Don Winslow
#1
Inviato 19 novembre 2012 - 15:45
Tipo l'incipit de "Il potere del cane":
Il neonato è morto tra le braccia della madre.
Art Keller deduce dalla posizione dei cadaveri – lei sopra, il bimbo sotto – che la donna ha cercato di fargli da scudo. Di certo sapeva, riflette Art, che la sua morbida carne non poteva fermare le pallottole – non quelle di un fucile automatico, non da quella distanza – ma doveva aver agito per istinto. Una madre cerca sempre di proteggere con il proprio corpo il figlio. Così si è voltata, girando su se stessa mentre il proiettile la colpiva, e poi è caduta sul piccolo.
O anche questo monologo su erba/cocaina:
Credi che si facciano i soldi con l’erba? L’erba è il corso base di economia aziendale. La coca è Wall Street. Il movimento hippy è finito. Pace e amore, ficcateli nel culo, Jimi è morto, Janis è morta, adesso è Simpathy for the Devil…L’erba è una casa a Dodge City; la coca è una villa di fronte alla spiaggia. L’erba è un furgone nuovo; la coca è una Porsche presa in leasing. L’erba sono le hippy e il patchouli; la coca, modelle e Chanel
Lunga vita a Don Winslow!
#2
Inviato 19 novembre 2012 - 15:49
Non sono ancora arrivato al monologo erba/coca però, che mi sembra orribile
#3
Inviato 19 novembre 2012 - 16:39
Questo dal titolo però pare un libro dei Club Dogo. Le belve?"Il potere del cane"
il faut se radicaliser.
#4
Inviato 19 novembre 2012 - 17:05
#5
Inviato 22 novembre 2012 - 13:42
Ho letto un paio di altri suoi romanzi, ma non reggono il confronto.
L'ultimo "Le belve", poi ... scarso ... (meglio "La lingua del fuoco", dove perlomeno l'intrigo non era malaccio).
#6
Inviato 22 novembre 2012 - 13:59
Per me Thompson è ancora lontano, però fate voi.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#7
Inviato 22 novembre 2012 - 14:12
Riporto quello che avevo scritto sull'argomento nella discussione sul film "Le belve":
Il film non l'ho visto, ma il romanzo mi sembra un episodio minore della bibliografia dell'autore.
Sì, lo penso anche io.
Sono partito con "Il potere del cane", che ha un respiro molto più ampio, dei personaggi ben più "taglienti" e inquadrati, ed un intreccio che questo le Belve si sogna. Per me il suo capolavoro.
Lo stesso "L'inverno di Frankie Machine" mi aveva convinto già di meno, nonostante sia il suo romanzo più famoso e accreditato.
Quando ho letto "Le belve", invece, ho pensato subito ad una marchetta ad Hollywood. Bocciato per direttissima.
Tirato via, superficiale, giocato sulle stesse situazioni de "Il Potere del cane" ma senza la forza che avevano in quel determinato contesto. La storia viene scritta (e, almeno nel mio caso, intuita) in un attimo, pochi risvolti, poche trame...
Le scene ad effetto per la loro iper-violenza in contrasto ad altre più comiche erano già l'arma vincente di Winslow nei romanzi precedenti. Qui non fa che fare il verso a se stesso, ma con meno originalità e ispirazione.
Poi ho trovato (parlo sempre del romanzo, ma il film è ancora peggio, in questo senso) i due personaggi principali di una pochezza imbarazzante. Per non parlare di O che, va beh... lasciamo perdere.
Tra l'altro mi chiedo anche: ma adesso per ogni nuovo scrittore hardboiled (o dintorni) c'è bisogno di disturbare Ellroy per fargli dire da qualche parte che secondo lui X è il suo nuovo erede? Che X è il fituro, X è il meglio che la letteratura di genere possa presentare? Cioè, ogni cazzo di scrittore emergente che mette un pò di pulp, un pò di mafia, un pò di sesso e un pò di poliziotti violenti per Ellroy diventa automaticamente il migliore?
Mi sa che si è un pò rincoglionito anche lui, ormai
(Per correttezza: Ellroy è uno dei miei scrittori preferiti di sempre ,eh!)
Ho letto anche "La pattuglia dell'alba". E anche questo, secondo me, è un romanzo minore. In ogni caso meglio di "Le belve".
Comunque già ai tempi, avevo letto da qualche parte che questo libro fosse stato scritto proprio su commissione per Oliver Stone. Non so se sia vero, forse ho letto una cazzata, ma non mi stupirebbe (per i motivi che ho scritto prima). Quindi mi sembrava anche normale che il romanzo non fosse riuscitissimo, in quanto romanzo. L'ho pensato più come una sorta di sceneggiatura romanzata. Solo che mi aspettavo che Stone costruisse poi un seguito cinematografico degno, portando nel film quella profondità che mancava nel romanzo.
Invece son rimasto deluso anche da Stone.
"Grazie, ma non fumo, prima di mangiar"
#8
Inviato 18 agosto 2013 - 19:05
#9 Guest_cinemaniaco_*
Inviato 18 gennaio 2014 - 19:17
dopo aver visto il film di oliver stone mi sono preso il libro di winslow
ha fatto una riduzione cinematografica persino abbastanza fedele. comunque winslow è un americanaccio come piace a me. questo libro ha uno stile epilettico che ne facilita la lettura, con questi micro capitoli che si susseguono rapidamente, è uno scrittore molto "visivo" e molto conciso direi. piccole e rapide immagini
ma ellroy non c'entra un cazzo
#10
Inviato 20 gennaio 2014 - 13:41
#11
Inviato 29 luglio 2015 - 23:46
Io sono in piena Winslow-mania, ho iniziato con "Le belve", che vedo considerato come un suo romanzo minore, ma l'ho bevuto in pochi giorni con gran godimento, e ora ho appena terminato "Il potere del cane" che è forse il miglior libro sull'argomento che abbia mai letto. Ha uno stile che ti rapisce e ti porta via, non vorresti mai smettere di leggerlo. Nei suoi libri non c'è una riga superflua o prevedibile e meno che mai noiosa. Un gigante.
Ma di "Il potere del cane" cosa aspettano a fare un film? (Mann batti un colpo!). E' già tutto fatto, scritto, le scene, i personaggi, i dialoghi, il plot, le panoramiche, i primi piani... c'è tutto già pronto.
#12
Inviato 30 luglio 2015 - 07:57
Io ho letto L'inverno di Frankie Machine; che dire? Sarà che il solito D'Orrico ha parlato di capolavoro epocale, ma io oltre il "godibile" non sono riuscito ad andare. Sono troppo esigente? Boh.
Per me Thompson è ancora lontano, però fate voi.
D'Orrico: l'ipersnobismo di chi fa finta di essere anti-snob. Mi pare molto più snob lui che piazza i 10 e lode ai libri di cucina per sembrare anti-accademico di chi l'accademico fa...
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
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