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Renzo Martinelli e l'egemonia cinematografica della sinistra


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17 replies to this topic

#1 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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  • 23097 Messaggi:

Inviato 22 novembre 2006 - 11:41

Chi di voi ha visto Il mercante di pietre? Chi di voi ha confidenza con il cinema di Renzo Martinelli?

Quella che voglio esternare è una considerazione assolutamente scevra da ogni influenza politica, desidero rimanere su un piano strettamente cinematografico. La mia considerazione è sulla querelle tutta italiana che, purtroppo, tende a vedere il cinema nostrano come una protesi delle convinzioni politiche di tanti registi, che appena si cimentano su temi che hanno un risvolto di impegno civico vengono puntualmente tacciati di malafede, nonchè di bieco asservimento a questo o a quel partito.

Molti autori italiani apertamente schierati a sinistra, per esempio, si sono trovati di fronte una valanga di critiche ad ogni tentativo di guardarsi attorno: lasciamo stare il povero Moretti, che mezzo Parlamento italiano continua ad etichettare come un mero rappresentante elettorale dei Ds e nulla più, come se il livello delle sceneggiature dei suoi film, la profondità riflessiva di tutte le sue messe in scena non dovesse meritare un più appropriato riconoscimento sul piano artistico...ma lo stesso discorso, ahimè, è stato utilizzato per stroncare su di un piano extra-cinematografico i lavori di gente come Bellocchio o Ciprì e Maresco, tanto per fare due nomi a caso...e la motivazione da sempre utilizzata dai politici ideologicamente a destra è stata sempre la stessa: l'impatto mediatico che il cinema ha in Italia è nettamente differente dalla realtà concreta di tutti coloro che nel cinema ci lavorano...sarebbe colpa di una certa egemonia illiberale tipica di sinistra l'utilizzo del cinema come propaganda pro-sinistra o anti-destra...

E come risposta a tutto ciò Alleanza Nazionale, nonostante la presa di distanza da parte del suo leader, ha deciso di appoggiare senza mezzi termini proprio Martinelli, vedendolo come una sorta di baluardo per ribadire il concetto che il cinema italiano non pende solo da una parte...di fronte a tutto ciò mi pongo 3 problemi che ancora non ho risolto:

1) Possibile che in Italia persino il cinema deve essere osservato da occhi sempre politicamente orientati, possibile che si debba cercare di ridurre l'impegno artistico di un Nanni Moretti, per dire il caso più fragoroso, ad un espediente organizzato dai vertici di partito per colpire sul piano elettorale gli avversari parlamentari?

2) E' veramente saggio rispondere, se pure si accertasse che di propaganda si tratti, con altra propaganda, per giunta confezionata in un film come l'ultimo di Martinelli, dove il cinema è praticamente assente e lo spazio è solo per la polemica poltica?

3) Se anche dovessimo accettare l'idea che, qualitativamente e numericamente, registi ideologicamente schierati a sinistra sono superiori a quelli schierati a destra è un problema che deve diventare politico? O forse vogliamo veramente dare la colpa ai media non obiettivi se Marco Bellocchio riscuote più favore tra il pubblico dell'autore de Il mercante di pietre?

Spero che qualcuno sappia illuminarmi...

Ps: sto ancora metabolizzando i sentimenti post-visione, più tardi dirò più nello specifico cosa penso del suddetto film, per ora mi interessava solo mettere l'accento sulla questione "rapporto politica-cinema" in Italia..
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#2 Guest_eustache_*

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Inviato 22 novembre 2006 - 12:02

io ho visto i film precedenti di martinelli prnsando che fosse un regista impegnato di sinitra e li ho trovato piuttosto imbarazzanti

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#3 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 22 novembre 2006 - 12:10

Vittorio Feltri dopo aver visto "Porzus" : "Se questo è il cinema di destra siamo messi proprio male...."

Il problema é...dove sei riuscito a vedere "il mercante di pietre" ?
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#4 il_pado

    aspirante indie

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Inviato 22 novembre 2006 - 13:54

credo che sia innegabile che nel cinema - ma nella cultura in generale - artisti ideologicamente orientati verso sinistra l'hanno fatta da padroni. Ma sinceramente non mi pare un problema così grave. Intanto l'orientamento politico di un'opera non ne pregiudica il valore e lo spessore artistico. Qualora l'opera non si regga in piedi senza il presupposto politico che c'è dietro, si ha la propaganda, e non più arte. Penso che questo sia l'unico distinguo da fare. Per il resto se la produzione cinematografica italiana è prevalentemente di sinistra, non è mica per un'oscuro progetto d'indrottinamento di palazzo. Semmai è dovuto a un pregiudizio antico e radicato nella cultura italiana, che vuole l'uomo di destra più pragmatico, e quello di sinistra più intellettuale ed idealista. La vecchia storia che i comunisti facevano i film, i democristiani costruivano i cinema. Ma insomma, finchè si tratta di ARTE impegnata, non vedo alcun problema: è solo espressione delle idee, delle convinzioni e delle passioni dell'artista.
L'unico prodotto negativo di questa predominanza culturale della sinistra è stato che, ancora oggi, aleggia un certo atteggiamento pregiudiziale verso i pochi, pochissimi registi (e artisti in genere) pendenti a destra. Ma non escludo che ad averlo determinato sia stato anche un fattore qualitativo.


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#5 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 22 novembre 2006 - 17:00

quando un regista italiano tenta così goffamente di "imitare" gli hollywoodiani, secondo me, dimostra solo tanta ma tanta superficialità.
Porzus è una porcata
Vajont è una cacata, anche se gli riconosco un certo valore civile
Piazza delle 5 Lune è una stronzata

quest'ultimo film non mi interessa nemmeno lontanamente.
tralatro pare che stia preparando una biografia di Carnera per la tv.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#6 genio_incivile

    pivello

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Inviato 23 novembre 2006 - 02:09

quando un regista italiano tenta così goffamente di "imitare" gli hollywoodiani, secondo me, dimostra solo tanta ma tanta superficialità.
Porzus è una porcata
Vajont è una cacata, anche se gli riconosco un certo valore civile
Piazza delle 5 Lune è una stronzata


Quoto in toto!

Vajont era un imbarazzante tentativo di mettere in scena un "Titanic" all'italiana (con tanto di storia d'amore sullo sfondo), speculando su una vera tragedia nazionale.

Piazza Delle 5 Lune forse è il meno peggio dei suoi film.

tralatro pare che stia preparando una biografia di Carnera per la tv.


e infatti sembra proprio tagliato per fare il regista di fiction formato RAI1
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#7 Guest_eustache_*

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Inviato 23 novembre 2006 - 10:07

vi ricordate il trailer di piazza delle cinque lune?
con donald sutherland che si era ridotto a dire due battute imbarazzantissime con accento americano?


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#8 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 23 novembre 2006 - 10:51

Non vi siete ancora espressi su un altro punto che avevo tentato di mettere in luce, essendo il caso Martinelli solo l'esempio più lampante, ossia:

1) E' normale che esistano solo in Italia queste etichette di cinema di destra o di sinistra?

2) E' normale che un partito politico organizzi qui a Roma in un bellissimo teatro una visione sponsorizzata di un film, quasi come ad elevarlo come manifesto programmatico trasposto al cinema, come se il cinema sia da vedere come un mezzo elettoral-politico al pari di un comizio nella solita piazza?

3) Sarà vero che, dietro ogni lavoro socialmente impegnato, si cela sempre, nella mente del regista, un intento strettamente politico? O forse arte e parlamento non c'azzeccano granchè?
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#9 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
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Inviato 23 novembre 2006 - 13:30

Non vi siete ancora espressi su un altro punto che avevo tentato di mettere in luce, essendo il caso Martinelli solo l'esempio più lampante, ossia:

1) E' normale che esistano solo in Italia queste etichette di cinema di destra o di sinistra?

2) E' normale che un partito politico organizzi qui a Roma in un bellissimo teatro una visione sponsorizzata di un film, quasi come ad elevarlo come manifesto programmatico trasposto al cinema, come se il cinema sia da vedere come un mezzo elettoral-politico al pari di un comizio nella solita piazza?

3) Sarà vero che, dietro ogni lavoro socialmente impegnato, si cela sempre, nella mente del regista, un intento strettamente politico? O forse arte e parlamento non c'azzeccano granchè?


è chiaro che arte e parlamento non c'entrano un granché; anzi, secondo me, soprattutto quando si parla di cinema di denuncia sociale, il regista dovrebbe essere svincolato da qualunque logica di potere (sia essa di governo sia di opposizione).
Il regista, in quanto artista, secondo me deve essere il più possibile "contro" quelle logiche e, quindi, una qualunque "sponsorizzazione" politica non fa altro che rendere dubbia la buona fede della sua denuncia cinematografica.
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#10 Ukrainian Roulette

    populista

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Inviato 23 novembre 2006 - 13:37

quando un regista italiano tenta così goffamente di "imitare" gli hollywoodiani, secondo me, dimostra solo tanta ma tanta superficialità.
Porzus è una porcata
Vajont è una cacata, anche se gli riconosco un certo valore civile
Piazza delle 5 Lune è una stronzata

quest'ultimo film non mi interessa nemmeno lontanamente.
tralatro pare che stia preparando una biografia di Carnera per la tv.


Porzus sputtana certo retaggio comunista

Vajont ricostruisce romanescamente uno scandalo tutto italiano esaltando la figura di certo giornalismo (L'Unità)

Piazza delle cinque lune è coraggiosamente antiamericano

Il mercante di pietre (nemmeno ti abbassi a citare il titolo?) tratta un problema che altri fingono "non attuale"...

Sarà per questo che,oltre alla valutazione artistica,tal Martinelli non ti va proprio a genio ?!

;)
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<p> ANDREA COSTANTINO LIBERO, GRAZIE RADIO LIBERTÀ !

#11 Notker

    Scaruffiano

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Inviato 23 novembre 2006 - 17:38

Porzus sputtana certo retaggio comunista

Vajont ricostruisce romanescamente uno scandalo tutto italiano esaltando la figura di certo giornalismo (L'Unità)

Piazza delle cinque lune è coraggiosamente antiamericano

Il mercante di pietre (nemmeno ti abbassi a citare il titolo?) tratta un problema che altri fingono "non attuale"...

Sarà per questo che,oltre alla valutazione artistica,tal Martinelli non ti va proprio a genio ?!

;)


Porzus sputtana il comunismo come lo farebbe un bambino della quinta elementare.
di Vajont non mi piace la spettacolarizzazione che uccide il film d'inchiesta che vorrebbe essere, anche se, come ho scritto, gli riconosco un certo valore civile.
Piazza delle 5 lune poi tratta un tema lacerante, come il sequestro Moro, con una tale sufficienza che un film di Parenti potrebbe al confronto essere un'opera di Francesco Rosi.
Il Mercante non l'ho visto (perciò non l'ho citato) e, di certo, nè mai lo vedrò.
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(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
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#12 Lorenzovic

    Groupie

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Inviato 24 novembre 2006 - 11:06

Il Mercante non l'ho visto (perciò non l'ho citato) e, di certo, nè mai lo vedrò.

...e non hai perso niente!
Non vedo poi che cosa ci sia di attuale (e da qui in poi consideratevi in SPOILER) in un film che denuncerebbe il pericolo terroristico musulmano utilizzando come personaggio un commerciante italiano convertito all'Islam, che vive a Göreme (Cappadocia - Turchia,  e cioè nella nazione più filoccidentale), che porta disgraziatamente il cognome di mia madre  ;D (vero, purtroppo!),  che seduce (e si capisce non è la prima volta) la moglie insoddisfatta di un professore universitario superrazzista (e che tiene una lezione universitaria da spanciarsi dalle risate, oltre che da denuncia...), confinato sulla sedia a rotelle da un altro attentato accaduto diversi anni prima, e quindi col dentino alquanto avvelenato.
Scopo di questa seduzione (ullallà, Keitel però forse è innamorato veramente...) è naturalmente quella di imbottire di tritolo la propria conquista e mandarla a sua insaputa a far saltare in aria un traghetto nella Manica...
Inutile dire che la Cassandra inascoltata, e cioè quello con la visione più lucida della realtà, alla fine appare essere il "cornuto"...
[End Spoiler]

Insomma, un guazzabuglio insopportabilmente improbabile, volontariamente razzista e involontariamente comico... ad un certo punto sembra una parodia di un serial televisivo tipo "Carabinieri" (almeno credo, giudicando gli spezzoni che ho visto di quelle trasmissioni).

Direi che è sempre il valore artistico a rendere presentabile o impresentabile un prodotto, e a rappresentare ai miei occhi la variabile principale: nei confronti della bruttezza, della malafede e dell'incapacità non c'è destra o sinistra che tengano...
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#13 Pickpocket

    Roadie

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Inviato 24 novembre 2006 - 19:12


quando un regista italiano tenta così goffamente di "imitare" gli hollywoodiani, secondo me, dimostra solo tanta ma tanta superficialità.
Porzus è una porcata
Vajont è una cacata, anche se gli riconosco un certo valore civile
Piazza delle 5 Lune è una stronzata

quest'ultimo film non mi interessa nemmeno lontanamente.
tralatro pare che stia preparando una biografia di Carnera per la tv.


Porzus sputtana certo retaggio comunista

Vajont ricostruisce romanescamente uno scandalo tutto italiano esaltando la figura di certo giornalismo (L'Unità)

Piazza delle cinque lune è coraggiosamente antiamericano

Il mercante di pietre (nemmeno ti abbassi a citare il titolo?) tratta un problema che altri fingono "non attuale"...

Sarà per questo che,oltre alla valutazione artistica,tal Martinelli non ti va proprio a genio ?!

;)


Quanto cinema nelle tue analisi, complimenti!!!
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#14 popten

    Classic Rocker

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Inviato 08 giugno 2007 - 06:52

il mercante di pietre è un filmaccio!!!!!!!!
l'ho visto ieri sera pagando 1 euro e 25 ad un cinema dietro casa e devo dire che alla fine di tutto il film posso salvare solo la prima scena di sesso, ragion per cui è un film che valuterei con 1 stella,altrimenti mezza sarebbe bastata e avanzata!
è pur vero che hai i suoi momenti di ilarità suppongo involontaria in alcune situazioni e dialoghi abbastanza sconcertanti.
mi dispiace per harvey keitel che ho avuto modo di apprezzare specialmente ne Il cattivo tenente di Abel Ferrara, mah
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#15 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 21 giugno 2007 - 18:05

cinema italiano di sinistra?non esiste.esiste solamente muccino e scamarcio.
nanni moretti con il caimano ha perso la mia stima.
l'unico film politico che mi piace e'"Terra en Trance" di Glauber Rocha.inarrivabile ritratto epico di una etica ALTRA.i critici italiani non hanno ancora capito se IL POETA si e'suicidato o se e'stato ucciso.
per vedere questo film l'ho dovuto comprare in Brasile.Italia di mierda.ma siamo campioni del mondo no?ci sono le veline,zelig...


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#16 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 21 giugno 2007 - 18:20

Mai parlato di cinema di sinistra...e comunque non esistono solo Muccino e Scamarcio...ma chi lo dice?
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#17 verdoux

    mainstream Star

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Inviato 21 giugno 2007 - 19:47

Italia di mierda.ma siamo campioni del mondo no?ci sono le veline,zelig...


c'è anche Enrico Ghezzi; il film è stato trasmesso di recente su fuori orario; niente si speciale;
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#18 Guest_carmelo bene_*

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Inviato 21 giugno 2007 - 20:03


Italia di mierda.ma siamo campioni del mondo no?ci sono le veline,zelig...


c'è anche Enrico Ghezzi; il film è stato trasmesso di recente su fuori orario; niente si speciale;

davanti ad Anne Wiazemsky mi inchino,ricordati di Capricci.


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