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Lincoln (Spielberg, 2013)


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74 replies to this topic

#51 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 06 febbraio 2013 - 22:31

Uhm, così così.
Intanto: verboso. Era dal dangerous method di cronenberg che pensavo: se sparisce l'audio mi riposo un po'. Questa piega troppo parlata di due registi di tanto calibro mi stranisce un po'.
Molto belli invece i due minuti due di battaglia: dopo i 45 minuti ininterrotti di Ryan che doveva fare di più? Ancora meglio quella inversione magistrale tra la piccola e la grande storia, quando la moglie minaccia il marito che se non conclude la pace (e salva suo figlio dal fronte) dovrà vedersela con lei e lui si muove di persona a persuadere gli indecisi.
7 sì, ma solo perché è lui
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#52 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 07 febbraio 2013 - 09:40

A me è piaciuto molto e devo dire di averlo trovato scorrevole, addirittura coinvolgente. Quando si racconta un pezzo di storia stranota quello che viene meno è proprio la sorpresa, il coinvolgimento emotivo su un argomento di cui si sa svolgimento e compimento, Spielberg e il suo sceneggiatore tengono altissima l’attenzione e addirittura ricreano il brivido dell’imprevisto. La regia mi ha ricordato certe trovate di Schindler's list per come ha rappresentato Lincoln, puntando sulla sua fisicità e la sua presenza nell’inquadratura, ottimo come sempre nelle scene di guerra che qui sono pochissime, ma che restituiscono la materialità della battaglia, la concretezza dell’antiepica che di molto fango, di mani nude, di corpi che spingono gli uni sugli altri è fatta. Ma quello che colpisce è proprio la capacità di ricostruire il rischio attorno all’adozione del tredicesimo emendamento con una serrata scelta di dialoghi (per nulla verbosi) e di stacchi di montaggio che guardano al dentro del parlamento e al fuori degli emissari alla ricerca dei voti con una efficacia maiuscola. Nessuna falsa idea della politica teorica, in questo gli americani sono molto bravi, già ci raccontano i dietro le quinte delle loro campagne elettorali contemporanee con un realismo invidiabile, qui della “tecnica” politica ne fanno pure un postulato attorno a cui dispiegare i problemi de “ il fine che giustifica i mezzi”, del massimalismo contro la scelta dei piccoli passi (tema importantissimo che ha sempre spaccato la sinistra italiana per esempio), dei principi che per affermarsi richiedono morti. Ma soprattutto Spielberg ci racconta tutta la particolarità della politica statunitense che ha sempre giocato fra privato e pubblico, che ha piantato nell’interesse personale grandi scelte sui diritti che noi europei riteniamo universali per complicati sillogismi filosofici. Sia Stevens che Lincoln si muovono spinti da un interesse personale “privato” e questo non diminuisce la caratura delle loro idee, non diminuisce la grandezza della loro battaglia: dall’esperienza della vita hanno tratto insegnamenti universali e i politici americani lo fanno ancora (la legalizzazione dei matrimoni per tutti nello stato di New York ha visto l’interesse trasversale del governatore democratico e del sindaco indipendente/conservatore coincidere partendo dai loro parenti gay coinvolti nella discriminazione in atto). Ottimi gli attori, ma grandissimo Spader, non mi è piaciuta la colonna sonora che ho trovato retorica, bella la fotografia. E’ un film che diventerà a mio parere simbolo delle tematiche sull’uguaglianza perché contiene, nella storicità del caso trattato che è contingente, un respiro universale, emblematico, flessibile a molte letture, adattabile sul piano storico.

Sul doppiaggio: l’ho visto doppiato e, indipendentemente dalle discussioni fatte in tema, devo ammettere che Favino è inascoltabile
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#53 Harmonica

    Groupie

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Inviato 07 febbraio 2013 - 11:27

Bellissimo. Prima di esprimere qualsiasi giudizio vorrei rivederlo in lingua originale, perchè il doppiaggio italiano è veramente ignobile. Non ho ancora ben chiaro qualche passaggio storico per quanto riguarda il discorso confederati/stati uniti, per comprenderlo al meglio bisognerebbe essere degli USA o quantomeno informarsi per bene sulla guerra di Secessione. La scena del voto è epica, incredibile come un semplice voto alla camera possa trasmettere una suspense così alta e forti emozioni.
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#54 strangelove

    Scaruffiano

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Inviato 07 febbraio 2013 - 11:36

Anche io che non sono un oltranzista delle versione originali, consiglierei di rivederlo in originale.
Per fortuna il Modernissimo di Napoli sta facendo una rassegna di film in lingua originale: cast stupendo e Daniel Day Lewis - titanico - palesemente il miglior attore tra quelli in attività.
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#55 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 07 febbraio 2013 - 17:37

Anche io che non sono un oltranzista delle versione originali, consiglierei di rivederlo in originale.
Per fortuna il Modernissimo di Napoli sta facendo una rassegna di film in lingua originale: cast stupendo e Daniel Day Lewis - titanico - palesemente il miglior attore tra quelli in attività.

questo attore è incredibile, già mi aveva imopressionato in un film neanche tanto riuscito come Gangs of New York, ma in Linclon (e nel Petroliere) ha una presenza scenica incredibile, un'eleganza innata (non so perché mi viene in mente Boateng in discoteca, come un degrado) fossi una donna me ne innamorerei all'istante, neh Achille?
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#56 vegeta851

    Enciclopedista

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Inviato 07 febbraio 2013 - 20:47

interpreta circa 3 ruoli ogni 10 anni, e lascia sempre un segno indelebile. peccato che abbia cannato con "Nine", una delle robe più imbarazzanti prodotte di recente
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#57 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 08 febbraio 2013 - 09:30

errore nel film, il Connecticut votò a favore e non contro il XIII emendamento
http://www.lastampa....7xJ/pagina.html
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#58 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 08 febbraio 2013 - 09:51

non era il XIII?
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#59 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 08 febbraio 2013 - 09:52

non era il XIII?


e sì, una pigiata in meno sul tastino...
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#60 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 08 febbraio 2013 - 10:23


Anche io che non sono un oltranzista delle versione originali, consiglierei di rivederlo in originale.
Per fortuna il Modernissimo di Napoli sta facendo una rassegna di film in lingua originale: cast stupendo e Daniel Day Lewis - titanico - palesemente il miglior attore tra quelli in attività.

questo attore è incredibile, già mi aveva imopressionato in un film neanche tanto riuscito come Gangs of New York, ma in Linclon (e nel Petroliere) ha una presenza scenica incredibile, un'eleganza innata (non so perché mi viene in mente Boateng in discoteca, come un degrado) fossi una donna me ne innamorerei all'istante, neh Achille?

Io è da mo' che lo dico, se rinasco e posso scegliere allora scelgo lui
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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#61 Achille

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Inviato 09 febbraio 2013 - 10:37

mi è piaciuto, temo più per la bellezza del soggetto che non per la sua trattazione. Sono daccordo sul rigore e l'asciuttezza che Spilberg ha profuso nel film, è una modalità narrativa che paga anche in forza dell'alto contenuto informativo che si vuole far passare, in questo il film è riuscitissimo. Resta comunque un flm di Spielberg, con belle etichette chiaramente leggibili sotto i personaggi: democratici: "cattivi", "repubblicani radicali": buoni, Mr. Bilbo: "buono che simpaticamente fa un lavoro da cattivo ma lo fa perchè in fondo è buono" e via discorrendo.
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#62 Brucaliffa

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Inviato 09 febbraio 2013 - 23:53

Mi è piaciuto molto. Non sono una grande fan di Spielberg (pur ammirando molto le sue doti di cineasta) perché spesso lo trovo retorico e un po' facilone, proprio per questo Lincoln mi ha colpito per la sua finezza. Mi era stato sconsigliato come film noioso, invece non mi sono annoiata per niente, i dialoghi sono bellissimi, il cast stellare (impossibile non innamorarsi di Daniel Day-Lewis/Lincoln), la fotografia eccezionale, tutto è ricercato fino alla perfezione, dall'illuminazione ai costumi. Un film che parla di uomini bianchi all'epoca in cui erano ancora la classe dominante incontrastata (senza donne e senza minoranze con cui spartire il potere) e in questo senso, un film molto maschile (divertenti le volgarità che si scambiano i vari politici in tribunale). Tra questi uomini politici, spesso rozzi, pavidi e corruttibili, spiccano quelli illuminati - in particolare uno - che hanno scritto un capitolo felice della storia americana. Ma spiccano senza buonismo, senza risparmiarsi il lato sporco della politica: la corruzione, il compromesso e le mani sporche del sangue di chi si batte sul campo di battaglia - tutto reso tollerabile e giustificabile dall'altezza di un ideale, dalla consapevolezza di avere la responsabilità di fare la Storia. E nel 2013, in Italia e non solo, una visione del genere fa bene perché non c'è nulla di più lontano dalla politica dei puri ideali.
L'interpretazione, la sceneggiatura, la regia, tutto contribuisce a fondare il mito di uno dei presidenti più amati dagli americani, che risulta immensamente potente ma anche dolce, spiritoso, a suo modo puro e idealista, ma anche determinato ai limiti del dispotico, insomma, un leader e un uomo autenticamente grande. Non deve essere stata un'operazione facile prendere le misure di un mito del genere.
Sono molto soddisfatta di questa visione, a parte il fatto che l'ho visto al cinema in italiano ma non faccio commenti in proposito perché vedo che in questo thread ci si è dilungati fin troppo sull'argomento.
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#63 sud afternoon

    Si legge sud afternùn.

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Inviato 10 febbraio 2013 - 14:32

Mi è piaciuto molto. Non sono una grande fan di Spielberg (pur ammirando molto le sue doti di cineasta) perché spesso lo trovo retorico e un po' facilone, proprio per questo Lincoln mi ha colpito per la sua finezza. Mi era stato sconsigliato come film noioso, invece non mi sono annoiata per niente


Mi hai convinto ad andare a vederlo, perché di Spielberg ho la stessa opinione.

O forse è il tuo avatar. :wub:
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#64 AdamKesher

    pivello

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Inviato 12 febbraio 2013 - 09:15

Io l'ho trovato davvero straordinario... La mia paura principale - conoscendo Spielberg - è che ne uscisse un ritratto troppo autocelebrativo ed esaltante, invece la costruzione narrativa riesce prima a sgretolare il mito per poi ri-plasmarlo secondo i canoni e le necessità dell'autore. Luci e ombre di un uomo e di una classe politica, un Lincoln "machiavellico" che crede fortemente che un fine nobile possa giustificare i mezzi sporchi adottati per raggiungerlo anche se questi portano al sacrificio personale ed al massacro di tantissime vite umane (la decisione di prolungare il conflitto per avere la maggioranza durante la votazione). L'abbandono degli ideali politici, l'annullamento della vita personale... Sono tanti i temi trattati e regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio sono tutti funzionali e di altissimo livello artistico. Senza dimenticare le interpretazioni (grazie a dio son riuscito a vederlo in originale al cinema) che sono tutte straordinarie.
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#65 Brucaliffa

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Inviato 12 febbraio 2013 - 11:02


Mi è piaciuto molto. Non sono una grande fan di Spielberg (pur ammirando molto le sue doti di cineasta) perché spesso lo trovo retorico e un po' facilone, proprio per questo Lincoln mi ha colpito per la sua finezza. Mi era stato sconsigliato come film noioso, invece non mi sono annoiata per niente


Mi hai convinto ad andare a vederlo, perché di Spielberg ho la stessa opinione.

O forse è il tuo avatar. :wub:


Ma sì, è da vedere!
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#66 neuro

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Inviato 14 febbraio 2013 - 06:42

Un film che ha tre padri biologici: il mestiere di Spielberg che sa come incorniciare fluidamente i continui scambi dialettici, l’interpretazione di Daniel Day Lewis dall’imponenza fisica e la verbosità sottile e la drammaturgia di Tony Kushner che conferisce quel quid in più che fa di questo film non solo lezione di cinema, finanche di storia e politica.


ciò che mi è piaciuto è ben riassunto da laura

non condivido però tutto l'entusiasmo perchè non ho trovato così eccezionali gli attori secondari, nè così evitata la trappola della retorica, nè così tollerabile la solita centralità delle beghe familiari, nè così appassionante la prima parte - e poi ha ragione il militare che dice "non posso tollerare un altro racconto!" (mi ha ricordato invito a cena con delitto)

curioso che lo scontro per la statua miglior attore non protagonista sia tra due antischiavisti, uno pragmatico ("direi qualunque cosa") e spinto da ragioni personali ("il mio regalo per te") e uno spinto da ragioni ideali ("un tedesco che incontra sigfrido ha il dovere di aiutarlo") e molto anti-pragmatico ("non ho saputo resistere!") - per me il vincitore è il crucco senza dubbi
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apri apri, apri tutto!

#67 verdoux

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Inviato 14 febbraio 2013 - 10:29

Per me il film è fatto male: inutilmente prolisso e dispersivo su particolari e dettagli di poco conto, non presenta un quadro storico esaustivo ed incisivo, non dà il senso del dramma e degli eventi, si perde negli stereotipi; se non avessi visto il film di Griffith non avrei nemmeno capito di cosa si parla.
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#68 atlas

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Inviato 15 febbraio 2013 - 20:39

A me è piaciuto molto, ho particolarmente gradito l'impostazione verbosa del film, con pochissima guerra e 100% di scontri verbali: molto teatrale da questo punto di vista, del resto è ambientato prevalentemente in ambienti chiusi. Grande presenza di Daniel Day-Lewis, in grado di dar vita a un Lincoln che è quasi un eroe tragico.Chiaro che alla fine per forza di cose è retorico, ma tuttavia l'ho trovato abbastanza sopportabile (m'aspettavo ben altro da questo punto di vista).
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il faut se radicaliser. 


#69 vegeta851

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Inviato 16 febbraio 2013 - 08:06

Per me il film è fatto male


adoro questo tipo di commenti. attendo la tua versione maroccata del film, stile "Be Kind Rewind"
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#70 verdoux

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Inviato 16 febbraio 2013 - 22:58

Intendevo dire che essendo un film che guarda la storia con la lente di ingrandimento, racconta le ultime settimane di un personaggio importante, anziché disperdersi in frizzi e lazzi, poteva meglio delineare il contesto storico – politico degli eventi, per esempio sul perché i democratici erano favorevoli alla schiavitù, io sono stato abituato pensare il contrario; al di là di questa osservazione sul contenuto, dal punto di vista puramente cinematografico, non c'è tensione drammatica, non c'è pathos, non ci sono caratteri ben delineati, sembra solo un compitino in chiave prendi oscar.
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#71 Fitzcarraldo

    Conquistatore delle cose inutili

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Inviato 25 febbraio 2013 - 08:49

ecco allora adesso mi tocca venire allo scoperto. Il film è bello. Certo la retorica è a palate, la legge del fine che giustifica i mezzi imperversa, e tanto buonismo scende come miele... però l'impianto tecnico narrativo è mostruoso e mantiene la pellicola abbondantemente a galla. Ma una cosa che non ha questo film è una grande interpretazione i Daniel DayLewis... ma scherziamo? per cosa? per esser il miglior zombie? mi facciano il piacere 'ste pacchianate non mi vanno proprio giù. Oscar rubatissimo.
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#72 Claudio

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Inviato 25 febbraio 2013 - 09:45

Ma una cosa che non ha questo film è una grande interpretazione i Daniel DayLewis... ma scherziamo? per cosa? per esser il miglior zombie? mi facciano il piacere 'ste pacchianate non mi vanno proprio giù. Oscar rubatissimo.


:cool2:

Potevo condividere tutti i tuoi precedenti dubbi sul film, ma questo proprio mai! Per me è un'interpretazione gigantesca e umanissima, altro che zombie...
Non è che hai visto la versione doppiata da Favino e ti ha fuorviato? ;D
Di sicuro trovo più rubato l'Oscar ad "Argo", un buon film ma nulla di più.
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#73 Fitzcarraldo

    Conquistatore delle cose inutili

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Inviato 25 febbraio 2013 - 10:00

l'Oscar ad "Argo" lo trovo comprensibile (molto più rispetto a quello che pronosticavo, ovvero proprio "Lincoln") perché è un film politico, ma in modo spicciolo e di facile presa con in più l'elemento cinematografico che è la chiave di volta degli eventi e che conduce il film alla conclusione...troppo perfetto per l'Academy! Però tra gli attori Phoenix giganteggiava sopra a tutti, questo Lincoln di Lewis invece mi sembrava potesse star bene per movenze e tono vocale tra gli zombie di The walking dead.
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#74 William Blake

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Inviato 25 febbraio 2013 - 11:37

invece l'interpretazione di Day-Lewis è come al solito sontuosa. interpretazione calibrata e meditata sotto tutti i punti di vista: voce, prossemica, mimica. è un Lincoln molto mellifluo, calmo, con profonde e improvvise accensioni. è un gigante buono, acciaccato ma fermo, che ha i suoi demoni ma li combatte. inoltre Spielberg produce un'immagine ieratica e sacrale del suo mito: Lincoln è, sin dall'inizio, la statua che c'è a Washington, severa e imponente e da qui riparte per donargli quell'umanità necessaria a farlo affezionare a chi non lo conosce. l'operazione è proprio pensata a questo scopo, è un film storico-didattico e, sono d'accordo con te, c'è retorica a palate però è cinematograficamente inattaccabile: profondamente cinematografico il lavoro sugli austeri contrasti cromatici di Kaminski, che impolvera l'immagine, dando la sensazione di entrare in un museo. ecco, "Lincoln" è un museo vivificato attraverso il cinema: racconta, non senza un pelo di ironia e di spettacolarizzazione, l'essenza del processo democratico con tanto di autorità semi-dittatoriale, compravendita di favori politici e corruzione. il fine giustifica i mezzi, se il fine è tanto importante. è un film dello Spielberg liberal e obamiano, non epocale, non un capolavoro, ma sfido chiunque a non cadere nel trappolone di sentirsi un po' più americano (o di invidiare gli americani) durante la visione della pellicola. Spielberg le sa ancora raccontare, le sue favole.
voto: 7,5


P.S.
su Phoenix vs Day-Lewis. c'è da dire che quest'ultimo è davvero un attore del "metodo", se ce n'è ancora uno. e questa categoria è sempre stata molto amata dall'Academy (basti vedere la quantità di candidature ottenute della Streep), mentre premiare la recitazione folle e viscerale di Phoenix sarebbe stata una bella sorpresa, senza contare che il ragazzo non demeritava affatto (e non hai mai vinto nulla). ma si sa come vanno queste cose: conta anche il personaggio poco riconciliato col Sistema di Phoenix, contro un signore che si fa i cavoli suoi per 3 anni, poi recita in un film e tutti si inchinano.
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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#75 Harmonica

    Groupie

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Inviato 25 febbraio 2013 - 11:48

Ammazza che cagata l'Oscar ad Argo. Una volta che gli americani potevano premiare un film che rappresentasse la loro storia, uno dei presidenti più importanti di tutti i tempi e un evento memorabile e significativo come l'abolizione della schiavitù se ne vanno a premiare il solito film (bello per carità, ma che non ti lascia niente) fatto di azione e suspense. La miglior regia ad Ang Lee poi non la commento nemmeno.
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