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Wyndham Lewis


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2 replies to this topic

#1 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 24 giugno 2006 - 13:43

Dopo anni di impolveratoio sto finalmente leggendo "Le Scimmie di Dio" di Wyndham Lewis, capostipite del Vorticismo (movimento artistico-letterario inglese vicino temporalmente e tematicamente al Futurismo italiano), che avevo abbandonato dopo le prime farraginose pagine (poi diventa più comprensibile).

Il libro è una sostanziale satira della Londra intellettuale degli anni '20 (con uno stile decisamente più vorticoso e da flusso di coscienza rispetto a un Wilde, che affrontò temi simili) e Lewis era osannato da gente come Pound (egli stesso fu un vorticista) e TS Eliot, ma poi è stato dimentica, forse a causa della sua adesione ideale al nazismo.

Qualcuno lo conosce?
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#2 botty

    ask me about intersectionality

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Inviato 25 giugno 2006 - 10:16

Il mio (pessimo) prof di letteratura inglese ci ha fatto una testa così col Vorticismo... Ma a quanto pare lui ha scritto diversi saggi proprio su questa corrente e proprio su Wyndham Lewis e il rapporto tra la sua pittura e i suoi scritti.
Tra l'altro per quanto riguarda la doppia scelta espressiva è interessante notare come prima Lewis abbracci un certo spiritualismo francese (ovviamente il solito Saggio sui dati immediati della coscienza) a completare l'influsso futurista nella sua pittura per poi abbandonarlo e ripudiarlo quando poi si tratterà di buttarsi sulla letteratura, dopo la Grande Guerra.
Forse il problema di Lewis è stato quello di avere conoscenti-mentori troppo geniali (Ezra Pound, Marshall McLuhan...), e facendo un passo indietro forse è il Vorticismo stesso, non avendo in fondo un carattere proprio essendo troppo legato e affine al Futurismo e comunque poco incisivo nel distaccarsene, ad avere subito qualche ridimensionamento sulla lunga distanza.
In fondo non credo che sia stata la simpatia verso il nazismo ad oscurarlo: fu un passo quasi normale per chi come lui già dimostrava un certo tipo di ideologia artistica e comunque, per fare l'esempio più banale, la condivisione di certi ideali per fortuna non ha impedito ad artisti come Ezra Pound di ottenere il meritato credito.
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I aim to misbehave


#3 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 25 giugno 2006 - 11:02

Possibilissimo quello che dici. Tra l'altro più banalmente Lewis sembra uno scrittore forse troppo immerso nei sommovimenti culturali del suo presente per poter lasciare opere d'arte eterne. Per quel che ho letto finora questo potrebbe essere il limite maggiore di un autore che comunque, per cultura, velleità sperimentali e (forse) ambizioni ha tentato di misurarsi sul canone del romanzo enciclopedico europeo del '900 (con successivi postumi nel postmodernismo americano), rimanendo magari schiacciato dall'eccesso di acredine nei confronti della società in cui viveva e al tempo stesso (forse qui la contraddizione cruciale) dalla smania di sentirsi parte di un movimento culturale fino al punto di crearsene uno.
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