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[Norman Bombardini]

"Machineries of Joy" è uscito oggi e non sembra niente male, mi pare sia un album un po' più spesso e ispirato degli ultimi, con una bella varietà di pezzi, da roba incazzosa tipo pezzi tirati del debutto ad altre track più svenevoli e/o melodiche.
Insommma si fa sentire con piacere, un disco, direi anche, con più anima rispetto alle uscite successive i primi due.

http://www.youtube.com/watch?v=DHUes0dGjUI

Figo il pezzo kraut iniziale che dopo due ascolti mi è già entrato in testa...in generale sembra un bel disco, ma devo sentirlo ancora per dargli una collocazione

Ma perché non si è aperto il thread apposito?

[Michael Jimmy Bill]

Non sono il più adatto a parlare dei BSP in quanto la mia frequentazione è piuttosto recente, avendoli scoperti solo con Valhalla Dancehall di cui ho amato soprattutto il trittico post-rock, forse poco rappresentativo rispetto alla loro precedente produzione.

In compenso lo scorso anno i loro 6 EP, usciti a cedenze regolari e base di questo nuovo album, mi hanno fatto parecchia compagnia.

Ogni EP ha in copertina l'immagine di un animale sempre con qualcosa a coprirgli la testa, la passione bestiale torna anche nella cover dell'ultimo ma s'è persa quella per i copricapi.



(Tra l'altro la cover dell'album è chiaramente l'AFTER della scena nell'avatar di Sea Shanty, proprio vero che il tempo guarisce tante ferite, chissà forse un giorno anche qui sul forum saremo tutti amiconi

>> )

Stranamente ho finito per trascurare quei pezzi che invece sull'album mi stanno piacendo molto (la già citata Machineries Of Joy, Spring Has Sprung e Radio Goddard le mie preferite al momento). Probabilmente hanno giovato della rilavorazione, non ho ancora avuto molto tempo per fare i confronti. Un po' di mi spiace invece che abbiano lasciato fuori dei pezzi fantastici come Brand New Century, Evening Will Come We Will Sew The Blue Sail (EP3) e Facts Not Right (EP4). Degli ultimi due non trovo i link al Tubo ma nel caso vi interessino credo che tutti gli EP siano ancora recuperabili tramite New Album Releases.

Chiudo dicendo che comunque vada l'album per me il capolavoro i BSP per il 2013 ce lo hanno già regalato.

Si tratta della colonna sonora del film documentario From the Sea to the Land Beyond di Penny Woolcock, storia poetizzata degli ultimi cento anni delle coste inglesi, visti in relazione agli eventi storici e a come hanno influito o forgiato il carattere della Nazione. Riporto quanto ho letto, purtroppo non ho ancora visto il film, sospetto che mi freni il timore che possa non rivelarsi all'altezza della musica e di tutte quelle melodie limpidissime e malinconiche.

Qui un piccolo estratto -> http://www.youtube.c...h?v=3Vr-zoGTeQE

[Norman Bombardini]

l'uscita dei vari EP l'ho seguita (forse ne ho persi un paio), mi hanno fatto diventare matto! Per me la qualità era abbastanza discontinua, qualche pezzo bello e altri molto meno convincenti, ora sembra che sul disco abbiano trovato la quadra perché questo mi convince molto di più

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Ma se a me piace soprattutto "Man of Aran" fra i loro dischi, devo ascoltare questo (da titolo thread), la colonna sonora che dice MJB o tutt'e due?

[strawberry wine]

la colonna sonora che dice MJB

La si trovà?

[Scott Pilgrim]

la colonna sonora che dice MJB

La si trovà?

certo

[Camouflage]

Temo che sia da spostare in "Dischi recensiti": http://www.ondarock....machineries.htm

[Gozer]

Temo che sia da spostare in "Dischi recensiti": http://www.ondarock....machineries.htm

Il "temo" è dovuto a come è stato trattato?
Ora sì che mi sono convinto ad ascoltarlo a ogni modo, non c'è niente che mi disponga meglio delle glorie british maltrattate perché il loro momento è passato.

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Boh nemmeno io sono d'accordo con la recensione, anche se ai primi ascolti mi pare che alterni momenti molto emozionanti con altri che lo sono meno; comunque il mio è un giudizio ancora superficiale, secondo me è un album che merita un approfondimento perché c'è parecchia carne al fuoco.

[DOGdaddyDIE]

Tra l'altro all'epoca dell'uscita di "The Decline of.." e "Open Season" non ricordo tutto questo entusiasmo, ora che c'è da stroncare i nuovi tutti a dirsi delusi in virtù del glorioso passato. Mah. Per quel che mi riguarda un ottimo disco, migliore senz'altro dell'ultimo, sembra proprio il matrimonio perfetto tra l'urgenza e l'aggressività di Decline of.. e la ricerca melodica di Open Season. Promossi, neanche a dirlo, ancora una volta.

[Norman Bombardini]

posso dire di essere stato un grande fan del primo in diretta ed effettivamente, ai tempi, non li cagava nessuno, io ci avevo provato, c'è voluto il secondo per svegliare gli animi sopiti

[Gozer]

posso dire di essere stato un grande fan del primo in diretta ed effettivamente, ai tempi, non li cagava nessuno, io ci avevo provato, c'è voluto il secondo per svegliare gli animi sopiti

Beh, in GB i primi due ebbero ottime recensioni in realtà, è in Italia che non sono mai davvero arrivati.
Anche se mi ricordo che la clamorosa "It ended on an oily stage" all'epoca passava in quel programma indie notturno di MTV e io avevo sempre due goccioloni così quando la beccavo. http://www.youtube.c...h?v=7ZtWOO80IEI
Santilcielo che canzone. Come si fa a scriverne di così belle?

[White Duke]

mah per me restano bravissimi e hanno fatto un signor disco, in cui mettono tutti i loro talenti di duri dal cuore tenero, alternando pezzi tirati e midtempo di grande effetto. Gran bel disco, completo e maturo, che si attesta fra le loro cose migliori, confermandoli fra i big assoluti di questo decennio...mi spiace averlo sentito tardi e non aver avuto l'opportunità di recensirlo, perché avrebbe meritato miglior trattamento, e di molto anche.
Ps: a distanza di otto anni, rimpiango di aver dato solo 7 a Open Season

[Gozer]

Si può sempre ritoccare eh, è il bello del web.

[White Duke]

Si può sempre ritoccare eh, è il bello del web.

sì è vero, ma non è una cosa che mi piace fare, né ho mai fatto (o forse in un caso che nemmeno ricordo), perché in fin dei conti sono molto affezionato al momento in cui ho scritto...è una questione più emozionale che altro...per lo stesso motivo, faccio fatica anche a cambiare i voti ai dischi che non recensisco, cosa che peraltro invece faccio, sia pur di rado e quasi sempre per sfumature.

[Gozer]

E i British Sea Power se la pigliano in saccoccia.

[Norman Bombardini]

anche per me rece ingenerosa, se questo è un cinque Valhalla cos'è? Tre e mezzo?
Questo lo sento molto più corposo e meno evanescente - il loro rischio perché fighi lo sono poi sempre - degli ultimi dischi.

[Camouflage]

anche per me rece ingenerosa, se questo è un cinque Vakhalla cos'è? Tre e mezzo?
Questo lo sento molto più corposo e meno evanescente - il loro rischio perché fighi lo sono poi sempre - degli ultimi dischi.

Prima di Pasqua ho espresso anch'io il mio parere su questo disco. La recensione è appena uscita... l'ho ascoltato così, Machineries Of Joy. Poi ditemi se siete d'accordo...

[Norman Bombardini]

bella! Abbiamo usato entrambi "non evanescente" per esprimere i progressi

[White Duke]

Prima di Pasqua ho espresso anch'io il mio parere su questo disco. La recensione è appena uscita... l'ho ascoltato così, Machineries Of Joy. Poi ditemi se siete d'accordo...

la tua recensione mi trova d'accordo, le mie impressioni sono molto simili.

[DOGdaddyDIE]

Ma c'è la speranza che vengano in Italia? Qualcuno ha avuto la fortuna di assistere a un loro concerto?

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La vera pagliacciata è la recensione di Pitchfork in cui gli danno poco più di 5 in sostanza "perché ha testi troppo colti e difficili per l'ascoltatore".

[Gozer]

La vera pagliacciata è la recensione di Pitchfork in cui gli danno poco più di 5 in sostanza "perché ha testi troppo colti e difficili per l'ascoltatore".

Perché sono britannici, se erano americani i testi erano "ambiziosi e prova inequivocabile del loro genio".

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Ma è una argomentazione che non sta in piedi comunque, in pratica stanno dicendo ai loro lettori che sono degli ignoranti e quindi si meritano testi semplici
vabè non so nemmeno perché l'ho letta, ma mi ha fatto ridere

[Camouflage]

La vera pagliacciata è la recensione di Pitchfork in cui gli danno poco più di 5 in sostanza "perché ha testi troppo colti e difficili per l'ascoltatore".

Perché sono britannici, se erano americani i testi erano "ambiziosi e prova inequivocabile del loro genio".

Tra l'altro Ian Cohen non ha capito chi sia il Goddard citato dai British Sea Power (figura che già era comparsa in un brano di The Decline...) e azzarda che possa essere Robert H. Goddard

[White Duke]

E i British Sea Power se la pigliano in saccoccia.

dopo un'animata riunione con me stesso,e in considerazione del fatto che questo disco mi piace un botto, ho alzato a 7,5 il voto a Open Season per renderlo coerente con questo.

[Gozer]

in pratica stanno dicendo ai loro lettori che sono degli ignoranti

Beh, è la realtà.

[Norman Bombardini]

Fo3zep piantala di cazzeggiare e ascoltati 'sto disco che vogliamo anche il responso dell'oracolo del br1t goz

[Barto]

Ma c'è la speranza che vengano in Italia? Qualcuno ha avuto la fortuna di assistere a un loro concerto?

Io 4 volte ma l'ultima fu nel 2007, due di queste volte furono ottime (di spalla agli Interpol a Milano e al Great Escape Festival a Brighton), allo Spaziale Festival di Torino furono piacevoli ma non esaltanti, al T In The Park furono moscissimi.

[Barto]

Tra l'altro all'epoca dell'uscita di "The Decline of.." e "Open Season" non ricordo tutto questo entusiasmo, ora che c'è da stroncare i nuovi tutti a dirsi delusi in virtù del glorioso passato. Mah. Per quel che mi riguarda un ottimo disco, migliore senz'altro dell'ultimo, sembra proprio il matrimonio perfetto tra l'urgenza e l'aggressività di Decline of.. e la ricerca melodica di Open Season. Promossi, neanche a dirlo, ancora una volta.

Madonna se è davvero così devo ascoltarlo, a me sono piaciuti praticamente solo questi, poi gli altri non sono certo da buttare però insomma non sono mai riusciti a prendermi come fecero con questi due dischi.

[sfos]

La vera pagliacciata è la recensione di Pitchfork in cui gli danno poco più di 5 in sostanza "perché ha testi troppo colti e difficili per l'ascoltatore".

Perché sono britannici, se erano americani i testi erano "ambiziosi e prova inequivocabile del loro genio".

Tra l'altro Ian Cohen non ha capito chi sia il Goddard citato dai British Sea Power (figura che già era comparsa in un brano di The Decline...) e azzarda che possa essere Robert H. Goddard

Ian Cohen non ci ha mai capito molto, la recensione di Man Alive (sostanzialmente bocciato per gli stessi motivi) è lì a testimoniarlo.

[il nostro caro angelo]

La title track è un pezzone clamoroso.
Ed ho ascoltato solo questa.
A palla.

[Bandit]

Mai piaciuti granché (pretenziosi), ma questo disco ci sta.

[Barto]

Parte bene, poi per un pochino non si capisce bene dove stia andando, poi si riprende, nel complesso mi piace

[Reinessenz]

Io l'ho ascoltato solo due volte; per ora, a parte la title-track, mi pare un disco impalpabile, un improbabile incrocio tra i più sonnacchiosi Elbow, Sigur Ros e Arcade Fire.
Vediamo se coi prossimi ascolti riesco a "palparlo" e a mutare opinione.

[xtc]

alla fine l'album più completo e stuzzicante del gruppo, una bella sorpresa

[Reinessenz]

Risentito meglio: rispetto al precedente è indubbiamente più coeso (Valhalla Dancehall oscillava indeciso, e con alterne fortune, tra abrasione, motivetto pop e dilatazione ambient) ma come qualità non mi convince a pieno, anche perché sviluppa maggiormente il lato più debole di VD, quello "sonnacchiosigurossiano".
Cala non a caso nella seconda parte (non a caso, perchè il lato B era il punto debole anche di "Open Season" e "VD" e perchè è lì che la lentezza si fa pesante), dopo aver piazzato comunque ottimi pezzi come la title-track (ma anche "Loving Animals").
Rimane una band non più ai livelli dei primi 2 dischi, ma comunque sempre capace di piazzare 1-2 pezzi da incorniciare (nel precedente ad esempio c'era l'attacco al vetriolo di "Mongk II").

[Doctor Faustus]

Non sarà un portento nella sua globalità, ma salvo parecchi pezzi dall'ultimo album (Let the Dancers Inherit the Party) dei BSP. I testi, comunque, sembrano abbastanza curati.

 

Io adoro questa (c'è solo una "scarsa" versione live amatoriale in giro): matrice New Order con innesti di chitarre/synth svolazzanti tipici degli ultimi Coldplay (il che non rappresenta un difetto, anzi...).

 

Illusion lures like ducks in the park...

 

[White Duke]

Sembrano gli Psychedelic Furs immortalati tra Forever Now e Mirror Moves, le canzoni sono ottime, e anche l'album lo è.

[guast]

boh, io l'ho trovato proprio scarico e lontano anni luce dai loro fasti, persino snaturato nella formula musicale

[White Duke]

boh, io l'ho trovato proprio scarico e lontano anni luce dai loro fasti, persino snaturato nella formula musicale

Invece a me sembra un ritorno a Open Season, a quel tipo di pop wave. E del resto trovo che i BSP non abbiamo proprio una loro formula musicale, dal momento che in ogni album tendono a cambiare non dico genere, ma riferimenti estetici...a volte più rumorosi, altre volte più poppeggianti, in alcuni casi kraut, e persino post rock (Man of Aran...ok era una colonna sonora, ma questo è).

[guast]

Hanno sempre variato un po' da The decline of..., ma qui mi pare che abbiano sbracato verso territori più "commerciali", con tutte le virgolette del caso, e mi ricorda quello che han fatto i Kaiser Chiefs con l'ultimo disco

[White Duke]

Hanno sempre variato un po' da The decline of..., ma qui mi pare che abbiano sbracato verso territori più "commerciali", con tutte le virgolette del caso, e mi ricorda quello che han fatto i Kaiser Chiefs con l'ultimo disco

Ellapeppa addirittura  ! I Kaiser Chiefs hanno fatto un album di synth pop r'n'b (tra l'altro non proprio bellissimo, imho)...Qui mi sembra che non vadano in quella direzione, quantomeno non vogliono far ballare nessuno.   

[guast]

no, almeno sui Kaiser Chiefs siamo d'accordo (è penoso)

non è lo stesso genere, però mi pare lo stesso il ragionamento che c'è dietro

opinione personale eh, ripeto, io in questo disco ci trovo davvero poco di interessante