Per ME, invece, non esiste, come non esistono "categorie" di ascoltatori che, per motivi a me sconosciuti (se non magari per le pensate di qualche buontempone furbo ) , vengono in qualche maniera inseriti in precise definizioni che altro non fanno che gettare malignita' tra le persone, facendo si che le stesse, in un processo inconsapevole di autodistruzione reciproca, elevino se stessi in ridicoli e assurdi "proclami". La conseguenza e' il fiorire di paletti e divisori, imbastendo spesso divertentissimi siparietti al grido di "guarda che io sono metal, tu sei un indie non capisci niente" e via dicendo, di baggianata in baggianata. . uno spasso
Per me la Musica, cosi come l'Ascoltatore, e' un mondo impenetrabile e impercettibile perche' l'uno si compenetra con l'altro in una maniera sconosciuta, perche' la percezione e la sensibilta' di un essere umano e' unica e misteriosa, per cui se per uno PGIV lo mette come sottofondo in un lounge-bar e si ubriaca, c'e' un altro, invece, che ci trova un senso profondo e, anzi, va a leggersi testi , recensioni, si documenta del perche' del tal pezzo, prova a "sondare" l'artista, il processo evolutivo che lo ha condotto ad arrivare a quell'album e via dicendo. . .tutto va bene, per quanto mi riguarda, basta non tirare in ballo queste benedette "classificazioni". Anzi, spesso una visione acuta arriva da chi non segue cosi pedissequamente un artista, quindi non esistono regole e. . ."regolati".
Poi va be, e' ovvio che il link di nonciclopedia e' uno scherzo, ci sta eh?
Parli così perchè non hai mai incontrato un riccardone. Il riccardone non è uno scherzo, esiste ed è tra noi, e a differenza degli alieni, se lo incontri lo riconosci.
non ho paura del Riccardone in se ma del Riccardone in me