

mistico ti sentiresti in grado di scrivere un poema cavalleresco su un eroe di oggi? Silvio

Verrebbe fuori un poema eroicomico (ma senza "eroi-").

Comunque ottimo Mistico, il poema cavalleresco è cosa buona e giusta.
(Specie l'Orlando Furioso).
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#9 stipsy

    il bark interista

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Inviato 05 aprile 2013 - 14:01

Il poema cavalleresco è una figata e copre anche un periodo di tempo ragguardevole (la Chanson de Roland è stata scritta almeno 300 anni prima della Gerusalemme liberata); la cosa che più mi affascina -più della lettura, che ammetto di effettuare a piccolissime dosi- è immaginare come questi versi 'animino' gli arazzi medievali e i codici miniati, ossia l'idea che in genere uno ha del Medioevo.

Un esempio:

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Immagine inserita

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#10 ---

    Classic Rocker

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Inviato 05 aprile 2013 - 14:05

Comunque, leggendo i Nibelunghi, sono rimasta scioccata nello scoprire che Attila è un eroe tradizionale per il resto d'Europa asd
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#11 Reynard

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Inviato 05 aprile 2013 - 14:40

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Comunque, leggendo i Nibelunghi, sono rimasta scioccata nello scoprire che Attila è un eroe tradizionale per il resto d'Europa asd

In Ungheria è anche un nome molto diffuso.

Ritornando a bomba: la tradizione cavalleresca ha almeno tre stratificazioni. La prima è quella delle Chansons de Geste, poemi epici più che poemi cavallereschi (fra l'altro precedenti alla codificazione dello stile di vita cavalleresco), incentrati sull'eroismo e sulla fedeltà. Anche se il più famoso di tutti (la "Chanson de Roland") parla della guerra con i saraceni, nell'insieme delle chansons prevalgono i temi delle lotte feudali, e spesso si vede Carlomagno degradato da eroe ad antagonista, da saggio sovrano a tiranno (conta molto per chi venivano scritte le Chansons... anche se opere di intrattenimento non erano esenti da ipoteche diciamo 'politiche').
La seconda stratificazione è quella dei romanzi cavallereschi propriamente detti. I più famosi appartenevano al ciclo di re Artù ma egualmente importante era la cosidetta 'materia classica', rinarrazioni della guerra di Troia o della vita di Alessandro Magno rivisitate come avventure cavalleresche. Nei romanzi predomina il tema amoroso, l'avventura, e c'è una forte presenza dell'elemento fantastico, specie legato al folklore celtico. Collaterale a questa esperienza è l'ultimo frutto delle leggende pagane germaniche: il "Canto dei Nibelunghi".
Il terzo strato è rappresentato dal poema cavalleresco italiano (Boiardo e Ariosto) che ha fuso le due tradizioni: materia carolingia, e tematiche 'romanzesche' (amore, avventura, fantastico). Si fosse trattato solo di una fusione sarebbe già tanta roba, ma in più c'è una invenzione fantastica praticamente inesauribile: la letteratura fantastica contemporanea potrebbe sparire del tutto e solo con il materiale proposto da Ariosto si potrebbe reinventarla da zero.
Tasso è il passo successivo e la svolta che chiude una storia e ne apre un'altra: riprende gli aspetti (stilistici, tematici, narrativi) già toccati da Ariosto e ne trova nuove soluzioni. Ma soprattutto tronca con la tradizione della materia cavalleresca e si rivolge a un tema storico, circoscritto e preso sul serio, non un mero pretesto per invenzioni narrative. In realtà Tasso si misura col poema epico classico, con Omero e Virgilio, e apre una nuova epoca (l'ultima) della storia di questo genere. Il suo successo e la sua influenza sono stati enormi e il Seicento è pieno di opere che si rifanno alla sua idea di un poema epico cristiano (tra cui un capolavoro assoluto, "Paradise Lost" di Milton). Questo finché il tramonto della cultura aristocratica che l'ha generato non ha segnato la fine di questo genere.

Questa la parte storico-pallosa. Veniamo a noi.
Del Tasso ho solo letture antologiche, abbastanza per apprezzarne le qualità liriche (notevoli), troppo poche per godermi l'impianto del poema. L'"Orlando Furioso", pur non avendolo letto tutto, l'ho comunque assaggiato in porzioni abbastanza grosse per godermelo come narratore. E con le iperboli lanciate sopra non scherzo; questa è narrazione allo stato puro, la creazione di un mondo che si moltiplica all'infinito e potrebbe crescere ancora e ancora...
Questa forza gli deriva, secondo me, dall'aver pescato da una tradizione precedente e averla trattata come un tutt'unico, un 'mondo' appunto che gli permetteva di spaziare all'infinito. Il fascino del suo poema sta nel fatto che, per quante vicende narri (e ne narra davvero tante), senti che ce ne sono mille volte tanto che si aggirano sullo sfondo e potrebbero essere raccontate. E' il fascino della leggenda, della fiaba: qualsiasi cosa venga presentata, anche se è la prima volta che compare, è come se fosse lì da sempre. Se lo scrittore ci sa fare (e Ariosto ci sa fare) il trucco funziona ed ecco che un nuovo mondo viene ad esistere.
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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#12 Thælly

    mascellona da bukkake

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Inviato 05 aprile 2013 - 15:43

i poemi epici sono una roba bellissima :**** di epica nordica se ne intende qualcuno? le saghe, ste cose qui, uno se le immagina sempre con sto immaginario powermetal ma in realtà sono molto più asciutte (e poi c'hanno le kenningar <3)
  • 1

Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#13 Reynard

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Inviato 05 aprile 2013 - 15:48

le saghe, ste cose qui, uno se le immagina sempre con sto immaginario powermetal

[Seattle mode ON]Il powermetal è una gran saga[Seattle mode OFF]
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#14 soul crew

    stocazzo

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Inviato 05 aprile 2013 - 18:40

i poemi epici sono una roba bellissima :**** di epica nordica se ne intende qualcuno? le saghe, ste cose qui, uno se le immagina sempre con sto immaginario powermetal ma in realtà sono molto più asciutte (e poi c'hanno le kenningar <3)

e come no, eccomi (cioè me ne intendo boh, mi piace sì)
http://bifrost.it/An...ddaPoetica.html
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#15 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 05 aprile 2013 - 19:56


le saghe, ste cose qui, uno se le immagina sempre con sto immaginario powermetal

[Seattle mode ON]Il powermetal è una gran saga[Seattle mode OFF]


avevo qualche perplessità in più sulla saga asciutta ma va bene anche così asd
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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#16 atlas

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Inviato 05 aprile 2013 - 19:59

Vorrei aggiungere qualcosa a quanto detto dal bel bludi sulla seconda stratificazione. Come ha detto, la chanson de geste è precedente alla codificazione dello stile di vita cavalleresco, mentre nel nuovo romanzo cortese si riflette la nuova classe affermatasi, quella borghese. È bellissimo quindi vedere come si ritrae la classe in tutte quelle piccole scene di vita di corte. Chiamiamolo pure realismo cortese, ma state pur certi che non ci sono possibilità per gli altri, e su chi è fuori o si glissa, o si parla in termini di spregio, ma comunque non c'è un vero e proprio tono basso (almeno in quello che ho letto). Oltre ai citati Roman d'Alexandre e Roman de Troie, aggiungerei anche il Roman de Brut di Robert Wace, sostanzialmente l'Historia Regum Britannie con interessanti aggiunte e variazioni (una su tutte: la Tavola Rotonda). Mi sembra il caso comunque di dire due cose anche su Chretien de Troyes, tra i più dotti e sapienti. Il suo primo romanzo "Erec e Enide", scritto in coppie di ottosillabi e in francese del 1170 circa, è storia di amore coniugale e avventure cavalleresche. Il re Artù ovviamente come negli altri romanzi del ciclo arturiano non scende in campo come protagonista, ma è più un garante dell'ordine delle cose. Sono romanzi dove l'ordine è minacciato dalle contraddizioni interne alla vita cavalleresca; l'ordine delle cose viene rotto perché Erec è tra i più valorosi cavalieri della tavola rotonda, e in quanto tale non può tirarsi indietro dal vendicare l'offesa subita da lui e dalla regina. Conseguenza del suo giusto agire è l'incontro con Enide, il matrimonio (bellissima la scena della loro prima volta, con rimandi al Cantico) e l'apparente ritorno all'ordine, che questa volta sarà minacciato dall'ammòre. Erec abbandona le armi, la gente sparla di lui, alla moglie dispiace e prova a dirglielo, ma questi si arrabbia a morte, la mette su un cavallo e così inizia una serie di allucinanti avventure durante le quali a Enide viene detto di tacere a qualsiasi costo asd Ma poi ovviamente fanno la pace, e affrontano l'inquietantissima avventura della Gioia della Corte, Consigliatissimo, leggetelo. Io modestamente l'ho letto tutto, anche in lingua + pezzi del Cliges e Lancelot. Molto consigliato anche "La partenza del cavaliere cortese" di Auerbach (contenuto in Mimesis penso) dove vengono dette un po' di cose.
  • 6

il faut se radicaliser. 


#17 Slowburn

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Inviato 06 aprile 2013 - 13:46

Come potrebbe non piacermi ? Il poema epico-cavalleresco e' appassionante! :wub: Ricordo con struggente nostalgia le letture, la spiegazione del prof, il mondo immaginario che il poema ti "costringe" a idealizzare nella tua testolina, semplicemente fantastico!
Riguardo "L'Orlando Furioso" ricordo per esempio il Castello del mago di Atlante, Ruggiero ed Orlando nel secondo castello di Atlante, la fuga di Angelica. .. insomma un intreccio di eroi , il castello, l'amore, la lotta, un continuo apparire di cavalieri, di immagini, tutti all'inseguimento perenne di un mito , che sia una fanciulla perduta, un destriero, un armatura, la liberta' . . . .. sempre alla ricerca di qualcosa di irraggiungibile, in un susseguirsi di immagini, fantasie, imprevisti, di canti altissimi, di struggimenti. . .ah quanto abbiam perduto di tutta questa Bellezza?
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#18 virginia wolf

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Inviato 07 aprile 2013 - 15:35

Mistico, mi meraviglio di te che sei siciliano. Parli del Poema Cavalleresco e non citi l'Opera dei Pupi?
LA MORTE DI ORLANDO" è un classico dell'Opera dei Pupi tratto da La storia dei Paladini di Francia di Giusto Lodico, che è considerata ancora oggi la "Bibbia" dei pupari.

[m]http://youtu.be/ZS8HUq6XTb8[/m]
  • 1
Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#19 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 07 aprile 2013 - 16:04

virgy non ci ho proprio pensato, mi meraviglio anch'io, tra l'altro le gesta d'orlando stanno anche in bella vista nei carretti siciliani

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#20 atlas

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Inviato 07 aprile 2013 - 16:45

Mistico lo sapevi che secondo alcune leggende il Re Artù riposa in Sicilia, precisamente sotto l'Etna?
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il faut se radicaliser. 


#21 auslöschung

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Inviato 07 aprile 2013 - 16:48

mistico, lo sapevi che secondo alcune laggente (da shakespeare a majorana) qualsiasi cosa in sicilia?
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#22 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 07 aprile 2013 - 17:19

Mistico lo sapevi che secondo alcune leggende il Re Artù riposa in Sicilia, precisamente sotto l'Etna?


no, non l'ho mai sentito dire, so che sotto l'etna ci stavano i ciclopi e polifemo.

auslochung non ho capito bene, cioè secondo alcune leggende qualsiasi cosa è in sicilia?
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